Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

L'acqua verso il privato

Ultimo Aggiornamento: 19/11/2009 18:39
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 9.967
Registrato il: 10/03/2005
Città: PINEROLO
Età: 51
Sesso: Maschile

Utente Power



17/11/2009 09:49

Riforma a rischio stangata

Alla Camera si discute la legge che affida la gestione dell'oro blu alle Spa
LUCA FORNOVO
TORINO

Quella che si combatterà oggi in Parlamento, per ambientalisti e associazioni dei consumatori, sarà la prima vera battaglia contro l’acqua privata. Una battaglia contro i rischi di ulteriori aumenti delle tariffe (tra il 2002 e il 2008 sono aumentate del 30%) e il peggioramento dei servizi (nel decennio 1990-2000 c’è stato un calo degli investimenti del 70%).

Oggi sbarca, infatti, nell’aula della Camera il decreto legge sugli obblighi comunitari, che contiene all’articolo 15 la privatizzazione della gestione dell’acqua. In poche parole, il servizio idrico potrà essere affidato a un privato tramite gara pubblica o in via straordinaria senza gara ma col parere dell’Antitrust. Un provvedimento che esaspera la privatizzazione light varata negli anni Novanta con la legge Galli e rivoluziona quanto fatto un secolo fa da Giolitti con la municipalizzazione degli acquedotti. Ma l’attuale maggioranza non ci sente o a fare marcia indietro: quindi niente stralcio dell’articolo 15. Una manna dal cielo per chi fa affari con l’acqua, come le lobby dell’oro blu che contano nelle loro fila ex municipalizzate come l’utility romana Acea, la ligure-piemontese Iride e l’emiliana Hera fino a multinazionali come Veolia e Suez. Un mondo che solo in Italia conta 252 imprese idriche per un fatturato totale che supera i 2,5 miliardi di euro.

Ma la battaglia non finirà all’indomani dell’ok al decreto. La guerra per difendere l’acqua potabile pubblica va avanti, assicura il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua. «Stiamo raccogliendo con successo - fa sapere il segretario del Forum, Paolo Carsetti - le firme affinché venga presentata presso ogni comune una delibera per affermare che l’acqua è un diritto umano e il servizio idrico non è un servizio pubblico di rilevanza economica. L’obiettivo è arrivare a una legge che affida l’acqua all’ente locale che la gestisce non in forma di Spa ma di ente di diritto pubblico, quindi senza dover sottostare alla legge degli utili».

In Puglia attraverso questa strada si è già avviato il processo di ripubblicizzazione e ora il percorso porterà alla scrittura di una legge regionale. «Così l’Acquedotto Pugliese - spiega Carsetti - da Spa in house diventerà ente di diritto pubblico». Il Forum ha in cantiere anche una manifestazione nazionale il 20 marzo in corrispondenza delle elezioni regionali e della giornata mondiale dell’acqua indetta il 22 marzo dall’Onu.

Anche l’associazione Cittadinanzattiva punta il dito contro la gestione dei privati e denuncia i forti rincari: +5,4% solo nel 2008. Mentre secondo Unioncamere tra il 1997 e il 2006 le tariffe sono schizzate del 61,4%. E saliranno del 26% nel 2020. «La situazione più drammatica è al Sud - avverte Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva - dove si investe di meno e le reti sono colabrodo. Basti pensare che a fronte di una spesa media per famiglia di 253 euro all’anno, ad Agrigento se ne pagano 445 euro». E ad Aprilia, dove tra i privati c’è Veolia, denuncia il segretario del Forum «le tariffe dal 2005 sono aumentate fino al 300%».

In disaccordo è Federutility, l’associazione delle aziende di pubblica utilità (le utility), che sostiene per bocca del direttore generale, Adolfo Spaziani, che le tariffe dell’acqua in Italia sono le più basse d’Europa e invoca la costituzione di un’Authority del settore idrico per monitorare i prezzi e guidare la liberalizzazione. Intanto gli investimenti sono scesi dai 2 miliardi del 1990 a 600 milioni nel 2000. Sconsolante, in un momento in cui a livello globale c’è la crisi idrica: la crescita stimata per i prossimi 20 anni è del 17,7%. L’acqua allora diventerà, come l’oro, sempre più rara e più cara?

Fonte

_________________

Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.

(Voltaire)

ma difendiamo anche la grammatica Italiana





Sai cosa scrivere? Allora posta!
Non sai cosa scrivere? Allora spamma!

<-- IO -->

I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac Man avesse influenzato la nostra generazione ora staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva."
(Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)

Pochi anni dopo nacquero le feste rave, la musica techno e l'ecstasy...

OFFLINE
Post: 102.224
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
17/11/2009 19:06

Ma questo mentre a Parigi dal 1° gennaio 2010 la gestione delle acque ritornerà pubblica al 100%, dopo 25 anni di disastrosa gestione privata
Ancora poche settimane e l’intera gestione delle acque potabili parigine ritornerà nelle mani del Comune. Sin dallo scorso maggio il sindaco Bertrand Delanoë aveva annunciato alla cittadinanza la decisione di ritornare ad una gestione idrica pubblica e di non rinnovare i contratti di distribuzione e fatturazione delle acque parigine alle multinazionali francesi Veolia e Suez, in scadenza il prossimo 31 dicembre. Dal 1° gennaio 2010 l’intero servizio idrico passerà nelle mani di un Ente di diritto pubblico che si chiamerà EAU DE PARIS e che si occuperà di ogni singola fase: dalla captazione delle fonti alla fatturazione. E’ stato calcolato che, grazie alla ri-municipalizzazione, il Comune risparmierà 30 milioni di euro l’anno, che serviranno sia a migliorare la rete idrica, sia a stabilizzare il prezzo di 2,77 euro al metro cubo fino al 2014.

La decisione del Comune di Parigi si iscrive nel movimento di ri-municipalizzazione dell’acqua in Francia e nella più ampia battaglia mondiale per il riconoscimento dell’acqua come diritto umano e per la ri-pubblicizzazione dei servizi idrici. La Francia a suo tempo fu all’avanguardia nella corsa alla privatizzazione: il passaggio da una gestione idrica pubblica ad una privata delle acque parigine venne deciso sin dal 1984 da Jaques Chirac (all’epoca sindaco di Parigi-n.d.a.) e diventò effettivo a partire dal 1° gennaio 1985, per una durata di 25 anni. La captazione dell’acqua alle fonti fu affidata ad una società mista, la SAGEP (diventata poi SEM-Eau de Paris) di cui facevano parte il Comune di Parigi, con una quota del 72%, Veolia e Suez, ciascuna col 14%. Compiti principali della SAGEP erano sia di monitorare la qualità dell’acqua, sia di controllare i gestori privati incaricati della distribuzione. E a chi venne affidato il servizio di distribuzione delle acque (insieme alla conseguente rendicontazione, tariffazione e fatturazione)? Al GIE, una società privata costituita da Veolia e Suez, che si divisero equamente la capitale: Veolia-Compagnie des Eaux de Paris sulla rive droite e Suez-Eau et Force-Parisienne des Eaux sulla rive gauche. In pratica i privati “controllati” dalla SAGEP erano i “controllori” stessi.

Da studi recenti si evince come la gestione privata delle acque parigine abbia generato in questi 25 anni solo un aumento sistematico dei prezzi, non accompagnato da un conseguente miglioramento dei servizi, bensì da una lunga serie di abusi, prezzi gonfiati, casi di corruzione e servizi obsoleti, perché modernizzarli avrebbe richiesto investimenti e, dunque, meno profitti. Le indagini dell’”Ufficio Servizio Pubblico 2000” hanno dimostrato come la differenza del costo dell’acqua tra Parigi e il resto della Francia non sia dipesa da un maggior consumo di acqua, ma alla presenza stessa del GIE, che ha generato un’ingiustificabile espansione dei costi, consentendo alle multinazionali di realizzare profitti enormi. Inoltre, è stato evidenziato come dietro ai lunghi ritardi nella liquidazione delle somme non dovute da parte del GIE, si nascondesse una vera e propria rendita finanziaria a favore del GIE stesso.

Nemmeno la società mista SAGEP-SEM-Eau de Paris, però, è stata immune da critiche. La Camera dei Conti dell’Ile de France, infatti, ha documentato come anch’essa si sia caratterizzata per la totale mancanza di trasparenza contabile, soprattutto nel periodo 1998-2000. Secondo l’Associazione dei consumatori “FC-Que Choisir”, infine, la gestione privata delle acque di Parigi ha vinto (nel 2006 e 2007) il primo premio della sovra-fatturazione, con un tasso di margine del 58,7%, che testimonia gli incredibili profitti di Veolia e Suez.

Per tutte queste ragioni, e nonostante in Francia la gestione dell’acqua sia privatizzata, il Comune di Parigi ha preso la storica decisione di riappropriarsi dell’intero servizio idrico. Dopo Parigi, Grenoble (già ri-pubblicizzata dal 2001) e Cherbourg (dal 2005), altre importanti città ed aree urbane come Tolosa, Lione e l’Ile de France – insieme a più di 40 comunità – stanno obbligando le multinazionali a rinegoziare i contratti e stanno prendendo in seria considerazione l’opportunità di ritornare alla gestione pubblica. Una tendenza che si osserva anche a livello planetario e che dipende dalla consapevolezza sempre più diffusa che la privatizzazione dell’acqua non è conveniente, né per la rete idrica, né per gli utenti.


FONTE:http://www.ilpassatore.it/2009/11/11/acqua-privata-la-francia-torna-indietro/

_________________


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
OFFLINE
Post: 102.341
Registrato il: 28/02/2002
Sesso: Maschile

AMMINISTRATORE
PRINCIPALE



ADMIN
Monsignore
IperF1 2008
IperUTENTE 2010
Briscola IperCafonica 2012
19/11/2009 18:14

OFFLINE
Post: 4.223
Registrato il: 12/10/2001
Città: ROMA
Età: 49
Sesso: Maschile

Utente Power



19/11/2009 18:39

massi', privatizziamo anche l' aria ... [SM=g1700002]
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 07:38. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

IperCaforum il forum degli ipercafoni e delle ipercafone