Sondaggio:: Alta Velocità VS treni regionali
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Alta Velocità VS treni regionali

Ultimo Aggiornamento: 16/12/2009 18:48
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14/12/2009 10:41

TAV possono penalizzare il traffico dei pendolari?

Può l’attenzione all’Alta Velocità penalizzare i treni regionali
usati più frequentemente dai pendolari?




Qui il sondaggio del Corriere della Sera:

No 62.5%
Sì 37.5%
Numero votanti: 421

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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14/12/2009 17:33

Come sempre, per le linee "da parata" inaugurazioni in pompa magna, treni lussousi ecc.... ma per il povero pendolare (io parlo in particolare della linea Tirano-Lecco-Milano) si becca normalmente vecchie carrozze sporche (certe macchie sui sedili sarebbe bello che fossero esaminati da quelli di CSI per sapere di che sostanze si tratta), riscaldamenti ed illuminazione dal funzionamento instabile, personale fantasma e interminabili soste ad attendere incroci o di entrare a Milano C.le; adesso ci sono anche gli "Alta Velocità" a cui il modesto locale deve cedere la precedenza per entrare nel capoluogo lombardo.

Ma ovviamente politici, manager o VIP assortiti prendono le Freccie Rosse, non i regionali.

_________________

Ispettore Sam Tyler:"Sei un estremista, sovrappeso, nicotinomane, quasi alcolizzato, omofobico con un complesso di superiorità ed una malsana visione delle relazioni umane !"

Ispettore Capo Gene Hunt:"Dette così sembrano cose brutte..."

Da "Life on Mars"

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Briscola IperCafonica 2012
16/12/2009 15:58

Le accuse: più disagi e nuovi aumenti.
Le Ferrovie: nessun ridimensionamento
L’ira dei pendolari dopo l’Alta Velocità
Occupazioni a Bergamo e Firenze, raccolta di firme a Cremona.
«Pronti allo scontro»



(Mauro Sioli)

MILANO — L’Italia della pro­testa che viaggia sui binari ha due facce.
Il volto del manager del Frecciarossa Mi-To che ieri mattina è partito da Porta Nuo­va con venti minuti di ritardo causa assalto al vagone risto­rante in cerca di posti a sedere. E quello dell’impiegata del Frec­ciabianca Genova-Livorno che, tra ritardi e vagoni gelidi, ha af­fidato la sua delusione a un sms inviato al comitato dei pen­dolari liguri: «Sono sul Freccia­bianca, medesimo treno di sempre, solo più costoso».

Fermate cancellate.
Eurostar City e Intercity soppressi.
Re­gionali rallentati «per dare la precedenza all’Alta Velocità».
Ma anche biglietti rincarati.

A tre giorni dall’entrata in vigore del nuovo orario di Trenitalia, cresce il malcontento dei pen­dolari dal Piemonte al Veneto, dalla Lombardia alla Puglia, [SM=x44493]
quelli dei regionali ma soprat­tutto quelli delle medio-lun­ghe percorrenze. [SM=x44491]
E prende cor­po nelle forme più diverse:
rac­colte di firme (in difesa del Pen­dolino Bergamo- Cremona- Ro­ma o delle fermate a Follonica e Cecina), lettere al governo (l’ha inviata la Regione Piemon­te, orfana di collegamenti diret­ti con il Nord Est e il Sud).
E an­cora:
occupazioni dei binari (l’hanno organizzata i pendola­ri della Firenze-Orvieto-Ro­ma), occupazioni degli uffici dei capistazione (è successo a Bergamo), litigi agli sportelli per il nuovo sistema di rimbor­si (25% per i ritardi tra i 6o e i 119 minuti, 50 oltre i 119). Ma anche vertici in prefettura per scongiurare, come dice un ca­popopolo di vecchia data, che «la protesta si trasformi in un problema di ordine pubblico». «Ridateci i nostri treni», hanno chiesto l’altra sera i pendolari al prefetto di Torino. Da Treni­talia però replicano: «I treni dei pendolari, quelli regionali e quelli con sovvenzione pubbli­ca, non sono stati praticamen­te toccati. Per gli altri, in regi­me di libero mercato, sono sta­te introdotte molte più corse, più veloci, che giustificano i nuovi prezzi. Prezzi che sono comunque ancora tra i più bas­si in Europa».

Ieri la protesta è andata in scena sul Frecciarossa in par­tenza alle 7.40 da Torino.
Tre­no affollatissimo. Prima e se­conda classe. Anche perché, co­me denuncia Altroconsumo, la differenza tra un biglietto e l’al­tro è di un euro: «E quindi, con­siderato il giornale e il caffè gra­tis, la prima conviene, è più economica della seconda rinca­rata del 30%».
Un treno così af­follato che in molti, per non sta­re in piedi, hanno preso posto nel vagone ristorante.
«Tutti fuori o non si parte, chiamo la polizia», ha avvertito il capotre­no.
La Polfer è arrivata, il treno è rimasto fermo per 20 minuti. Poi è ripartito con la carrozza ri­storante al completo e, dicono da Trenitalia, «molti posti nel­l’ultima liberi». L’altro giorno in piedi sul Mi-To sono rimasti in 98. «Guariniello ci aiuti lei», hanno chiesto i pendolari al procuratore aggiunto presente sul Frecciarossa.
Ma sempre l’altra mattina la protesta è scoppiata anche tra i pendolari dell’Intercity delle 6.05 partito in ritardo e con le carrozze geli­de.
Tuona Cesare Carbonari, portavoce dei pendolari della Torino-Milano:
«Hanno sosti­tuito gli Eurostar con Intercity scassati,
hanno ridotto le car­rozze,
210 posti in meno a tre­no.

Ci hanno tolto tutti i colle­gamenti diretti con il Nord Est e la Puglia.
Tutto per invogliare la gente a viaggiare sull’Alta Ve­locità ».
Parole che ricalcano la relazione inviata dall’assessore regionale ai Trasporti Borioli al ministro Matteoli: soppressi in tutto 22 treni Eurostar City, nessun collegamento diretto con Venezia e Trieste, Bari e Lecce, nessuna fermata a Verba­nia e Arona.

Come il Piemonte anche la Liguria si dice «isolata e abban­donata».
«Abbandonata come le tante regioni e le tantissime città non toccate dall’Alta velo­cità »,
afferma la portavoce dei comitati liguri Sonia Zarino.
Il nuovo orario: «Genova guada­gna alcuni collegamenti con Milano e Roma ma perde i di­retti con Firenze e ben nove da e per Torino.
Il Tigullio è sem­pre più isolato».

Le tariffe:
«Prendiamo il Roma-Chiavari con un Es City in 2a classe, dai 45,60€ si è saliti a 50,50€ con un risparmio di tempo di soli 5 minuti. Quasi 1€ a minuto».
I collegamenti con la Francia:
«Una vergogna.
Causa il mancato accordo tra le due ferrovie, obbligo di cam­bio a Ventimiglia e impossibili­tà di consultare un orario uni­co e comperare un biglietto per Nizza.

Ma queste sono le ferrovie di un Paese civile?». [SM=x44492]

Alessandra Mangiarotti
16 dicembre 2009
Fonte: Corriere della Sera
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