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Perché il boss della Magliana è sepolto nella basilica Opus Dei di Sant'Apollinare di Roma?

Ultimo Aggiornamento: 30/12/2009 08:23
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30/12/2009 01:45

Perché il boss della Magliana Enrico De Pedis, detto Renatino,
è sepolto nella basilica Opus Dei di Sant'Apollinare di Roma?

Se lo chiede la procura
che ha attivato un'indagine nell'ambito dell'inchiesta
sulla scomparsa di Emanuela Orlandi
- In passato, il Vaticano non ha mai risposto agli inquirenti - Nel 2005 inoltre il Vicariato di Roma non autorizzò
la riesumazione del cadavere di De Pedis…

Dal Messaggero


Interrogatori.

Il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo sta procedendo ad una serie di interrogatori.
A rispondere alle domande di Capaldo sono già stati Carla Di Giovanni, vedova De Pedis,
Don Pedro Huidobro rettore della basilica e Monsignor Pietro Vergari, ex Rettore di Sant'Apollinare.


Manuela Orlandi

Le indagini.
Tempo fa un uomo telefonò alla trasmissione Chi l'ha visto? invitando ad andare a vedere nella tomba di De Pedis
per fare chiarezza sulla sparizione di Emanuela, alludendo che in quella tomba ci fosse proprio il cadavere della ragazza.
L'uomo riconosciuto da Sabrina Minardi (ex di De Pedis e supertestimone) fu identificato dalla procura.

La posizione del Vaticano.

In passato, alla richiesta di notizie sui motivi della sepoltura di Renatino a Sant'Apollinare,
il Vaticano non ha mai risposto agli inquirenti.
Nel 2005 inoltre il Vicariato di Roma non autorizzò la riesumazione del cadavere di De Pedis.


emanuela orlandi


A parlare del «mistero» della sepoltura fu la stessa Minardi agli inquirenti:
secondo la donna, la sepoltura nella basilica scaturì dalle offerte, di svariati miliardi a quanto pare,
fatte dalla moglie di De Pedis.
La donazione fatta dalla famiglia di Renatino al Rettorato fu di cinquecento milioni delle vecchie lire.



La Banda della Magliana

La sepoltura, aveva tuttavia suscitato perplessità in ambienti non solo cattolici,
che era stata decisa dal cardinale vicario Ugo Poletti, e sollecitata dall'ex rettore della Basilica Piero Vergari.

I dubbi riguardavano proprio il curriculum criminale di Renatino
ma, nonostante ciò, a De Pedis fu assicurato l'estremo riposo in un luogo sacro,
privilegio riservato in passato alle alte sfere del clero e alle famiglie patrizie romane.

Lo stesso Pietro Vergari ha affermato più volte che di De Pedis non sapeva nulla del suo passato criminale
e che aveva più volte fatto donazioni alla Chiesa.
«Enrico De Pedis - ha spiegato Vergari in più di una occasione anche sul suo sito - veniva come tutti gli altri,
e fuori dal carcere, ci siamo visti più volte: normalmente nella chiesa di cui ero rettore,
sapendo i miei orari e altre volte fuori, per caso.


Sabrina Minardi e Bruno Giordano


Mai ho veduto o saputo nulla dei suoi rapporti con gli altri, tranne la conoscenza dei suoi familiari.
Aveva il passaporto per poter andare liberamente all'estero.
Mi ha aiutato molto per preparare le mense che organizzavo per i poveri.
Quando seppi dalla televisione della sua morte in Via del Pellegrino, ne restai meravigliato e dispiacente».

«Qualche tempo dopo la sua morte - ha spiegato Vergari - i familiari mi chiesero,
per ritrovare un pò di serenità, poichè la stampa aveva parlato del caso
e da vivo aveva espresso loro il desiderio di essere un giorno sepolto in una delle antiche camere mortuarie,
abbandonate da oltre cento anni, nei sotterranei di S. Apollinare, di realizzare questo suo desiderio.
Furono chiesti i dovuti permessi religiosi e civili, fu restaurata una delle camere e vi fu deposto.


Anche in questa circostanza doveva essere valido come sempre,
il solenne principio dei Romani »Parce sepulto«: perdona se c'è da perdonare a chi è morto e sepolto.

Restammo d'accordo con i familiari che la visita alla cappella funeraria era riservata ai più stretti congiunti.
Questo fu osservato scrupolosamente per tutto il tempo in cui sono rimasto rettore, fino al 1991».



Chiesa sant' Apollinare

L'inchiesta sulla scomparsa della giovane cittadina vaticana scomparsa il 22 giugno del 1983
in circostanze ancora misteriose procede dopo le dichiarazioni di Sabrina Minardi,
l'ex compagna di De Pedis, secondo la quale la banda della Magliana ha avuto un ruolo determinante nel rapimento.

Recentemente sono stati identificati i due "telefonisti",
coloro che, poco dopo la scomparsa della ragazza, chiamarono più volte casa Orlandi per dare informazioni.
Inoltre, secondo il pentito della banda della Magliana, Antonio Mancino,
il rapimento era da ricollegarsi
a problemi finanziari tra l'organizzazione criminale romana e il Vaticano.

La Minardi ha accusato De Pedis del rapimento e dell'omicidio su ordine del cardinale Paul Marcinkus.



statue di membri della banda della magliana all'eur







Dal Messaggero [26-12-2009]

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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Utente Power



30/12/2009 08:23

rispondo alla domanda del treddolo :perche' il cardinale marcinkus c'entra con tutte le scarpe con il marciume italico .. [SM=x44458]
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