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Impatto Zero - “E poi finalmente la luce”

Ultimo Aggiornamento: 14/01/2010 18:49
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14/01/2010 18:32

la Musica abbraccia la Solidarietà per Stefano Cucchi
Gli Impatto Zero cantano la vicenda di Stefano Cucchi

gennaio 14, 2010

Nei giorni 27-28 e 29 novembre si è tenuto, come ogni anno, il raduno ufficiale del M.E.I. (Meeting delle Etichette Indipendenti), una manifestazione musicale che si svolge a Faenza, in Romagna, città in cui si riuniscono tutte le produzioni discografiche indipendenti nostrane con una serie di eventi, concerti e premiazioni varie.



Proprio quest’anno, durante la tre giorni della rassegna è stato presentato un progetto molto interessante del quale vogliamo parlarvi.
Il M.E.I. per l’occasione ha deciso di “sostenere” e dare più visibilità possibile ad un gruppo semi-sconosciuto della provincia romana come gli Impatto Zero (per di più senza contratto discografico attualmente), e in particolar modo al loro brano inedito dedicato a Stefano Cucchi, 31enne romano, morto il 22 ottobre scorso nel reparto penitenziario dell’ospedale capitolino “Sandro Pertini”, sei giorni dopo essere stato arrestato per spaccio e detenzione di stupefacenti.



Il brano in questione si intitola “E poi finalmente la luce” ed è stato composto per l’occasione dall’autore Davide Silla, membro, insieme ad Antonio Pannacci, del duo musicale degli Impatto Zero
.
In un comunicato stampa Davide racconta brevemente come sia nato il brano:

“Appresi della storia di Stefano Cucchi via internet, mentre ero in Polonia, dalla mia ragazza – ricorda Davide -.
Poi ho visto le foto, allucinanti al punto da spingermi a raccogliere qualsiasi tipo di informazione sulla vicenda per farmene un quadro il più possibile chiaro.
Ho immaginato l’accaduto e miei conoscenti, con esperienze di lavoro in carcere, mi hanno confermato che i pestaggi ai detenuti avvengono.
Allora ho provato a entrare nel personaggio Stefano Cucchi e a rivivere quei momenti terribili.
Credo di esserci riuscito.
Ho fatto ascoltare il pezzo ai miei amici e in tanti si sono commossi fino alle lacrime”.

Dopo l’ascolto “tra amici”, il brano arriva alle orecchie della signora Rita, la mamma di Stefano.
“Tramite un medico, siamo riusciti a rintracciare il numero della famiglia di Stefano. Ho spedito il disco a casa Cucchi – spiega Silla, in arte Nekeb -.
Poi ho telefonato dicendo che avevo dedicato il brano a loro, raccontando quanto il caso della scomparsa di Stefano mi avesse colpito.






Dopo qualche giorno, la signora Rita mi ha richiamato.
Era molto emozionata, mi ha ringraziato.
Mi ha fatto i complimenti, ha trovato il brano incredibile.

E mi ha parlato di Stefano, di come è morto.
Loro sono a pezzi, faranno di tutto per far uscire la verità e avere giustizia.
Ho risentito la signora Rita ieri, assicurandole che, a modo mio, mi darò a fare.

Tra qualche giorno andrò a trovarla per conoscerla di persona. Spero che questa canzone – conclude il giovane rapper – sia ascoltata il più possibile, riuscendo ad entrare nel cuore della gente. Stefano ha commesso degli errori, è vero, ma non doveva morire così. La legge non è perfetta, ti punisce, ma non può ucciderti così”.

Il 23enne Davide Silla ha così dato voce a Stefano Cucchi, attraverso un brano molto forte
in cui vengono raccontati gli attimi più brutti vissuti da Stefano attraverso la sua voce e quella di Alessio Di Palma (un vocalist aggiuntivo che collabora spesso con il duo), in cui si avverte la necessità di chiarire la verità affinchè sia fatta giustizia fino in fondo.

Davide è di Manziana, piccolo comune di Roma nei pressi di Bracciano.
Un ragazzo lontano dall’aria di borgata che respirava invece Stefano nel quartiere di Tor Pignattara.
Il suo racconto è anche la testimonianza di come la notizia di Stefano abbia viaggiato in fretta anche fuori dai confini nazionali.

Abbiamo deciso di dare visibilità a questa iniziativa, nonostante sia stata presentata ormai due mesi fa,
perché in un Paese come il nostro si tende troppo spesso a dimenticare casi del genere
e noi di Caffè News Magazine cerchiamo sempre e comunque di portare avanti un giornalismo serio e mai banale e soprattutto lontano dalle influenze mediatiche
che danno importanza a ciò che gli fa, in un certo senso, più comodo.
Così appena abbiamo ricevuto la segnalazione di questo progetto in cui la musica abbraccia la solidarietà, ci siamo sentiti in dovere di segnalarla ad un numero più alto di lettori come voi.


Stefano Cucchi con il padre


Gli Impatto Zero sono un duo di amici hip hop formato a inizio 2009 da Davide Silla, autore e rapper ed Antonio Pannacci, arrangiatore dei brani. Attualmente questi due ragazzi stanno ultimando i nove brani che andranno a completare il loro primo album dove, oltre al brano “E finalmente ho visto la luce”, si alterneranno tematiche sociali inerenti ai problemi di oggi, a storie d’amore. Il tutto accompagnato da ottime idee in un sound mai scontato.

Per conoscerli meglio vi lasciamo anche il link della loro pagina di MySpace:
www.myspace.com/impatto0

Fonte: Caffè News Magazine - Alessandro Basile

[Modificato da Etrusco 14/01/2010 18:49]

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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