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FantaPranzo, aggiungi 3 posti a tavolaInviato: 08/02/2010, 22:16

Ultimo Aggiornamento: 08/02/2010 21:18
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08/02/2010 21:18

Cinzia Leone per "Il Riformista"

(Arcore, interno giorno. Il grande tavolo della sala è apparecchiato per tre. Sandro Bondi e Marina Berlusconi, in completo panterato e microtop in scaglie di titanio, discutono animatamente)

Marina: Tu? Da solo?
Bondi: Ormai si fida solo di me e di Confalonieri. Devo ancora aggiungere tre posti al placement...

Marina: Solo due. Manteniamo gli equilibri. Lo sai che più passa il tempo e più somigli a Paolo Mieli?

Bondi: Grazie, ce la metto tutta... (Bondi finisce di apparecchiare. Sulla tavola cinque posti)

Marina: Togli il quinto

Bondi: Non posso, ho ricevuto ordini dall'alto, che più in alto non si può: suo padre. Sento dei rumori... Presto si sieda...

Marina: Io mi metto qui, a destra di papi.

Bondi: Per carità, non usi quella parola... (Pier Silvio entra correndo, in tuta da jogging grigio perla con il biscione ricamato in oro)

Pier Silvio: Allora, gli scansafatiche non sono ancora arrivati?

Marina: Non ti scaldare che sei già tutto sudato, Bondi... un phon per mio fratello!

Bondi: Vado... (Il rumore dei passi di Bondi si perde nel corridoio... Marina e Pier Silvio sono soli)

Marina: Freddi e cattivi, mi raccomando...

Pier Silvio: Sicuro. E si divide per due, senza resti. (Rumore di tacchi nel corridoio).

Pier Silvio: Bondi con i tacchi?

Marina (sbirciando dalla porta): Ma no, sono Barbara e Eleonora, tienimi la pochette che infilo il french manicure da combattimento in acciaio inox.

(Barbara Berlusconi, in tailleur manageriale grigio piombo, i capelli raccolti in uno chignon, entra e non saluta. La segue Eleonora, con indosso un abitino sucinto da cheerleader e due pon pon colorati in mano)

Eleonora: Hallo brother, hallo sister...

Marina (già seduta a destra del capotavola): Falla finita con questo inglese che tanto qui, a parte papà, lo parliamo tutti alla perfezione. Ma lo sai che conciata così, sei tale e quale a Veronica prima maniera...
Barbara (si è accomodata a sinistra del capotavola e bisbiglia all'orecchio di Eleonora): Finché non arriva papà, bocca cucita. Ogni parola può essere usata contro di noi.

Eleonora (anche lei bisbigliando all'orecchio di Barbara): Già, ma anche viceversa. Perché pensi che mi sia conciata così? Dentro ai pon pon ho nascosto due registratori. Scuola D'Addario.

(Bondi spalanca la porta e fa entrare Luigi in guru nero alla Battiato e camicia bianca)


Bondi: Il suo posto è tra le due sorelle

Luigi: Quali?

Marina: Fai meno lo spiritoso... (La porta si spalanca, entra Silvio, indossa il completo antracite e la maglietta girocollo nera alla Baglioni dei giorni del terremoto in Abruzzo. I convitati si squadrano in silenzio)

Silvio: Buon giorno a tutti. Coraggio, non è l'ultima cena, è solo un pranzo di famiglia. O no?

Marina e Barbara (all'unisono): Due famiglie.

Silvio: Consideriamoli rami d'azienda. Facciamo un brain storming: cosa ciascuno di voi desidera fare?

Marina: Quello che faccio e da sola.

Barbara: Mi sento portata per la Mondadori...

Marina: Portata da chi?

Barbara: Da papà, e da chi sennò?


Pier Silvio: Lavoro, guadagno, spendo, pretendo: Fininvest è mia e non si tocca.

Marina: Io non regalo niente a nessuno

Barbara: A me di più perché sono la più bella.

Marina: Sei solo la più grassa.

Eleonora: Zitta tu

Silvio: Basta! Silenzio! Primo io non sono ancora morto...

Luigi: Ma non hai una bella cera...

Eleonora: Se per questo nemmeno un bel cerone. Ti sbagliano sempre colore...

Silvio: Attorno a questa tavola ci sono solo Berlusconi. Comportiamoci come tali. Da parte mogli, mariti, madri, avvocati...

Barbara: Senza doppi Fini?

Bondi (all'orecchio di Barbara): Non lo nomini mai... gli fa venire i bruciori di stomaco.

Pier Silvio: Cosa vuoi insinuare... (Pier Silvio e Barbara si accapigliano. Marina si infila tra i due ma la raggiunge Eleonora che la marca stretta. Luigi si tuffa nella mischia mentre Bondi cerca di sedare la rissa. Berlusconi compone un numero al cellulare)

Silvio: Guido... Qui è un terremoto, peggio dell'Abruzzo, peggio di Haiti. Ho i letti nel caos: primo, secondo... No, non quelli di Arcore, quelli della mia biografia. Tu solo puoi salvarmi. Cosa? Vuoi due ministeri? Non si può... Sì, Brunetta fa il ministro e vuole fare pure il sindaco, ma tu vuoi di più di lui. Dopo il casino che mi hai combinato con l'America... Arrivi tra due ore? Allora ci si può pensare, una deroga... Corri, qui si stanno scannando...

(Chiude la comunicazione, e mentre i figli continuano ad accapigliarsi, continua a parlare tra se e se)
Silvio: Come al solito mi tocca fare tutto da solo: nel partito, in azienda e pure in famiglia. Decido io: a Marina la Mondadori che basta e avanza. A Barbara la Medusa, e se proprio rompe, gli compro pure la Rizzoli. A Pier Silvio lascio Fininvest e speriamo bene. A Eleonora prima la Endemol e poi dopo, magari pure la Rai. A Luigi prima una banca, poi il Milan e poi, se si farà valere, qualcosa di più grande, chissà... il Vaticano!
Ma il partito? Quello a chi lo lascio?


Cinzia Leone per "Il Riformista" [08-02-2010]

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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