Pagina precedente | 1 2 3 4 5 | Pagina successiva

SCUDERIA FERRARI

Ultimo Aggiornamento: 22/06/2012 12:18
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
08/09/2010 18:42

Alonso: "Vincere a Monza
il mio regalo per i tifosi"


da: www.gazzetta.it/Motori/Formula1/08-09-2010/alonso-vincere-monza-7110668679...

Nostra invervista allo spagnolo che fa sognare i fan della Ferrari: "Rispetto alla McLaren c’è più cuore, più passione, più flessibilità. E se la spunti fai felici milioni di persone nel mondo". Sugli errori di quest'anno: "Qui è tutto ingigantito. Ma il Mondiale non è finito"



MILANO, 8 settembre 2010 - Vigilia del GP d'Italia a Monza: Fernando Alonso è l'uomo delle speranze Ferrari.

- Alonso, siamo nella settimana più importante dell’anno: un gran premio oggi negli uffici della Fia a Parigi, un altro domenica in pista a Monza. Partiamo da Parigi.
"Non voglio entrare nella cosa, attendo il giudizio con serenità, vedremo. La concentrazione mia e degli ingegneri è sul gran premio di domenica, che è davvero importante".

- Senza l’errore di Spa oggi si sentirebbe forse più tranquillo.
"L’uscita di pista è stato il finale di una giornata storta. Alla prima curva ero già stato tamponato da Barrichello, la vera gara era finita lì. Ma le situazioni di classifica cambiano in fretta, il campionato non è affatto chiuso e io resto in corsa, non mi arrendo nè mi abbatto".

- La vicenda di Parigi nasce a Hockenheim: dopo quella gara lei e Massa vi siete parlati?
"Certo, parliamo dopo tutti i gran premi. Ci raccontiamo le rispettive sensazioni, discutiamo delle partenze perchè io non vedo mai la sua e lui non vede la mia, discutiamo di pit stop, di comportamento della macchina, siamo parte attiva nella squadra. Ho il telefonino di Felipe, durante il Mondiale di calcio ci mandavamo i messaggini, è un rapporto normale. E dopo il GP della Germania abbiamo discusso tranquillamente".

- Monza che cosa le fa venire in mente?
"Ho avuto anni difficili quando, con la Renault, lottavo per il Mondiale contro la Ferrari ma anche momenti bellissimi. Le tre piste regine del campionato sono Monza, Monaco e Suzuka. Il trofeo della vittoria all’Autodromo nel 2007 è tra quelli ai quali sono più affezionato. Mi manca il successo con la Ferrari, domenica dovrò darmi da fare...".

- In che punti si vince, a Monza?
"Sono cruciali le due curve di Lesmo, che si fanno a media velocità con la macchina che non ha aderenza per via delle caratteristiche aerodinamiche. E poi c’è la partenza che è l’80% della gara: c’è molta distanza per arrivare alla prima curva, quindi puoi guadagnare o perdere tanto. La prima chicane è un imbuto".

- Come si fa il tempone da pole position?
"Tutto in frenata. Si gira con ali piccole per avere una velocità elevata. Ci sono 4-5 frenate in cui passi da oltre 300 a 60 all’ora: se freni 5 metri dopo guadagni 2 decimi, se freni 6 metri dopo devi tagliare la curva e perdi tempo. Il limite non è facile".

- Non le sembra strano che la Ferrari finisca a processo a Parigi, ma di quello che ha fatto Schumacher a Budapest con Barrichello la Fia neppure discute?
"Da sempre gli incidenti importanti si dimenticano e quelli piccoli diventano casi grandi quanto le montagne".

- E se fosse stato lei al posto di Barrichello?
"Avrei fatto come lui, non avrei mollato. Quando inizi una manovra di sorpasso o di difesa la devi tenere sino alla fine e lui l’ha fatta bene. Ci sono piloti aggressivi e altri meno, Michael è di quelli che non regalano. Ha esagerato un pochino, ma poi sono i commissari che decidono".

- Mai fatto manovre del genere?
"Non ne ricordo. Io lascio sempre un piccolo spazio. E se lotto per la decima posizione ne lascio un po’ di più..".

- Nel giro ideale che differenza c’è tra simulatore e pista?
"Tre quattro decimi soltanto. È esattamente uguale a un circuito".

- Il Mondiale per la Ferrari si presenta in salita ma lei continua a professarsi ottimista: ha una tabella per recuperare e ritrovarsi in testa alla fine?
"Sì, faccio sempre conti, calcoli, medie-punti. La tabella che ho stilato a inizio stagione è però saltata in aria dopo poche gare...".

- Lei ha disputato grandi corse, quest’anno. Ma ha anche commesso tanti errori. È d’accordo?
"Sì. Anche in passato facevo 2-3 sbagli all’anno, ma in Ferrari tutto quello che fai è più mediatico e gli errori valgono il doppio, si vedono di più".

- L’errore che le ha dato più fastidio?
"Montecarlo, alla vigilia. Avevo una macchina per vincere, il circuito è speciale, la Ferrari si attendeva un successo da anni, ci tenevo".

- In Cina ha anticipato la partenza...
"Mai successo prima. Ho visto il semaforo verde, sono partito: ma non era così verde..."

- Lei è uno che annota il comportamento della macchina, che dialoga per mail con gli ingegneri, a macchine ferme?
"Sì, lo faccio, mando messaggi ai tecnici durante la settimana su quello che penso".

- In lotta per il titolo ci sono due coppie, Hamilton-Button della McLaren e Webber-Vettel della Red Bull: spera che si portino via punti?
"Per forza, è inevitabile che accada".

- Si aspettava un Webber così forte?
"Sin dall’inizio dell’anno tutti parlavano solo di Vettel e io invece aggiungevo che Webber è allo stesso livello. I fatti mi hanno dato ragione".

- E la McLaren?
"Alti e bassi, dipende molto dai circuiti dalle caratteristiche".

- In che cosa la Ferrari è diversa da Renault e McLaren?
"La Renault è una compagine gentile, forte, competitiva. Ma non è nè grande nè importante come la Ferrari. In Ferrari è norme conquistare dei titoli mondiali, in Renault nelle due occasioni in cui ci riuscii, fu l’eccezione. La McLaren è fortissima, è ad alto livello, vuol vincere come la Ferrari. Ma è diversa la filosofia. La Ferrari ha più cuore, più passione, più flessibilità su tutto, più familiarità. Spero che resti sempre così. Vincere in Ferrari significa far felice milioni di persone in tutto il mondo, è un’esperienza unica".

- Come pilota, quali sono i suoi punti di forza rispetto agli avversari?
"Mi preme essere molto costante durante il campionato, portando sempre a casa punti. C’è qualcuno che va molto forte sul bagnato, qualcuno che lo fa sull’asciutto, qualcuno che va meglio in frenata... io cerco di essere da 9 su tutto, anche se magari non sono il migliore in assoluto in ogni condizione. La costanza nell’arco dei nove mesi del campionato paga".

- Ecclestone ha detto di recente che i piloti più forti di oggi sono Hamilton e Schumacher, le ha dato fastidio?
"Se è per questo, Bernie tempo fa dichiarò che io e Vettel eravamo i più bravi e che ci sognava entrambi in Ferrari. Ecclestone è uno che scherza, su queste cose...".

- È vero che lei nel mese di agosto ha vinto una gara a tappe in bici?
"Sì, un mini-giro di cinque tappe, 320 km in 5 giorni, nelle Asturie, con un gruppo di amici e amatori. Il ciclismo mi piace moltissimo. Adoravo le passeggiate in bici da bambino con mio padre, non ho mai perso le grandi corse in tv. La bicicletta come preparazione mi aiuta, in combinazione con la palestra. Lo scorso anno andai a un passo dal creare una squadra professionistica insieme con Contador. Non se ne fece nulla perchè mancava una parte del budget. Contador adesso ha firmato per un altro team. In futuro chissà, mai dire mai".

Pino Allievi
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 4 5 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 08:35. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

IperCaforum il forum degli ipercafoni e delle ipercafone