Critico il leader del PD Bersani: «Queste cose non servono»
Sì al dl incentivi, fondo da 300 milioni Dalle cucine alle moto,
aiuti dal 6 aprile
Il Cdm vara il decreto: in totale sono a disposizione 420 milioni di euro, 120 dei quali sotto forma di sgravi fiscali
Giulio Tremonti
(Eidon)
MILANO - Via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge sugli incentivi. Il fondo che sarà attivato allo Sviluppo economico
per sostenere i settori colpiti dalla crisi sarà di 300 milioni, che arriveranno
dal recupero dell'evasione fiscale. In totale, il provvedimento mette a disposizione 420 milioni di euro, 120 dei quali sotto forma di sgravi fiscali. Gli incentivi riguarderanno tra l'altro
motocicli elettrici, abitazioni, elettrodomestici, cucine, macchine agricole, gru, motori per la nautica e saranno operativi dal prossimo 6 aprile.
Nel decreto anche un articolo che riguarda il
piano casa. Si prevede infatti che
possano essere eseguiti senza alcun titolo abilitativo, tutti gli interventi di manutenzione ordinaria nelle case e gli interventi di natura straordinaria che non riguardino parti strutturali dell'edificio
e l'aumento dei parametri urbanistici.
Acquisto di motocicli, cucine e lavastoviglie, aiuti per immobili ad alta efficienza energetica, bonus per internet veloce per i giovani.
E ancora, tessile, macchine agricole, rimorchi e semirimorchi, gru, nautica da diporto ed
emittenza televisiva locale:
sono questi i settori per i quali scatteranno gli aiuti varati dal governo.
Dal 6 aprile scatteranno dunque gli aiuti; i cittadini e le imprese avranno anche a disposizione un
call center che sarà gestito da Poste italiane per ottenere tutte le informazioni pratiche necessarie.
I consumatori dovranno rivolgersi al rivenditore chiedendo di poter utilizzare l’incentivo.
Il rivenditore verificherà la capienza dell’incentivo per via telematica o via telefonino entro tempi prestabiliti e comunicherà al consumatore la disponibilità dell’
incentivo che diventerà uno sconto sul prezzo d’acquisto.
Il rivenditore recupererà poi l’incentivo presso gli sportelli delle Poste.
Per l’acquisto di
immobili è prevista la
certificazione di efficienza energetica da parte dell’Enea.
MISURE LIMITATE - Confindustria «prende atto dell'impegno del Governo che oggi ha varato un pacchetto di incentivi a sostegno dei consumi e dei settori produttivi maggiormente colpiti dalla crisi.
Le misure adottate sono
finanziariamente limitate e molti settori in difficoltà non possono beneficiare dei vantaggi previsti dagli interventi».
Lo afferma l'associazione degli industriali commentando il dl incentivi varato dal Consiglio dei ministri.
«Ci rendiamo tuttavia conto che la situazione della finanza pubblica non permette il varo di misure più consistenti»,
aggiunge Confindustria, chiedendo che «le
risorse tolte al credito d'imposta per la ricerca siano al più presto ripristinate per garantire quelle imprese che hanno già realizzato gli investimenti in innovazione, necessari al superamento della difficile congiuntura economica».
CRITICHE DAL PD - Critico il leader del Pd Pier Luigi
Bersani.
«Non credo che siano queste le cose che servono,
serve spingere sull'innovazione,
sui problemi strutturali della piccola impresa
e dare degli orizzonti, aiutare la ricerca e 'internazionalizzazione»
ha detto il segretario dei democratici.
PORTI - Nel decreto legge incentivi è stato previsto tra le altre cose, un fondo con una dotazione iniziale di 80 milioni di euro destinato a finanziare, da subito, le
opere infrastrutturali nei porti di rilevanza nazionale.
Lo ha spiegato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero
Matteoli,
aggiungendo anche che «il fondo sarà ripartito con decreto interministeriale tenendo conto della gestione più virtuosa dei porti.
Si tratta indubbiamente - osserva Matteoli in una nota - di un ulteriore segnale dell'attenzione che il governo vuole dedicare ai porti e al loro rilancio, in particolare allo sviluppo degli investimenti in infrastrutture per competere in un mercato complesso e globale che registra i primi sintomi di ripresa».
«L'impatto sui conti pubblici» del decreto legge incentivi «non crea deficit perché sono tutte entrate da lotta all'evasione, importi realistici: per essere chiari li abbiamo già in tasca» ha specificato il ministro dell'Economia Giulio Tremonti.
«Il decreto è coperto in questo modo - ha aggiunto il numero uno d via XX Settembre - più risorse interne allo Sviluppo, non è una cifra molto grossa, abbiamo fatto il possibile e l'impatto sul bilancio è positivo perché crescono gli strumenti contro l'evasione fiscale».
Per il ministro della Pubblica amministrazione e l'Innovazione, Renato Brunetta, il decreto approvato dal governo rappresenta «un importante provvedimento di rilancio dei settori economici in crisi».
Corriere della Sera - Redazione online
18 marzo 2010
[Modificato da Etrusco 20/03/2010 11:15]