Elezioni Regionali e Aborto?

Alla vigilia delle elezioni Regionali,
i vescovi, con l'intervento di Mons.Bagnasco (CEI),
chiedono un voto contro l'Aborto.
Pensi che sia un'invasione di campo?

Qui i risultati di un identico sondaggio sul Corriere della Sera:

Sì 83.5%
No 16.5%
Numero votanti: 5'588

O io mi sono perso che c'è un partito antiabortista, o loro non si sono accorti che il referendum era 30 anni fa e questa qui l'è un'altra roba .
A mio parere l'invasione di campo sarebbe stata un qualsiasi riferimento alla politica... questo mi pare un uovo fuori dal paniere

Il vecchio Gio, 23/03/2010 17.03:

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O io mi sono perso che c'è un partito antiabortista, o loro non si sono accorti che il referendum era 30 anni fa e questa qui l'è un'altra roba .
A mio parere l'invasione di campo sarebbe stata un qualsiasi riferimento alla politica... questo mi pare un uovo fuori dal paniere

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Si, in effetti è decisamente... fuori dal vasetto!


E comunque è proprio vero: questi qua sono in ritardo di almeno 30 anni!
Vai tu a rimettergli l'orologio?

...anche se il termine invasione di campo...non penso sia appropriato...la definirei piu' come una considerazione "off topic"... il fatto che la legge sull'aborto sia vecchia di ormai 30 anni non e' che renda un eventuale dibattito politico sulla questione fuori luogo perche'caduto in prescrizione...magari sarebbe inutile perche'difficile che qualsivoglia maggioranza parlamentare (anche trasversale) abbia mai i numeri per andare a toccare quella legge...ma appunto...in ogni caso si tratterebbe di una questione legislativa...quindi...al limite riguardante una campagna elettorale precedente le elezioni politiche...non di certo una tornata elettorale amministrativa...

roadrunner71, 23/03/2010 17.41:

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... il fatto che la legge sull'aborto sia vecchia di ormai 30 anni non e' che renda un eventuale dibattito politico sulla questione fuori luogo perche'caduto in prescrizione...

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Assolutamente no, sono d'accordo... anzi, i tempi cambiano e modifiche o integrazioni potrebbero rendersi necessari... per renderla più moderna e compatibile col tessuto sociale, però... non per tornare indietro di un secolo rispetto al resto del mondo civile.

Il vecchio Gio, 23/03/2010 18.53:

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Assolutamente no, sono d'accordo... anzi, i tempi cambiano e modifiche o integrazioni potrebbero rendersi necessari... per renderla più moderna e compatibile col tessuto sociale, però... non per tornare indietro di un secolo rispetto al resto del mondo civile.

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Giusto, ma questo timore ce l'ho anch'io
e non solo per tutto il cieco fanatismo religioso che percepisco in certi threads di Bestion.

Comunque per mettere d'accordo sia gli integralisti cattolici, sia i laicisti dell'UAAR,
una soluzione salomonica potrebbe essere di sfornare una ghedinata che vieti sì l'aborto, ma solo a chi ha ricevuto il battesimo cattolico (a meno che non proceda allo sbattezzo).
Scherzi a parte è inaccettabile che chi sia di altre fedi debba comunque sottostare alle legge volute dietro insistenza della CEI.

l' invasione di campo e' nettissima e sfacciata ... in pratica bagnasco avrebbe fatto prima, senza troppi giri di parole, a dire " se siete cittadini del lazio e non votate per la polverini siete da scomunica perpetua " ..

E Mons.Bagnasco prova a metterci una pezza:

1 - BAGNASCO, ABORTO E VALORI SOCIALI NON VANNO DIVISI...
(ANSA) - Il rispetto della vita umana e del matrimonio tra uomo e donna, ma anche il diritto al lavoro e alla casa, l'integrazione degli immigrati: sono tutti "Valori che non possono essere selezionati secondo la sensibilità personale, ma vanno assunti nella loro integralita": è quanto si legge in un comunicato dei vescovi della Liguria, primo firmatario il card. Angelo Bagnasco, in vista del voto delle regionali.


2 - BAGNASCO: PORTAVOCE CEI, NESSUNA CORREZIONE TRA IERI E OGGI
(Agi) - 'Riesce francamente impossibile ipotizzare toni divaricanti tra quanto detto ieri nella prolusione e quanto scritto oggi nel comunicato dei vescovi liguri.
A meno che ci si affidi ad interpretazioni di volta in volta parziali e limitanti'. Lo afferma il portavoce della Cei, mons. Domenico Pompili .


3 - BEPPE GRILLO, I VESCOVI HANNO PAURA DELLA BONINO...
(ANSA) - "I vescovi hanno paura della Bonino, per questo intervengono. La Bonino è il peggior soggetto che potrebbe andare come governatrice del Lazio per il Vaticano": lo ha detto Beppe Grillo, che oggi pomeriggio a Bergamo ha presentato i candidati del Movimento 5 Stelle alle elezioni regionali della Lombardia.
"Se il Vaticano interferisce così, anche noi dovremmo interferire nel Vaticano. Facciamo sposare i preti; devono farlo, se vogliono frequentare l'Italia".
"Ormai siamo al grottesco, queste sono cose lontano dal nostro mondo.
Le nostre sono idee che nascono sulla Rete e alle quali lavoriamo da 5 anni. Parliamo di acqua, connettività, cemento e rifiuti zero, idee che ci stanno copiando tutti".


4 - VELINA ROSSA A BAGNASCO: E GLI ABORTI DEL CENTRODESTRA?
(DIRE) - "Il ragionamento degli avversari politici della Bonino e della Bresso e' pieno di ipocrisia, perche' se ci soffermiamo sulla vita privata dei cosiddetti leader del centrodestra italiano e' inevitabile trovare parecchi scheletri nell'armadio, specie nel campo della famiglia: non si contano divorzi e aborti...".
Pasquale Laurito, nella sua Velina Rossa, prende di mira il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, e il suo appello ai cattolici in vista del voto.
Laurito assicura che "i cattolici romani non sono tutti d'accordo con le tesi del cardinale Bagnasco che, emanando proclami come quello di lunedi' a 3 giorni dalle elezioni, provoca soltanto nuovo sbandamento e certamente altre divisioni nel corpo sociale del Paese".
Insomma, chiede la Velina Rossa,
"veramente il cardinale Bagnasco crede che basti
l'orientamento politico di una Bonino o di una Bresso
a determinare decisioni tanto gravi da parte delle donne?".

Il vecchio Gio, 23/03/2010 17.03:

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A mio parere l'invasione di campo sarebbe stata un qualsiasi riferimento alla politica... questo mi pare un uovo fuori dal paniere

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Te l'appoggio in pieno.

Bonino e Polverini: la Regione non se ne occupa

FABIO MARTINI
ROMA

Le telecamere di Sky fanno il loro mestiere, inquadrano in primo piano Renata Polverini mentre sta dicendo la sua, ma chi sta dentro lo studio «B» non può non notare una sequenza stupefacente di questi tempi: la silente Emma Bonino lungamente annuisce mentre la sua sfidante sta provando a strapparle qualche voto. Sono le 15,20, negli studi di via Salaria è in corso il primo match televisivo su una rete nazionale tra le due candidate alla presidenza della Regione Lazio e appena la parola passa alla Bonino, si ripete la scena di prima: la Polverini guarda la sua avversaria e ogni tanto fa sì con la testa. Certo, le due si sono scambiate ripetute punzecchiature, ma sempre con stile, con lo stesso reciproco rispetto che ha contraddistinto tutta la campagna elettorale, oramai giunta a tre giorni dalla conclusione.

E curiosamente anche sul tema del giorno, se cioè l’aborto sia un delitto o un male necessario, le due si sono ritrovate vicine, al punto che la vera notizia sta nelle parole della Polverini. Che ha detto testualmente: «La Chiesa è una fonte talmente autorevole che, commentando, si rischia di strumentalizzare parole così chiare. Quanto alla 194 è una legge dello Stato e la Regione non ha nessun titolo per intervenire, né sarebbe mio auspicio e volontà». Dunque, la legge non si tocca. E la Bonino? Nelle ore precedenti la leader radicale aveva deliberatamente evitato di alimentare la miccia, intuendo che repliche fiammeggianti l’avrebbero inchiodata all’immagine di abortista e anche a Sky, si è «tenuta», salvo l’incipit: «L’aborto e la legge 194 non sono di competenza regionale e questo dovrebbe saperlo il signor Bagnasco», così definito anziché cardinale. Anche se poco dopo anche la Polverini l’ha «degradato», chiamandolo «monsignore». Dunque, per la Bonino, l’intervento di Bagnasco è stato «fuori posto», anche perché tra l’80% di italiani che ha voluto la legge 194 «ci sono molti cattolici». Anche se la Bonino si è superata in vaporosità, dimostrando di volerle davvero vincere le elezioni nel Lazio, quando le è stato chiesto se fosse favorevole ai matrimoni gay, sui quali era chiamata ad esprimersi la Corte Costituzionale: «Quel che dirà la Corte rappresenterà un vincolo per tutti, punto e basta. Dopodiché ognuno potrà continuare la propria battaglia culturale». Il voto dei cattolici? «Non sono un pacco di voti che si sposta a tonnellate».

Il confronto a Sky si è tenuto sui binari del politicamente corretto anche grazie alle domande non autoreferenziali del conduttore Massimo Leoni e degli intervistatori, Mario Sechi e Massimo Barigelli. Ma anche nei precedenti match, le due si erano attaccate politicamente, mai personalmente. Due sere fa, al termine del confronto sul Tg Lazio, la Bonino aveva dato persino un buffetto alla Polverini e d’altra parte nessuna delle due ha dimenticato la loro vita precedente, quando si sono frequentate anche «fuori dal lavoro». Come quella volta che Renata telefonò a Emma, la invitò in casa sua a una delle proverbiali cene della Polverini frequentate da sole donne. E la Bonino rispose di sì.

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