INCREDIBILE MA VERO

Pesce goloso di cioccolato viene messo a dieta
E' un esemplare di Gurami gigante. Ha sempre mangiato dolciumi



LONDRA - Si chiama Gary e probabilmente è il primo caso al mondo di un pesce con una seria dipendenza dai dolciumi: per tutta la sua vita questo esemplare di Gurami gigante, una specie asiatica, è stato infatti nutrito esclusivamente con 'Kit Kat', il noto wafer al cioccolato, prima di finire all'acquario Sea Life di Londra, dove gli esperti hanno dovuto metterlo a dieta. I Gurami, della famiglia degli osfronemidi, arrivano a pesare anche quattro chili e a una lunghezza di quaranta centimetri. Per questo, spesso i proprietari se ne disfano quando non riescono più a tenerli nella vaschetta di casa. E' successo così anche per Gary, solo che quando è arrivato al Sea Life si sono accorti che qualcosa non andava: il pesce infatti non toccava cibo e alla fine si è scoperto che i vecchi proprietari l'avevano sottoposto all'inconsueto regime alimentare, che per sua fortuna non ha avuto conseguenze negative sulla salute. Per riabituarlo alla normale dieta a base di frutta di questi pesci, il personale dell'acquario ha dovuto inizialmente mescolare cioccolato a uva e pezzi di banana.

ANSA

Il no dello sposo sull'altare
"Lei e il testimone sanno il perché"

Il plateale rifiuto nella basilica di Monopoli. Poi l'uomo invita i suoi parenti a festeggiare il ritorno al celibato
di PAOLO RUSSO






La sposa, bellissima nel suo abito bianco, dice "Sì" senza esitazioni. E' il momento dello sposo. Il sacerdote rilegge la frase fatidica ma questa volta la risposta del futuro marito tarda ad arrivare. Ripete la domanda con più calma. Lo sposo risponde: "No"." Chiedetelo alla sposa e al suo testimone, il perché di questa scelta".

A Monopoli non si parla altro da giorni. E ora che sono arrivati gli inviati di tutte le trasmissioni di gossip della televisione italiana, il paese si divide. Il sacerdote Don Vincenzo, che in un primo momento era additato come il celebrante del matrimonio più chiacchierato dell’anno smentisce categoricamente. Ma la perpetua della cattedrale si tradisce: "A me risulta che sia vero. Sono il figlio di un benzinaio e una estetista". Ma per il momento lo sposo tradito e la mancata moglie lasciata sull’altare restano nell’ombra.

La scena è stata descritta nei minimi particolari e la conferma è arrivata anche dagli uffici della Curia. Le famiglie bene della città radunate per assistere al matrimonio dei rampolli. Fiori, musica. Tra lo sventolio dei ventagli e i flash fastidiosi dei fotografi, la cerimonia scivola via tranquilla fino al momento fatidico. "Vuoi tu, eccetera eccetera...". La sposa, bellissima nel suo abito bianco, acconsente, lo sposo no. La chiesa ammutolisce, la musica si ferma, anche il fotografo smette. Poi il ricevimento dimezzato. Lo sposo (per non perdere anche la caparra) ha invitato

i suoi cari a festeggiare il "ritorno al celibato".
(20 settembre 2011)© Riproduzione riservata
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[Modificato da Etrusco 01/10/2011 14:38]

Finalmento noi maschietti sappiamo come passare quei pochi, noiosi ed a volte imbarazzanti, secondi davanti all'orinatoio nei gabinetti pubblici.

Installati in Inghilterra dei videogames interattivi.. indovinate cosa si usa come joystick?



Corre voce di una imminente protesta delle femministe, che lamentano la mancata "pari opportunità".

Di spalle Loris Milanese, il damista "dopato" in un Torneo del 2008


Positivo all’idroclorotiazide e clorotiazide, due diuretici: squalifica di due mesi e revoca del Titolo Italiano appena conquistato. A leggere il comunicato della Federazione dovremmo pensare di trovarci davanti all’ennesimo caso di doping, invece questa è una storia diversa, molto diversa, perfino in filo divertente.

Perchè Loris Alessandro Milanese non è un campione di atletica, o una promessa del ciclismo; nemmeno un divo del calcio o un fenomeno della pallavolo. E’ il Campione Italiano di Dama!!

Un titolo conquistato domenica scorsa negli Assoluti di Arta Terme assieme alla qualifica di “Grande Maestro” (sul sito della Federdama troverete anche il filmato della finale). Niente di nuovo per un ragazzo (ha 36 anni) che da sempre si destreggia come pochi sulla scacchiera, tra dame e damoni. A frenarlo nei successi solo gli impegni di lavoro e la famiglia che l’hanno tenuto lontano dai tavoli da gioco per 7 anni. Fino al ritorno, lo scorso week end ed il successo.

Dopo le foto e la premiazione il normale controllo antidoping (previsti dalla Federazione). “Ne ho fatti a centinaia in passato - ha raccontato Milanese - ma dopo 7 anni senza gare non ero aggiornato sulle novità. Io sono iperteso e devo per forza prendere un farmaco, tutti i giorni, compreso il giorno della gara. Ai medici mentre facevo il prelievo delle urine l’ho detto subito”.

Le regole però sono chiare. Senza esenzione scritta della Federazione il farmaco è vietato e scatta la squalifica. Nell’ambiente, dove è stimato da tutti, cercano di difenderlo con una teoria banale, per non dire ovvia: il doping cosa c’entra con la dama? Non esiste infatti una sostanza che migliori le capacità di concentrazione o analisi e la forza, in questo sport, non conta nulla.

Tutto inutile. Milanese non chiederà nemmeno le controanalisi, ha infatti ammesso di aver preso il farmaco. Da oggi però ha sulle spalle il triste primato di essere il primo giocatore di dama dopato della storia d’Italia…..

Fonte
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Sono in totale disaccordo con la pressapochistica affermazione dell'articolista "Non esiste infatti una sostanza che migliori le capacità di concentrazione o analisi".

Schiocchezze, esistono e come, e da tanto tempo; mai sentito parlare di "psicostimolanti"?
Hanno la proprietà di elevare il tono dell'umore e il livello delle prestazioni mentali

Magari in piccole dosi migliorerebbero anche il livello di certi giornalisti..

«Credo nella moltitudine dell’informazione, santa, e accessibile a tutti, credo nel copia-incolla; al libero scambio di canzoni, filmati e documenti»: in Svezia, la condivisione dei file è diventata una religione, ufficiale, riconosciuta dal governo. La decisione segue una lunga e controversa battaglia tra le autorità, i difensori del copyright e la Missionary Church of Kopimism, la Chiesa del copiare. Che ora l’ha avuta vinta.
Scaricare da internet è diventata un’azione «religiosa», perlomeno in Svezia. Dopo due anni di battaglia a suon di carte bollate le autorità svedesi (in particolare l’agenzia statale Kammarkollegiet) hanno ufficialmente riconosciuto il file sharing come religione legale. Paradossalmente però, scaricare e scambiare file sul web resta illegale davanti alla legge del paese scandinavo. All’organizzazione sono bastati tre tentativi per rendere legale la Missionary Church of Kopimism. Tuttavia, il percorso non è stato semplice: lo Stato svedese aveva infatti ogni volta respinto la domanda, l’ultima volta nell’estate dello scorso anno. Ora, invece, la svolta: il Kopimismo, nato nel 2010, è diventato una religione, non più dunque una semplice setta.

I simboli sacri del culto? Non potevano che essere Ctrl+C e Ctrl+V, ovverosia le combinazioni di tasti del copia e incolla sulle tastiere. I seguaci sarebbero già alcune migliaia; il numero di adepti (i Kopimi, dall’inglese “copyme”) è però destinato a salire dopo la decisione delle autorità di Stoccolma.

L’ufficializzazione sarebbe arrivata ancor prima di Natale, ha comunicato solo ora Isak Gerson, studente di filosofia, promotore dell’iniziativa e capo della Chiesa del Kopimism. «Copiare è una cosa santa e buona, non c’è discussione», ha sottolineato il giovane al quotidiano The Local.«Penso che molte più persone ora avranno il coraggio di uscire allo scoperto. Ancora un sacco di gente si preoccupa infatti di finire in carcere perché copia o fa un remix di canzoni». Come per ogni religione anche in questo caso non mancano i comandamenti.

Per la Chiesa del Kopimism, l’informazione è sacra e copiare è un sacramento: «L’informazione è un valore, in sé e per quello che contiene, e il valore si moltiplica attraverso la copia».

Accade nel Michigan, Stati Uniti. Un residente di Mason durante la visione di un film porno, acquistato a Jackson, riesce a notare alcuni particolari agghiaccianti. Il film a luci rosse, infatti, conterrebbe una serie di messaggi subliminali inseriti dall'organizzazione terroristica Al-Qaeda. L'ignaro cittadino, dopo aver avvertito la polizia locale, mostra alle forze dell'ordine il video hard al rallenty. L'officiale di polizia ha potuto notare distintamente quattro lettere e una serie di messaggi non comprensibili perchè troppo veloci.


Guarda immagine intera
Reuters
Tre europei tenuti in ostaggio dall'organizzazione terroristica Al-Qaeda

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Il cittadino afferma di aver denunciato l'incidente solo perchè aveva letto dove Al-Qaeda stava inserendo questi messaggi.

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I messaggi subliminali di questo tipo, secondo il dipartimento di polizia, possono essere opera anche di gang criminali, oltre che della nota organizzazione terroristica. Certo che le preoccupazioni della popolazione, amplificate anche dalla propria immaginazione, restano alte considerando che il giorno dell'uccisione di Osama Bin Laden è stato rinvenuto diverso materiale pornografico nel suo nascondiglio.

Il futuro è nella cacca. Almeno quello della carta. C’è una cartiera che pesa sei tonnellate, non ha bisogno di manutenzione e produce tutto il giorno. Vive in Africa e in India e ha la proboscide. Un elefante è capace di produrre carta, con un piccolo aiuto da parte nostra: è la carta di cacca di elefante. Si avete capito bene: è’ bella, robusta e non puzza. In più, la produce in Sri Lanka una cooperativa che aiuta le popolazioni del posto. In Italia, la cooperativa Vagamondi la importa e permette anche di acquistarla online. Si può usare cacca per fare la carta. Non tutta quella che serve, ma almeno un po’. Potrebbe essere, per esempio, la carta dei quaderni per i bambini. O quella delle multe che danno i vigili urbani. La cooperativa sociale Vagamondi è rivolta in particolare alle donne italiane e straniere che si trovano in una condizione di disagio sociale ed economico e che, a seguito della gravidanza, non hanno possibilità di trovare lavoro non sapendo dove lasciare il figlio. Queste donne con i loro bambini trovano un ambiente protetto e un’educatrice a loro disposizione. Ai microfoni di Reset Radio Davide Bertelli ci racconta le curiosità legate a questa incredibile attività di commercio equosolidale

di Matteo Ponzano

fonte

Cina - 18 gennaio 2012


La maggior parte della gente in Cina preferisce avere dei figli maschi e non femmine, per portare avanti il nome della famiglia, ma non una giovane donna di Yancheng, nella provincia di Jiangsu, tale Xiao Meng. Infatti lei voleva tanto una femmina da prendere un paio di forbici e tagliare il pene del figlio Yaya di cinque mesi. I giudici l'hanno condannata a cinque anni. La 23enne cindannata Xiao Meng,aveva dato alla luce il suo bambino lo scorso Marzo. Suo marito Zhan e sua suocera hanno affermato che dopo la nascita di Yaya, xiao Meng spesso diceva tra se: "desideravo fosse una femmina".
Zhan ha detto ai giornalisti che spesso sua moglie picchiava il bambino e lo afferrava per il collo. Tuttavia pensava che stesse sofferendo di depressione post natale, perciò non si preoccupava più di tanto.
I giudici hanno appurato che il 15 Agosto 2011, la nonna sentì il bambino piangere; si precipitò nella stanza e trovò che il pene di Yaya era stato già tagliato con un paio di forbici.
Yaha fu portato all'ospedale immediatamente. Dopo l'operazione a Shanghai la sua vita era più in pericolo e poteva fare pipì normalmente.I dottori hanno detto che è quasi impossibile recuperare la fertilità.
Fonte

La distrazione costa cara, ne sa qualcosa un aspirante rapinatore di Londra. L’uomo stava per riuscire a rubare 700.000 sterline in contanti in una filiale della Halifax Bank nella capitale inglese, ma l’inesperienza e il nervosismo lo hanno tradito.
Il rapinatore ha chiesto al cassiere di mettere i contanti nella borsa che gli stava consegnando. Solo che invece di passare al cassiere la borsa, gli ha dato l’oggetto che teneva nell’altra mano. La pistola.
Il cassiere è rimasto stupito da questo clamoroso errore del rapinatore, dato che non capita spesso di trovarsi un rapinatore che chiede “metti i soldi in questa pistola o ti prendo a borsettate”.Fonte

fsfsfasfasd

Fra333, 20/02/2012 15.53:

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fsfsfasfasd

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Incredibile!!!




PS: In fondo alla pagina c'è una cartella "prove tecniche ed esercitazioni" per i tentativi di conoscere il forum

Rapina e furto di campanacci ad un'anziana di Charvensod: denunciati tre uomini


Il ritrovamento della preziosa refurtiva

Svolta nelle indagini per scoprire gli autori della rapina ai danni di una novantenne di Charvensod, avvenuta l'8 febbraio scorso. Gli uomini della squadra mobile della Questura di Aosta hanno denunciato a piede libero 3 italiani. I dettagli dell'operazione verranno forniti in mattinata nel corso di una conferenza stampa.

I fatti. L'8 febbraio scorso, una novantenne, Cornelia Betral era stata legata per mani e piedi ed era stata derubata da tre uomini nella sua casa in località Pont-Suaz. Gli uomini, a viso scoperto e senza armi, avevano atteso la donna all'uscita della propria abitazione e dopo averla costretta a rientrare in casa, l'avevano immobilizzata, rubandole numerosi campanacci ed altri oggetti per un valore stimato di circa 20.000 euro.

I campanacci erano del defunto marito della vittima, Giuseppe Bonadet. Gli uomini erano poi scappati su un furgone mentre la donna era riuscita da sola a slegarsi e ad allertare i parenti che abitano li vicino.

AostaSera

Rogers (Arkansas, Usa), 15 mar. (LaPresse/AP) – Una 15enne di Rogers, nello Stato americano dell’Arkansas, voleva fare unoscherzo. Ha pensato che sarebbe divertente inviare a un numero scelto a caso un messaggio di testo che recitava: “Ho nascosto il corpo… E ora?”. Lo scherzo non ha funzionato però molto bene. Di tutti i possibili numeri locali la ragazza ha infatti scelto quello di un investigatore della polizia.

Fermi tutti: non è uno scherzo. Ma è tutto vero. L’Unione Europea, tramite la commissaria alla Pesca Maria Damanaki, ha scritto una lettera al commissario Montalbano, il personaggio interpretato da Luca Zingaretti e protagonista della popolare serie tv basata sui romanzi di Andrea Camilleri. Ma cosa vuole il commissario (quello europeo, intendiamo)? Il problema è questo: “Montalbano mangia il novellame, che è una cosa inaccettabile nel Mediterraneo”. O mamma. Eh sì, perché per l’Unione Europea “i pranzi di Montalbano rovinano l’ecosistema“. Ecco, ve lo ripetiamo: non è uno scherzo, è tutto vero.



L’Europa ha davvero mandato una lettera ad un personaggio che non esiste, di fantasia, per intimargli di non mangiare più i pesciolini. Andrea Camilleri ha commentato così: “Ma siamo seri… ho pensato che la commissaria stesse cercando pubblicità. A Montalbano, poi, piacciono triglie di scoglio, che non sono vietate, e qualche volta mangia il bianchetto…”.

Fonte

Alain Robert, il francese che si è creato una fama con imprese simili http://www.alainrobert.com/index.php/english/ACCUEIL.html ha scalato senza usare dispositivi di sicurezza i 50 piani della parete vetrata della Bakrie Tower di Giakarta, 215 metri.







Chissà perchè i siti italiani, e solo quelli, tutti a pappagallo, hanno riportato la notizia enfatizzando le "mani nude" di Alain. Forse pensavano che un'arma poteva aiutare?

fabius039, 26/03/2012 00.11:

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Chissà perchè i siti italiani, e solo quelli, tutti a pappagallo, hanno riportato la notizia enfatizzando le "mani nude" di Alain. Forse pensavano che un'arma poteva aiutare?

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di solito i "giornalisti" si limitano a far il copia incolla di quello che passa l'agenzia...
e forse per quel che li pagano (come e quando) è pure troppo...