PdL, Scandalo appalti: dopo Scajola nella bufera anche Denis Verdini

Ultimo Aggiornamento: 04/03/2017 17:31
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grandi appalti

Fusi, le ville e la Santanché

Dagli atti depositati al Riesame, emergono nuove intercettazioni sull'ex presidente della Btp che nel 2008 cercava contatti per ottenere finanziamenti dalle banche. E spunta l'onorevole

 

 

FIRENZE - Il direttore generale di Banca Mps, Antonio Vigni, è stato ascoltato in procura a Firenze come persona informata sui fatti nell’ambito dell’inchiesta sui rapporti fra l’imprenditore Riccardo Fusi, ex presidente di Btp, e Denis Verdini, l’esponente del Pdl fino a luglio scorso presidente del Credito cooperativo fiorentino di Campi Bisenzio. L’indagine è un filone di quella sui Grandi Eventi. Il 18 gennaio i carabinieri del Ros hanno svolto una serie di perquisizioni in studi legali a Firenze e Siena. Oggetto degli accertamenti era un mutuo da 150 milioni concesso nel 2008 alla Btp da un pool di banche: Mps, Unipol, Cariprato, banca Mb e Credito Cooperativo fiorentino. In giornata, in procura a Firenze sarebbe stato ascoltato, sempre come persona informata sui fatti, anche un altro dirigente del gruppo Mps. Nell’ambito delle indagini, attività analoghe avrebbero riguardato rappresentanti di altri istituti di credito.

Intanto, dagli atti depositati al Tribunale del Riesame a cui hanno fatto ricorso gli avvocati Niccolò e Andrea Pisaneschi, assistiti dall'avvocato Nino D'Avirro e perquisiti la scorsa settimana nell'ambito dell'inchiesta sulle consulenze fittizie di Denis Verdini, emergono nuove intercettazioni. «Lui ormai di banda c’è», dice il presidente della Btp, Riccardo Fusi, parlando dell’attuale presidente di Antonveneta, Andrea Pisaneschi. E cioè: «Gli s’è chiesto un aiuto non è che ora si può scaricare». È un passo di un’intercettazione - di cui si è avuta notizia oggi - agli atti dell’inchiesta fiorentina sui rapporti fra Denis Verdini, esponente del Pdl ed ex presidente del Credito cooperativo fiorentino, e lo stesso Fusi. Oggetto delle indagini è un finanziamento da 150 milioni di euro ottenuto nel 2008 dalla Btp e concesso da un pool di banche: Mps, Unipol, Cariprato, banca Mb e Credito Cooperativo fiorentino. Secondo l’accusa, Pisaneschi - «top manager del gruppo Mps e neo presidente del cda della controllata banca Antoneveneta», indagato nell’inchiesta per emissione di fatture per operazioni inesistenti - sarebbe stato l’interfaccia ufficiosa fra Btp e Mps per il finanziamento. In un’intercettazione di qualche mese precedente alla stipula del mutuo «Fusi - scrivono i Ros - aggiorna il socio in merito ai rapporti con il Monte dei Paschi di Siena e al ruolo affidato ad Andrea Pisaneschi per superare eventuali intoppi durante i passaggi istruttori». Durante le fasi preliminari al mutuo, «Pisaneschi - scrivono i Ros - espone come cosa gradita che venga coinvolto nella questione come interfaccia lo studio Olivetti Rason» con cui Pisaneschi collabora «rilevando lo stesso Pisaneschi il fatto che per ovvie ragioni egli non può svolgere, almeno direttamente, il compito di consulente».

A dare una mano a Fusi, compare anche l’onorevole Daniela Santanchè. Non sa più a che santo rivolgersi Riccardo Fusi, patron della Baldassini Tognozzi, nell’estate 2008 quando cerca l’appoggio per ottenere finanziamenti dalle banche. È sempre l’amico Verdini a fare da tramite e a mettere in contatto Fusi e Santanchè. «Ciao Daniela, sono Riccardo, l’amico di Denis, possiamo parlare di tante cose, ti volevo spiegare il gruppo che rappresento, mi ha detto Denis di parlarne con te». È il 10 agosto 2008. Fusi spera di ottenere un aiuto per vendere due ville di Forte dei Marmi al magnate russo Abramovich. Lo spiega alla sua segretaria: «Domani ho fissato che vado in barca con la Santanchè, qui c’è Abramovich che vuole comprare una mega villa a Forte dei Marmi. Tramite Denis mi sono fatto venire questa idea... Siccome lei è amica di Briatore e Briatore conosce bene Abramovich... Se mi danno 20 milioni l’una...». Due giorni dopo Fusi parla al telefono con un socio e fa il resoconto dell’incontro con la Santanchè avvenuto in barca in Sardegna: «Santanchè m’ha parlato del fondo Carlyle come avevi detto te, subito, ha rilanciato subito. Lei mi ha detto: guarda vorrei lavorare con voi con la mia agenzia di Milano. Dice: ho bisogno di una mano perché al partito mi vogliono fare fuori». [SM=x44455] E alla fine conclude: «Una mano lava l’altra». [SM=x44451]

Il 13 agosto la Santanchè dice che Marco De Benedetti, in barca con lui in Sardegna, è interessato: «Gli ho parlato della cosa, dice che è interessato a fare una chiacchierata, a Milano a settembre». Il 22 ottobre Fusi e la Santanché si vedono a Milano. Lei — spiega — ha preparato tutto il lavoro tramite la sua agenzia di comunicazione: «Ho fatto tutto un lavoro sul tuo gruppo e ti ho mandato tutto quello che pensavo fosse giusto fare». Il 24 novembre la Santanchè segnala il lavoro fatto: «Non sai quanti ci hanno chiamato per la pagina vostra della pubblicità, è stupenda, secondo me avrete un grande ritorno. La mettiamo sul Riformista la settimana prossima». Pochi giorni dopo, un’intervista di Fusi finisce su «Libero Stile». E la Santanché elogia il lavoro fatto: «Ti ho fatto l’intervista molto bene, devo dire che sei bravo a fare le interviste perché vengono bene. Quella di ieri di Libero Mercato era bellissima». I rapporti continuano con la Santanchè che si attiva per fissare un appuntamento con i vertici di alcune banche. A gennaio fissa un appuntamento con il direttore generale del gruppo Intesa San Paolo, andrà insieme a lei all’appuntamento. All’uscita Fusi chiama il socio Bartolomei e spiega che «lei ha un grosso rapporto con questo qui, tutto confidenziale insomma. Tutte le volte che ci sono andato, mai stato disponibile come ora. Mi ha dato la sua mail, non me l’aveva mai data prima. Mi ha detto: per qualsiasi cosa di cui si accorge, che le strade prese non sono state prese giuste mi manda una mail. Io le mail le leggo anche a mezzanotte. Dice che la banca vuole essere presente nelle aziende».

Fonte: Corriere della Sera - Antonella Mollica
24 gennaio 2011
(ultima modifica: 25 gennaio 2011)© RIPRODUZIONE RISERVATA


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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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