Il manuale dei furbetti della pensione
Per avere l'indennità bastano seimila euro. Nel 2009 ritirate 15mila su 200mila controllate
MARCO SODANO
TORINO
Il primo requisito per la pensione di invalidità fasulla è una pattuglia di medici compiacenti. Secondo requisito: semila euro in contanti per ungere le ruote giuste, tremila andranno ai camici bianchi disposti a compilare il certificato, «il resto alle conventicole mafiose che gestiscono il sistema», raccontano gli inquirenti.
L’assegno di sussistenza, il primo gradino di questa scala, vale 255 euro e scatta quando i medici certificano un’invalidità almeno al 74 per cento. Chi ottiene il 100% ha anche diritto all’assegno di accompagnamento, 472 euro al mese: in teoria dovrebbe pagare la persona che accudisce l’invalido. Se di invalido fasullo si tratta, non c’è bisogno di assistenza e l’assegno se lo tiene l’interessato. Ci sono poi altri benefici che, pur non entrando in tasca al furbetto di turno in forma di denaro, sono tutt’altro che disprezzabili: l’invalido si può assentare dal lavoro per 3 giorni al mese - si suppone che abbia bisogno di cure -, può viaggiare sui mezzi pubblici senza biglietto, in alcuni casi non si paga il bollo auto. E poi ci sono gli sconti sull’acquisto di un’auto nuova e sull’assicurazione della stessa, si possono ottenere pc e collegamento internet a spese dello Stato. Chi si inventa un’invalidità, poi, non avrà remore a inventare anche l’acquisto di quanto sarebbe necessario a un invalido vero: carrozzine, stampelle, medicinali e via spendendo. Una fatturina fasulla ed è fatta.
Sul terzo requisito - una recitazione discreta - non c’è grande severità, soprattutto quando s’è soddisfatto il secondo (cioé s’è sganciata la stecca). Per primo c’è il medico di base, che deve segnalare l’invilidità all’Asl. Poi c’è la commissione medica dell’Asl, cioé il pool di camici bianchi incaricati di certificare che l’invalidità c’è e in quale grado. Poi un’ulteriore visita alla commissione periferica del Tesoro e ancora un passaggio di tutta la documentazione all’Inps.
Hai voglia a fingere: cecità, paraplegia, malattie croniche non sono cose che ingannano chi fa il medico di professione. E anche fosse, si tratterebbe di ingannare anche le apparecchiature diagnostiche. Il che sembra superiore a qualunque esperienza drammatica, fosse pure all’Actor’s Studio. Infine il quarto requisito, a quanto pare pressoché ignorato: la prudenza. Non si spiegherebbero altrimenti i numerosissimi ciechi pescati alla guida dell’auto, né gli interi quartieri abitati da persone affette da disturbi psichiatrici, i malati di Sla beccati a farsi una vacanza in montagna a base di passeggiate in quota e via scialando il denaro pubblico. Gli ultimi numeri risalgono a fine 2009. Nel corso dell’anno passato l’Inps ha passato al setaccio circa 200 mila assegni e ne ha revocati 30 mila, quinidici su cento. Quest’anno ha messo in calendario circa 100 mila controlli supplementari. E lo stesso meccanismo di verifica ha messo in chiaro che all’interno dell’Asl la buona fede non è garantita. L’Inps ha ricevuto dalle aziende sanitarie (sempre nel 2009) solo il 9% delle pratiche che aveva richiesto per le sue verifiche.
Da gennaio il sistema è cambiato radicalmente, la domanda si fa per via elettronica, le competenze sono passate all’Inps. Perché nel frattempo le commissioni mediche delle aziende sanitari e erano diventate delle vere e proprie macchine elettorali che garantivano i voti ai politici che gestivano il sistema delle invalidità fasulle. Diverse inchieste giudiziarie hanno svelato il sistema in Sicilia e in Campania, dove si sono registrati i casi più eclatanti. In attesa di capire se il nuovo sistema è più efficiente di quello vecchio sul fronte della prevenzione, a Torino è già stato appurato che stenta a decollare. Medici senza il computer che non possono inviare la domanda all’Asl, sistemi che si intoppano, codici di sicurezza mancanti. Un mucchio di gente è rimasta senza assegno. C’è da giurare che quelli sono invalidi veri.
FonteDisapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.
(Voltaire)
ma difendiamo anche la grammatica Italiana
Sai cosa scrivere? Allora posta!
Non sai cosa scrivere? Allora spamma!
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I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac Man avesse influenzato la nostra generazione ora staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva."
(Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)
Pochi anni dopo nacquero le feste rave, la musica techno e l'ecstasy...