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Mignottocrazia

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19/06/2009 18:39

La saga infinita . . .
MIGNOTTOCRAZIA/1
- Può una regione come la Puglia diventare all'improvviso il "regno" delle protesi?
Chiodi, placche, protesi anca, ginocchio e craniali: questo il campionario commercializzato dall'azienda che PORTAVA LE SQUILLO A PALAZZO GRAZIOLI...

Carmine Fotina per il Sole 24 Ore



Può una regione come la Puglia diventare all'improvviso il "regno" delle protesi? Sono partiti da qui i militari della Guardia di finanza impegnati a mettere a nudo nuove irregolarità nella sanità pugliese dopo l'indagine che solo quattro mesi fa, toccando un altro filone, aveva scosso la giunta.


Stavolta al centro dell'inchiesta ci sono due giovani imprenditori,
Claudio Tarantini, 30 anni non ancora compiuti, e suo fratello Gianpaolo, 34 anni, che con un fiuto degli affari non comune hanno portato in un baleno la "Tecno Hospital di Tattoli Srl" dallo start-up a oltre 6 milioni di euro di fatturato.

Chiodi, placche, protesi anca, ginocchio e craniali: questo il campionario commercializzato dall'azienda che, secondo le ipotesi avanzate dalla procura di Bari, avrebbe goduto di ottime sponde tra medici e centri di riabilitazione conniventi. Gli specialisti non esitavano, secondo gli inquirenti, a dirottare i pazienti verso i centri che acquistavano attrezzature mediche distribuite dalla Tecno Hospital.

È dalle intercettazioni legate a questa indagine
(l'ipotesi è associazione per delinquere finalizzata alla corruzione)
che sarebbero emersi i riferimenti ad alcune donne che, probabilmente in cambio di danaro, avrebbero preso parte alle feste organizzate a Palazzo Grazioli e Villa Certosa
, residenze del presidente del Consiglio.


I due imprenditori non rilasciano commenti e alla sede della "Tecno Hospital di Tattoli srl" la segretaria liquida rapidamente l'ennesima telefonata sul caso del giorno. È il loro avvocato, Nicola Quaranta, a sottolineare che dalla procura non è giunta alcuna notifica su un'indagine per induzione alla prostituzione.

Gianpaolo Tarantini, che a fine 2008 aveva ceduto la sua quota nella società pur continuando a occuparsene in prima persona, sarebbe stato ascoltato dal Pm Giuseppe Scelsi appena tre giorni fa, senza che nulla emergesse sul nuovo possibile filone di inchiesta.

Giovani, intraprendenti e, quando il lavoro lo permette, amanti di locali e vacanze alla moda, con una predilezione da parte di Gianpaolo per la Sardegna. Così descrive i fratelli Tarantini chi ne ha vissuto da spettatore l'ascesa nel capoluogo pugliese. La Tecno Hospital, con una quota del 21% che fa capo a Maria Giovanna Tattoli (che ha anche l'incarico di amministratore unico) e con ricavi raddoppiati in tre anni, è il cuore del Gruppo Tarantini, composto anche dalla Tgs Service, attiva nella logistica aziendale.


Berlusconi fotografato il 31 maggio 2009 davanti all'ingresso dell'hotel Palace di Bari, alle sue spalle Patrizia D'Addario

È la rapidità con cui la Tecno Hospital conquista quote di mercato ad accendere, probabilmente su segnalazione di qualche concorrente, l'attenzione della Guardia di Finanza. Il boom di protesi in un arco di tempo molto ristretto, niente di paragonabile ai dati delle altre regioni italiane, deve essere parso una vera anomalia. Tanto da attivare anche l'assessorato regionale alla Sanità, che stavolta vuole giocare d'anticipo e ha sollecitato ai direttori generali delle Asl un censimento delle forniture degli ultimi anni.

Eppure, nonostante il boom, l'ultima idea dei fratelli Tarantini non sembra riguardare la sanità. Claudio e Gianpaolo hanno scelto per la prima volta la capitale come base operativa di una loro attività imprenditoriale e hanno creato la G.C. Consulting srl, in cui sono soci al 50%.

Sede a Roma, in via Flaminia 56, la G.C. Consulting ha un ampio oggetto sociale che parte con la consulenza contabile e finanziaria per culminare nell'organizzazione di eventi, viaggi di affari, ricevimenti, servizi di comunicazione. Costituita appena quattro mesi fa con un capitale sociale di 2.500 euro, secondo l'ultimo dato della banca dati Cerved la società non risulta ancora attiva, anche se Gianpaolo avrebbe già iniziato a presidiare la sede di via Flaminia.

[18-06-2009]

_________________


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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19/06/2009 18:54

MIGNOTTOCRAZIA/2
- Ferrara rompe il fronte interno, critica Papi e demolisce Ghedini
- "Uno STILE DI VITA ESPOSTO AI NOTI MECCANISMI DI RICATTO"
- "AUTODIFESA SPESSO RISIBILE"
- TRA I PEONES PDL E LEGA PRENDE CORPO L’INCUBO IMPEACHMENT...



1 - IL FOGLIO ROMPE IL FRONTE INTERNO E DEMOLISCE LA STRATEGIA GHEDINI
Giuliano Ferrara per "Il Foglio"


GIULIANO FERRARA - Copyright Pizzi


Berlusconi denuncia un piano eversivo contro di lui, regista il gruppo editoriale di Repubblica e settori dell'opposizione vicini a una magistratura sensibile alte sollecitazioni politiche più faziose. Può essere che abbia ragione, tanto più che non parla di un oscuro complotto ma del dipanarsi alla luce del sole di una campagna di feroce inimicizia, che rimesta nel privato e punta al character assassination, al più completo sputtanamento del nemico sul piano interno e internazionale.

Questa rappresentazione della realtà, e chiamatela se volete "funzione di garanzia della libera stampa", nessuno la può onestamente negare.
Il problema è che le armi affilate di questa campagna provengono tutte da Berlusconi in persona e dal suo entourage.
La prima arma
è una licenziosità di comportamento difficile da classificare, con molti tratti d'innocuo divertimento che abbiamo cercato di spiegare e di difendere su queste colonne fin dove possibile,
uno stile di vita esposto comunque ai noti meccanismi di condizionamento e di ricatto che, vero o falso che sia il singolo racconto scandalistico, sono la eterna tentazione di coloro che frequentano in condizioni non perfettamente trasparenti gli uomini pubblici.

La seconda arma
è un'autodifesa spesso risibile, esposta al ludibrio della stampa italiana e internazionale,

difficile da capire nella logica di uno staff compos sui, capace di fare il proprio mestiere.
Quando l'avvocato Ghedini, deputato, ammette anche solo per assurdo che possa essere vero il racconto di Patrizia D'Addario,
la ragazza che si è non troppo metaforicamente autodenunciata come putain de la République et du premier ministre
, e aggiunge che il suo cliente e leader non potrebbe comunque essere perseguito penalmente perché "utilizzatore finale" del corpo della ragazza, non soltanto dice una bestialità culturale e civile, ma riduce anche la storia in cui si cerca di invischiare il suo cliente, il che è veramente grave, a qualcosa di simile a quello che capitò all'onorevole Cosimo Mele.

COSIMO MELE

Il presidente del Consiglio dei ministri,
per quanto sfolgoranti siano le sue doti anomale di leader di un'Italia politica sburocratizzata, inventiva, orgogliosa, liberale, giocosa e un po' pazza,
non può comportarsi come un deputato di provincia preso con le mani nel vasetto della marmellata.

Se non vuole stendere un velo di penosa incompetenza sull'insieme del suo lavoro di uomo di stato, per molti aspetti ottimo,
Berlusconi deve liberarsi della molta stupidità e inesperienza politico-istituzionale che lo circonda,
e deve decidersi:
o accetta di naufragare in un lieto fine fatto di feste e belle ragazze
oppure si mette in testa di ridare
, senza perdere più un solo colpo, il senso e la dignità di una grande avventura politica all'insieme della sua opera e delle sue funzioni.

Il premier non si fa rappresentare da dichiarazioni slabbrate, non naviga per settimane tra mezze bugie che alimentano sospetti
anche e soprattutto sugli aspetti più candidi del suo comportamento, non si dà per accessibile al primo che passa:
un capo di governo parla al paese, agisce sulle cose che contano, evita di farsi intrappolare nello scandalismo,
parla un linguaggio di verità capace di indurre il grosso della nazione, o quella parte di essa che non ha portato il cervello all'ammasso dell'antiberlusconismo più fazioso,
a voltare pagina e stroncare le provocazioni.

Altrimenti si andrà avanti con questo 24 luglio permanente, in un clima di sospetti di palazzo arroventato da un establishment sempre pronto a tutte le incursioni corsare e anche da una classe dirigente di maggioranza e di governo attenta alle proprie convenienze e opportunisticamente piegata, orecchio a terra, a captare i rumori e i rumors di un imminente declino.

Siamo da molti anni amici politici non servili di Berlusconi, figura importante di un cambiamento italiano tuttora incompiuto, e abbiamo fatto il possibile, e talvolta l'impossibile, per razionalizzare il suo comportamento e valutarlo con la fairness che gli è negata dai molti farabutti che lo avversano.
Ma ora tocca a lui tirarsi su da questa incredibile condizione di minorità civile in cui si è ficcato, e reagire con scrupolo, intelligenza e forza d'animo.
La situazione si è fatta grave, e perfino seria.

2 - TRA I PEONES PDL E LEGA PRENDE CORPO L'INCUBO IMPEACHMENT
Scrive Claudio Tito su "La Repubblica":

Il capo del governo teme che il fantasma-ribaltone possa materializzarsi
proprio con le foto sarde pubblicate su qualche giornale. O magari con la divulgazione delle intercettazioni prima che il provvedimento in esame al Senato diventi legge. «È chiaro che c´è una regia - ha avvertito i fedelissimi - e tutto si svolge secondo una cronologia molto chiara. Io comunque vado avanti, non mi faccio intimorire. Io sono il presidente del consiglio voluto dagli italiani e nessuno può pensare di azzopparmi o di sostituirmi con chi non ha il consenso elettorale».

Le paure del presidente del consiglio, poi, si sono trasformate in psicodramma tra i peones di Montecitorio. Sui banchi della Camera i deputati del Pdl e della Lega parlano per l´intera giornata dell´inchiesta barese. La parola «dimissioni» è quella più pronunciata. L´incubo che tutto possa precipitare investe il centrodestra. «Siamo rassegnati», ripetono un po´ tutti. «È l´inizio della fine», dicono ammettendo la difficoltà anche con i "colleghi" dell´opposizione.
Perché tutti sono convinti che altre rivelazioni usciranno,
che altre "testimonianze femminili" emergeranno
e che il premier sia "ricattabile".

Ma soprattutto molti hanno paura che la risposta del Cavaliere sia sbagliata.

Se la sono presa con Nicolò Ghedini: «La questione è politica, non legale».




[18-06-2009]



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19/06/2009 19:00

MIGNOTTOCRAZIA/3
- DAL PAPPONE A PAPI
- LA vita spericolata DI "COCA" D'Addario tra magia e night club,
PERDUTA TRA PERCOSSE E PROSTITUZIONE, SPRECATA TRA CALENDARI E BOOK (COL NOME DI PATRIZIA BRUMMEL)
- PER FINIRE A PALAZZO GRAZIOLI PER 2 MILA EURO...


Carlo Bonini per La Repubblica




Chi è Patrizia D'Addario? E racconta il vero sulle due serate che nell'ottobre e nel novembre del 2008 l'avrebbero vista professionista pagata nei saloni di Palazzo Grazioli? Un racconto, si scopre ora, che aveva cominciato a condividere con un amico due mesi fa. Con parole - ricorda lui, chiedendo l'anonimato - che suonavano così: "Lo sai che sono stata a casa di Berlusconi con un'amica modella?".


In attesa del riscontro investigativo di un'istruttoria ai suoi primi passi che di ragazze, con Patrizia, ne conta cinque, c'è una sola strada. Incrociare il suo racconto di oggi con la parabola di una vita complicata che, nel tempo, ha lasciato tracce nelle stanze della questura, negli uffici della Procura della Repubblica, nei salottini del "Gorgeous", negli studi di posa fotografica, nelle strade delle periferie di san Girolamo e Carbonara.

Perché c'è un prima che forse spiega il dopo: i 2000 euro pattuiti a Roma all'hotel de Russie con l'imprenditore Gianpaolo Tarantini "per una notte con il premier"; la improbabile candidatura proposta da Tato Greco nella lista "La Puglia prima di tutto" di Raffaele Fitto; la decisione di "registrare tutto" di quei due viaggi a Roma prima di rovesciare il tavolo per non aver ottenuto quel che aveva chiesto. "Lo sblocco di una licenza per edificare un residence" sui terreni di proprietà della famiglia.

Raccontano dunque che quando, a 14 anni, Patrizia, nata il 17 febbraio del 1967 a Bari, lascia la casa dei suoi genitori e dei suoi due fratelli (ne perderà uno), in testa ha due passioni. L'uomo che ha deciso di seguire e la magia. Del primo si libera presto. Della seconda, a quanto pare, no. Ai suoi amici, nel tempo, racconta di aver lavorato con David Copperfield (famoso illusionista) e il mago Alexander. I suoi abiti virano regolarmente sul nero. E il suo modo di misurare gli altri e quel che le accade ha sempre un fondo di misterico.


Qualcuno la prende per una sbandata. Anche perché la sua vita, quando di anni ne ha 31, si complica. Ha una figlia da un imprenditore da cui presto si separa. Una bimba che oggi ha 11 anni e vive con lei e la nonna. E che con lei condivide il momento forse più doloroso della sua esistenza. Patrizia è diventata infatti la compagna di un tipo che, al quartiere san Girolamo, conoscono come "Spaghetto". Fa il movimento terra nei cantieri edili. E fa dell'altro. Patrizia ha la forza di denunciarlo, farlo arrestare e condannare per sfruttamento della prostituzione (l'uomo sarà rimesso in libertà con l'indulto). Ed è qui - raccontano oggi nelle stanze della Questura e negli uffici della Procura - che qualcosa o, forse, molto, cambia.

Patrizia comincia a frequentare la "Bari che conta".
"Escort" senza mistero di esserlo, dicono di lei in modo spiccio.
La si vede spesso al "Gorgeous", il locale notturno il cui proprietario, Roberto Trione, è amico personale di Raffaele Fitto.

Fa qualche apparizione su "Telenorba". Si propone a "Tele Bari". Racconta agli amici di aver girato degli spot per la "Coca Cola", tanto che, per un periodo, si fa chiamare "Coca". Di fatto si sceglie anche un nome d'arte: Patrizia Brummel e con questo appare in un calendario e nei book che mette insieme negli studi di alcune agenzie fotografiche in città.

E' un glamour di provincia il suo, che sogna altri palcoscenici. Appare come presentatrice in una serata benefica del 2006 sul palco di villa Romanizzi Carducci. E, per un periodo, risulta socia amministratrice della "Stadium Pictures", società in nome collettivo che ha come ragione sociale "Produzioni cinematografiche e video" e che verrà messa in liquidazione e cancellata dal registro delle imprese il 28 aprile del 2000.

Ma è anche un glamour che si sposa a un'ossessione personale, coltivata - a quel che raccontano magistrati e poliziotti che con lei hanno avuto a che fare prima di questa vicenda - con precisione maniacale: annotare quotidianamente ogni dettaglio della sua giornata, dei suoi incontri, dei suoi colloqui. La prova se ne ha due anni fa, 2007. Viene trovato il cadavere di Marisa Scopece, una giovane prostituta di cui Patrizia è amica. Lei si presenterà al magistrato con quattro pagine di appunti manoscritti in cui sono ricostruiti gli ultimi giorni della ragazza.

Non deve sorprendere, allora, che Patrizia, oggi, conservi le ricevute dei biglietti aerei dei due voli per Roma che, ad ottobre e novembre dello scorso anno, l'avrebbero portata a Roma per il "lavoro" a Palazzo Grazioli. Né che annoti i nomi delle ragazze che con lei avrebbero condiviso quell'esperienza (una sarebbe un'"amica modella"). O quelli dei due hotel dove soggiorna per l'occasione: il "Valadier" e un albergo in via Margutta.

Né dovrebbe sorprendere lì dove racconta di "avere la registrazione dei due incontri" con il presidente del Consiglio (audio o video, non è chiaro). "Perché - riferisce una fonte in Questura - quello era il sistema che usava. Documentava tutto. Sempre. Qualcuno sostiene girasse con una piccola telecamera nella borsa. Anche quando, e accadeva spesso, veniva per denunciare soprusi di cui sarebbe stata vittima". L'ultima volta, il 15 maggio, per "uno strano furto in casa". Dopo aver accettato la candidatura alle comunali con la lista "La Puglia prima di tutto".




[18-06-2009]


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19/06/2009 19:09

MIGNOTTOCRAZIA/4
– ATTENZIONe, ARRIVA LA COCAINA!
- COME IL “SOPRA LE RIGHE” TARANTINI AGGANCIò IL PREMIER AL MATRIMONIO DELL’ ON. ELVIRA TOPOLONA SAVINO (PRESENTE L’APE REGINA)
– MA NEGLI AMBIENTI FREQUENTATI DaLL’IMPRENDITORE “CHIARE TRACCE DI COCA”…


Fabrizio d'Esposito per "Il Riformista"



Dopo Casoria, Bari. Stavolta, ad aggiungere un importante capitolo al logoramento della monarchia berlusconiana, è però il Corriere della Sera di Ferruccio de Bortoli, non la Repubblica di Ezio Mauro. In una pagina maneggiata con estrema prudenza dalla cronista Fiorenza Sarzanini si tratteggia quella che per il Pdl sarebbe la "scossa" evocata da Massimo D'Alema domenica scorsa: un'inchiesta sulla sanità in Puglia.

Il colpaccio è un'intervista alla nuova Noemi del premier: una bionda di nome Patrizia D'Addario
, presentatasi alle ultime comunali di Bari (7 voti) in una lista di sostegno al candidato del centrodestra, che rivela di aver passato una notte a Palazzo Grazioli (a pagamento come per il primo invito?) e di avere registrato tutto col telefonino.

Per la prima volta, dopo i racconti di Unità e Riformista sulla satiriasi del Cavaliere, racconti di fonti dirette ma anonime, c'è dunque una donna che con nome e cognome ammette l'esistenza di un harem dislocato tra Villa Certosa e la residenza romana di Berlusconi.

Il personaggio chiave di tutta la vicenda è un rampante quarantenne pugliese, Giampaolo Tarantini.
È lui che introduce D'Addario nel giro del presidente del Consiglio.

La giovane parte da Bari in aereo e arriva a Roma per una festa a Palazzo Grazioli, in un contesto di alberghi di lusso e auto coi vetri oscurati. I pm del capoluogo pugliese si sono imbattuti nella movimentata vita privata del premier indagando su Tarantini e suo fratello Claudio, imprenditori della sanità con la Tecno Hospital.

Il sospetto è il solito: mazzette in cambio di appalti.
Corruzione.
Giampaolo Tarantini
, da chi lo conosce, viene descritto come una persona «molto sopra le righe».
Al punto da avere affittato una villa accanto a quella di Berlusconi in Sardegna. Oltre alla Tecno Hospital, Tarantini ha partecipazioni in altre società, di cui una di recente costituzione con sede in un palazzo di Roma: G.C. Consulting srl, che risale al marzo di quest'anno.


Fonti di primissima mano della Procura barese riferiscono che sotto la lente di ingrandimento ci sono i suoi rapporti con il Cavaliere.
E qui ritorna in ballo uno dei momenti clou dell'ultima stagione delle madamine berlusconiane: il matrimonio della giovane parlamentare del Pdl Elvira Savino, pugliese di nascita e di elezione e soprannominata Topolona da Dagospia.

Ai magistrati risulterebbe un contatto al ricevimento tra Berlusconi e Tarantini. Era il 12 settembre del 2008, di venerdì, e tra gli invitati c'era anche l'attrice Sabina Began, indicata come l'Ape Regina della corte del premier. Non solo. Stando alla ricostruzione degli inquirenti, il giorno dopo, sabato 13 settembre, il Cavaliere andò all'inaugurazione della fiera del Levante a Bari e con lui ci sarebbero stati lo stesso Tarantini e un'altra avvenente pugliese: Angela Sozio, la rossa del Grande Fratello che venne fotografata a Villa Certosa seduta sulle ginocchia del presidente del Consiglio.

Sozio doveva essere candidata alle ultime europee
(da qui la partecipazione ai corsi di formazione politica a via dell'Umiltà, sede del Pdl) ma la sortita di Veronica Lario sul «ciarpame delle veline» l'ha fatta escludere all'ultimo momento utile.

L'inchiesta di Bari, però, sarebbe esplosiva anche sotto un altro fronte.
Oltre, infatti, ai volti di altre ragazze che affiorerebbero dai faldoni delle indagini, potrebbe materializzarsi l'ultimo timore che ha agitato fino a sabato scorso alti esponenti del governo di centrodestra:
la comparsa della droga.
I pm che stanno scavando negli ambienti frequentati da Tarantini avrebbero trovato chiare tracce di cocaina.

Ovviamente, al momento, la pista è tutta da verificare ma i boatos trapelati dalla Procura pugliese sono più che attendibili. Senza contare che le registrazioni di D'Addario starebbero circolando già a più livelli.
La ragazza ha raccontato di aver avvicinato Berlusconi per parlargli di un progetto edilizio della sua famiglia.
Ma alla fine ha «capito di essere stata ingannata e usata».
E così si è decisa a parlare, mettendosi in contatto con il Corriere della Sera.
Dopo Papi, è il turno di D'Addy.



[18-06-2009]

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19/06/2009 19:22

MIGNOTTOCRAZIA/5
– BUTTIGLIONE: DA TEMPO IN PARLAMENTO CIRCOLAVANO VOCI
– PELLEGRINO (PD): L’INCHIESTA A BARI ERA STRANOTA E IL PDL TIFAVA A FAVORE
– ZAMPA PUNZECCHIA ZAVOLI E GARIMBA:
AVETE LETTO “REPUBBLICA” SULLA DISINFORMAZIA DEI TG RAI?...


1 - BUTTIGLIONE: DA TEMPO CIRCOLAVANO VOCI IN PARLAMENTO...
(Dire)


- "Se posso spezzare una lancia a favore dell'onorevole D'Alema", devo dire che "e' da molto tempo che voci del genere circolano per il Parlamento, almeno da quando la signora Berlusconi scrisse quella lettera accennando a una situazione di malattia, diciamo cosi', del marito".
Lo dice Rocco Buttiglione, presidente dell'Udc, ospite di Sky Tg24 pomeriggio, sottolineando che "era facile sentire che c'era un'atmosfera malsana anche senza avere rapporti particolari con la Procura di Bari. Poi se li abbia o no D'Alema, questi sono affari suoi".

2 - PELLEGRINO (PD), INCHIESTA STRANOTA, PDL TIFAVA ERA FITTO CHE SAPEVA, ALTRO CHE D'ALEMA....
(Ansa) -
'Ma quali informazioni date sottobanco a D'Alema! L'inchiesta giudiziaria, che ora ha portato alla luce il giro di 'escort' che sarebbe stato fornito da questo Tarantini, era stranota. Ed era molto 'tifata' dal centrodestra, visto che all'inizio aveva portato alle dimissioni dell'assessore alla Sanita' di Nichi Vendola, Alberto Tedesco'.
Il presidente della provincia di Lecce Giovanni Pellegrino (Pd) commenta cosi' gli attacchi del Pdl a Massimo D'Alema per il suo monito all'opposizione sulle 'scosse' che il governo avrebbe potuto subire.

Secondo esponenti del centrodestra, a cominciare dal capogruppo Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto, infatti, D'Alema sapeva dell'inchiesta perche' avvertito da magistrati pugliesi di Md ('Non a caso c'e' stato un forte turnover dalla magistratura alla politica: l'attuale sindaco di Bari Emiliano era un magistrato assai impegnato, cosi' come Alberto Maritati e altri').

'A Tarantini - dice Pellegrino all'ANSA - sospettato di aver fatto affari con Alberto Tedesco, era stato messo sotto controllo il telefono.
Ed e' da queste intercettazioni che sarebbe emerso il giro di escort per i festini, anche a palazzo Grazioli.
Ma il primo ad essere informato di tutto questo era proprio Fitto, visto che e' un grande amico di Tarantino e che e' stato lui il primo a parlare dei risultati dell'inchiesta.

Altro che D'Alema'.
'Quindi non si puo' certo dire che si tratti di un'inchiesta a 'regia'
- aggiunge l'esponente del Pd - perche' era nata da tutta un'altra storia'.
Per quanto riguarda le 'scosse' ventilate da D'Alema, Pellegrino non ha dubbi: 'E' evidente che D'Alema faceva un discorso generico, la sua era un'analisi politica di carattere generale sull'attuale situazione'.

Altrimenti, se si fosse trattato davvero dell'anticipazione dei risultati di un'indagine conosciuta
, sottolinea Pellegrino,
'sarebbe stata una grossa sciocchezza da dilettanti della politica. Ed e' davvero molto difficile pensare a D'Alema come a un dilettante della politica'.
Per quanto riguarda infine Giampaolo Tarantini, Pellegrino afferma di non conoscerlo.
'So solo che e' uno dei tanti giovani rampanti, dalla tipologia berlusconiana: emergenti, pronti a tutto'.


3 - ZAMPA (PD): ZAVOLI, GARIMBERTI INTERVENGANO SU DISINFORMAZIONE TG. IN UNA LETTERA HO SEGNALATO LORO GLI ARTICOLI DI REPUBBLICA...
(Apcom) -
"Ho inviato una lettera al presidente della Vigilanza Rai Sergio Zavoli e al presidente della Rai Paolo Garimberti per sapere se hanno letto gli articoli di Repubblica sulla disinformazione di alcuni tg Rai sull`inchiesta di Bari e ho chiesto loro di intervenire".

Lo dichiara il deputato del Pd Sandra Zampa.

"Mi sono permessa di segnalare ai due presidenti - spiega Zampa - il contenuto degli articoli che da giorni Repubblica e la sua edizione online Repubblica.it hanno diffuso in merito alla
disinformazione che alcuni telegiornali della Rai stanno producendo sistematicamente riguardo al caso dell`inchiesta di Bari e il sospetto coinvolgimento delle abitazioni del premier in una vicenda di escort.
Negli articoli viene segnalato che la notizia è relegata puntualmente ben lontano dall`apertura dei telegiornali,
che viene dato spazio solo allo scontro politico senza illustrare la notizia delle indagini,
che i servizi vengono confezionati in maniera tale da non permettere una vera comprensione del caso".

"Sarebbe opportuno - aggiunge la parlamentare Pd - che Zavoli e Garimberti, dopo aver letto gli articoli di Repubblica, prendano una posizione in merito".


[18-06-2009]

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25/06/2009 19:07




ECCO L’HAREM 'ESPRESSO' DI PAPI:
MANAGER, ZOCCOLE, LETTERONZE E LESBICHE DA REALITY

- RONZULLI, COMI, D’ADDY, MATERA, SANJUST:
TUTTE DA SILVIO CHE CANTA IN GIACCA BIANCA

- LA LAPIDE DEL "FINANCIAL TIMES" SU SILVIO:
FONTI GOVERNATIVE LO DANNO AL CAPOLINEA



Da "L'espresso.it - 23-09-2006:
sabato mattina alle 10 e 30, Silvio Berlusconi arriva a Olbia
con il suo aereo privato acompagnato da Mariano Apicella e dal suo seguito.
Ma soprattutto da una bella ragazza che indossa un completo bianco e somiglia molto a Virginia Sanjust di Teulada, l'ex annunciatrice televisiva della Rai che, dalla fine del 2003 fino al 2006, ha intrattenuto un rapporto (che in un'intervista recente da lei è definito "platonico") con il leader di Forza Italia.




Virginia Sanjust


il cantautore Mariano Apicella

La ragazza è molto considerata dal Cavaliere e dal suo entourage.
Viene accompagnata all'automobile dal deputato del PdL Valentino Valentini, che è il segretario personale del premier e il suo braccio destro per i rapporti esteri, l'unico ammesso ai colloqui con Bush e con Obama.




lo sbarco in sardegna delle papi-girls

Berlusconi scende dall'aereo cinque minuti dopo la ragazza e si va a sedere in auto probabilmente accanto a lei.
L'auto con i vetri oscurati parte in direzione villa Certosa



1 - L'HAREM DI PAPI:
MANAGER, LETTERONZE, ANNUNCIATRICI, LESBICHE DA REALITY.
QUANDO ANCORA ERANO SCONOSCIUTE, PRIMA DI CANDIDATURE E SHOW TV


Marco Lillo per "L'Espresso"


Tutte sono passate per villa Certosa e palazzo Grazioli.
Sia le bad girls, Patrizia D'Addario e Barbara Montereale, che le angeliche Licia Ronzulli, Barbara Matera e Lara Comi.
Tutte hanno partecipato alle feste leggendarie del Cavaliere ma solo poche fortunate (Ronzulli, Matera e Comi) sono arrivate all'Europarlamento.

Per 5 anni avranno uno stipendio garantito di 20 mila euro con assistenti e benefit a disposizione.
[SM=g1700005]
Mentre le due protagoniste del sexgate barese, Patrizia D'Addario e Barbara Montereale,
si sono dovute accontentare di un posticino in una lista apparentata al Pdl che correva per le comunali di Bari. [SM=x44464]
Dopo aver fallito l'elezione hanno deciso di raccontare tutto a stampa e magistratura.
A unire mondi così diversi in uno scenario unico però non sono stati i pm e i giornalisti ma Berlusconi in persona. [SM=x44522]
È stato lui a ospitare contemporaneamente volontarie in partenza per il Bangladesh e ragazze di ritorno da una trasferta a Dubai con lo sceicco.

Nemmeno il più fervido sceneggiatore della commedia italiana avrebbe potuto immaginare a villa Certosa una comitiva che include
la direttrice sanitaria destinata all'Europarlamento, Licia Ronzulli,
e la mangiatrice di fuoco Siria De Fazio, più nota come la 'lesbica del Grande fratello'.
Senza controllo e senza filtro, tutte hanno avuto il privilegio di entrare nelle dimore del sultano.
Le bocconiane, come Lara Comi, ma anche le escort da duemila euro a notte come Patrizia D'Addario.

Persone e storie totalmente diverse che dovevano restare distinte
e che invece sono state mescolate nel gran frullatore impazzito delle candidature 2009.
[SM=x44472]
A imbastire questa matassa che lega insieme manager, letteronze, annunciatrici, dirigenti e stelline dei reality
ha contribuito l'incapacità del Premier
di distinguere pubblico da privato, dovere da piacere, festa e politica.
Le protagoniste delle riunioni e delle cene, con le loro bugie e i loro silenzi, hanno fatto il resto.



Paradossalmente a parlare sono le escort.
Mentre le ragazze 'serie' restano silenziose.

E se parlano dicono bugie. La migliore allieva del Cavaliere da questo punto di vista è certamente Licia Ronzulli.
Questa infermiera 34enne ha raccolto oltre 40 mila preferenze nel nord-ovest grazie anche alle indicazioni che provenivano da Roma.
I coordinatori locali dicevano che se non fosse stata eletta, avrebbero perso il posto.

Quando 'L'espresso', la settimana scorsa, le ha chiesto cosa facesse sulla barca di Berlusconi il 14 agosto 2008 con altre 6 giovani che non hanno nulla a che fare con la politica, lei ha risposto: "Sbaglia, non ci sono io.
Ci sono tante ragazze more. Mai stata a villa Certosa. Cado dalle nuvole".
[SM=x44516]
Finché un'altra amica e ospite del Cavaliere, Barbara Montereale, l'ha smentita su 'Repubblica': "A metà gennaio 2009 sono stata accolta a villa Certosa da Licia Ronzulli. È lei che organizza la logistica dei viaggi delle ragazze. Che decide chi arriva e chi parte e smista nelle varie stanze". [SM=x44457]

Invece di dimettersi all'istante
l'europarlamentare-receptionist ha vergato un comunicato per annunciare querela confermando en passant che la sua parola non vale nulla: "Più di una volta, in occasione di vacanze, sono stata ospite a villa Certosa con mio marito". Ma del marito nelle foto non c'è traccia.


Prodiga di particolari sulle sue umili origini nel quartiere Baggio di Milano, sulla passione per il Milan, sul papà maresciallo dei carabinieri e sulle sue attività di volontariato, Ronzulli non ha mai spiegato perché sia stata incaricata dal premier di ricevere un tipino come Barbara Montereale, una ragazza madre di 23 anni pagata per mostrarsi carina con gli ospiti del Billionaire che non si tira indietro se c'è da accompagnare l'amica escort in trasferta sul panfilo dello sceicco.


Spedita in villa dall'imprenditore barese Giampaolo Tarantini,
indagato per induzione alla prostituzione
,
è prima apprezzata da Emilio Fede, poi sistemata da Licia Ronzulli e infine gratificata dal Cavaliere con una busta con dentro diecimila euro. Montereale, che dice di non avere avuto rapporti sessuali con il Cavaliere, riconosce tra le ospiti del premier anche Carolina Marconi, reduce del Grande fratello, e Susanna Petrone, conduttrice del calcio su Mediaset. Ed è un'altra strana coincidenza.

Pochi mesi prima, il 14 agosto sulla barca del premier ritroviamo la Petrone accanto alla solita Ronzulli e alla futura protagonista del reality Mediaset: Siria.
Tutte e tre all'epoca non erano note al grande pubblico.
Pochi mesi dopo quella gita diverranno tutte famose ciascuna nel proprio settore.

Se si può sorvolare sui criteri di selezione delle reti televisive berlusconiane
(Siria è stata segnalata agli autori del Gf dalla segreteria del premier) non si può fare lo stesso con le elezioni. Le candidature non sono casting e l'Europarlamento non è un reality né tanto meno un luogo da escort, come farebbe pensare la storia raccontata da Patrizia D'Addario.

La donna che ha passato la notte del 4 novembre 2008 sul lettone donato da Putin a Silvio Berlusconi,
ha raccontato che pochi mesi dopo le sarebbe stata ventilata dal solito Tarantini una candidatura alle europee.

Nonostante non avesse mai nascosto di avere registrato le sue trasferte romane e nonostante tutti sapessero quale fosse il suo mestiere. Patrizia, dopo l'intervento di Veronica Lario, non è poi stata candidata per Bruxelles ma solo per le comunali con la lista 'Puglia prima di tutto', ora confluita nel Pdl.

Scelte come queste gettano un'ombra anche su candidature limpide come quella di Lara Comi.
Anche lei ha avuto l'onore di essere trasportata sull'aereo Fininvest in Sardegna?
'L'espresso' pubblica una serie di foto scattate il 14 ottobre 2006 all'aeroporto di Olbia nelle quali appare una donna mentre scende dal jet di Berlusconi a lei molto somigliante.
Il contesto però è ben diverso dalle foto in barca.
La ragazza è in compagnia di altre giovani azzurre e sembra diretta a una riunione politica non a una convention di veline.


Lara Comi, a 26 anni può vantare una laurea in Bocconi con il massimo dei voti e un impiego da manager alla Giochi preziosi,
nessuno può accomunarla a una velina o a un'esperta di 'logistica'.
Probabilmente il presidente l'ha aiutata a raggranellare 63 mila voti perché stima questa milanista temeraria che gli si è presentata durante una partita di calcio nel giugno del 2004.

Più oscura l'origine della scintilla scoccata tra Berlusconi e Barbara Matera.
L'ex annunciatrice Rai in anni non troppo lontani non stravedeva per il suo attuale mentore.
Alla fine del 2003 la letteronza della Gialappa's era diventata una delle annunciatrici di RaiUno insieme a Virginia Santjust di Teulada.
In quel periodo la sua collega era legata da una relazione sentimentale ('platonica', dice lei) a Silvio Berlusconi e volava spesso a villa Certosa.

Nella foto pubblicata da 'L'espresso' a pagina 43, scattata nel settembre del 2006, si vede una ragazza in bianco che somiglia molto a Virginia scendere dall'aereo con il deputato-segretario di Berlusconi Valentino Valentini.
Una scena consueta in quel periodo.
Quando Virginia raggiungeva Silvio a Olbia, Barbara era costretta a coprire gli annunci del week-end su RaiUno e non poteva far visita ai genitori a Lucera, in provincia di Foggia.

In quei week end solitari si racconta anche di una breve storia sentimentale con il marito separato di Virginia, l'agente segreto Federico Armati. [SM=x44488]
Da allora sono cambiate molte cose.
Virginia Sanjust non è più nelle grazie del Cavaliere e non se la passa bene.
Barbara Matera è fidanzata con un altro agente segreto [SM=x44451] ed è diventata la giovane promessa del Pdl.

Chissà se l'europarlamentare ricorda quei giorni lontani nei quali non lesinava critiche al Cavaliere, a Virginia e alla Rai
che la trattavano da brutto anatroccolo rispetto all'amica del premier.
[SM=x44452]
Acqua passata. Oggi Berlusconi è dalla sua parte. Nella vita, basta sapere aspettare.


[25-06-2009]

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25/06/2009 20:04

"gli italiani mi vogliono così! Ho il 61% delle preferenze!"

Ok caro primo ministro puttaniere, adesso sappiamo che al 61% degli italiani piace prenderlo nel culo. Devo trovare una maglietta con su scritto "faccio parte del 39%", non posso mica camminare sempre radente i muri...

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...la firma non la metto...
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26/06/2009 08:57

"Non sapevo che fosse una prostituta". Berlusconi è talmente ingenuo che potrebbe accogliere in casa un mafioso e scambiarlo per stalliere. (Massimo Mirandola)

Dal sito di Daniele luttazzi-Rubrica La palestra (battute inviate dai lettori).
news.danieleluttazzi.it/node?page=1&from=20
[Modificato da il tobas 26/06/2009 08:57]

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Grazie all'umorismo si può sdrammatizzare ogni cosa.
Voi direte che non è vero, su certe cose non si può ridere... per esempio lo stupro.
Ah no? Allora sentite qua: immaginate Stanlio che stupra Ollio! (Daniele Luttazzi)

Qui non si fanno distinzioni razziali.
Qui si rispetta gentaglia come negri, ebrei, italiani o messicani!
(Full Metal Jacket-Sergente Hartman)

KEINE GEGESTAENDE AUS DEM FENSTER WERFEN
IS DIE BENUTZUNG DES ABORTES NICHT GESTATTET



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Re:
il tobas, 26/06/2009 8.57:

"Non sapevo che fosse una prostituta". Berlusconi è talmente ingenuo che potrebbe accogliere in casa un mafioso e scambiarlo per stalliere. (Massimo Mirandola)

Dal sito di Daniele luttazzi-Rubrica La palestra (battute inviate dai lettori).
news.danieleluttazzi.it/node?page=1&from=20




[SM=x44457]



Comunque spero che ora non si inizi a ricamar anche sul conto del voltagabbana più famoso di Palazzo Madama:


Clemente Mastella con la collega di partito (PdL) Barbara Matera
alla prima seduta dell'Europarlamento.

Clemente, navigato politico con esperienze a destra e manca, spiega le regole della «casa» [SM=x44451]
alla neo-eletta pugliese, ex «letteronza» e presentatrice tv, che si affaccia ora anche alla politica.
(ph. Lapresse)


Consigli di Mastella, con Barbara che non perde il filo.
(ph. Lapresse)



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16/07/2009 22:32

"La Brambilla chiedeva per le liste I CURRICULA di belle ragazze con il book"

- storie meravigliose! Bondi a Polignano per il festival dI Gabriella Genisi!

- Papi Silvio INFOJATO che gli chiede: "ma quand’è che mi presenti le tue amiche baresi?”


Antonello Caporale per "la Repubblica"



E´ il suo ultimo giorno da eurodeputato. Raccoglie le sue cose, prima dell´addio a Strasburgo.
Marcello Vernola, pugliese e figlio di papà (dc, ministro dei Beni culturali) si è reso protagonista di una plateale contestazione a Berlusconi dopo non essere stato ricandidato.

Superlativo il ricordo che ha affidato ai giornali
delle ragioni che - a suo avviso - hanno interrotto la brillante carriera politica.

Secondo Vernola, Denis Verdini, coordinatore del partito, alle sue rimostranze per l´ingiustizia che stava per subire, gli domandò: «Tu mica c´hai le poppe?».



Verdini ha smentito.
«Ho buona memoria e ricordo anche che con una nota di colore - quasi a rincuorarmi - riferì che quando si tenne quello stravagante seminario politico per belle donne, sua moglie gli avesse chiesto di tornarsene a casa: "Oramai che ci fai lì?"».

Chiunque potrebbe dire che lei parla per vendicarsi
«Chiunque ha delle responsabilità in quel partito sa che io dico la verità. Il senatore Quagliariello e il ministro Frattini mi confidarono le loro perplessità a tenere lezioni di politica a una platea così originale ed eccentrica».



Michela Vittoria Brambilla

Le cui fila era stato chiamato in qualche modo a infittire.
«Avevo aderito ai Circoli della libertà della Brambilla, divenendone membro dell´esecutivo nazionale.
Alle politiche Michela ci chiese di proporre per la candidatura nomi di ragazze corredando i curricula con book fotografici».

Book?
«Donne di bella presenza.

Il corredo fotografico doveva servire a rendere percepibile il lato estetico della candidatura».

Lei selezionava e inviava alla Brambilla.
«E la Brambilla inoltrava a Berlusconi».

Qual è stato il criterio adottato?

«Io indicavo donne che avessero una storia da proporre, una cifra culturale o imprenditoriale.
Per esempio ho proposto Gabriella Genisi, organizzatrice del festival letterario di Polignano a mare.
Un appuntamento culturale molto noto a cui, siamo stati nel luglio 2007, non mancò di partecipare Sandro Bondi». [SM=x44451] [SM=x44455]

Quando iniziano i suoi problemi in Forza Italia?
«L´adesione a quei circoli mi rese nemico acerrimo di Raffaele Fitto.
La nomenklatura di Forza Italia subì come un grave affronto dalla corsa solitaria al potere, allora pareva inarrestabile, della Brambilla».

Non era gradito.
«Ricordo perfettamente che alle Europee le ragazze da candidare dovevano essere 8.
E ricordo altrettanto nitidamente le voci sui nomi di Patrizia D´Addario e Angela Sozio».

Chi glieli aveva comunicati il numero delle veline e i nomi?
«Ambienti bene informati. E ho la convinzione che lo fossero davvero.
Capito che il mio destino era segnato, chiesi udienza a Berlusconi che mi ricevette nella caserma di Coppito.
Mi disse: "Ho in mente una rivoluzione. Voglio candidare ragazzi e ragazze"».

E capì.
«Capii che per me era finita, anche se lui mi aveva garantito la ricandidatura.
Con il senno del poi compresi quella domanda che mi aveva fatto lasciandomi interdetto:
"Ma quand´è che mi presenti le tue amiche baresi?"».
[SM=x44503]

Antonello Caporale per "la Repubblica" [16-07-2009]
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20/07/2009 23:52

Berlusconi-D'Addario: la denuncia del Pd. "Dai tg censura di regime"
20 Luglio 2009 21:03 POLITICA

ROMA - "Ancora una volta i principali telegiornali, con la sola eccezione del Tg3, hanno scelto di ignorare la pubblicazione delle registrazioni che testimoniano gli incontri del premier Berlusconi con la escort Patrizia D'Addario".
Lo denuncia il democratico Vincenzo Vita, che siede nella commissione di Vigilanza Rai.
E non ha dubbi sulla natura di questa scelta editoriale:
"Censura di regime".

Corriere della Sera
[Modificato da Etrusco 03/07/2010 19:21]
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04/08/2009 00:26

La Repubblica va a puttane.

Dopo lo sdoganamento ad opera del divino Silvio, ora l'escort-mania diventa pop e sbarca sulle coste laziali a caccia di polli da spennare.

Così, nel primo pomeriggio di ieri, lungo la non troppo amena costa romana: Maccarese, Fregene, Ostia; fra bambini intenti a innalzare castelli di sabbia, mamme che tiravano fuori frittate dai termos, nonne che boccheggiavano sotto gli ombrelloni, i pochi mariti che sono riusciti a tenere la palpebra aperta hanno appuntato nella loro mente un indirizzo:
www.romaescort.info


[SM=x44466]
E' quello che hanno visto sfrecciare a pelo d'acqua scritto a caratteri cubitali su di uno striscione tirato da un aereo da turismo per chilometri d costa, proprio sotto il loro naso nell'indifferenza generale.
Altro che le dieci domande di Davanzo e le moralisticherie di Merlo.

Viene da chiedersi come è cambiato il nostro Paese
dove una spiaggia per famigliole piccolo borghesi diviene il terreno di caccia per un sito di escort.
Niente di male Signori, è la repubblica che va a puttane.


Dagospia 3/8/2009

[SM=x44471]
[Modificato da Etrusco 04/08/2009 00:37]
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05/08/2009 15:45

A proposito di mignottocrazia
Si vadano a vedere le rivelazioni di Paolo Guzzanti su:
www.paologuzzanti.it/, oppure un sunto su Repubblica on line o sull'espresso.
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05/08/2009 16:56

Re: A proposito di mignottocrazia
pasquale.60, 05/08/2009 15.45:

Si vadano a vedere le rivelazioni di Paolo Guzzanti su:
www.paologuzzanti.it/, oppure un sunto su Repubblica on line o sull'espresso.




Eccole qua le rivelazioni di Paolo Guzzanti sulla "Mignottocrazia" (neologismo da lui coniato) [SM=x44462]

[SM=x44456]

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07/08/2009 17:21



E ALLA FINE PAPI RISPOSE: “VERGOGNATEVI, NON SONO RICATTABILE”
- “NON DEVO SCUSARMI DI NULLA, NEMMENO COI MIEI FAMILIARI, CHIARO?”
- “ODIO LE DONNE? MA SE LE ADORO, MINISTRE COMPRESE (LE INTERCETTAZIONI NON ESISTONO)”

- TOH! CHE CI FACEVANO NELLO STESSO GIORNO IN TURCHIA PATRIZIA D’ADDARIO E SILVIO?
- PATTY sul “FT”: “Io pagata per sedurre politici, DI DESTRA E SINISTRA, l’Italia funziona così”





1 - BERLUSCONI: NON HO SCHELETRI NELL'ARMADIO. SPAZZATURA E CALUNNIE, NON SONO RICATTABILE E NON MI FARO' RICATTARE...
(Adnkronos) -
''Il presidente del Consiglio non ha scheletri nell'armadio. Non e' ricattabile e non si lascia ricattare''. Lo afferma Silvio Berlusconi nella conferenza stampa a Palazzo Chigi. Contro di lui e' stata ''scatenata una campagna di calunnie e di spazzatura -scandisce il presidente del Consiglio- che ha fatto male all'Italia e fa male all'Italia. Nient'altro. Questi attacchi hanno classificato come antitaliano chi continua a portarli avanti. Queste cose credo che gli italiani non se le dimenticheranno''.


Silvio Berlusconi



2 - BERLUSCONI: BARBARA MI VUOLE BENE DELL'ANIMA, NULLA DA SCUSARMI...
(Adnkronos) -
"Mia figlia mi vuole un bene dell'anima". Cosi' Silvio Berlusconi parla della figlia Barbara durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi e, rispondendo ad una domanda sull'intervista della giovane a 'Vanity fair', il presidente del Consiglio risponde: "E' stata portata in quella direzione. Mia figlia mi vuole un bene dell'anima e il suo papà non ha nulla di cui deve rimproverarsi ne' ha qualcosa di cui doversi scusare, non deve scusarsi con nessuno e nemmeno con i propri familiari. E' chiaro? ".


Inoltre, il premier, parlando di come talvolta la stampa, a suo parere, enfatizzi o riporti in modo diverso le dichiarazioni, osserva: "E' una pratica diffusa farlo. Leggo: 'Se mio padre sarà leale e giusto' -dice Berlusconi riferendosi alla parte in cui sua figlia Barbara nell'intervista al settimanale parla dell'eredità- ecco quel 'se' non c'era. La frase di mia figlia era: 'Mio padre sarà leale e giusto'".



3 - BERLUSCONI, NON ESISTONO TELEFONATE, TOCCATO IL FONDO. 'SI VERGOGNI CHI LE HA PROPAGATE'...
(Adnkronos) -
"Non ci sono state telefonate e quindi non ci possono essere state delle intercettazioni". Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso di una conferenza stampa risponde cosi' alle affermazioni dell'ex esponente del Pdl, Paolo Guzzanti, scritte nel suo blog. In questi giorni, afferma il presidente, sono state fatte delle "chiacchiere su presunte conversazioni. Sono la cosa piu' assurda e infondata di questo mondo".
Per il presidente del Consiglio "c'e' soltanto vergogna per chi mette in giro cose di questo genere. Abbiamo toccato il fondo". E, rivolgendosi a chi "propaga attraverso i mezzi di stampa" queste notizie, dice: "Si deve vergognare".




4 - BERLUSCONI: DICONO CHE ODIO LE DONNE MA LE ADORO, ANCHE MINISTRE...
(Adnkronos) -
"I giornali continuano a dire che odio le donne. Se c'è qualcosa che adoro sono le donne, anche ministre". Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso della conferenza stampa che si tiene a Palazzo Chigi commenta cosi' alcuni articoli dei giornali che negli ultimi giorni si sono occupati della sua vita privata. E dando un giudizio sulla squadra di governo torna a sottolineare l'importanza della presenza delle ministre: "La squadra va benissimo sono assolutamente contento della presenza femminile nel governo".



5 - FRONTE DEL PORCO: CHE CI FACEVANO NELLO STESSO GIORNO IN TURCHIA PATT D'ADDY E PAPI SILVIO?
A Repubblica stanno invecchiando, e di brutto: hanno gli scoop a portata di mano e nemmeno se ne accorgono.
Potevano scrivere che Patty D'Addario e Silvio Berlusconi si trovavano entrambi in Turchia nello stesso giorno e hanno "bucato" clamorosamente.


Ieri sulle pagine baresi di Rep Paolo Russo ha dedicato un pezzo a Patty, appena uscita da un parrucchiere.
Iniziava così: "Patrizia D'Addario si rifà il look prima di partire per la Turchia.
Questa mattina l'escort barese è stata sorpresa all'uscita del suo parrucchiere, a Bari. E non si è sottratta agli scatti dei fotografi né alle domande. "Sull'inchiesta non posso dire niente", ha premesso. "Sono in partenza per la Turchia dove ho in programma un servizio fotografico e poi mi sto preparando ad altri appuntamenti".

Sì, avete letto bene: "Sono in partenza per la Turchia", ha detto.
Ieri Silvio Berlusconi doveva andare a Coppito, insieme a Umberto Bossi.
Ma improvvisamente ha cambiato idea, andando dove? IN TURCHIA! Buonanotte, Rep...



6 - BERLUSCONI: NEL GIORNO DEL SOUTH STREAM LA D'ADDARIO A ISTANBUL...
(ASCA) -

Patrizia D'Addario, la escort che sostiene di aver trascorso una notte con il capo del governo Silvio Berlusconi, era ieri a Istanbul per partecipare ad un talk show di una tv privata turca proprio nel giorno della visita del Premier giunto ad Ankara per l'intesa russo-turca sul gasdotto South Stream. A rivelarlo il sito web dell'agenzia turca 'Cihan media'.

La D'Addario, secondo l'agenzia, era partita da Roma con un volo Alitalia diretto a Istanbul atterrato alle 14 (ora locale). La donna non ha voluto rilasciare interviste nonostante l'insistenza dei giornalisti, scrive l'agenzia.

L'escort piu' famosa d'Italia - sottolinea l'agenzia - ha poi lasciato l'aeroporto a bordo di una macchina sportiva ''di lusso'' diretta al centro della citta'.






7 - D'Addario sul «Financial Times»: «Io pagata per sedurre politici»...
Dal "Corriere della Sera" -
Il Belpaese spiegato agli inglesi ha il lessico diretto di Patrizia D'Addario. La escort barese occupa con foto e intervista mezza pagina 6 dell'autorevole Financial Times , che le chiede conto degli intrecci tra sesso, uomini di Stato e candidature: «Il sistema è così: tutta l'Italia funziona così».

Più che soffermarsi sulla famosa notte con il presidente del Consiglio a palazzo Grazioli, la signora offre al quotidiano britannico la sua versione dell'andazzo nostrano «in cui gli uomini d'affari pagano le donne per intrattenere i politici»: «Tarantini mi ha presentata al premier, ma avevo avuto la stessa esperienza con altri imprenditori che mi hanno chiesto di sedurre politici, di destra e di sinistra».

Ricordando di essere stata «degradata» da eurocandidata alla corsa per le Regionali dopo la richiesta di divorzio avanzata da Veronica Lario, D'Addario si congeda fiduciosa: «Io sono l'unica che ha detto la verità, se altri la dicono c'è speranza che il sistema possa cambiare».


ITALIA IN MUTANDE

Nella stessa edizione, Ft pubblica poi due lettere in risposta all'intervento del ministro degli Esteri Frattini che martedì scorso elogiava la reattività italiana alla crisi. La prima è del giornalista inglese Bill Emmott: «Con Berlusconi premier per 7 degli ultimi 9 anni, forse Frattini potrebbe farci sapere come la sua capacità di governare possa accordarsi coi dati Ocse sull'arretramento dell'Italia dopo il 2000».

La seconda missiva è dell'italiano Piero Tortola, 32enne lecturer a Oxford con dottorato di ricerca in Scienze politiche: «Frattini sia onesto e ammetta che Berlusconi non è stato sempre prosciolto dalle molte accuse contro di lui. Alcune assoluzioni, poi, sono frutto di leggi che aboliscono i reati e che sono state votate dalla sua maggioranza. Questi sono fatti, non opinioni».



8 - "Bravi i cronisti sportivi non fanno tante domande"...
Da "la Repubblica" -
«Siete più bravi dei giornalisti politici che insistono sempre per fare domande». Berlusconi conclude così, con un elogio sui generis ai cronisti sportivi, la conferenza stampa tenuta ieri a Milanello con i vertici sportivi del Milan. Il premier, patron del Milan, ha voluto, inoltre, «ricordare la regola fondamentale del giornalismo sportivo», secondo la quale «i tifosi leggono solo gli articoli sulla propria squadra, e vogliono aver conferme, non critiche. Se qualcuno continua a criticare troppo va a finire che i tifosi non leggono più e smettono anche di comprare quei giornali». Consigli dati, ha aggiunto, da un «editore con molta esperienza alle spalle».



9 - D´Addario: molte offerte dalle tv anche Mediaset mi ha cercato...
Da "la Repubblica" -
«Tutte le tv mi cercano. Anche Mediaset». Patrizia D´Addario, l´escort più famosa d´Italia, sostiene che le principali trasmissioni televisive si sono prenotate per averla in studio. «Con Mediaset ci sono dei contatti». Oggi partirà alla volta della Turchia dove l´attendono nuove serate in discoteca. Il 23 agosto in Spagna sarà nel dietro le quinte del Gran Premio di Formula Uno. È in ballo per la versione spagnola de "L´isola dei famosi".



10 - PATRIZIA TORNA A PALAZZO? OFFERTO UN TALK SHOW ALLA DALEMIANA RED TV...
Da "La Repubblica" -
Patrizia D'Addario vorrebbe tornare a Palazzo Grazioli. Lo rivela L'Espresso, riferendo quanto raccontato da D'Alema. Red Tv, il canale satellitare dalemiano con sede al pianterreno di Palazzo Grazioli, ha ricevuto l'offerta di un agente della D'Addario. "Patrizia sarebbe disposta a fare un talk show per voi" ha detto l'agente. Titolo ipotizzato: "Patrizia torna a Palazzo".



Festa Villa Certosa (Jacopo Fo 2009)



11 - COM'è JOLIE LA CAPONE:
"c'erano sempre molte ragazze ma Berlusconi a tavola voleva soltanto me alla sua destra. Perché sono sicura che se il presidente avesse un harem io sarei la favorita"
Giuliano Foschini e Gabriella de Matteis per Repubblica

Quella sera a San Siro prima e ad Arcore poi, Graziana Capone, l'Angelina Jolie di Bari, non aveva il vestito nero di ordinanza.
"Gianpaolo
(Tarantini, l'imprenditore barese coinvolto in un'indagine della procura di Bari con l'accusa di aver portato prostitute a casa del presidente del consiglio, ndr) non mi fece alcuna richiesta specifica. Mi invitò a vedere una partita del Milan, si giocava il derby ed eravamo a fine settembre. Il calcio non mi piace ma Gianpi mi disse: "Vieni che ti presento Silvio Berlusconi".

Pensavo fosse uno scherzo e invece me lo sono ritrovato davanti: da quel momento con il presidente, perché io non riesco proprio a chiamarlo in altra maniera,
è nato un bel rapporto. Un'amicizia: mi ha chiamato anche qualche giorno fa, quando il mio nome spuntò su Repubblica con quell'intervista. Mi ha detto che me l'ero cavata bene".

Graziana Capone, la 25enne studentessa barese,
torna a parlare della sua "amicizia" con il premier Silvio Berlusconi.
Lo fa con il settimanale Oggi (da ieri in edicola) e con Repubblica.


Graziana Capone


Il racconto parte da quella cena ad Arcore.

"Ci siamo conosciuti allo stadio. Dopo, con Gianpaolo, mi ha portato a vedere l'università che sta costruendo ad Arcore. Poi ci siamo spostati in villa per la cena, eravamo una decina di ragazze e un paio di uomini, compreso Gianpaolo. Abbiamo cantato e ballato, anche io che suono bene il piano: prima accennai "Non ti scordar mai di me" di me di Giusy Ferreri e poi, insieme con il presidente, "Stay with me", una sua canzone tradotta in inglese".

Come hanno raccontato le altre ragazze, a cena c'era un rapporto di un uomo ogni quattro-cinque donne. "Il presidente ama circondarsi di signore, questo è vero: le donne sanno ascoltare, e lui ama molto parlare. Ad Arcore abbiamo tirato fino a tardi, le quattro forse, qualcuna si è addormentata sul divano, ma quel clima borderline che si legge dietro i racconti delle altre ragazze quella sera proprio non c'era".


Graziana Capone su Oggi

Ancora Graziana: "Io sono onorata dell'amicizia di Silvio Berlusconi. Ma non permetto a nessuno di accomunare il mio nome a quello di escort, ragazze immagine o comunque di chi viene pagata per trascorrere serate. Io vado alle cene, se invitata, perché ho piacere di passare del tempo con alcune persone".

Il premier, per esempio. "Berlusconi è un ottimo padrone di casa. Per questo sono tornata con piacere alle sue feste. A Palazzo Grazioli sono stata almeno sei volte, compreso la vigilia di Natale: c'erano sempre molte ragazze ma Berlusconi a tavola voleva soltanto me alla sua destra. Perché - confida a Oggi - sono sicura che se il presidente avesse un harem io sarei la favorita".

Ma la Jolie barese giura che l'amicizia con il premier non è un investimento sul suo futuro.
"Ho fatto cinema e spot televisivi. So di essere una bella ragazza. Ma so anche di non essere stupida: studio, penso, e da grande mi piacerebbe fare l'attrice, forse, o il magistrato.
Il presidente dice che potrei anche fare la politica.

Intanto a ottobre mi laureo. Poi, chissà".


[07-08-2009]
www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-8441.htm


[SM=g1741324]

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03/07/2010 19:15

PATRIZIA D’ADDARIO RIVENDICA LA SUA PRESENZA IN PIAZZA E SVELA NUOVE CHICCHE - “AVETE VOLUTO LA GUERRA? E ORA PARLO IO: PALAZZO GRAZIOLI ERA UN BORDELLO. UN GRAN PUTTANAIO: BASTA DIRE CHE NEL LETTONE DI PUTIN, COL PRESIDENTE, A UN CERTO PUNTO ERAVAMO IN QUATTRO. C’ERANO LE DUE LESBICHE, LAVORANO SEMPRE IN COPPIA” - “BARBARA MONTEREALE SI VANTAVA DI ESSERE ANDATA A LETTO COL DIRETTORE DI UN TG CHE LE AVEVA PROMESSO IN CAMBIO UNO SPAZIO TV. MA NON HA MANTENUTO LA PAROLA E LEI, PER VENDICARSI, LO SFOTTEVA IN GIRO PER LE SUE SCARSE DOTI AMATORIE” - “RACCONTAVA DI NOEMI LETIZIA. PURE TARANTINI ERA STUPITO PER VIA DELLA SUA ETÀ. MA BERLUSCONI NON STA BENE.

E' OVVIO IL MOTIVO PER CUI FANNO QUESTA "LEGGE BAVAGLIO":
BERLUSCONI NON HA NESSUNA INTENZIONE DI SMETTERLA CON I FESTINI...
[SM=x44518]




Beatrice Borromeo per Il Fatto Quotidiano

daddario

"Avete voluto la guerra? Adesso non ho più nulla da perdere. E ora parlo: Palazzo Grazioli non era solo l'harem di Berlusconi. Era un bordello. Un gran puttanaio: basta dire che nel lettone di Putin, col presidente, a un certo punto eravamo in quattro". Ci si aspetta di incontrare Patrizia D'Addario imbarazzata, forse anche pentita di aver partecipato alla manifestazione contro il bavaglio dove è stata contestata. E con molta voglia di togliersi qualche sassolino: "Questi sarebbero i paladini della libertà di stampa? Ma se conoscono solo la libertà di violenza, d'insulto".

daddario

D'Addario, c'è rimasta male?
Certo, io sono stata l'unica a parlare e a dire la verità. Ho scoperchiato un sistema, e ora non ho nemmeno il diritto di andare in piazza? Mi hanno insultata in troppi, adesso tocca a me.

Dopo un anno ha altre cose da svelare? Se sono vere perché le racconta solo adesso?
Fino a oggi sono stata troppo gentile. In questa storia sono stata l'unica a rimetterci: le altre ragazze sono state pagate per il loro silenzio. È quasi pronto il mio nuovo libro, e lì racconto tutto.

daddario si scontra con la buccellato

Resta ancora qualcosa da dire con un significato politico al di là dei dettagli piccanti di cui facciamo volentieri a meno?
Sì. Dirò chi ha preso le buste con i soldi, a fine serata. Farò anche il nome di un uomo molto, molto importante che era presente e che ha dato 500 euro a Barbara Montereale.

daddario si scontra con la buccellato

Che fa, i racconti a rate?
Mi hanno fatta arrabbiare. Mi hanno preso in giro sulla morte di mio padre, su mia figlia, hanno scritto che sono una "gonfia matrona che frequenta i cocainomani" pur sapendo che mi è esplosa la tiroide e che sono ingrassata per via dei medicinali. Ma Tarantini [rinviato a giudizio per spaccio di droga, ndr] andava a Palazzo Grazioli anche senza di me, sentiva Berlusconi tutti i giorni.

BARBARA MONTEREALE

E le ragazze che c'entrano?
Hanno fatto tutte le santarelline. Mi hanno insultata, additandomi come puttana e sostenendo di essere capitate lì per caso. Anche se alcune, come la Montereale, non erano nuove a quegli ambienti: Barbara si vantava di essere andata a letto col direttore di un tg che le aveva promesso in cambio uno spazio televisivo. Ma non ha mantenuto la parola e lei, per vendicarsi, lo sfotteva in giro per le sue scarse doti amatorie.

daddario si scontra con la buccellato

Non ha paura di ritorsioni?
Tutta questa pubblicità è la mia assicurazione sulla vita. Dopo che sono andata a Palazzo Grazioli, anche se non me ne rendevo conto, ho veramente rischiato grosso: due persone mi hanno buttata fuori strada con la macchina. Sono finita sull'altra corsia facendo un testa coda ma per fortuna la strada era vuota.

daddario si scontra con la buccellato

Altre minacce ?
Conservo delle registrazioni in cui, chiamandomi in albergo, mi dicevano: andiamo a scuola di tua figlia e la violentiamo. Ancora non capivo cosa volessero da me. Poi, il 17 giugno 2009, ho consegnato i telefoni ai magistrati.

Cosa sarebbe successo se non l'avesse convocata il magistrato?
Non sarei qui a parlare con lei.

Com'è la sua vita oggi?
Vado in giro, faccio interviste, sempre gratis. Anche per i servizi fotografici non chiedo un euro.

daddario si scontra con la buccellato

E come fa a mantenersi?
Avevo dei risparmi con cui la mia famiglia e io siamo sopravvissuti quest'anno. Ma è chiaro che non basteranno in eterno, ora dovrò inventarmi qualcosa.

Durante una puntata di "Annozero" lei ha fatto una dichiarazione politicamente rilevante: Berlusconi sapeva che lei era lì in veste di escort.
Sì, e non ero l'unica. Ce n'erano altre.

Il premier ha sempre negato, sostenendo che Giampaolo Tarantini pagasse le ragazze senza dirglielo.
Invece ne sono più che certa, basta vedere come si comportava. Quello che succedeva a cena era più spinto di quello che accadeva dopo, in camera da letto. C'erano le due lesbiche, lavorano sempre in coppia. Io ero l'unica ad avere le calze e il presidente, accarezzandole, mi diceva: "Che bella pelle hai".

Patrizia D addario e Barbara Montereale a Dubai foto da PanoramaLucia Rossini e Barbara Montereale in un bagno di Palazzo Grazioli

Questo non dimostra però che sapesse di avere davanti delle escort.
Nessun uomo, neanche uno come lui, si comporterebbe così con ragazze normali.

C'erano solo prostitute?
C'erano ragazze molto note. Hanno rilasciato interviste dicendo che non volevano essere relazionate a me. Però loro se ne sono andate entrambe le sere con le buste da 10 mila euro, io no.

Qual era l'età media?

La maggior parte era molto giovane, c'erano anche ragazze dei circoli "Meno male che Silvio c'è", che poi hanno dichiarato che era una cena politica. Ma di politico non c'era proprio nulla.

Era anche la sera dell'elezione di Barack Obama in America. Come ha commentato Berlusconi il fatto?
Guardi, non so se mi sono spiegata: il presidente aveva già deciso che voleva stare con me. Si godeva la cena. Di Obama non poteva fregargliene di meno.

BARBARA MONTEREALE MOSTRA LA BIGIOTTERIA DI SILVIO

Quindi secondo lei erano tutte lì per le buste?
E per fare carriera. C'è chi ora lavora a Palazzo Chigi, o sta sempre in tv. Io invece ho rifiutato 20 mila euro in due sere: volevo altro.

Le quattro invitate a Palazzo Grazioli a destra Patrizia D Addario e Barbara Montereale

Il residence. Ora sarà felice, ha avuto la concessione.
Non è arrivata nessuna comunicazione ufficiale. I giornali l'hanno scritto ma io non ne so niente. E comunque sarebbe legittimo, anche perché ho già tutte e cinque le autorizzazioni richieste.

Cosa blocca l'inizio dei lavori ?
Manca solo l'autorizzazione paesaggistica. E adesso che sono diventata famosa, sembra molto più improbabile che la mia pratica vada a buon fine.

Questo residence è anche il motivo per cui si era fermata a dormire a Palazzo Grazioli?
Io non avevo chiesto niente a Berlusconi. È stato lui a parlarmene, a promettermi di occuparsene. Lui, tramite Tarantini, sapeva già tutto di me e della mia storia.

E perché Berlusconi poi non ha mantenuto la promessa?
È stato questo l'aspetto insopportabile: me ne sono andata senza buste, dopo tutto quello che avevo fatto con lui, credendo di aver trovato il modo di sbloccare una pratica per cui mio padre si era suicidato. Invece nulla.

Patrizia D'addario e Barbara Montereale a Dubai foto da Panorama

Il premier ha anche finto di non conoscerla.
Invece dovevano pure candidarmi alle Europee. Avevo dato il mio curriculum a Tarantini, poi la moglie di Berlusconi, Veronica Lario, ha fatto casino.

Tarantini le parlava delle altre candidature?
Mi parlava di Barbara Matera, che conosceva bene: era sicuro che l'avrebbero eletta. Poi, in altri contesti, raccontava di Noemi Letizia.

barbara montereale e lucia rossini

Noemi? E cosa diceva?
Pure Giampi [Tarantini, ndr] era stupito per via della sua età. Ma Berlusconi non sta bene.

Poi cos'è successo?
Hanno iniziato a boicottarmi. Ho fatto un'intervista con Monica Setta, a Rai-Due, e non è mai andata in onda. Dovevo partecipare a "Un giorno da pecora", su Radio2, e quando già ero sotto il palco mi hanno bloccata: "È arrivata una telefonata dall'alto", hanno detto. Alcune persone sono venute a propormi di creare società insieme. Ogni volta mancava solo la firma sul contratto, poi arrivavano le telefonate e tutti si volatilizzavano.

barbara montereale e lucia rossini

Ha letto le intercettazioni di Trani? Il premier ha cercato di bloccare la sua partecipazione ad Annozero.
Sì, mi sono impressionata. Solo giornali e televisioni stranieri sono venuti da me senza avere problemi.

BARBARA MONTEREALE

La legge Bavaglio è anche detta anti-D'Addario perché limita le registrazioni, oltre alle intercettazioni. Che effetto le fa avere una legge che porta il suo nome?
Sono contraria. Una ragazza durante la presentazione di "Gradisca presidente" [il primo libro della D'Addario, edito da Aliberti, ndr], mi si è avvicinata e mi ha spiegato che grazie a me aveva registrato e fatto arrestare il suo fidanzato che la picchiava. Se questa legge fosse già stata in vigore, la mia storia non sarebbe uscita. In futuro la prossima Patrizia D'Addario non avrà la possibilità di provare le sue accuse e passerà per una pazza.

 poi è ovvio il motivo per cui fanno questa legge.

E quale sarebbe?  

Che il presidente non ha nessuna intenzione di smetterla con i festini. 



Beatrice Borromeo per Il Fatto Quotidiano 03-07-2010
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