Tentativo furto reliquie Padre Pio
E' stato impedito dal vetro antisfondamento
SAN GIOVANNI ROTONDO (FOGGIA) - Un tentativo di furto di alcune reliquie di San Pio da Pietrelcina è stato impedito dal vetro antisfondamento che ricopre una teca incastonata in un altare. E' accaduto la scorsa notte in una cappella del cimitero di San Giovanni Rotondo che ospita le tombe di numerosi frati minori cappuccini. Le reliquie custodite nella cappella, a quanto si è appreso, sono costituite da alcuni capelli, una garza che avvolgeva il costato insanguinato e un paio di guanti. I resti del frate con le stimmate sono dallo scorso 19 aprile nella chiesa inferiore del santuario a lui dedicato, ideato dall'architetto Renzo Piano, dopo il trasferimento dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie.
I ladri, a quanto si è appreso, sono entrati nella cappella, larga circa tre metri e lunga circa cinque, protetta da una cancellata, dopo aver sfondato una finestra. Giunti all'interno, hanno cercato di rompere la teca, in bagno d'oro, con un oggetto appuntito riuscendo solo a scalfire il vetro. Sono infine fuggiti. Indagini sull'episodio sono in corso indagini da parte dei carabinieri del comando provinciale. In un'altra cappella dello stesso cimitero sono custodite le tombe dei genitori di padre Pio, di un fratello e di altri familiari.
SALMA IN SANTUARIO DA 19/4 - La salma di San Pio da Pietrelcina fu traslata lo scorso 19 aprile nella nuova chiesa benedetta da papa Benedetto XVI il 21 giugno 2009. Dal settembre 1968 era custodita nella chiesa di Santa Maria delle Grazie. L'urna con le reliquie e' stata collocata nella chiesa inferiore del santuario, costruito su progetto dell'architetto Renzo Piano, costellata da mosaici che rievocano episodi del Vangelo. Il giorno della traslazione, il 19 aprile e' coinciso con il quinto anniversario dell'elezione al soglio pontificio di Benedetto XVI e con l'apertura del 126/mo Capitolo ordinario dei frati cappuccini della provincia religiosa di Sant'Angelo e padre Pio. Le spoglie del frate con le stimmate, dal giorno della tumulazione (26 settembre 1968), non avevano mai lasciato la cripta inferiore di Santa Maria delle Grazie.
Fonte:
ANSA