Inghilterra: tradita su Second Life chiede il divorzio
Uniti dalla Rete, divorziano per un tradimento su Second Life. Amy Taylor e David Pollard, inglesi, si erano conosciuti in una chat room su Internet nel maggio del 2003 e si erano sposati due anni dopo, ora lei ha chiesto il divorzio in seguito al tradimento del marito avvenuto però nel mondo virtuale.
La scoperta del tradimento - Second Life era la loro grande passione, e la coppia, stando a quanto pubblicato sul Daily Mail, trascorreva più tempo in quella vita che in quella reale. Tutto andava bene fino a quando lei ha scoperto che l’avatar del marito, ossia l’alter ego, se la spassava con un’altra donna, una prostituta. Tradimento virtuale si, ma gelosia molto reale: “Sono diventata pazza: ero così ferita che non potevo credere a quel che era successo”.
Sorpreso nel cyber sesso - Ferita ma non abbastanza, Amy ha pensato di assumere un investigatore, pagato con il Linden Dollar, la moneta virtuale, perché indagasse sul menage. Poi la scorsa primavera la scoperta che ha sancito la fine del matrimonio: lei lo ha sorpreso mentre “Abbracciava una donna su un sofà e l'atteggiamento era molto affettuoso". Secondo Amy, il marito faceva cyber sesso con un'utente in Americae per quanto i due non si fossero mai incontrati di persona, Amy si è sentita ugualmente tradita: "Gli ho chiesto di farmi leggere le conversazioni, ma lui ha spento il computer: ha confessato che aveva contatti con una donna americana da una settimana o due, ma ha detto pure che il nostro matrimonio era finito, che non mi amava più e che non avremmo mai dovuto sposarci".
Una nuova vita per lei - E per la serie il lupo perde il pelo ma non il vizio, la signora Taylor continua imperterrita la sua “navigazione”: “Vado ancora on line, ma non così tanto come prima". E si è già consolata un po’: "Ho conosciuto qualcun altro e viviamo insieme. Sono molto felice: so che suona strano, ma mi fa bene".
Lui si rammarica di essersi sposato - Sereno appare anche il marito fedifrago che “non pensa di aver fatto nulla di male" e che il vero problema per loro “non era Second Life, ma la sua relazione con quella che per tre anni è stata la moglie. Non ha mai fatto nulla in casa: stava solo al computer a fare giochi di ruolo. E se volevo trascorrere un po' tempo con lei, glielo dovevo chiedere, ma lei si staccava sempre a fatica".
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Ho capito che se una persona si ritiene superiore, bisogna lasciarla vivere nella sua inferiorità