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Basilea 3

Ultimo Aggiornamento: 14/09/2010 18:24
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13/09/2010 13:00

LA DECISIONE

Approvato l'accordo Basilea 3
sui nuovi requisiti delle banche

L'entrata in vigore sarà graduale: dal 1 gennaio 2013 per arrivare alla piena attuazione al primo gennaio 2019.

La Banca centrale europea (Epa)
La Banca centrale europea (Epa)
MILANO - Il Comitato dei Governatori delle Banche centrali ha approvato un nuovo accordo, il cosiddetto «Basilea 3» che impone requisiti patrimoniali più severi per l'operatività delle banche, in modo che gli istituti abbiano più risorse per resistere a una crisi come quella dei mutui subprime che ha messo in ginocchio il sistema finanziario internazionale. L'entrata in vigore sarà graduale, dal 1 gennaio 2013 per arrivare alla piena attuazione al primo gennaio 2019. Dopo questo via libera tecnico, lunedì il testo sarà presentato allo Steering Committee del Financial Stability Board, l'organismo guidato dal Governatore della Banca d'Italia Mario Draghi. Il via libera «politico» si avrà con la ratifica del G20 di Seul in novembre.

ACCORDO FATICOSO - L'accordo raggiunto oggi a Basilea arriva al termine di un lungo e faticoso lavoro di preparazione: anche se c'è sempre stato consenso sulla necessità di irrobustire gli istituti di credito, i banchieri erano molto preoccupati che i nuovi «paletti» potessero in qualche modo limitare la loro operatività, tenendo immobilizzati capitali che sarebbero diventati inutilizzabili per la normale operatività creditizia. Senza contare che un'eccessiva «ingessatura» delle banche rende queste ultime meno propense a prestare soldi, limitando quindi gli investimenti delle imprese (questo spiega certe riserve, per esempio, della Confindustria italiana) e, indirettamente, lo sviluppo dell'economia. A esprimere riserve erano non solo Germania e Stati Uniti: ancora sabato l'amministratore delegato di Unicredito Alessandro Profumo, in qualità di presidente della federazione bancaria europea, aveva inviato una lettera ai presidenti della Banca centrale europea e della Commissione Ue definendo una svolta troppo radicale quella prevista a Basilea. La forte gradualità dell'applicazione delle norme, per esempio, è stata concepita proprio per venire incontro alle richieste dei banchieri, dando loro il tempo per reperire le risorse con cui irrobustire i patrimoni degli istituti.


REQUISITI CHIAVE - L'accordo intende agire su quelli che sono ritenuti i requisiti chiave imposti alle banche nella loro attività, che vengono misurati dal rapporto tra patrimonio di vigilanza, ovvero i fondi su cui una banca può maggiormente contare in una fase di necessità, rispetto al totale delle sue attività, ponderate per tener conto delle effettive caratteristiche di rischio. Ebbene, è stato deciso di alzare questo rapporto, in modo che una banca, per potere operare, debba avere un patrimonio di vigilanza più alto e quindi sia meno esposta a eventuali contraccolpi in caso di crisi. Non solo, ma più una banca ha attività investite, più dovrà essere alto il patrimonio di vigilanza. Indirettamente questa riforma metterà tutte le maggiori banche mondiali sullo stesso piano, e in questo modo potrebbe risultare vantaggiosa per le istituzioni italiane. Le banche ne usciranno magari meno redditizie, ma anche molto più solide e sicure. Diversi osservatori hanno definito questa come la riforma più rilevante seguita alla crisi mondiale.


Fonte: Corriere della Sera - 12 settembre 2010


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Utente Power



14/09/2010 18:24

Il bluff delle nuove regole bancarie...

Ci siamo: a Basilea stanno per varare le nuove regole bancarie ed è già partito lo spin per dare l’impressione all’opinione pubblica che la lezione della grande crisi è stata imparata. Grandi analisi, titoli rassicuranti. Ma è un passo nella giusta direzione? Sono perplesso per questi motivi:

1) La tempistica. In risposta a una crisi maturata negli anni 2000, ed esplosa nel bienno 2007-2008, le nuove norme entreranno in vigore il primo gennaio 2013 con un periodo di transizione destinato a concludersi nel 2018. Dov’è l’urgenza?

2) Le regole. Saranno inasprite le norme per le attività di trading, verrà aumentato il patrimonio, saranno creati dei cuscinetti per assorbire eventuali perdite. Ma non è contemplata la norma fondamentale ovvero la separazione tra banche d’affari e banche commerciali; dunque l’amiguità all’origine della crisi viene protratta.

3) I valori del capitalismo. Ovvero un sistema che offre l’opportunità di grandi profitti, ma contempla la possibilità del fallimento. Invece, con le nome di Basilea 3, come vengono chiamate in gergo, si sancisce, di fatto, il concetto di Too big to fail, troppo grandi per fallire: il sistema non vuole che le grandi banche possano uscire di scena e questo implica un aumento di fatto del lorto potere, reale sui mercati e di condizionamento della società.

4) Le rigidità. Basilea 2 ha fallito perchè ha posto vincoli molto rigidi, ma già obsoleti. I mercati finanziari evolvono a una velocità impressionante e gli operatori escogitano nuovi prodotti finanziari, sempre più complessi in ambiti e con caratteristiche che le norme in vigore nemmeno contemplano. Dunque nel 2018 norme così faticosamente elaborate saranno, con ogni probabilità, superate; nel frattempo però avranno messo in difficoltà tanti piccoli istituti, per i quali sarà complicato adeguarsi. in genere saranno ancor più burocratiche, ottuse, meccaniche le procedure per erogare prestiti, mutui o consigliare strategie di investimento.

Il risultato complessivo? Un rafforzamento delle grandi banche e dunque quello che di fatto già oggi un sistema bancario corporativo e tendenzialmente oligopolista; senza garantire una riduzione dei rischi sistemici.

Insomma, prevalgono i soliti noti.

O sbaglio?

Fonte

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Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.

(Voltaire)

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<-- IO -->

I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac Man avesse influenzato la nostra generazione ora staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva."
(Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)

Pochi anni dopo nacquero le feste rave, la musica techno e l'ecstasy...

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