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Gelmini: studenti “soldato” nei licei, impareranno a sparare.

Ultimo Aggiornamento: 30/09/2010 15:51
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23/09/2010 13:40

Il declino inarrestabile della scuola italiana.
Attualità Italia, Scuola ed Educazione, Società e Cultura

Gelmini: studenti “soldato” nei licei, impareranno a sparare. Il declino inarrestabile della scuola italiana.

  

Mai la scuola italiana aveva raggiunto, nel corso degli ultimi decenni, un livello così basso. Per molti quasi un punto di non ritorno. Lo confermano i dati statistici, lo stato degli atenei italiani, le difficoltà della didattica, gli scarsi risultati degli studenti (rispetto ai coetanei europei). La scuola italiana è al collasso, si sa, nonostante le tante riforme (pseudo-riforme) di questi ultimi anni. Un numero considerevole di tentativi che, invano, hanno cercato di dare un po’ di respiro al settore, senza riuscirci. Anzi, quello che abbiamo davanti è un quadro sempre più cupo, senza prospettive. E così, assistiamo, ad una serie di scandali, di decisioni eclatanti, spesso non conformi neanche alla stessa legge italiana. Lo sa il Ministro dell’Istruzione Gelmini, lo sanno gli operatori della scuola, lo sanno gli studenti. E dalla scuola di Adro al nuovo protocollo firmato fra il Ministro dell’Istruzione Gelmini e il Ministro della Difesa La Russa, il passo è davvero breve. Forse l’ultimo colpo di coda di un’estate “drammatica” per la scuola, che preannuncia un autunno davvero caldo, anzi, incandescente.


Lo chiamano “allenati per la vita” ed è un corso valido come credito formativo rivolto agli studenti dei licei. In realtà sembra un vero e proprio corso “paramilitare”. Non è uno scherzo. E’ un protocollo già firmato fra la Gelmini e il Ministro della Difesa La Russa. Ma cosa prevederà? Con grande pace della Gelmini, gli studenti dei licei impareranno a sparare con pistola (ad aria compressa), a tirare con l’arco, ad arrampicarsi, a eseguire perfettamente “percorsi ginnico-militari”. E quale sarebbe l’assurda spiegazione (motivazione) di questa nuova trovata “geniale” del Ministro Gelmini? Ecco la laconica ed “ipocrita” risposta: “Le attività in argomento permettono di avvicinare, in modo innovativo e coinvolgente, il mondo della scuola alla forze armate, alla protezione civile, alla croce rossa e ai gruppi volontari del soccorso”. Si tratta, in buona sostanza, di veicolare la pratica del mondo militare in quello della scuola: roba da altri tempi, tempi bui e, speriamo, non riproponibili.
Ma la speranza “muore” leggendo, di fatto, in cosa consisterà la prova finale per il nuovo corso “allenati per la vita” (leggi corso “paramilitare”, ndr): “una gara pratica tra pattuglie di studenti”. No, non è un errore di battitura. La circolare parla proprio di “pattuglie” di studenti. A dir poco equivocabile e senza ritegno il termine utilizzato. Fosse solo il termine! E’ un progetto “innovativo” passato nel silenzio assoluto delle opposizioni. Ma anche questa, purtroppo, non è una novità.

E con la nuova proposta Gelmini – La Russa , si allunga, di fatto, l’elenco degli incomprensibili provvedimenti del Ministro dell’Istruzione. I tagli alle elementari hanno eliminato qualsiasi potenzialità di realizzare il vero tempo pieno e ridotto gli spazi per progetti, uscite didattiche e laboratori. Non c’è un insegnante di sostegno ogni due studenti disabili, come prevede la legge, a tal punto che alcuni alunni vengono seguiti solo per 5 ore settimanali. Il provvedimento che prevede il numero maggiore di studenti per classe, da 27 a 35, viola apertamente il testo sulla sicurezza scolastica: Il D.M. Interno del 26/8/1992, recante “Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica”, al punto 5.0 (“Affollamento”) stabilisce che, al fine dell’evacuazione delle aule, il massimo affollamento ipotizzabile è fissato in 26 persone/aula ed al punto 5.6 (“Numero delle uscite”) che le porte devono avere larghezza di almeno m 1,20 ed aprirsi nel senso dell’esodo quando il numero massimo di persone presenti nell’aula sia superiore a 25 (quante scuole, in tutto il territorio nazionale, non sono in regola? La maggioranza). E la riduzione del tempo scuola nei licei artistici (11%) , nei licei linguistici (17%), negli istituti tecnici e professionali (diminuzione del 30% delle ore di laboratorio) a quale esigenza didattica di rinnovamento rispondono? Forse servono a far posto a pseudo-corsi di natura “paramilitare” come quello messo in campo dal duo Gelmini – La Russa? Tante sono le domande, poche le risposte e le certezze. Quello che appare chiaro, tuttavia, è che non basteranno anni di riforme e provvedimenti ad hoc per far risalire la china alla scuola italiana. E la trovata degli studenti soldato nei licei, a dir poco bizzarra, non va in quella direzione. Siamo al punto più basso della scuola italiana? Peggio di così non può andare? Seppur infinitamente poco consolatoria, dateci almeno questa, di certezza.

Fonte: Famiglia Cristiana
( www.famigliacristiana.it/Informazione/News/articolo/la-scuola-milit... )

Emanuele Ameruso

emanuele.ameruso@libero.it

 

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23/09/2010 14:42


Evvai, sono tornati i "balilla" ...

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25/09/2010 11:13


Per me è una buona idea.
E' inutile fare le verginelle strillanti ammantandosi di buonismo politicamente corretto falso e ipocrita, un addestramento di tipo militare è una innegabile occasione di insegnamento. Del resto lo sport stesso non è forse un addestramento militare? O forse ci siamo dimenticati da dove nasce?


Forse DiDonna, Galiazzo, Vezzali, Maddaloni, ecc... sono dei militaristi invasati razzisti e xenofobi?


Si educa all'odio benissimo anche senza scomodare l'addestramento militare,anzi spesso usando proprio il buonismo politicamente corretto.

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"Chi ha parlato, chi ca..o ha parlato? Chi è quel lurido str...o comunista checca pompinaro, che ha firmato la sua condanna a morte? Ah, non è nessuno, eh? Sarà stata la fatina buona del ca..o..."

Il più acerrimo nemico del Bremaz è Rurro Rurrerini.
(ma anche Ramarro Rurale, con il suo fedele servitore lo gnomo Corri Rorra, non scherza....)




Legionis praefectus more cinaedi communis currum regit.

"Siccome c'ho una certa immagine da difendere....."

Dice il saggio: "Viajare descanta, ma se te parti mona te torni mona."




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Re:
orckrist, 25/09/2010 11.13:


Per me è una buona idea.
E' inutile fare le verginelle strillanti ammantandosi di buonismo politicamente corretto falso e ipocrita, un addestramento di tipo militare è una innegabile occasione di insegnamento. Del resto lo sport stesso non è forse un addestramento militare? O forse ci siamo dimenticati da dove nasce?


Forse DiDonna, Galiazzo, Vezzali, Maddaloni, ecc... sono dei militaristi invasati razzisti e xenofobi?


Si educa all'odio benissimo anche senza scomodare l'addestramento militare,anzi spesso usando proprio il buonismo politicamente corretto.




Orckrist,
avrei varie domande e repliche da farti,
ma prima di tutto vorrei sapere se tu l'hai fatto il servizio militare. [SM=x44473]
Dopodichè ti chiedo se non sia meglio lasciar da parte, per un attimo, le riflessioni sulle implicazioni etiche
e chiederci piuttosto quanto sia opportuna e prioritaria un'innovazione in tal senso, nelle scuole italiane (non credi che le poche risorse disponibili siano innanzitutto da concentrare sulla messa in sicurezza delle aule, materiali didattici, corpo docente, etc.).
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27/09/2010 16:49

SCUOLA: POLEMICHE SU PROGRAMMA 'ALLENATI PER LA VITA'. MIUR, INFONDATE
(ASCA) - Roma, 24 set - Dal settimanale cattolico ''Famiglia cristiana'' che ha portato alla luce la notizia alle associazioni studentesche per finire al Pdci, in questi giorni si sono susseguite le polemiche nei confronti del protocollo ''Allenati per la vita'', programma caratterizzato da ''percorsi ginnico-militare'' siglato dall'Ufficio scolastico regionale della Lombardia e dal Comando regionale dell'Esercito.

In particolare, l'unione degli studenti ha puntato il dito spiegando che ''quando si parla di didattica alternativa e' certo che non riguarda l'introduzione di attivita' militaristiche e bellicose all'interno dei programmi di offerta formativa delle scuole'', Orazio Licandro, della segreteria nazionale del Pdci, si e' chiesto se ''forse La Russa e Gelmini hanno in mente i nuovi balilla o una nuova milizia nazionale?'' mentre i parlamentari del Pd hanno annunciato che presenteranno un'interrogazione parlamentare urgente al ministro Gelmini.

Polemiche che il ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca giudica ''assolutamente infondate e finalizzate solo alla distorsione del progetto''.

L'iniziativa, spiega una nota del Miur, ''e' stata siglata dall'Ufficio scolastico regionale e dal Comando dell'Esercito della Lombardia. Non e' stato firmato dai ministri Gelmini e La Russa, come erroneamente riportato da alcuni giornali. I ministri sono stati semplicemente invitati a partecipare ma non erano presenti ne' alla firma ne' alla cerimonia''.

L'attivita', prosegue il ministero, ''nata in maniera sperimentale cinque anni fa, e' stata ufficializzata con il primo protocollo nel settembre 2007, sotto il governo di centrosinistra. E' un' attivita' sportiva complessa e articolata che ha come primo obiettivo la conoscenza di se stessi, la capacita' di lavorare in gruppo e di cooperare e l'acquisizione di competenze nei settori della protezione civile e del soccorso''.

''Non e' affatto finalizzata all'esaltazione della cultura militare - sottolineano dal ministero - come riportano alcuni organi della stampa. Alla firma del protocollo infatti, erano presenti enti come la Croce Rossa e Associazioni di volontariato a vario livello, che poi parteciperanno alla realizzazione delle attivita'. Uno degli aspetti del progetto, e non il piu' importante, sono le prove di tiro con l'arco e con la carabina ad aria compressa. Non sono attivita' paragonabili a tecniche militari, bensi' sono le stesse che si svolgono a livello olimpionico. Sono dunque da respingere tutte le interpretazioni finora avanzate, dettate solo dalla volonta' di infangare un'iniziativa a cui aderiscono esclusivamente ragazzi e ragazze volontari, nell'ambito dell'insegnamento di 'Cittadinanza e Costituzione'''.

Fonte



Per la serie: "Facciamo polemica strumentale sul nulla?" [SM=x44456]
[Modificato da Arjuna 27/09/2010 16:50]

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Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.

(Voltaire)

ma difendiamo anche la grammatica Italiana





Sai cosa scrivere? Allora posta!
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I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac Man avesse influenzato la nostra generazione ora staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva."
(Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)

Pochi anni dopo nacquero le feste rave, la musica techno e l'ecstasy...

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27/09/2010 21:59

Re: Re:
Etrusco, 25/09/2010 11.34:



Orckrist,
avrei varie domande e repliche da farti,
ma prima di tutto vorrei sapere se tu l'hai fatto il servizio militare. [SM=x44473]
Dopodichè ti chiedo se non sia meglio lasciar da parte, per un attimo, le riflessioni sulle implicazioni etiche
e chiederci piuttosto quanto sia opportuna e prioritaria un'innovazione in tal senso, nelle scuole italiane (non credi che le poche risorse disponibili siano innanzitutto da concentrare sulla messa in sicurezza delle aule, materiali didattici, corpo docente, etc.).




Sì, ho pagato il mio debito con lo stato (anche se, sinceramente, non vedo che differenza faccia).

Per quanto riguarda la questione sulle risorse e sul loro utilizzo, potrei dirti che, sì, le priorità sono quelle che citi, che sarebbe necessario attuarle, e invece ti dico che questo tipo di obbiezione è talmente abusata da aver perso ogni significato perchè viene tirata fuori ad ogni piè sospinto almeno dagli anni ottanta ma, chissà come mai, non è stato fatto assolutamente nulla da chiunque sia passato attraverso i palazzi del potere.

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27/09/2010 22:02

Re: SCUOLA: POLEMICHE SU PROGRAMMA 'ALLENATI PER LA VITA'. MIUR, INFONDATE
Arjuna, 27/09/2010 16.49:

(ASCA) - Roma, 24 set - Dal settimanale cattolico ''Famiglia cristiana'' che ha portato alla luce la notizia alle associazioni studentesche per finire al Pdci, in questi giorni si sono susseguite le polemiche nei confronti del protocollo ''Allenati per la vita'', programma caratterizzato da ''percorsi ginnico-militare'' siglato dall'Ufficio scolastico regionale della Lombardia e dal Comando regionale dell'Esercito.

In particolare, l'unione degli studenti ha puntato il dito spiegando che ''quando si parla di didattica alternativa e' certo che non riguarda l'introduzione di attivita' militaristiche e bellicose all'interno dei programmi di offerta formativa delle scuole'', Orazio Licandro, della segreteria nazionale del Pdci, si e' chiesto se ''forse La Russa e Gelmini hanno in mente i nuovi balilla o una nuova milizia nazionale?'' mentre i parlamentari del Pd hanno annunciato che presenteranno un'interrogazione parlamentare urgente al ministro Gelmini.

Polemiche che il ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca giudica ''assolutamente infondate e finalizzate solo alla distorsione del progetto''.

L'iniziativa, spiega una nota del Miur, ''e' stata siglata dall'Ufficio scolastico regionale e dal Comando dell'Esercito della Lombardia. Non e' stato firmato dai ministri Gelmini e La Russa, come erroneamente riportato da alcuni giornali. I ministri sono stati semplicemente invitati a partecipare ma non erano presenti ne' alla firma ne' alla cerimonia''.

L'attivita', prosegue il ministero, ''nata in maniera sperimentale cinque anni fa, e' stata ufficializzata con il primo protocollo nel settembre 2007, sotto il governo di centrosinistra. E' un' attivita' sportiva complessa e articolata che ha come primo obiettivo la conoscenza di se stessi, la capacita' di lavorare in gruppo e di cooperare e l'acquisizione di competenze nei settori della protezione civile e del soccorso''.

''Non e' affatto finalizzata all'esaltazione della cultura militare - sottolineano dal ministero - come riportano alcuni organi della stampa. Alla firma del protocollo infatti, erano presenti enti come la Croce Rossa e Associazioni di volontariato a vario livello, che poi parteciperanno alla realizzazione delle attivita'. Uno degli aspetti del progetto, e non il piu' importante, sono le prove di tiro con l'arco e con la carabina ad aria compressa. Non sono attivita' paragonabili a tecniche militari, bensi' sono le stesse che si svolgono a livello olimpionico. Sono dunque da respingere tutte le interpretazioni finora avanzate, dettate solo dalla volonta' di infangare un'iniziativa a cui aderiscono esclusivamente ragazzi e ragazze volontari, nell'ambito dell'insegnamento di 'Cittadinanza e Costituzione'''.

Fonte



Per la serie: "Facciamo polemica strumentale sul nulla?" [SM=x44456]



[SM=x44515]




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orckrist, 27/09/2010 21.59:




Sì, ho pagato il mio debito con lo stato (anche se, sinceramente, non vedo che differenza faccia).

Per quanto riguarda la questione sulle risorse e sul loro utilizzo, potrei dirti che, sì, le priorità sono quelle che citi, che sarebbe necessario attuarle, ...




allora saprai bene che quando si mettono le armi nelle mani dei giovani riescono a farcisi sempre male, anche senza proiettili...
sai che occorrerà del personale sufficientemente addestrato e che gli attuali insegnanti non hanno le necessarie competenze...
che facciamo? Assumiamo nuovi insegnanti quando gli attuali sono prevalentemente precari e mal pagati (all'infuori degli insegnanti di religione)?

Questa mi sembra tanto una cortina fumogena per distrarre l'attenzione dalle reali necessità della Scuola Pubblica.

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27/09/2010 22:33

Re:
Etrusco, 27/09/2010 22.22:




allora saprai bene che quando si mettono le armi nelle mani dei giovani riescono a farcisi sempre male, anche senza proiettili...
sai che occorrerà del personale sufficientemente addestrato e che gli attuali insegnanti non hanno le necessarie competenze...
che facciamo? Assumiamo nuovi insegnanti quando gli attuali sono prevalentemente precari e mal pagati (all'infuori degli insegnanti di religione)?

Questa mi sembra tanto una cortina fumogena per distrarre l'attenzione dalle reali necessità della Scuola Pubblica.




In realtà il problema non sussiste, basta appoggiarsi ad un qualsiasi circolo di tiro (UITS, FITARCO, ecc) per avere luoghi e personale altamente qualificato senza chissà che esborsi.
Tra l'altro negli stessi circoli di tiro, non è infrequente l'addestramento dai sei anni in su, pensa un po'....




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Re: Re:
orckrist, 27/09/2010 22.33:



In realtà il problema non sussiste, basta appoggiarsi ad un qualsiasi circolo di tiro (UITS, FITARCO, ecc) per avere luoghi e personale altamente qualificato senza chissà che esborsi.
Tra l'altro negli stessi circoli di tiro, non è infrequente l'addestramento dai sei anni in su, pensa un po'....





ma chi li paga poi questi circoli? (Istruttori, poligono di tiro, assicurazioni, etc. tutto ha un costo).

Altro discorso invece sarebbe se questi corsi li si lasciassero scegliere facoltativamente negli orari extrascolastici
salvo poi farli rientrare nei crediti formativi... ponderati opportunamente.

Comunque i giovani d'oggi mi sembrano in gran parte pigri o smidollati, quindi immagino che ben pochi andrebbero ad iscriversi volontariamente a questo genere di corsi sebbene ricompensati da crediti formativi (che potrebbero guadagnarsi anche in altri modi)...

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28/09/2010 10:02

In Lombardia i corsi "Allenati per la Vita" sono già stati messi in pratica nello scorso anno scolastico (e prima erano applicati in fase sperimentale).
Non mi pare ci siano stati particolari problemi.
Forse che la polemica è un po' strumentale ?
[Modificato da paperino73 28/09/2010 10:06]

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28/09/2010 10:05

Re: Re: Re:
Etrusco, 27/09/2010 22.38:



ma chi li paga poi questi circoli? (Istruttori, poligono di tiro, assicurazioni, etc. tutto ha un costo).

Altro discorso invece sarebbe se questi corsi li si lasciassero scegliere facoltativamente negli orari extrascolastici
salvo poi farli rientrare nei crediti formativi... ponderati opportunamente.




i corsi sono su base volontaria e danno diritto a crediti; esattamente come per la partecipazione a gruppi sportivi o ad associazioni di volontariato.

gli esercitatori sono tutti volontari non retribuiti dell'U.N.U.C.I.
i costi accessori sono condivisi dai due ministeri.

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28/09/2010 10:49

...l'idea in generale puo' esser buona....

...diventa pessima quando si iniziano a metterci esercitazioni con pistola ad aria compressa e tiro con l'arco...seppur fatte con criteri diciamo "sportivi"

...da tempo l'attenzione sui problemi della scuola e dell'educazione in generale degli adolescenti si sofferma sempre piu' su pessimi fenomeni in aumento quali bullismo e similari...aggravati anche dalle possibilita' maggiori che col passare del tempo la tecnologia ha concesso a chi non vedeva l'ora di render pubblica la propria bravata incurante anche delle eventuali conseguenze negative per se stesso della cosa....

...ecco...l'idea di mettere in mano a questa generazioni di liceali-adolescenti una pistola seppur ad aria compressa ed un arco....mi sembra pessima....

...poi sull'imparare ad arrampicarsi...i percorsi ginnico-militari...ci siamo...magari al posto delle armi...un corso di autodifesa personale puo' essere piu' utile anche da un punto di vista fisico...

...e visto che si chiama in causa anche un ente come la protezione civile....un corso pratico di come la stessa gestisce situazione di emergenza non puo' essere che utile a migliorare questo progetto...
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La manifestazione davanti agli uffici dell'Unuci in via Bagutta

«No alle lezioni degli ex militari
per i licei»: protesta e tensioni

Contestato il progetto Gelmini-La Russa per avvicinare i ragazzi all'esercito. La denuncia: «Ci hanno picchiato»

Tesioni con le forze dell'ordine (Fotogramma)
Tesioni con le forze dell'ordine (Fotogramma)
MILANO -Un gruppo di studenti e militanti del centro sociale milanese Cantiere e del Coordinamento dei collettivi studenteschi di Milano ha dato vita mercoledì mattina ad una protesta, davanti agli uffici dell'Unuci (Ufficio nazionale ufficiali in congedo d'Italia) in via Bagutta, per protestare contro il protocollo - siglato dalla direzione scolastica della Lombardia e dal comandante regionale dell'Esercito - che prevede lo svolgimento di lezioni da parte di ex soldati nelle scuole superiori. Il progetto, alla quarta edizione, si chiama «Allenati per la vita» e ha tra gli obiettivi, secondo quanto si legge sul sito delle Forze armate, quelli di «far vivere ai giovani delle scuole superiori esperienze di sport e giochi di squadra, ma anche introdurre corsi specifici e prove tecnico/pratiche, per avvicinare la realtà scolastica alle Forze armate, ai Corpi dello Stato e alla Protezione Civile e Gruppi Volontari di Soccorso. Vivere questo momento come stimolo per toccare con mano i valori della lealtà, dello spirito di corpo e di squadra, oltre ad acquisire senso di responsabilità e rispetto delle regole e dei principali valori della vita».

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Protesta contro le «lezioni di guerra»
Protesta contro le «lezioni di guerra»   Protesta contro le «lezioni di guerra»   Protesta contro le «lezioni di guerra»   Protesta contro le «lezioni di guerra»   Protesta contro le «lezioni di guerra»   Protesta contro le «lezioni di guerra»   Protesta contro le «lezioni di guerra»

GLI STRISCIONI - La protesta, secondo quanto affermato dagli organizzatori, rientrava nella Giornata europea di mobilitazione per la scuola pubblica (nel pomeriggio il corteo di studenti e precari della scuola). I manifestanti hanno posizionato uno striscione in strada: «Contro ignoranza, razzismo e precarietà ribellati per la vita. Diserta la scuola della guerra». Scanditi durante la protesta anche cori contro i finanziamenti alle missioni. Uno di questi era: «I soldi per la scuola si devono trovare tagliando la spesa militare». Tra gli slogan esposti sul cartelli: «Make school not war», «Stupri, omicidi, torture e bombe al fosforo: questa è la cultura militare», «Mamma non ti preoccupare, non farò mai il militare!».

TENSIONI IN METROPOLITANA - Alcuni militanti hanno provato ad entrare negli uffici dell’Unuci per porre alcune domande riguardo al progetto che, hanno denunciato, «prevede l'addestramento militare degli studenti». Sono stati respinti dopo un battibecco, e quindi hanno improvvisato un breve e vivace corteo che, tra slogan e fumogeni colorati, si è infilato in metropolitana in piazza del Duomo. Qui i ragazzi sono stati intercettati da alcuni agenti delle forze dell’ordine in divisa e in borghese che li hanno bloccati: ne è nato un parapiglia con spintoni, strattonamenti e manate. «Arrivati in piazza Duomo, siamo stati "accolti" e attaccati da reparti di forze dell’ordine in assetto antisommossa, in particolare i Carabinieri, che non hanno avuto scrupoli a picchiare gli studenti delle scuole, ferendone un paio, tra cui uno grave al naso», denunciano gli attivisti in un comunicato. «Vigliacco - proseguono i collettivi - è stato poi il tentativo di giustificare l’intervento delle forze con la scusa del mancato pagamento del biglietto, dato che le aggressioni sono avvenute ben prima dei tornelli, con i carabinieri schierati in cordone sulle scale della metropolitana, pronti a colpire gli studenti che avevano preso parte alla protesta. Una rappresaglia in perfetto stile di censura fascista, dato che gli strumenti per fotografare e riprendere sono stati i primi a essere presi di mira». Dopo esser stati identificati, i manifestanti hanno potuto lasciare la stazione. Il vicesindaco di Milano Riccardo De Corato ha commentato l'episodio parlando di «ennesima pagliacciata sulla scorta dell'ennesimo pretesto» e ha colto l'occasione per invitare il ministro Maroni a «disattivare» i centri sociali. Luciano Muhlbauer, coordinatore milanese del Prc, ha ribattuto che invece i ragazzi «hanno protestato contro il moschetto a scuola e per ritorsione sono stati presi a manganellate dai carabinieri», e ha chiesto a Questore e Prefetto «di intervenire affinché venga ristabilito il rispetto della legge e il senso delle proporzioni».

LE MATERIE DI STUDIO - Il progetto «Incontri Esercito Scuola» costituisce una delle iniziative del protocollo «Allenarsi alla Vita» siglato a Milano il 5 ottobre 2009 dal dirigente scolastico regionale Giuseppe Colosio e dal generale Camillo De Milato, con il supporto del ministero della Pubblica Istruzione e di quello della Difesa. Sono stati coinvolti oltre 800 studenti, 140 istruttori militari in congedo, 27 docenti, 38 scuole secondarie superiori. Le lezioni teoriche si terranno presso le sedi Unuci e del Cme Lombardia. Il programma è costituito da 6 incontri addestrativi (inizio 24 ottobre) sulle seguenti materie: «1. cultura militare 2. topografia ed orientamento 3. diritto costituzionale 4. difesa nucleare, batteriologica e chimica 5. trasmissioni 6. armi e tiro 7. bls e primo soccorso 8. mezzi dell’esercito 9. superamento ostacoli 10. sopravvivenza in ambienti ostili». Alla fine del periodo invernale è prevista una gara provinciale: «Nella competizione si mettono in atto tutte le tematiche che vengono trattate durante il corso di formazione», si legge nel programma sul sito delle Forze armate.

LA POLEMICA - L'iniziativa, che in Lombardia è alla sua quarta edizione ma che viene «sempre di più sospinta dal Ministro Gelmini e dal Ministro La Russa», come si legge sul sito, ha suscitato diverse polemiche. Tra le perplessità sollevate da docenti, genitori e studenti, e riprese tra gli altri dal settimanale «Famiglia Cristiana», c'è per esempio il fatto che, tra le tante discipline olimpioniche esistenti, dalla canoa alla corsa a ostacoli, nell'ambito dell'insegnamento di Cittadinanza e Costituzione si sia scelto proprio il tiro con la pistola. Ci si chiede inoltre perché mescolare salvataggio, nuoto, roccia, assistenza, orientamento con attività militaresche come i «corsi di sopravvivenza in ambienti ostili»; perché formare «pattuglie di studenti» vestiti in mimetica, eccetera. Il ministro La Russa ha precisato che, pur avendo condiviso e quindi rinnovato l'iniziativa, probabilmente la sopprimerà il prossimo anno per concentrare le risorse sulla «mini-naja», rivolta a studenti maggiorenni.

Fonte: Sara Regina per il Corriere della Sera - 29 settembre 2010

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Secondo me la speranza di Mary Star è che gli adolescenti addestrati a sparare risolvano il problema dei precari.

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