Massimo Calearo, imprenditore vicentino, doveva essere il fiore all’occhiello del Partito Democratico, la dimostrazione che la sinistra aveva imparato a valutare le esigenze del mercato e non si chiudeva nel classismo, così lo elessero parlamentare. Ma lui li lasciò presto, subito dopo l’arrivo di Pier Luigi Bersani alla guida del partito, approdando all’Alleanza per l’Italia, formazione voluta da Francesco Rutelli per combattere il bipolarismo (salvo essere stato candidato alla guida del governo per uno dei poli). Ora Calearo abbandona anche lui, in un trionfo di simbolismi: a. l’uomo che dove rappresentare i padroni di sinistra voterà la mozione governativa perché “gli operai hanno bisogno di stabilità”; b. il confluente antibipolarista si getta verso la riaffermazione del bipolarismo; c. chi viene dalla “società civile” mostra una disinvoltura che metterebbe in imbarazzo la più navigata delle anguille partitiche.
Calearo non è da solo, dall’Api escono in due e dall’Unione di Centro se ne vanno in cinque. Tutti con la stessa destinazione: sostegno al governo. La reazione che consiste nel dar loro dei “venduti”, da parte dei loro ex compagni, è comprensibile ma isterica e non politica. Parlare di corruzione, come ha fatto Bersani, significa non sapere cosa quel reato sia, ignorare l’assenza di vincolo al mandato parlamentare, tutelata dalla Costituzione, ed avere dimenticato la storia di tanti “traditori” cui si spalancarono le braccia del Partito Comunista Italiano, nel quale Bersani è nato, cresciuto e pasciuto. Farebbero bene a calmarsi e, pur detestando quel che accade, provare a ragionare di politica.
Pier Ferdinando Casini deve fare i conti con una posizione alla lunga insostenibile: dice di non volere stare né da una parte né dall’altra, ma alle regionali s’è dimostrato che i voti li prende solo dove s’accosta al centro destra; afferma d’essere coerentemente all’opposizione degli uni e degli altri, ma la possibilità d’intesa con Silvio Berlusconi era talmente realistica che Umberto Bossi è pubblicamente intervenuto a bloccarla; dice di aprire le porte del partito per accogliere tutti i naufraghi del bipolarismo, ma, intanto, da quelle uscite defluiscono parlamentari desiderosi di terra ferma. La scommessa di Casini, nata dall’estromissione subita, dopo anni di militanza nel centro destra, si basa sulla limitatezza del tempo in cui Berlusconi può ancora calcare la scena. Ma, come spesso capita, anche nelle vite familiari, chi punta alla scomparsa di qualcuno rischia di precederlo.
Le difficoltà di Casini sono anche quelle della sinistra, perché in assenza di un chiaro disegno alternativo, di una proposta politica che viva di vita autonoma e non sia solo il rifiuto dell’avversario, finiscono con il crescere le frange estremiste, i fondamentalisti irragionevoli, o i calcolatori pronti al trasloco.
Quello che Casini paga, quello che impedisce a Rutelli di decollare, quello che confina Bersani nell’amministrazione delle spoglie mortali di un partito giustiziato dalla storia, non è l’attrazione corruttiva del Caimano, ma l’assenza di politica. Senza le vele, il motore e il timone puoi anche far finta di partecipare ad una regata, ma sei solo un turacciolo in balia della corrente. Se tutti costoro, e gli elettori che rappresentano, avessero voglia di uscire dal passato ed entrare nel vivo delle sfide da affrontare porrebbero come irrinunciabile il tema delle riforme costituzionali, sfiderebbero Berlusconi sul terreno del cambiamento e prenoterebbero un pezzo di futuro. Se pensano di campare di rendita antiberlusconiana, come hanno fin qui fatto, sono destinati a snaturarsi e impoverirsi. Come è capitato e capita.
FonteDisapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.
(Voltaire)
ma difendiamo anche la grammatica Italiana
Sai cosa scrivere? Allora posta!
Non sai cosa scrivere? Allora spamma!
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I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac Man avesse influenzato la nostra generazione ora staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva."
(Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)
Pochi anni dopo nacquero le feste rave, la musica techno e l'ecstasy...