"Adesso accertare le responsabilità"
NAPOLI - Qualcuno parlava di una missione impossibile da compiere e invece ci siamo riusciti". Silvio Berlusconi arriva a Napoli per annunciare la fine dell'emergenza rifiuti.
Basta sacchetti nelle strade, roghi, tanfo e cittadini costretti a vivere tra la spazzatura. "Dopo 58 giorni Napoli è tornata ad essere una città pulita, una città occidentale, dove non c'è più il disastro della spazzatura nelle strade" dice il premier che porta in conferenza stampa il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. Trasuda ottimismo il premier, rivendica di aver fatto una cosa "che nessuno in passato aveva potuto realizzare"
e annuncia l'intenzione di chiarire le cause "che hanno portato a quella situazione su cui dovremo ancora investigare". Ed ancora: "Lo Stato è tornato a fare lo
Stato" dice il premier pensando ai disordini e ai blocchi intorno ad alcune discariche.
Finita la fase drammatica dell'emergenza, Berlusconi pensa al futuro. Alla raccolta e ai termovalorizzatori "che dovranno essere costruiti". E a due nuove discariche, Chiaiano e Terzigno, che dovranno entrare in funzione. Sui termovalorizzatori, Berlusconi conferma che quello di Acerra "si concluderà entro gennaio dell'anno prossimo", mentre per quello di Salerno "siamo all'appalto". "Poi abbiamo pensato al termovalorizzatore di Napoli e a quello di Santa Maria la Fossa - continua il Cavaliere - Si tratta di un piano che avrà tempi anticipati rispetto al programma. Grazie a tre turni lavorativi anche il sabato e la domenica. E così si potrebbero dimezzare i tempi di costruzione dei termovalorizzatori". Per realizzare gli impianti, prevede Berlusconi, "serviranno tre anni, anche se la speranza è di riuscirci in due".
Nel frattempo via alla raccolta differenziata. Tutti dovranno fare la proprio parte, continua il presidente del Consiglio. A partire dai Comuni che saranno "commissariati se non adempiranno nei tempi previsti". In pratica quello del Governo "sarà un atteggiamento da buon padre di famiglia: stimolo per i Comuni a raggiungere gli obiettivi anche con un appoggio concreto e allo stesso tempo mano ferma con chi non rispetterà gli stessi obiettivi".
Il premier, poi, chiede un cambio di mentalità. "E' tempo che si abbia l'educazione di considerare le strade come le proprie case: dobbiamo avere la volontà, a partire da Napoli, di diventare come il Giappone, dove, in due giorni, al G8 di Tokyo non ho visto per strade un mozzicone, nè una carta di caramella. A partire da Napoli, si deve aprire una nuova era di ordine e decoro".
Fondi Ue. Berlusconi annuncia lo sblocco di circa 60 milioni dell'Unione europea "che finora erano bloccati e che dovevano finanziare programmi operativi". "Una operazione - spiega il premier - che andava fatta e che colpevolmente, chi ci ha preceduto, non aveva fatto lasciandoli incredibilmente bloccati questi fondi per un anno".
Pompei. Pompei si trova "in uno stato di indecenza e quindi abbiamo deciso di nominare un commissario per restituirlo al suo ruolo" dice Berlusconi commentando il degrado del sito archeologico, "Abbiamo nominato commissario straordinario il prefetto Renato Profili - continua il presidente del Consiglio - per riportare Pompei alla dignità che merita".
(18 luglio 2008)
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