"Ridateci subito il 5 per mille oppure spariremo"
A Roma i volontari in strada contro i tagli "Sono a rischio 30 mila associazioni"
FRANCESCA PACI
ROMA
Cosa accadrebbe se di colpo incrociassero le braccia gli oltre 3 milioni d’italiani che lavorano nel non profit? Secondo un’indagine dell’Istat i primi ad accorgersene sarebbero i senzatetto, che nel 79% dei casi sopravvivono grazie alle associazioni di volontariato. Ma a giudicare dall’aumento della povertà diffusa registrato dalla Caritas, accuserebbe il colpo, più o meno direttamente, anche qualcuno di coloro che stamattina maledirà il traffico capitolino paralizzato dall’ennesima manifestazione, quella indetta dal Forum del Terzo Settore e dal settimanale Vita contro i tagli alle politiche sociali e al 5 per mille.
La crisi impone sacrifici a tutti, ammettono gli organizzatori del presidio in via XX Settembre. Al punto che dal 2008 i fondi sociali sono stati ridimensionati di 2 miliardi di euro. Stavolta però la Legge di Stabilità morde il 5 per mille, il contributo più visibile perché l’unico destinato spontaneamente dal cittadino agli enti che svolgono «attività socialmente rilevanti», alias non profit. Nel 2011 i 400 milioni annui stanziati dal 2006 dovrebbero ridursi a un quarto.
«Negare al terzo settore la sua principale forma di aiuto pubblico significa tagliare le gambe a una struttura che negli ultimi anni, a fronte della crisi, si è attrezzata a compensare l’arretramento dello Stato moltiplicando il 5 per mille con il lavoro volontario, con gli sponsor, con persone che si coinvolgono perché hanno visto partire progetti» spiega Andrea Olivero, presidente del Forum del Terzo Settore, la rete che raggruppa oltre metà delle associazioni di base. Invece della bandiera bianca sventolerà oggi un gigantesco paio di slip per dire al ministro che un po’ alla volta «il volontariato è rimasto in mutande».
Da anni il non profit fornisce gratuitamente servizi che un tempo gli italiani ricevevano dal Welfare e che quindi qualcuno potrebbe considerare scontati. Ma per capire quanto poco lo siano bisogna ascoltare Riccardo Bonacina, direttore editoriale di Vita: «Le circa 30 mila associazioni di vario genere accreditate al 5 per mille si ritroveranno senza copertura pur avendo pianificato l’attività. Vale a dire che, per esempio, la Lega del Filo d’Oro, l’ente morale che si occupa di persone sordocieche, riceverà un quarto dei tre milioni di euro su cui contava e dovrà rinunciare all’avvio del progetto campano». Altri, come la Fondazione «aiutare i bambini», non potranno aprire i nuovi 10 asili programmati per il 2011.
I tagli, insiste Bonacina, danneggiano il contribuente: «E’ una presa in giro. Il prossimo anno chi penserà di aver versato al volontariato il 5 per mille della propria imposta sul reddito gliene avrà fatto arrivare solo l’1,20 per mille». Con il risultato di mettere in gravi difficoltà le associazioni più grandi ma di soffocare completamente le piccole che, secondo l’agenzia stampa Il Redattore Sociale, pur rappresentando il 63% del totale si dividono il 27% della sovvenzione.
Ammesso che incrociassero le braccia i volontari, chi provvederebbe ai portatori di handicap e agli immigrati ma anche agli anziani, ai bambini, all’ambiente? Di certo non il servizio civile, ridimensionato negli anni passati e messo ko dal nuovo bilancio. Il quadro disegnato dal presidente dell’Arci Servizio Civile Licio Palazzini è fosco: «Sapevamo che i fondi per il servizio civile erano passati dai 299 milioni di euro del 2008 ai 112 milioni del 2011. Adesso si vocifera che i 20 mila posti messi a bando l’anno scorso, meno della metà di quelli iniziali, calino a 14 mila, praticamente niente».
«L’Italia che scende in strada è quella che di solito va in strada per curare le ferite dei più deboli» osserva il Democratico Andrea Sarubbi, membro della Commissione affari sociali della Camera. Pur esulando dalla dottrina classica, la regola della domanda e dell’offerta non fa eccezione: «In uno Stato con un Welfare funzionante il volontariato servirebbe solo ad assicurarsi il paradiso, ma qui svolge un ruolo di ammortizzatore sociale». Finora, almeno, lo ha svolto.
FonteDisapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.
(Voltaire)
ma difendiamo anche la grammatica Italiana
Sai cosa scrivere? Allora posta!
Non sai cosa scrivere? Allora spamma!
<-- IO -->
I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac Man avesse influenzato la nostra generazione ora staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva."
(Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)
Pochi anni dopo nacquero le feste rave, la musica techno e l'ecstasy...