Corruzione, l' Italia precipita nella classifica alle spalle del Ruanda

L’anno passato, in tutto il pianeta, una persona su quattro ha pagato una tangente. In Italia cresce la percezione del reato. Questo è il risultato di uno studio di Transparency International.

Nell’ultimi triennio la corruzione a livello mondiale è aumentato, tanto che 6 persone su dieci lo credono fermamente. Nel solo anno passato una persona su quattro ha pagato una tangente, è quanto emerge da un rapporto di Transparency International Survey.

NON SIAMO SOLI, CRESCE LA CORRUZIONE NEL MONDO – Ricordo di aver letto nel diario di Kafka: “Dimenticata la guida in un negozio. Torno indietro ed è rubata”. Il fatto, guarda caso avveniva nel 1917 a Milano. Quella che quasi 90 anni dopo diverrà celebre nel mondo come “Tangentopoli“. Però, siccome tutto il mondo è paese, altrove hanno fatto in fretta ad organizzarsi. Transparency International Survey, organizzazione con base a Berlino che si concentra sulla lotta alla corruzione su piccola scala, ha condotto un sondaggio su oltre 91.000 persone in 86 paesi. Secondo il suo Global Corruption Barometer 2010, negli ultimi 12 mesi, uno su quattro ha pagato una tangente ad una delle nove principali istituzioni del proprio paese, come la sanità, l’istruzione o le autorità fiscali. Tuttavia, la poco onorevole palma di istituzione più corrotta va alle forze di polizia, tanto che a queste ben il 29% confessa di aver dovuto pagare una tangente. Dallo studio emerge come alcuni paesi come Afghanistan, Cambogia, Camerun, India, Iraq, Nigeria. In India risultano quelli più’ inclini alla “bustarella”, seguiti da Cina, Russia e dalla maggior parte dei paesi del Medio Oriente. Secondo gli intervistati, tra i più corrotti troviamo anche – ma guarda un po’… – i partiti politici, visti come “corrotti” dall’80% degli intervistati. In particolare, L’Africa sub-sahariana è la regione in cui si segnala la maggiore incidenza di corruzione con più di una persona su due che sostiene di aver effettuato pagamenti a funzionari corrotti negli ultimi 12 mesi.

E IN ITALIA CHE SUCCEDE? – la percezione degli ultimi tre anni e’ che la corruzione sia aumentata. In Italia lo pensano ben il 65% degli intervistati che nell’ambito di tutti i paesi europei sono proprio quelli piu’ preoccupati della diffusione delle “bustarelle”. Del resto gli scandali non si contano, tra case “cedute” a ministri ignari e bustarelle a go-go per assicurarsi appalti ed affidamenti incarichi. Se Il Medio Oriente e il Nord Africa sono state le regioni più corrotte, con quasi il 36% delle persone che segnalano di aver pagato una tangente. Questo rispetto al 32% felleRepubbliche ex sovietiche, il 23% del Sud America, il 19% nei Balcani e la Turchia, l’11% nella regione Asia-Pacifico, e il cinque per cento nell’Unione europea e Nord America. Quasi la metà degli intervistati ha detto che hanno pagato per evitare problemi, mentre un quarto ha detto che aveva lo scopo di accelerare le procedure.

LA GIORNATA DIMENTICA DAL GOVERNO – “La ricaduta della crisi finanziaria continua ad influenzare le opinioni della gente sulla corruzione, soprattutto in Nord America e Europa Occidentale”, conferma il rapporto di Transparency International. “Le istituzioni in tutto il mondo devono essere più risolute nei loro sforzi per ripristinare il buon governo e la fiducia” dice Huguette Labelle, presidente di Transparency International. Lo studio, il settimo in materia di Transparency International, dal 2003, questa volta ha coinvolto un numero maggiore di paesi, tra cui per la prima volta la Cina, il Bangladesh e i territori palestinesi. Questo nonostante le Nazioni Unite hanno stabilito internazionale la Giornata mondiale anti-corruzione sin dal 2003, per aumentare la consapevolezza di corruzione e promuovere la lotta globale contro la corruzione. Chi di voi si ricorda quanto cade questa giornata e quale “pubblicità” all’evento ha fatto il nostro governo? Ve lo diciamo noi: il 9 dicembre.

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