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Ruby : minorenni e politica, intercettazioni e adozioni, l' ombra di Lele Mora a "Palazzo Grazioli"

Ultimo Aggiornamento: 26/06/2013 17:10
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27/10/2010 22:33

Bunga Bunga : “Rapporti sessuali consensienti col Premier”
Berlusconi e la minorenne, Dagospia:
“Vittima di ricatto?”. Intercettazioni,
adozioni e l’ombra di Lele Mora


Nuove indiscrezioni sui presunti rapporti sessuali tra Silvio Berlusconi e una ragazza marocchina minorenne “del giro di Lele Mora”. La procura di Milano ha smentito e ora ha la bocca cucita, anche il Fatto Quotidiano (che ieri ha sollevato la questione) ha chiarito che Berlusconi in questa vicenda non è implicato, che ancora non è stata aperta una vera e propria inchiesta e che non si indaga per reati sessuali. Ma il sito di Dagospia mette in luce diversi punti finora oscuri. Prima di tutto che Berlusconi, seppur non implicato, è finito in una storia di sfruttamento della prostituzione “come possibile vittima di ricatto”. Poi Dago sottolinea tre punti più importanti. Prima di tutto sono spuntate fuori delle intercettazioni, in cui la ragazza, nome in codice “Ruby”, racconta “di aver avuto con il premier dei rapporti sensuali consensienti”.

Secondo punto: una delle figlie di Lele Mora, Diana, ha dato mandato al suo avvocato di avviare le pratiche per l’adozione di Ruby. E chi è questo avvocato? Sempre secondo quanto riporta Dagospia, è “Luca Giuliante, ex consigliere provinciale di Forza Italia, membro della segreteria regionale del Pdl, tesoriere milanese del partito di Berlusconi, nonché legale di Roberto Formigoni nella vicenda del ricorso contro l’esclusione del suo “listino” alle ultime elezioni regionali, con conseguente intervento della P3″.

Terzo punto: sembra che Ruby fosse molto amica di alcune ragazze della scuderia di Lele Mora tra cui, colpo di scena, anche Nicole Minetti, l’igienista dentale di Silvio Berlusconi inserita proprio in quel listino di Formigoni al tempo delle elezioni regionali e poi effettivamente eletta in Lombardia.

Dagospia ricostruisce poi la storia di Ruby: “Si tratta di una vicenda complicata, nata nel 2009. La giovane testimone, una ‘ragazza immagine’, faceva serate in discoteca sperando di farsi notare per tentare il salto nel mondo della moda o della televisione. Finché non sarebbe riuscita ad entrare nel giro che, attraverso Lele Mora, poteva avere accesso ad Arcore. E qui avrebbe incontrato anche Silvio Berlusconi con il quale avrebbe raccontato di avere avuto rapporti consenzienti”.

Fonte: blitzquotidiano

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28/10/2010 00:03




Per la cronaca ecco le ultime NEWS:

Berlusconi e la minorenne!
- Sembra un titolo dei film di Totò, ma è in realtà il Cetriolo che sta terrorizzando il Cavaliere e lo avvicina alla pensione - il cainano non è indagato, ma è finito in un'indagine su sfruttamento della prostituzione a Milano, come possibile vittima di ricatto. E ci sarebbero anche intercettazioni telefoniche!

Lele Mora alle selezioni per Il bello da sogno "La giovane avrebbe incontrato ad Arcore Silvio Berlusconi con il quale avrebbe raccontato di avere avuto rapporti consenzienti. L'inchiesta non è su eventuali reati di tipo sessuale: aveva più di 14 anni quando avrebbe partecipato alle feste e si è dichiarata consenziente".

Insomma: per salvarlo dal possibile ricatto, i magistrati lo sputtaneranno a vita! L'amicizia della avvenente marocchina con Nicole Minetti, l'igienista dentale che Silvio ha fatto eleggere in consiglio regionale. Il tentativo della figlia di Lele Mora di adottare la ragazza: a fare da tramite come avvocato il tesoriere milanese di Forza Italia...

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28/10/2010 01:06

Re:
Etrusco, 10/28/2010 12:03 AM:



Lele Mora alle selezioni per Il bello da sogno "La giovane avrebbe incontrato ad Arcore Silvio Berlusconi con il quale avrebbe raccontato di avere avuto rapporti consenzienti. L'inchiesta non è su eventuali reati di tipo sessuale: aveva più di 14 anni quando avrebbe partecipato alle feste e si è dichiarata consenziente".

Insomma: per salvarlo dal possibile ricatto, i magistrati lo sputtaneranno a vita! L'amicizia della avvenente marocchina con Nicole Minetti, l'igienista dentale che Silvio ha fatto eleggere in consiglio regionale. Il tentativo della figlia di Lele Mora di adottare la ragazza: a fare da tramite come avvocato il tesoriere milanese di Forza Italia...



Ma no! Avete letto l'ultimo libro di Ammaniti, "Che la festa cominci!"?

Ormai non si sputtana più nessuno, anzi....anzi non è che il continuo riferimento a prestazioni sessuali orgiastiche di un ultrasettantenne operato di prostata è solo dovuto ad un tentativo di idolatrare il soggetto e far dire "Oooh!!" [SM=x44497] ai suoi seguaci?

E non è questo perfettamente in linea col culto della personalità di staliniana memoria?

A me invece fa venire in mente il tormentone di vari film di Woody Allen, quando si vantava delle sue prodezze amatoriali, facendo sempre scatenare le risa! Ma quello era un effetto voluto...
[Modificato da fabius039 28/10/2010 01:07]
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28/10/2010 10:28


Vedo che il pisello di Berlusconi è tornato al centro della politica italiana. [SM=x44463]

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Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.

(Voltaire)

ma difendiamo anche la grammatica Italiana





Sai cosa scrivere? Allora posta!
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I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac Man avesse influenzato la nostra generazione ora staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva."
(Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)

Pochi anni dopo nacquero le feste rave, la musica techno e l'ecstasy...

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Re:
Arjuna, 28/10/2010 10.28:


Vedo che il pisello di Berlusconi è tornato al centro della politica italiana. [SM=x44463]




è la metafora su cui si sintetizza la politica che è capace di elaborare questo Centro Destra [SM=x44464]
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28/10/2010 11:51

La storia - La ragazza maghrebina «affidata» dai giudici all'igienista dentale del Cavaliere

Ruby, una vita in fuga da tutto
«Salvata» dall'amica Nicole Minetti (consigliere PdL)

Via da casa a 14 anni.

Nei racconti in Procura contraddizioni nei ricordi dei party ad Arcore

Lele Mora
Lele Mora
MILANO - Non ha ancora 18 anni Ruby, ma è come se avesse vissuto una vita tanto sono stati intensi. È lei a raccontarne i trascorsi ai giudici dei Tribunali per minori di Milano e Messina tra uomini più grandi ai quali si concede, donne dalla moralità dubbia, amici e amiche che paiono tenderle una mano.
Dalla casa in Sicilia fugge la prima volta a 14 anni. Forse sono i genitori che la cacciano, più probabilmente è lei che non sopporta le regole della famiglia marocchina. Due anni dopo entra in comunità di accoglienza, ma scappa anche da qui. I Carabinieri la segnalano a Badolato (Catanzaro) in locali per soli uomini. Torna in varie comunità e puntualmente evade accumulando 3 procedimenti penali per furto, 2 si chiudono senza conseguenze, il terzo con la richiesta di rinvio a giudizio. L'ultima fuga la porta a Catania dove, racconterà alla polizia, allaccia una relazione con un uomo di 33 anni che ogni settimana arriva da Peschiera Borromeo (Milano) e che a Milano gestisce una «agenzia di immagine». La storia pare seria, tanto che quando a gennaio del 2010 lei va a vivere con il fidanzato, i genitori dell'uomo chiedono il suo affidamento, negato dai giudici. La convivenza non regge: un mese dopo va via anche da lì perché, dice, sorprende il ragazzo a letto con un'altra. Arriva a Milano dove si arrabatta come cameriera, danzatrice del ventre o estetista, fino al 27 maggio scorso, quando una lite la porterà al centro di un gorgo giudiziario e mediatico che svelerà retroscena tra cui la presunta presenza ad Arcore nella residenza di Silvio Berlusconi.

Nicole Minetti
Nicole Minetti (PdL)
Una donna italiana riconosce Ruby nel centro estetico e le si avventa contro gridando che le ha rubato 3.000 euro e tre Rolex. La lite è furibonda, al punto che viene chiamata la polizia. L'italiana dichiara di aver conosciuto Ruby in un locale notturno e di averla ospitata in casa; la marocchina risponde che pagava 1.700 euro di affitto più le spese e che lei se ne era andata da un po' per trasferirsi da una brasiliana. I poliziotti controllano negli archivi e scoprono che i giudici minorili hanno ordinato che Ruby, se trovata, venga riportata in comunità. È il 28 maggio scorso, la ragazza viene accompagnata in Questura dove ad attenderla ci sono la brasiliana, un'amica di questa e Nicole Minetti, l'igienista dentale di Berlusconi ed ex ballerina in tv che due mesi prima era stata eletta per il PdL alle Regionali in Lombardia. Ruby spiegherà di aver conosciuto la Minetti nel ristorante Armani di Milano, di averla incontrata poi in altri locali e di averla avuta accanto in un momento di bisogno. Gli agenti non trovano posto nelle comunità per minori e Ruby viene affidata provvisoriamente proprio alla Minetti. [SM=x44466]

Una settimana dopo, la polizia deve di nuovo interessarsi di Ruby che sta litigando ferocemente in casa con la brasiliana, dove le due si accusano a vicenda di fare le prostitute. La marocchina dice che la causa dello scontro sono le avance che le aveva fatto il ragazzo della brasiliana. Torna in Questura e in varie comunità, dalle quali scappa immancabilmente dopo pochi giorni. Il 15 giugno compare nell'ufficio Pronto intervento del Comune di Milano dicendo che è inutile continuare a cercarla perché ci sono degli adulti che si occupano di lei e che ha 200 euro in tasca. Un'ora dopo arriva una telefonata dell'agente dello spettacolo Lele Mora che dichiara di essere disposto a prendere in affido Ruby la quale nel frattempo, manco a dirlo, è sparita. Quattro giorni dopo riappare in Questura accompagnata dall'avvocato Luca Giuliante, che assiste Lele Mora in alcuni procedimenti. Il legale, però, non viene ammesso al colloquio tra la giovane e gli agenti. Il 25 giugno è la figlia di Mora, Diana, a presentare un'istanza di affidamento, anch'essa bocciata.

Alla Polizia, Ruby racconta tutto quello che le è accaduto, delle feste ad Arcore, escludendo di aver avuto rapporti sessuali con Silvio Berlusconi, di politici che si accompagnano a ragazze, di soldi che girano. Spiega pure che, dopo una delle varie fughe, era andata a vivere da Diana Mora che aveva conosciuto con il padre Lele, con il quale aveva lavorato. Ma è un racconto zeppo di contraddizioni e dal quale emerge, secondo gli investigatori, che nonostante le esperienze, è ancora molto immatura. Le sue dichiarazioni vanno verificate con molta accortezza.

G. Gua.
(ha collaborato Federico Berni)
Corriere della Sera 28 ottobre 2010

[Modificato da Etrusco 28/10/2010 11:55]
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28/10/2010 12:07

L'ipotesi: favoreggiamento della prostituzione.

Feste e ragazze, indagati: Lele Mora e Fede

Gli avvocati: Premier estraneo al caso della minorenne marocchina

Emilio Fede, direttore del Tg4
Emilio Fede, direttore del Tg4
MILANO - È "Favoreggiamento della Prostituzione" nell'entourage del Presidente del Consiglio l'ipotesi di reato per la quale sono indagati a Milano l'impresario televisivo Dario «Lele» Mora e il giornalista che guida uno dei telegiornali del gruppo Mediaset, il direttore storico del Tg4 Emilio Fede. Entrambi figurano tra le persone al centro di accertamenti giudiziari imposti dalla natura delle controverse dichiarazioni rese mesi fa da una minorenne di origine marocchina che, più volte scappata dalla famiglia in Sicilia e dalle comunità alle quali il Tribunale dei minorenni l'aveva affidata, ha raccontato i contorni di alcune feste con ragazze e politici nella residenza di Silvio Berlusconi.

L'inchiesta non verte sugli stili personali di vita privata, non può sindacare il tipo di convivialità alla quale ciascuno decide di ispirare le proprie feste, è indifferente alla conclusione che le ragazze possono aver scelto di dare alle serate. Punta invece ad accertare se abbiano concretezza taluni indici del fatto che talvolta tra le partecipanti vi siano state ragazze accompagnate o indirizzate alle feste con preventivate prospettive di meretricio, poi magari tali da suggerire ricatti tentati. Da questo punto di vista, si coglie nell'indagine il tentativo di smarcarsi dal grosso delle dichiarazioni della ragazza, nella quale elementi meritevoli di verifica convivono con circostanze inverosimili. E nemmeno facilitano la comprensione di quanto sta accadendo due coincidenze apparentemente incongruenti per un ragazza che in teoria ha innescato con le sue dichiarazioni una indagine pregiudizievole per le persone di cui ha parlato.

1) La prima è che 5 mesi fa la minorenne sia stata ospitata da Nicole Minetti, l'ex igienista dentale di Berlusconi e ballerina di Colorado Cafè, in marzo paracadutata dal Premier nel «listino bloccato» formigoniano che l'ha fatta eleggere nel Consiglio della Regione Lombardia.

2) La seconda è che a metà giugno, nella richiesta avanzata dalla figlia di Lele Mora e respinta poi dal Tribunale dei Minori per farsi affidare la ragazza, la minorenne sia stata tutelata da un avvocato (Luca Giuliante) che, oltre a difendere Mora nel procedimento milanese in cui è indagato per bancarotta, è certamente non ostile al partito presieduto da Berlusconi, essendo membro della segreteria regionale del PdL, tesoriere del partito milanese, ex consigliere provinciale di Forza Italia, e uno dei legali autori del ricorso della lista Formigoni contro l'iniziale esclusione dalle elezioni regionali.

Qualche idea più precisa la può forse avere al momento il parlamentare pdl e avvocato del premier Niccolò Ghedini che, utilizzando le facoltà riconosciutegli dalla legge sulle indagini difensive, in super anticipo su possibili esiti sull'inchiesta [SM=x44455] (come già fece nel caso dell'intercettazione segreta Fassino-Consorte pubblicata da Il Giornale) ha già interrogato alcuni dei protagonisti di quei contesti di feste. «Le notizie apparse in relazione ad asserite dichiarazioni rese da tale Ruby in merito a episodi che sarebbero accaduti presso l'abitazione del Presidente Berlusconi sono assolutamente infondate», dichiara con il collega Piero Longo. «La stessa Procura di Milano», dove ieri il capo Edmondo Bruti Liberati ha messo i carabinieri a impedire ai giornalisti l'accesso all'ufficio suo e dell'aggiunto Pietro Forno che coordina l'indagine del pm Antonio Sangermano, per i legali del Premier «si è puntualmente espressa sull'inesistenza di indagini in tal senso. Del resto, da approfondimenti svolti si è potuto acclarare con numerosissimi riscontri testimoniali la radicale e totale infondatezza delle illazioni giornalistiche avanzate».

Mora ha già sperimentato in passato, con l'avvocato Nadia Alecci, che essere indagato non significa necessariamente finire imputato e tantomeno condannato. Nel luglio 2007 la Procura di Roma lo ha archiviato dall'accusa di aver estorto 50 mila euro al calciatore Francesco Totti. Poi il pm milanese Frank Di Maio ne ha chiesto il rinvio a giudizio ma nel marzo 2008 il gip Enrico Manzi lo ha prosciolto dalle accuse di aver ricattato, insieme al fotografo Fabrizio Corona, il motociclista Marco Melandri, il rampollo degli Agnelli Lapo Elkann, i calciatori ex interisti Adriano e Coco. E nel luglio 2008 il pm potentino Woodcock ha chiesto l'archiviazione dell'accusa di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione di starlette.

Confida dunque di poter ora coronare un analogo proscioglimento anche Fede, che penalmente non era mai stato coinvolto nelle storie «rosa» del Premier. Nel 2009, all'epoca del caso suscitato dall'arrivo di Berlusconi alla festa di 18° compleanno di Noemi Letizia, Fede aveva spiegato d'aver fatto in passato un provino alla ragazza come «meteorina» del suo Tg4, presente la mamma della giovane, ma di averla poi scartata dopo averle suggerito di fare un corso di dizione. In seguito l'ex fidanzato di Noemi aveva sostenuto che Berlusconi aveva scoperto la ragazza su un book di foto che Fede avrebbe preso in un'agenzia di Roma e lasciato su un tavolo dopo un pranzo o una cena con il Cavaliere, e aveva anche aggiunto di aver assistito a una telefonata in cui Fede e Berlusconi chiamavano la ragazza: ma il giornalista aveva seccamente smentito queste due prospettazioni, giudicandole «un falso» e attribuendole ai «ricordi rancorosi di un giovane operaio napoletano disilluso».

Luigi Ferrarella
lferrarella@corriere.it
Giuseppe Guastella
gguastella@corriere.it
Corriere della Sera 28 ottobre 2010


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28/10/2010 12:29

«Lele Mora è una persona perbene», parola di Emilio Fede.


Caso Ruby, Emilio Fede:
«Forse l'ho vista dal premier»
Il direttore del Tg4: «Non mi risulta di essere indagato». Nicole Minetti: «La conosco, no comment». Lele Mora: «Stozitto»

*
NOTIZIE CORRELATE
*
Feste e ragazze, indagati Mora e Fede (28 ottobre 2010)
*
I racconti della maghrebina Ruby (28 ottobre 2010)
*
Le feste di Ruby e il Bunga Bunga (28 ottobre 2010)

sarebbe indagato per favoreggiamento della prostituzione

Caso Ruby, Emilio Fede:
«Forse l'ho vista dal premier»

Il direttore del Tg4: «Non mi risulta di essere indagato». Nicole Minetti: «La conosco, no comment». Lele Mora: «Stozitto»

Emilio Fede
MILANO - «Non mi risulta di essere indagato per alcun reato. L'ho appreso stamani leggendo i quotidiani: credo di avere conosciuto quella ragazza a qualche cena a casa di Berlusconi ma non l'ho presentata io né a Lele Mora, né al presidente del Consiglio».

L'INCHIESTA - Lo ha dichiarato all'Ansa il direttore del Tg4 Emilio Fede che, secondo quanto riportano oggi i quotidiani, sarebbe indagato per favoreggiamento della prostituzione nell'ambito dell'inchiesta della procura di Milano nata dal racconto di Ruby, una minorenne marocchina che ha parlato, nell'ambito di un filone di indagine sulla prostituzione, di incontri avuti con il premier Silvio Berlusconi. «Sono stato invitato più volte, e per fortuna, a casa di Berlusconi per delle cene - ha aggiunto Fede - ma quello che posso dire è che non mi è mai capitato una sola volta di vedere quelle cene terminare in un modo che si possa definire trasgressivo».

LELE MORA - «Lele Mora è una persona perbene e lo vedo continuamente massacrato. Lo conosco io, come del resto lo conoscono tante altre persone sia nel mondo politico che dello spettacolo» ha aggiunto Emilio Fede ricordando di conoscere l'impresario da anni. «Con quella ragazza, che tra l'altro io credevo avesse 25 anni e non fosse minorenne, credo di aver scambiato un paio di parole, come faccio con tanti altri - ha continuato Fede - L'ho conosciuta a due cene che, ripeto, si sono concluse con nulla che possa essere classificato come trasgressivo». «Di essere indagato - ha detto ancora Fede -, l'ho appreso dai giornali, ma se davvero c'è una indagine nei miei confronti, che mi arrivi subito una notifica, così posso spiegare tutto».

Fonte Corriere



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[Modificato da fabius039 28/10/2010 12:30]
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28/10/2010 12:33

BUNGA-BUNGA:
L'espressione della minorenne marocchina riferita ai pm in merito alle serate ad Arcore
Le feste di Ruby e il Bunga Bunga
La formula sarebbe stata copiata dal rito dell'harem di Gheddafi.

Qui l'articolo del Corriere della Sera . . .

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28/10/2010 15:47

Re: BUNGA-BUNGA:
Etrusco, 28/10/2010 12.33:

L'espressione della minorenne marocchina riferita ai pm in merito alle serate ad Arcore
Le feste di Ruby e il Bunga Bunga
La formula sarebbe stata copiata dal rito dell'harem di Gheddafi.

Qui l'articolo del Corriere della Sera . . .




Spopolerà alle prossime feste natalizie, sarà il nuovo ballo per famiglie ...

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Re: Re: BUNGA-BUNGA:
binariomorto, 28/10/2010 15.47:




Spopolerà alle prossime feste natalizie, sarà il nuovo ballo per famiglie ...




i farmacisti stanno già ordinando scatoloni di lubrificanti specifici per il Bunga-Bunga:
consiglio di farne scorta subito, prima che la speculazione per la crescente domanda farà lievitare i prezzi! [SM=x44461]

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29/10/2010 11:45

 -1- NEL VERBALE RUBY RACCONTA CHE, NELLA 2^ SERATA DELL´INVITO AD ARCORE, AVVIENE QUESTA SCENA:

"ARRIVIAMO, IO ED EMILIO FEDE, POI SILVIO MI TRATTIENE E NEL GIARDINO DELLA VILLA MI MOSTRA L´AUDI E DICE CHE È PER ME".

 - 2- NELLE INTERVISTE QUELLA CHE PALAZZO CHIGI SPACCIAVA COME "LA NIPOTE DI MUBARAK" PER FARLA RILASCIARE DALLA QUESTURA DI MILANO FA RETROMARCH: "AD ARCORE? UNA SOLA VOLTA. SILVIO MI HA DATO SOLTANTO 7'000€ E UNA COLLANA DI DAMIANI. NON MI HA CHIESTO NIENTE IN CAMBIO. ERA MOLTO ARRABBIATO, MI HA DETTO CHE GLI AVEVO MENTITO DICENDOGLI CHE ERO MAGGIORENNE. MI HA ANCHE SGRIDATO PERCHÉ FACEVO UNA VITA CHE NON GLI PIACEVA. MI HA RACCOMANDATO DI COMPORTARMI BENE, DI STUDIARE".

 - 3 - "NON È STATO LELE MORA A PORTARMI DA SILVIO. E NEANCHE EMILIO FEDE. È STATA UNA RAGAZZA MIA AMICA DI CUI NON VOGLIO FARE IL NOME".

img

1- SILVIO MI HA DATO SOLTANTO 7'000€ E UNA COLLANA DI DAMIANI, MA NON MI HA CHIESTO NIENTE IN CAMBIO
Ferruccio Sansa per Il Fatto

Berlusconi Emilio Fede & Ruby

"Il bunga bunga? Io non so nemmeno che cosa sia. Non ho mai detto tutte le cose che sono state riferite sui giornali". Ruby, la ragazza più "ricercata" d'Italia accetta di parlare. Lo fa dopo un po' di indecisioni. Dopo tante risposte a monosillabi. Poi decide di lasciarsi andare, non si rifiuta di parlare di Berlusconi, anzi, pare voler raccontare. Ma Ruby nega, non tutto, ovviamente, ma tutti gli episodi che potrebbero mettere nei guai il Cavaliere.

Ruby cubista

Già Ruby smentisce prima di tutto se stessa, il racconto che ha fatto ai pm, le confessioni fatte alle amiche della discoteca e del centro dove è stata ospitata. Ma anche alcune frasi che ha scritto ai cronisti del Fatto attraverso il suo profilo Facebook.

Ieri mattina era autentica, non sapeva ancora niente, sfuggiva dalle domande dirette ma aveva fame di notizie e chiedeva dove e come potesse informarsi. "Non è un bel momento, sono su tutti i giornali d'Italia, comunque non mollerò mai, never back down!!" diceva a caldo.

Ruby in black

Quando le spieghiamo che Berlusconi parla di spazzatura mediatica, risponde "spazzatura ki??" e rispetto alle dichiarazioni della Santanché ("non ho mai visto Clooney a cena") risponde: "Bah cose che io non ho mai detto!". E alla domanda su cos'è il bunga bunga, risponde: "L'harem di donne copiato da Gheddafi, così dicono!". Molto diversa dalla Ruby della sera, che sembra un'altra persona. A quale versione credere, dunque?

Ruby e una collega

Ruby, le sue dichiarazioni ai pm e alla polizia hanno creato un caso politico nazionale...
Ho letto. Ma quante cose non vere sono state dette. I verbali riportano frasi che non ho detto.

Ma perché avrebbero dovuto attribuirle dichiarazioni false? Ci dica, qual è la sua versione dei fatti stasera? Non è vero che ha conosciuto Silvio Berlusconi e che è stata ad Arcore?
No, questo è vero. Però non è stato Lele Mora a portarmi da Silvio. E neanche Emilio Fede. È stata una ragazza mia amica di cui non voglio fare il nome. Stavo male in quei giorni, era l'inizio di febbraio. Allora una sera, il 14, il giorno di San Valentino, quella ragazza mi disse che mi avrebbe portato da una persona importante che mi avrebbe aiutato.

Ruby

Berlusconi?
Sì, appunto. Con la mia amica siamo andati ad Arcore. Silvio ci ha accolte, è stato gentilissimo.

Chi era presente all'incontro?
Soltanto noi tre, Silvio, la mia amica ed io. È stata una serata normalissima, piacevole. Abbiamo mangiato nella villa del premier, poi abbiamo ascoltato la musica e alla fine, verso le 23,30 me ne sono andata a dormire a casa. Come ogni sera.

Ruby

Possibile, sembra un'altra storia? Non le avrebbe neanche regalato un euro? Eppure le sue amiche raccontano di averle visto tirare fuori dalla borsa, in diverse occasioni, mazzette con migliaia di euro...
Macché. Parlano di 130mila euro di regali. Tutte bugie.

Neanche un regalo?
Silvio mi ha dato soltanto settemila euro e una collana di Damiani.

Perché un regalo così prezioso?
Non mi ha chiesto niente in cambio. E non ha avuto niente. Lo ha fatto soltanto per aiutarmi. Mi ha salvato.

Quante volte è stata ad Arcore?
Una sola.

ruby GetContent asp jpeg

E non ha mai più risentito Berlusconi?
No, l'ho sentito diverse altre volte.

Fonti di polizia raccontano che la sera in cui è stata fermata dagli agenti, a maggio, lei sarebbe stata rilasciata per interessamento di Palazzo Chigi...
Questo non lo so. Ad aspettarmi c'è quella ragazza... Nicole, che io non conoscevo. Subito dopo abbiamo chiamato Silvio. Era molto arrabbiato, mi ha sgridato, mi ha detto che gli avevo mentito dicendogli che ero maggiorenne. Mi ha anche sgridato perché facevo una vita che non gli piaceva. Mi ha raccomandato di comportarmi bene, di studiare.
Si rende conto che le dichiarazioni smentiscono totalmente quanto avrebbe detto finora? Ne esce un ritratto di Berlusconi simile al buon samaritano...
Questo è successo.

ruby GetContent asp jpeg

E di Lele Mora che cosa ci dice... anche gli episodi che riguardano lui sarebbero diversi da quanto scritto sui giornali e nei verbali della polizia?
Non è stato Mora a venirmi a cercare. Non è stato Emilio Fede. Sono stata io che una volta arrivata a Milano mi sono rivolta alla società di Mora. E ho mentito, ho detto che avevo 24 anni.

Si rende conto che questa nuova versione pare incredibile?
La verità è questa.

Dopo quella sera ha più sentito Berlusconi?
No. Mai. Gli voglio molto bene, è così tenero... Però ho cacciato via la scheda telefonica, ho buttato via tutto. Adesso la mia amicizia con Silvio potrebbe soltanto farmi cattiva pubblicità. Mi scusi la parola, ma rischio di passare per una zoccola.

RUBY

Ma lei chi è veramente?
Una ragazza che ha una fame incredibile di vivere. Ma per il mio futuro sogno soltanto di ottenere la cittadinanza italiana, di studiare e poi di diventare carabiniere.

Adesso come cambierà la sua vita?
Oggi faccio la cameriera, ma già tante televisioni e giornali mi cercano. Matrix e altri programmi mi hanno perfino offerto dei soldi per andare in tv per raccontare la mia storia.

RUBY

Matrix è un programma di Canale 5, la televisione di Berlusconi...
Non cerchi di farmi parlare male di lui. Gli voglio bene, gli devo molto.

2- "SILVIO MI MOSTRÒ L´AUDI E DISSE: È PER TE"
Piero Colaprico per "la Repubblica"

Per non farsi frastornare e restare ancorati alla realtà, occorre seguire quello che «fanno» i poliziotti. E intorno a questo architrave «poliziesco» vanno messi in evidenza alcuni dettagli fondamentali, per quanto surreali. Primo fatto. Alcuni detective sono in missione a Genova: ci sono andati a cercare Ruby, la minorenne invitata alle feste del premier ad Arcore, la ragazza del momento mediatico (e forse anche storico). E a cercare le sue «tracce».

Secondo fatto. Altri poliziotti, semplici agenti, graduati e funzionari, tutti in servizio in via Fatebenefratelli 11, sanno che è imminente la convocazione al palazzo di Giustizia. I magistrati intendono comprendere un po´ meglio, e al più presto, che cosa sia accaduto nella notte tra il 27 e il 28 maggio scorso. Ora, che ci sia stata una sorta di «truffa diplomatica» (Palazzo Chigi telefona spacciando la falsa notizia che «è la nipote di Mubarak» per tirar fuori l´amica del premier da un ufficio pubblico) è ormai una circostanza - per quanto incredibile sia - data per scontata.

RUBY

E persino l´ambasciata egiziana ci ha tenuto a far sapere che «non esiste» alcuna parentela tra il presidente e questa spigliata marocchina contrabbandata per «nipote».

Ora veniamo ai dettagli. La diciassettenne, ha molti amici in Liguria. Li ha soprattutto nel giro della «notte», nonostante il suo indirizzo fosse quello di una comunità per minori. I siti web si vanno riempiendo delle sue foto e delle sue performance in discoteca. E anche a Genova Ruby non è che sia stata molto riservata sull´immagine del premier e sulla sua vita milanese.

Lele Mora & Silvio Berlusconi

Un mese fa venne fermata alla stazione di Brignole. Solita trafila che riguarda i minori, per di più è una ragazza, truccatissima, e con in tasca 5mila euro in contanti. Troppi, pensarono i poliziotti, per una che dovrebbe stare in comunità: che fai? Risposta: «Non pensate male, sono una modella, e faccio le sfilate per Lele Mora».

Torna sempre l´ombra di Lele, e non solo la sua. Nei verbali milanesi, Ruby aveva raccontato di aver ricevuto in regalo da Berlusconi un´auto. Ieri, ricostruendo le storie delle feste con «bunga bunga» ad Arcore e dei soldi, dei gioielli, dell´abito di Valentino, avevamo omesso di citare il modello dell´auto. Bene. Alle ragazze come lei, sistemate nella comunità di Sant´Ilario, sui colli della città, che cosa raccontava Ruby? «Voi non lo sapete, ma Berlusconi mi ha regalato anche un´Audi R 8». Le amiche di chiacchierata l´avevano presa per un´esagerazione, ma il modello corrisponde al verbale.

E nel verbale lei racconta che, nella seconda serata dell´invito ad Arcore, avviene questa scena. Arriviamo, io ed Emilio Fede, poi Silvio - dice - mi trattiene e nel giardino della villa mi mostra l´Audi e dice che è per me. «Portatemi questi verbali», dice lei ieri sera, in un comprensibile tentativo di sfida e di minimizzare, di proteggersi e forse di proteggere «persone che mi hanno aiutato senza chiedere niente in cambio». Che è una bella frase, anche onesta, ma in un contesto che è quello che è.

Ruby

Ruby sa bene che l´emersione della «connection» (umana, e anche un po´ grottesca) tra lei, scappata dalla casetta di Letojanni, e gli inviti con grande sfoggio di generosità da parte di Silvio Berlusconi, è cominciata (ed è anche «sparita») in questura. Era la notte tra il 27 e il 28 maggio. Cinque mesi fa. Che cos´è dunque successo tra il primo piano e lo stanzone dei fermati, quando Ruby, accusata di furto, senza documenti, incontra gli agenti? La moviola delle indagini s´è messa di nuovo in movimento. E si va avanti fotogramma per fotogramma.

La «pratica Ruby», e cioè la storia burocratica della diciassettenne Karima (il suo vero nome), residente a Letojanni, figlia di un venditore ambulante e di una casalinga con la passione per lo spettacolo, formalmente è a posto. Non è che ci siano dei dilettanti allo sbaraglio. «Nessun privilegio o trattamento preferenziale per Ruby-Karima a seguito della telefonata della Presidenza del Consiglio», fanno sapere dalla stessa questura.

Ma resiste quel gigantesco «ma» intorno alla sua liberazione notturna e alle telefonate tra «una voce» di Palazzo Chigi e l´ufficio di gabinetto. E riguarda Nicole Minetti, 25 anni, consigliere regionale Pdl per ordine di Berlusconi, con un curriculum che passa da show girl a «igienista dentale» all´ospedale San Raffaele.

RUBY

Ora, è vero che Karima viene invitata dai poliziotti a parlare con i genitori in Sicilia e la telefonata è brusca: «Non ne vogliamo sapere più niente, scappa sempre, se sta a Milano tenetevela». È vero che il Tribunale dei minori viene allertato. È vero che non si trova a Milano una comunità disponibile e Ruby, molto probabilmente, con tutte le difficoltà del caso, resterà in una camera di sicurezza della questura.

Ma è anche vero, verissimo, che è accusata di furto. Che ha precedenti specifici per furto. Ma sei ore dopo il suo ingresso in questura una funzionaria arriva nello stanzone del fotosegnalemento e blocca tutto. E chi prende in carico una «scappata di casa» spacciata da Palazzo Chigi per la figlia di un capo di Stato straniero? Nicole Minetti, invitata anche lei alle feste di Arcore. La Procura vuole vederci un po´ più chiaro, anche se «a posteriori», nei modi e nei metodi di quella che resta la «consegna».

29 Ottobre 2010

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Waka-Waka
versione Bunga-Bunga by Elio:



[SM=x43657] [SM=x43611] [SM=x43656] [SM=x2199436] [SM=x43636]

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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1- SILVIO BERLUSCONI, UN UOMO SOLO ALLO SBANDO… MA CHI SONO GLI AMICI PIÙ’ FEDELI DEL BANANA IN QUESTA STAGIONE TRISTE, SOLITARIA E FINALE? UNO E’ LELE MORA, ANIMATORE E CUOCO (SIC!) DEL PRIVE’ DI SILVIO. L’ALTRO E’ UN ARZILLO SHOWMAN DI 79 ANNI, EMILIO FEDE: "IL BUNGA BUNGA? FORSE QUALCUNO CHIAMA COSI’ IL SALOTTO" -

2- SU YOUTUBE, IL BUNGA BUNGA DI ELIO E LE STORIE TESE. DA SOLO, VALE MILLE EDITORIALI -

img

A cura di Minimo Riserbo e Falbalà

Berlusconi BUNGA.jpg

1 - CHAPEAU!
Andate su Youtube ( http://www.youtube.com/watch?v=laep2Vei_YA ) a vedere Elio e le Storie Tese che cantano il Bunga Bunga.

Da solo, vale mille editoriali della Compagnia dei Lumi.

Elio e le storie tese

2 - NEL MOMENTO DEL BISOGNO...
C'e' da capirlo, Lui e la sua generosita' da brianzolo con il cuore in mano. Al Banana gli immigrati piacciono davvero, specie se giovani e gnocche. Solo che per colpa di quei cattivoni razzisti dell'Umberto e del Gian-Menefrego ha dovuto fare leggi durissime. Che aggira volentieri in privato e per questo nessuno lo puo' giudicare.

"Berlusconi e il pressing in questura: "L'ho fatto perche' sono di cuore. [SM=x44457] Su Ruby spazzatura mediatica un casino sul nulla" (Repubblica, p. 2). In fondo, con quella telefonata in questura da Palazzo Chigi, Silvio-Gesu' ha fatto come un qualunque sacerdote della Caritas. Ci ha solo messo un po' di fantasia in più'. [SM=x44522]

Silvio Sia LODato Ruby in black

Peccato solo che neppure al Corriere ci ridano su e che abbiano scatenato l'ispettrice Sarzanini: "Berlusconi chiamo' la polizia e la minorenne fu lasciata libera. I funzionari della Questura saranno interrogati" (p. 9).

Micidiale, soprattutto, il pezzo di Alberto Berticelli, che racconta con nomi e cognomi "quella notte di pressioni" alla Questura di Milano".

3 - UN UOMO SOLO ALLO SBANDO...
Ma chi sono gli amici più' fedeli del Banana in questa stagione triste, solitaria e finale? Uno e' Lele Mora, "Animatore del prive' di Silvio; lo scandalo-bis ferma la risalita. "Il mio mestiere? Tenere i segreti. E sogno la politica". Gia' accusato di bancarotta, ad Arcore si da' da fare anche come cuoco" (Repubblica, p. 7). L'altro e' un arzillo showman di 79 anni: "Fede: l'ho incontrata ad Arcore. Le ho detto di rivolgersi a Mora. Il bunga bunga? Forse qualcuno chiama cosi' il salotto" [SM=x44452] (Corriere, p. 5).

Lele Mora

4 - A CHI IL FANGO? A NOI!
Svolta moderata al Giornale di Feltrusconi: "Bunga bunga basta. Nuovo gossip sessuale contro il Cavaliere" (p.1). E Mortimer Sallusti ne approfitta per scrivere che lo scudo del Lodo Alfano serve eccome.

5 - MA FACCE RIDE!
Fede: "Non ho visto nulla, vado a letto presto" (Stampa, p. 2)

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30/10/2010 00:33

Berlusconi, nessuno mi fa cambiare stile di vita

Così Berlusconi parlando di Ruby.
Famiglia Cristiana, malattia premier fa tristezza e pietà


BRUXELLES - "Su quanto avviene a casa mia non devo chiarire niente perché da me entrano solo persone che si comportano bene". Lo ha detto Silvio Berlusconi rispondendo alle domande dei giornalisti sul caso Ruby al termine del Consiglio europeo. "Nessuno può farmi cambiare stile di vita". Berlusconi conferma di aver inviato Nicole Minetti, l'ex igienista dentale ora consigliere regionale in Lombardia, presso la Questura di Milano per aiutare Ruby, la ragazza marocchina coinvolta nell'inchiesta di Milano. "E' stata mandata da me per dare aiuto a una persona che poteva essere consegnata non ad una comuntà o alle carceri che non è una bella cosa, ma data in affidamento. Avendo un quadro di vita tragico, l'ho aiutata", ha detto il premier parlando con i cronisti a Bruxelles. Ma, aggiunge in riferimento a quanto scritto oggi da alcuni quotidiani, "non ho regalato auto o altro". "Sono una persona giocosa - ha aggiunto - amo la vita e amo le donne".

RELAZIONE QUESTORE A MARONI,RISPETTATE PROCEDURE - In una relazione esplicativa del questore di Milano, trasmessa al ministro dell'Interno Roberto Maroni attraverso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, emerge che in occasione dell'accompagnamento di Ruby negli uffici di polizia il 27 maggio scorso sono "state eseguite tutte le ordinarie procedure previste dal protocollo per i casi di rintraccio di persona minorenne". Lo si apprende da fonti del Viminale secondo le quali l'affidamento al consigliere regionale Nicole Minetti venne deciso "solo dopo che la Questura ebbe accertata la mancanza di posti presso le comunità della zona, dopo l'autorizzazione del magistrato competente e con il consenso della giovane marocchina"

F.CRISTIANA, MALATTIA PREMIER FA TRISTEZZA E PIETA'- Veronica Lario "lo aveva già segnalato", Berlusconi ha "una malattia, qualcosa di incontrollabile" ed è "incredibile che un uomo di simile livello non abbia il necessario autocontrollo. E che il suo entourage stia a guardare". Lo afferma il settimanale Famiglia Cristiana in un commento pubblicato sul suo sito. Tra le reazioni all'ultima "bufera" - scrive - "ne manca una che faticheremmo a definire, qualcosa che sta fra la tristezza civile e la pietà umana". "Non assistiamo soltanto a una tegola sulla testa del Berlusconi politico, primo ministro in carica e aspirante al Quirinale", afferma Famiglia Cristiana, "né stavolta si può parlare di complotto giudiziario, o tanto meno poliziesco". "Il fatto è - aggiunge - che esistono testimonianze, alcune opinabili ma altre, ahimè, documentate, che creano un duplice ordine di problemi". L'ultima vicenda avrebbe ulteriormente minato "la credibilità, meglio ancora la dignità, dell'uomo che governa il Paese; i riflessi sulla vita nazionale e sui rapporti con l'estero; l'esempio che dall'alto viene trasmesso ai normali cittadini. I quali non si sognano né trasgressioni né festini, ma da oggi dovranno abituarsi alle variazioni pecorecce sul 'bunga bunga'". E, oltre all'aspetto politico, il settimanale cattolico si allarma su quello umano. "L'altro problema, da valutare come se Berlusconi fosse un tizio qualunque, è la condizione che già la moglie, Veronica Lario, aveva pubblicamente segnalato. Uno stato di malattia, qualcosa di incontrollabile anche perchè consentito, anzi incoraggiato, dal potere e da enormi disponibilità di denaro". "Incredibile che un uomo di simile livello e responsabilità non disponga del necessario autocontrollo - afferma l'articolo - . E che il suo entourage stia a guardare". Tra le tante reazioni alla vicenda - tra "chi tende a ingigantire e chi tenta di argineare" - il periodico dei Paolini sottolinea come "la stampa di destra" faccia "titoloni su tutta la prima pagina". "Per una vicenda che si voleva sopire - aggiunge - strana tecnica. E siamo solo all'inizio. Come sa chi ha un minimo di esperienza sul gossip e le sue diramazioni, aspettiamoci il peggio".

FRANCESCHINI,SFIDUCIA? NO,MA PUNTIAMO A CADUTA GOVERNO - "Noi abbiamo il dovere di chiudere il più possibile in fretta la pagina del berlusconismo. La telefonata alla questura di Milano configura un reato grande come una casa e in qualsiasi paese del mondo avrebbe già portato alle dimissioni del premier. Adesso non ci interessa un applauso ad una nostra azione parlamentare, ma molto più concretamente la fine del governo Berlusconi". Così Dario Franceschini ha risposto al telefono alla domanda se il gruppo del Pd presenterà una mozione di sfiducia a Berlusconi sul caso Ruby.

ENRICO LETTA: SE FATTI CONFERMATI BERLUSCONI SI DIMETTA - "Quello che è emerso è molto grave. E se quei fatti sono confermati penso che non ci sia altra strada che le dimissioni del Presidente del Consiglio. In particolare mi riferisco alla pressioni esercitate dal premier sulla Questura milanese. Al di là di ragionamenti moralistici che comunque mi sento di fare, penso che i comportamenti disdicevoli del Presidente del Consiglio rappresentino un modo per calpestare l'etica pubblica". Lo ha detto Enrico Letta, parlando a Rosarno.

Fonte: ANSA

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30/10/2010 00:35

Dalla Russia al Brasile, la notizia fa il giro del mondo

In Germania la Bild titola: 17enne sostiene: Berlusconi voleva il 'Bunga Bunga'


ROMA - Dalla Russia al Brasile, dall'India alla Germania, le vicende della minorenne marocchina Ruby, la giovane che ha raccontato di incontri con il premier Silvio Berlusconi, fanno il giro del pianeta e balzano alle cronache di numerosi siti e quotidiani stranieri che, in articoli per lo più di cronaca, riportano i principali fatti "del nuovo scandalo" in cui è coinvolto il presidente del Consiglio italiano.

In Gran Bretagna, il DAILY TELEGRAPH scrive che "la teenager é stata testimone, nella lussuosa villa del premier, dei 'bunga-bunga' party, termine che indica uno dei giochi osceni favoriti da Berlusconi". Il GUARDIAN si sofferma invece sulla reazione del premier e titola: "Berlusconi denuncia il furore contro di lui sui legami con una diciassettenne".

In Germania, la BILD titola: "17enne sostiene: Berlusconi voleva il 'Bunga Bunga'. La procura indaga su persone fidate del presidente del consiglio". Mentre le autorevoli Frankfurter Allgemeine Zeitung (FAZ) e Sueddeutsche Zeitung (SZ) ignorano il caso, la conservatrice Die Welt titola "Clamore per party con minorenni. La marocchina 'Ruby R.' ha appena 17 anni. Sostiene di aver ricevuto regali peccaminosamente costosi da Silvio Berlusconi". Fra i siti delle riviste, lo Stern Online sottolinea invece "Nuovo clamore su presunti Sexpartys da Berlusconi".

In Francia la vicenda compare su numerosi siti di informazione. LIBERATION, in un ampio articolo, osserva: "In Italia, la politica è come il cinema". Il quotidiano online RUE89 invece titola "Le serate del bunga-bunga, Berlusconi e le donne, capitolo secondo".

Lo spagnolo EL PAIS dedica alla vicenda un ampio reportage da Roma, sottolineando che il caso suscita "una nuova questione di responsabilità politica" e chiedendosi se "la fragilità privata del Cavaliere metta in dubbio la credibilità del suo lavoro pubblico".

Ma l'eco delle rivelazioni di Ruby travalica i confini dell'Europa. In Russia ne parla il quotidiano moscovita PRAVDA mentre negli Stati Uniti se ne occupa l'influente blog politico 'THE HUFFINGTON POST'.

Nell'Argentina scossa dalla morte dell'ex presidente Kirchner LA NACION scrive che "un nuovo sexgate ha coinvolto Berlusconi". E dalla lontana India, il quotidiano HINDUSTAN TIMES, nel riportare "il nuovo scandalo" del premier, osserva: "Berlusconi dice di non essere un santo ma nega di aver mai pagato per fare sesso". E, in Brasile, l'ESTADO DE SAO PAOLO riporta il caso, titolando l'articolo con la reazione del premier: "E' solo spazzatura".

Fonte: ANSA

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30/10/2010 17:18

Pare che Ruby fosse destinata alla chiavata del martedì

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"Lei è l'unica donna più figa di se stessa" (Faustroll)

"Purtroppo ci sono degli inetti che vanno a cercare critica anzichè fare caps" (MORDIVOI)

"Siccome sul Forum ho una certa reputazione da difendere" (Elvenking)


"Che razza di party è mai questo? Non vedo alcool e c'è una sola bagascia" (Bender)






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30/10/2010 23:59

L'ira di Bossi: pronti all'esecutivo tecnico
"Il governo non può telefonare alla polizia"

«Dobbiamo prepararci. Il governo tecnico è alle porte.
E noi andremo all'opposizione. Per certi versi è pure un bene».
La sua analisi è spietata. E non lascia spazio a vie di fuga.
Fini valuta la rottura col Pdl, ma vuole arrivarci sulla giustizia e non sul Rubygate


EPPURE il quadro dipinto ieri da Umberto Bossi ha colto di sorpresa pochi dei membri della segreteria della Lega riunita d'emergenza ieri a Via Bellerio. Il braccio di ferro ininterrotto con Gianfranco Fini, gli esodi che stanno travagliando il Pdl e ora lo shock del «Rubygate» stanno facendo crollare le azioni del quarto esecutivo Berlusconi.


Tutti fattori che l'istinto politico del Senatur ha captato con nettezza. Infatti, davanti ad un centrodestra che un "colonnello" berlusconiano definisce «sfinito e depresso», si sta facendo sempre più largo la tentazione del blitz, della spallata al governo. Nelle ultime 48 ore, i contatti tra il segretario del Pd Bersani, il leader Udc Casini, il presidente della Camera Fini e il capogruppo democratico Franceschini si sono via via intensificati.

Soprattutto si è accelerato il pressing sul capo di Futuro e Libertà. Che mai come in questo momento ha iniziato concretamente a valutare l'idea di «rompere». Nei colloqui che Fini ha avuto con i vertici del suo movimento e con i rappresentanti dell'opposizione, ha fatto capire che stavolta «qualcosa è cambiato». «Ma il campo su cui far cadere il governo - è il suo ragionamento - non può essere quello delle compagnie femminili del premier». Il «Rubygate», insomma, non può essere l'appiglio per disarcionare il Cavaliere. I finiani, semmai, ora alzeranno il tiro su due fronti: la giustizia (lo stesso Fini ha dato il primo segnale ieri), e su «l'abuso di potere».

Il percorso, dunque, non è più quello fissato fino alla scorsa settimana. Non si tratta di aspettare le amministrative di primavera per «cuocere» il presidente del consiglio. Perché, come Casini ha fatto notare ai suoi interlocutori prima di partire per gli Stati uniti, «Berlusconi non sarà mai più così debole». Una debolezza non solo politica ma connessa al «malessere» dei vertici dell'Amministrazione pubblica, alla «freddezza» di ampi settori della Confindustria e alla distanza che le gerarchie ecclesiastiche hanno frapposto tra Palazzo Chigi e Oltretevere. Una considerazione che ha colpito non poco il presidente della Camera. E che sta corroborando le riflessioni di Bersani e Franceschini.

Non a caso l'opzione di presentare nei prossimi giorni una mozione di sfiducia sul caso «Ruby» per coinvolgere subito i finiani è stata accantonata. Sia il segretario Pd che il capogruppo hanno recepito il messaggio dei finiani: «non potete pretendere di farci votare la sfiducia su una cosa del genere». Ma sul resto la tensione verrà subito alzata. Nel Pdl poi è ormai scattata la sindrome del «si salvi chi può».

Molti dei «maggiorenti» del Popolo delle libertà hanno cominciato a parlare con franchezza persino con gli uomini del centrosinistra: «Così non si va avanti, non abbiamo più un leader. Forse è addirittura meglio che facciate un governo tecnico». L'esodo verso Fli e Udc è senza sosta, in modo particolare a livello locale. E intanto il presidente del consiglio si sente sempre più «accerchiato» e sospetta l'esistenza di un piano per «screditarmi a livello internazionale».

Per non parlare della crudezza con cui ieri Bossi ha parlato di Berlusconi e della sua coalizione. Con i big lumbard è stato pesantissimo nei confronti dell'inquilino di Palazzo Chigi anche in riferimento alla vicenda «Ruby». «Ma come gli viene in mente di chiamare la Questura. Un uomo del governo non può farlo, è a dir poco inopportuno. Questa è una cosa che danneggia noi. Ci fa perdere voti, soprattutto a Milano. Come lo spieghiamo?». E ancora: «Il redde rationem sarà a gennaio. Prepariamoci, Silvio cadrà e noi andremo all'opposizione. E ci resteremo. Qualcuno mi dice di un governo Tremonti, ma non esiste. Noi stiamo con Silvio. Tanto il governo tecnico dura comunque poco. Poi si torna al voto. E tutto sommato, prima delle urne, se stiamo un po' all'opposizione ci fa bene. Ci rigenererà».

L'obiettivo leghista è far arrivare la legislatura almeno fino a febbraio, quando scadranno i termini per i pareri da formulare ai decreti sul federalismo. Scaduti quei termini, i decreti entreranno in vigore. «A noi basta», ha ripetuto il Senatur. Che nel frattempo ha aperto di fatto la campagna elettorale. Il prossimo 20 novembre, infatti, si riunirà il «Parlamento del nord» che giaceva in sonno da anni: «Lì inizieremo a rullare i tamburi».

Una situazione senza vie di fuga di cui il Cavaliere ora inizia a preoccuparsi. «Al consiglio europeo - si è sfogato ieri con i fedelissimi - si parlava solo di quella Ruby. Avevano tutti in mano il New York Times. Ma se arriviamo a dicembre, il governo tecnico se lo scordano». Con l'ultimo scandalo, però, si è riaperto anche il fronte della Chiesa. Gianni Letta è dovuto correre ai ripari. Ha obbligato il premier a partecipare lunedì prossimo ad un meeting sulla famiglia organizzato da Carlo Giovanardi e a prevedere una manovrina a dicembre per finanziarie le scuole cattoliche. Il tutto mentre giovedì scorso si verificava un'assoluta novità per il centrosinistra. Quasi l'intero stato maggiore democratico (ad eccezione di Bersani) è stato ricevuto da Mons. Fisichella e da Josè Martins, ex prefetto della Congregazione per la santificazione. D'Alema, Franceschini, Finocchiaro hanno conversato per quasi un'ora con i due prelati. Segno che davvero nelle sale ovattate del Vaticano qualcosa è cambiato.

Fonte: Repubblica

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