Pubblicato: marzo 28, 2014 in Politica
Efe Bal, nota transessuale di origine turca, nei giorni scorsi, ha messo in atto una protesta nei confronti di Equitalia, che le ha chiesto 450.000 euro.
cosi’ dopo aver replicato, per scritto, alla richiesta di Befera, tramite l’acquisto di una pagina a pagamento, del Corriere della Sera, si è recata davanti alla sede del celebre quotidiano, denudandosi. La escort, famosa anche grazie alle ospitate in tanti salotti televisivi,
ha protestato non tanto per la pesante cartella arrivata dal fisco, si è detta pronta a pagare il suo debito, ma in cambio ha chiesto che la (sua) professione venga legalizzata, dandole gli stessi diritti che hanno i lavoratori. La denuncia, per atti osceni in luogo pubblico, l’aveva sicuraente prevista, e grazie alla pagina del quotidiano, ha potuto lanciare il suo libro, quello spogliarello poi, ha completato il suo proposito, attirare l’attenzione dei media, su quel problema, che tale potrebbe non essere, volendolo.
L’appello rivolto al premier Renzi; ‘Legalizza la prostituzione’ è stato raccolto da Alessandra Mussolini e dalla
senatrice Spilabotte, che hanno presentato, a Palazzo Madama, un disegno per riscrivere la legge, con la quale la Merlin, chiuse le ‘Case di tolleranza’ nel 1958.
Provate a domandare a qualche anziano, basterà che utilizziate, la parola magica ‘ Bordello’, e gli occhi di chi vi sta davanti, s’illumineranno, a me hanno descritto, saloni profumi e donne, come Fellini le ha dipinte nei suoi capolavori, quello che mi ha colpito, tra i racconti, conditi forse con un pizzico di fantasia, è il fatto che le mogli ‘tollerassero’, donne di una volta, che evidentemente sapevano che il menage quotidiano, poteva trarre linfa vitale da questi saltuari incontri, sono convinto che i maschietti di allora, avessero pan per focaccia dalle rispettive mogli. Altri tempi, oggi la prostituzione è un business colossale, per la maggior parte gestito dalla malavita, ci sono veri eserciti di giovani donne, tante delle quali giovanissime, obbligate al marciapiede, quel marciapiede che non esiste piu’ nelle principali città europee, basta affacciarsi nella vicina Svizzera come in Austria e Germania, per vedere vie e palazzi controllati dallo stato, hanno capito prima di noi (tanto per cambiare) che il controllo di un mercato in continua ascesa, come quello del sesso a pagamento, può essere ed è una risorsa economica incalcolabile, lavoratrici che pagano i contributi e ricevono assistenza, come in ogni altra professione.
Lo Stato fa cassa con la debolezza, il bisogno e la stupidità di noi italiani, che mettiamo banconote in macchinette ingorde, che non cacciamo mai un centesimo, e gira la testa, vergognandosi, per quello che sarebbe un vero business. Facciano loro, perchè andare in una casa chiusa, quando c’è quel ristorantino, fuori mano, che ha le camere con le moldave disponibili e pronte? Da domenica, comunque, prenderà il via una raccolta di firme, voluta dalla Lega Nord, per sistemare la vicenda, per adesso i banchetti di raccolta saranno nelle città emiliano romagnole, per poi estendersi a quelle di tante altre regioni. Sono in ballo tanti, troppi,miliardi all’anno, se Befera chiede mezzo milione di euro a un solo trans, quanti ne potrebbe ottenere globalmente da 80/100.000 prostitute e trans, con le tasse che, regolarmente, potrebbero pagare? Si potrebbe ridurre tante malattie virali, toglierebbero i mercanti dell’eros da strade e piazze, un duro colpo al racket malavitoso.