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Confindustria alza la voce col Governo

Ultimo Aggiornamento: 22/11/2010 15:02
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21/08/2009 01:32

ammortizzatori sociali, abbassare tasse, rendere più forti le imprese
Le richieste del leader di confindustria
Crisi, Marcegaglia: «Nuove misure
dal governo o l'autunno sarà difficile»
Al Tg1: rifinanziare gli ammortizzatori sociali, abbassare tasse e contributi sui salari aziendali, rendere più forti finanziariamente le imprese


ROMA - Il peggio sembra passato, ma il percorso per uscire dalla crisi è ancora «lungo è difficile»: il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, sollecita così il Governo a varare nuove misure, a fare a settembre «cose indispensabili se vogliamo evitare di avere un autunno davvero difficile». «Ci sono ancora molte cose da fare», dice la leader degli industriali. «Bisogna rifinanziare gli ammortizzatori sociali a sostegno di chi perde il posto di lavoro, bisogna abbassare tasse e contributi sui salari aziendali per dare più soldi in tasca ai lavoratori e più efficienza alle imprese, e infine dobbiamo anche rendere più forti finanziariamente le imprese». Il peggio sembra alle spalle e «probabilmente cominceremo lentamente a risalire, ma ci vorranno alcuni anni per tornare ai livelli di produzione che avevamo prima della crisi. Abbiamo ancora davanti un percorso lungo e difficile».

"SERIETA'" - Il nostro Paese, ha indicato la leader degli industriali in una intervista al Tg1, «sta peggio di Francia e Germania: quest'anno perderemo il 5% del Pil, e ci sono tante aziende che chiuderanno l'anno con cali di fatturati del 30, del 40, e perfino del 50%, con conseguenze gravi sull'occupazione».
Servono «molta serietà» ed «un grande senso di responsabilità da parte di tutti».


ALTRE VOCI - Anche la Cgil sollecita un rafforzamento degli ammortizzatori sociali, raddoppiando a 104 settimane la cassa integrazione ordinaria. Una scelta «necessaria, visto che in molti casi si sta arrivando al limite», per il sindacato di Corso d'Italia che calcola in 770mila i lavoratori coinvolti nei processi di cassa integrazione nei primi sei mesi del 2009.
Per l'eurobanchiere Lorenzo Bini Smaghi con la crisi l'Italia è tornata indietro di dieci anni: intervenendo a CortinaIncontra, il componente del comitato esecutivo della Bce ha sottolineato il rischio che dalla crisi escano «paesi più indebitati: per questo - avverte - bisogna dedicare tutte le risorse che risparmiamo per abbattere il debito pubblico».

Per il presidente di Fiat, Luca Cordero di Montezemolo, «ci vuole uno Stato più snello, rapido e competitivo. Il Governo ha fatto di tutto per evitare guai maggiori ma c'è una sfida per questa legislatura, la riforma dello Stato, perchè non possiamo competere con le mani legate».


20 agosto 2009
www.corriere.it/economia/09_agosto_20/marcegaglia_crisi_misure_c12af048-8dbd-11de-ac5b-00144f02aa...
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13/10/2009 22:00

Marcegaglia: «La Finanziaria? Per noi il giudizio è insufficiente»

Il presidente di Confindustria davanti alle commissioni Bilancio di Senato e Camera
Marcegaglia: «La Finanziaria?
Per noi il giudizio è insufficiente»


«Chiediamo che i capitoli fondamentali per dare competitività alle imprese vengano rifinanziati»

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Emma Marcegaglia
(Ferraro)

- «Noi esprimiamo un giudizio di insufficienza».
Lo ha detto il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, in audizione davanti alle commissioni Bilancio di Senato e Camera, sulla Finanziaria.
«Chiediamo che i capitoli fondamentali per dare competitività alle imprese vengano rifinanziati»
, ha aggiunto.

RICHIESTA CON FORZA - «Lo chiediamo con chiarezza, forza e determinazione»,
ha aggiunto il numero uno di Viale dell'Astronomia, riferendosi alle misure a suo giudizio necessarie per sostenere le imprese. Ad oggi, ha proseguito, «il nostro è stato un atteggiamento di responsabilità, abbiamo compreso che in una prima fase, nell'emergenza della crisi, c'è stata una concentrazione dei fondi su temi essenziali», a partire dagli ammortizzatori sociali, ma ora «vediamo una insufficienza di molte cose che chiediamo».

PROROGARE BONUS PATRIMONIALIZZAZIONE - «Abbiamo molto insistito sul bonus fiscale per la patrimonializzazione delle imprese che è stato dato e scade quest'anno, quindi chiediamo una proroga almeno a tutto il 2010 e un rafforzamento di questo bonus». Emma Marcegaglia a Palazzo Madama è stata decisa: inoltre Confindustria chiede «un'estensione ad altre forme di aumento di capitale, come la conversione di prestiti obbligazionari e capitale aggiuntivo in caso di fusione». Una proroga al 2010 è stata chiesta anche sul bonus per le aggregazioni di imprese.

I PUNTI - Ci vorranno almeno tre anni» per tornare ai livelli pre-crisi, ai livelli «di crescita del 2007».
«Oggi ci troviamo su un crinale stretto, da una parte abbiamo il problema del debito pubblico che limita l’azione del governo e dall’altra c’è l’assoluta consapevolezza sul fatto che dobbiamo intervenire per sostenere i primi segnali di miglioramento della congiuntura che sono ancora deboli» ha sottolineato Marcegaglia.
Tra le azioni che per Confindustria occorre mettere in campo ci sono:
1) il finanziamento di Industria 2015 per 300 milioni l’anno,
2) il sostegno a Ricerca e innovazione,
3) l’aumento per il 2010 dello stanziamento previsto di 280 milioni di euro per il fondo di garanzia per le pmi,
4) la proroga al 2010 del bonus fiscale per la patrimonializzazione delle imprese.

«Tutti i punti essenziali per dar vita a un disegno di politica industriale che possa aiutare il nostro sistema produttivo a uscire prima possibile da questa crisi ma soprattutto a uscire in modo più forte».

INCENTIVI AUTO - Sulla proroga degli incentivi auto «serve una riflessione attenta e bisogna muoversi in coordinamento con gli altri Paesi europei. L'auto è un settore importante ma ci sono anche altri settori esposti all'esportazione che sono in difficoltà, va fatto un ragionamento», ha aggiunto Marcegaglia.

CREDITO DIFFICILE - Davanti ai parlamentari la Marcegaglia ha parlato anche di credito: «Circa il 10-12% delle imprese rileva l'impossibilità ad avere credito, il 20-30% difficoltà ad ottenere risposte, il 90% sullo spread. Noi non facciamo crociate contro le banche ma ci interessa dare una risposta concreta» alle imprese, aggiungendo che da parte delle stesse imprese il credit crunch «percepito è -10%», rispetto agli ultimi anni.


Fonte: Corriere della Sera - 13 ottobre 2009


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14/10/2009 09:20

Riprendendo il mio commento censurato di 2 giorni fa, credo la risposta di Emma valga come un 2 di picche a Silvio
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14/10/2009 10:21

Re:
Renato Vallanzasca, 14/10/2009 9.20:

Riprendendo il mio commento censurato di 2 giorni fa, credo la risposta di Emma valga come un 2 di picche a Silvio




Non ho seguito la storia di quella tua censura, ma spero che tu abbia capito le ragioni della cosa.

Quanto a Confindustria invece non sottovalutarla:
ricordati che presto ci saranno le elezioni regionali
e per il PdL, dopo aver perso gran parte dell'appoggio dei cattolici per le ultime vicente,
è importante non perdere anche l'appoggio degli industriali (infatti loro lo hanno capito e stanno giocando al rialzo con tutte queste insistenti richieste).

Sarà anche una donna, ma le sue istanze sono condivise da gran parte dell'indotto generato dagli industriali che prima di rinnovare la fiducia a questo esecutivo vogliono sapere quale rotta voglia intraprendere per traghettare il Paese fuori dalla crisi il meglio ed il prima possibile (anzichè concentrarsi solo a risolvere le beghe giudiziarie di un solo individuo).

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19/11/2010 08:54

«Basta ingovernabilità, la situazione che c'è ci preoccupa»

john elkann: «aderisco in pieno a quello che ha detto Emma»

Marcegaglia: «Basta ingovernabilità,
la situazione che c'è ci preoccupa»

La presidente di Confindustria: «Non si può rimanere
a lungo in una situazione di incertezza»

Emma Marcegaglia (Fotogramma)
Emma Marcegaglia
MILANO - Ancora un richiamo al mondo politico, perché esca dalla situazione attuale.

«La situazione che c'è ovviamente ci preoccupa», dice la leader degli industriali, Emma Marcegaglia, del momento politico e della possibile crisi di governo. «Ribadiamo che il Paese va assolutamente governato. Non si può rimanere a lungo in una situazione di incertezza e di non governabilità che penalizza tutti, a partire dalle imprese che devono investire e andare avanti». Marcegaglia ha parlato a margine di un incontro con il Fondo sovrano Mubadala, al Ferrari World di Abu Dhabi.

L'APPOGGIO DI ELKANN - Il presidente di Fiat John Elkann, presente allo stesso evento, condivide questa posizione: «Aderisco in pieno a quello che ha detto Emma».






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19/11/2010 14:13


Ha detto una sacrosanta verità.

Occorre avere un governo stabile che garantisca una certa tranquillità.

_________________

Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.

(Voltaire)

ma difendiamo anche la grammatica Italiana





Sai cosa scrivere? Allora posta!
Non sai cosa scrivere? Allora spamma!

<-- IO -->

I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac Man avesse influenzato la nostra generazione ora staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva."
(Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)

Pochi anni dopo nacquero le feste rave, la musica techno e l'ecstasy...

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19/11/2010 20:39

Re:
Arjuna, 11/19/2010 2:13 PM:


Ha detto una sacrosanta verità.

Occorre avere un governo stabile che garantisca una certa tranquillità.



Però la stabilità deve essere il risultato, non una condizione forzata a priori.

Mi spiego: non mi sta bene una situazione politica per cui in nome della stabilità ci sia una delega in bianco senza controllo, e chi ha il potere lo conserva per tutto il mandato, qualunque cosa faccia, sacrificando ogni movimento critico in nome di una stabilità imposta.

Mi sta bene una situazione in cui chi governa la stabilità se la conquisti giorno per giorno lavorando seriamente, mantenendo gli impegni, ed agendo sempre con coerenza.

La stabilità deve essere in primis nei comportamenti delle persone: se queste sono "instabili" mentalmente, volubili, incostanti, soggetti ad impulsi e pulsioni improvvise e più o meno lecite, non vengano poi a lamentarsi, in nome di una tradita stabilità, se qualcuno li vuole cacciare via.

Credo, temo, che questa sia una considerazione assolutamente bi-partizan, ahinoi.

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22/11/2010 15:02

Re: Re:
fabius039, 19/11/2010 20.39:



Però la stabilità deve essere il risultato, non una condizione forzata a priori.

Mi spiego: non mi sta bene una situazione politica per cui in nome della stabilità ci sia una delega in bianco senza controllo, e chi ha il potere lo conserva per tutto il mandato, qualunque cosa faccia, sacrificando ogni movimento critico in nome di una stabilità imposta.

Mi sta bene una situazione in cui chi governa la stabilità se la conquisti giorno per giorno lavorando seriamente, mantenendo gli impegni, ed agendo sempre con coerenza.

La stabilità deve essere in primis nei comportamenti delle persone: se queste sono "instabili" mentalmente, volubili, incostanti, soggetti ad impulsi e pulsioni improvvise e più o meno lecite, non vengano poi a lamentarsi, in nome di una tradita stabilità, se qualcuno li vuole cacciare via.

Credo, temo, che questa sia una considerazione assolutamente bi-partizan, ahinoi.






In un mondo ideale sicuramente la stabilità dovrebbe essere il prodotto di accordi e volontà politiche precise.
Ed i politici dovrebbero mettere innanzi a tutto il bene della nazione. [SM=x44458]



Purtroppo non siamo in un mondo ideale. [SM=x44469]

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Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.

(Voltaire)

ma difendiamo anche la grammatica Italiana





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I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac Man avesse influenzato la nostra generazione ora staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva."
(Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)

Pochi anni dopo nacquero le feste rave, la musica techno e l'ecstasy...

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