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Boia chi molla !!! Fiducia o voto, traditori chi vota contro

Ultimo Aggiornamento: 28/11/2010 08:08
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27/11/2010 22:09

Berlusconi: traditore chi vota contro
Berlusconi: fiducia o voto, alle urne vinciamo. Presidente Camera: elezioni azzardo per Paese


ROMA - "La missione che vi affido è quella di aiutare gli italiani a capire questo momento politico così assurdo, così contrario agli interessi del Paese e così lontano dagli interessi veri della gente". Lo afferma il premier Silvio Berlusconi in un videomessaggio ai 'Promotori della Liberta''. "Il nostro è il governo del fare, del fare quello che la gente chiede alla politica, cioé quello di cui il Paese ha bisogno. Gli altri parlano, noi facciamo" dice il premier sottolineando che "i parlamentari eletti nel centrodestra saranno costretti a sostenerci con i loro voti sino al completamente della legislatura, chi non lo farà - aggiunge - si assumerà la responsabilità di aver tradito gli elettori e sarà segnato per tutta la vita dal marchio del tradimento e della slealtà". Lo afferma il premier Silvio Berlusconi in un audio-messaggio ai 'Promotori della Liberta''.

APERTI A TUTTI PER FARE PATTO LEGISLATURA - "Vogliamo realizzare con chi ci sta quel patto di legislatura del quale ho parlato nelle scorse settimane. Questo vuol dire che siamo aperti a ragionare con tutti senza pregiudizio se non con l'impegno della coerenza del rispetto al nostro programma e l'impegno della lealtà nei confronti nei nostri elettori". Lo afferma il premier in un altro passaggio dell'audio-messaggio inviato oggi ai Promotori della Libertà. "Questo governo è stato eletto dagli italiani e al nostro governo non c'é altra alternativa se non quello di nuove elezioni, che nessuno vuole perché sanno che se andassimo alle elezioni li sbaraglieremmo tutti". "Continueremo a lavorare perché sono convinto che il Parlamento ci assicurerà la fiducia, non solo al Senato, ma anche alla Camera: sono convinto che non ci sarà bisogno di nuove elezioni, perché il senso di responsabilità, la coerenza, il rispetto e la lealtà verso gli elettori, la necessità di evitare un salto nel buio".

ITALIA NON LIBERA SE TELEFONATE VIOLATE - "Quando oggi alziamo il telefono e non siamo convinti che la nostra conversazione sarà inviolata, sentiamo tutti di non essere in un Paese davvero libero". E' uno dei passaggi dell'audio-messaggio che il premier Silvio Berlusconi ha inviato ai Promotori della Libertà. "Le opposizioni di sinistra hanno l'obiettivo chiarissimo di ribaltare in Parlamento il voto espresso dagli italiani. Per arrivare a questo sanno che devono eliminare Silvio Berlusconi dalla scena politica perché hanno chiaro che Silvio Berlusconi costituisce un ostacolo insuperabile che si frappone alla conquista del potere da parte loro. Ma non ci riusciranno: noi e voi non lo consentiremo".

CRISI: NE STIAMO USCENDO MEGLIO DI ALTRI PAESI - "Abbiamo tenuto i conti pubblici in ordine, con il plauso di tutti gli organismi internazionali di controllo. Questo è stato un vero e proprio miracolo, se si considera il peso del debito pubblico che abbiamo ereditato. Stiamo portando l'Italia fuori dalla crisi economica meglio di altri Paesi" conclude il premier annunciando ''per sabato 11 e domenica 12 dicembre una grande, grande manifestazione'' e una raccolta di firme di sostegno all'azione del governo per non tradire gli elettori, allestendo punti di incontro e di dialogo con gli italiani nei gazebo, nelle piazze e nei teatri delle vostre città. So che molti di voi anticiperanno questa mobilitazione già dalla prossima settimana e quindi credo riusciremo a mettere in campo una mobilitazione, un'azione davvero efficace".

FINI, TRADITORI? SOLITA PROPAGANDA - ''Sono le solite affermazioni propagandistiche a cui non crede neanche lui''. Cosi' il presidente della Camera, Gianfranco Fini, giudica le accuse di tradimento rivolte da Berlusconi. Fini oggi e' nel Salento per una serie di incontri. ''La propaganda in politica si fa - ha detto in un'intervista all'emittente locale Telerama - ma lui a volte eccede''. ''Andare al voto sarebbe un azzardo per il Paese - ha detto ancora - Berlusconi non si rende conto che andando avanti cosi' non otterra' ne' la fiducia ne' le elezioni anticipati anche perche' molti parlamentari non vogliono andare al voto''.''In politica le categorie non devono essere evocate, ma il primo tradimento'' viene da coloro che hanno da sempre definito ''il Pdl come un partito plurale di massa e dell'amore''. Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, che oggi e' nel Salento per una serie di incontri. Parlando ad un emittente televisiva locale, Telerama, Fini ha ricordato di essere stato cacciato dal partito perche' sosteneva che c'era ''una soggezione del Pdl nei confronti della Lega''. ''Il tempo mi ha dato ragione - ha detto ancora - cosi' come quando sostenevo le tesi sulla legalita' e mi accusavano di essere un sovversivo, poi e' scoppiato il caso Sorrentino...''.

Fonte: ANSA

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27/11/2010 22:30

Berlusconi all'attacco dei "traditori"
Scontro con Fini: "Solita propaganda"

Audiomessaggio del Cavaliere ai Promotori della Libertà: "Noi andiamo avanti, noi facciamo, gli altri parlano". "La vita pubblica è paralizzata da una crisi politica che ci ha riportato indietro la vecchia partitocrazia, con i suoi linguaggi e i suoi egoismi". "Aperti a un patto di fine legislatura". Il presidente della Camera: "Traditori? E' stato lui a parlare del Pdl come del partito dell'Amore..."

ROMA - Nuovo scontro tra Berlusconi e Fini. Con toni che sono già quelli di una campagna elettorale. "Vogliono eliminarmi, ma non ci riusciranno. Noi andiamo avanti, noi facciamo, gli altri parlano" attacca il premier in un audiomessaggio ai Promotori della Libertà, in cui rivendica al suo governo di aver lavorato bene e "risolto numerose emergenze". Poi l'affondo contro i finiani, definiti "traditori" e un tentatuvo di infilarsi in presunte divisioni all'intenro di Fli: "Molti sono in difficoltà e si interrogano se tradire o meno". Durissima, a stretto giro Fini, la replica di Fini: "Solo propaganda, se c'è un 'traditore' è lui"..

ASCOLTA L'AUDIO DI BERLUSCONI

"Chi è salito sui tetti per protestare contro la riforma dell'università difende i baroni", attacca il presidente del Consiglio mentre nelle piazze continua la lotta degli studenti. Quella lotta, assicura Berlusconi, "che è organizzata dalla sinistra".

Poi tocca alla situazione politica. Chiaro il messaggio ai finiani, spina nel fianco del premier: "La vita pubblica è paralizzata da una crisi politica, irragionevole e irresponsabile, che ci ha riportato indietro alla vecchia partitocrazia, con i suoi linguaggi e i suoi egoismi", scandisce il Cavaliere. Che ostenta la consueta sicurezza: "Questo governo è stato eletto dagli italiani e al nostro governo non c'è altra alternativa". Il 14 dicembre, garantisce, "avrò la fiducia, ma non dovrà essere occasionale". E chi voterà contro "sarà segnato come un traditore a vita". Se poi si dovesse andare al voto, il premier ha una certezza: "Sbaraglieremo tutti". Toni forti, mitigati, da quello che suona come un appello più formale che altro: "Vogliamo realizzare con chi ci sta quel patto di legislatura del quale ho parlato nelle scorse settimane. Questo vuol dire che siamo aperti a ragionare con tutti senza pregiudizio".

Riforma giustizia dopo la fiducia. Poi, in un messaggio al partitino di Pionati, il Cavaliere annuncia che "appena il Parlamento ci avrà confermato la fiducia, cosa di cui sono certo anche grazie al vostro impegno, le prossime tappe saranno la riforma costituzionale della giustizia e per un fisco al passo con i tempi più equo e più attento alle famiglie con i figli a carico".

Fini: "E' lui il traditore". Affermazioni che il presidente del Camera definisce propaganda: "Sono le solite affermazioni propagandistiche a cui non crede neanche lui", replica dal Salento, dove si trova per una serie di incontri. "La propaganda in politica si fa - ha detto in un'intervista all'emittente locale Telerama - ma lui a volte eccede. Andare al voto sarebbe un azzardo per il Paese: Berlusconi non si rende conto che andando avanti così non otterrà nè la fiducia nè le elezioni anticipate, anche perchè molti parlamentari non vogliono andare al voto". E, replicando all'accusa di tradimento, afferma: "In politica le categorie non devono essere evocate, ma il primo tradimento viene da coloro che hanno da sempre definito il Pdl come un partito plurale di massa e dell'amore".

FIni poi ribadisce quanto detto ieri: "Oggi andare al voto sarebbe un
azzardo per il Paese. Al tempo stesso mi chiedo se Berlusconi non si renda conto che andando avanti così non otterrà la fiducia e non ci sarà nemmeno il ricorso alle urne perchè tanti parlamentari non vogliono andare al voto".

Scontro sul "complotto". Quello che sta accadendo contro l'Italia non è una strategia né un complotto, ma ci sono "una serie di fatti che si possono sommare" e che danneggiano l'immagine del Paese. Dopo l'allarme lanciato ieri da palazzo Chigi, il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, circoscrive la vicenda. Così come il ministro Raffaele Fitto, che parla di "una serie di coincidenze che rischiano di dare la senzazione di attacco concentrico all'Italia da parte di forze esterne e interne al nostro Paese". Granitica invece la convizione del ministro Maria Stella Gelmini: "E' veramente scandaloso che ci siano italiani che, pur di dare addosso al presidente Berlusconi, facciano il tifo perché l'Italia crolli". La Lega, invece, utilizza la vicenda per rilanciare la sua voglia di elezioni: "ll sonno della ragione genera mostri ma anche il sonno della politica, o meglio la sua debolezza, genera mostri ancor più grandi. Le elezioni non sono un capriccio della Lega, ma sono fatte per ridare forza alla politica e mobilitare i cittadini", dice il ministro per l'Attuazione del programma Roberto Calderoli.

Durissima, invece, la reazione dell'opposizione. "Siamo di fronte ad un uomo fuori di senno, vittima dei suoi fallimenti e dei suoi fantasmi, assecondato da un esecutivo di compiacenti lacchè, pronti a tutto", afferma Massimo Donadi, presidente dei deputati di Idv. "Un governo che nella sua impotenza solleva un problema del genere e lo lascia lì per aria dimostra solo di essere solo un governo pericoloso, un governo dell'instabilità" commenta il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. Per Nichi Vendola, leader di Sel, "c'è una strategia contro l'Italia e l'autore è Berlusconi".

Fonte: Repubblica

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27/11/2010 23:33

Re:
binariomorto, 27/11/2010 22.30:

Berlusconi all'attacco dei "traditori"
Scontro con Fini: "Solita propaganda"

"Siamo di fronte ad un uomo fuori di senno, vittima dei suoi fallimenti e dei suoi fantasmi, assecondato da un esecutivo di compiacenti lacchè, pronti a tutto", afferma Massimo Donadi, presidente dei deputati di Idv. "Un governo che nella sua impotenza solleva un problema del genere e lo lascia lì per aria dimostra solo di essere solo un governo pericoloso, un governo dell'instabilità" commenta il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. Per Nichi Vendola, leader di Sel, "c'è una strategia contro l'Italia e l'autore è Berlusconi".

Fonte: Repubblica



NEWS FfMagazine
Altro che Fli: a pensarci, i "valori" e il "programma" sono stati traditi da altri...
Ma chi sono i veri traditori?
di Federico Brusadelli

Che per polemizzare con il “nemico” sul Giornale di famiglia si tirino fuori Cesare Lombroso, la numerologia, gli anagrammi, le cravatte e i chewing-gum, passi.
Roba un po’ triste, ma pazienza. Si potrebbe rispondere calando sul tavolo i tacchi e il cerone, i capelli posticci e i vulcani finti, ma non è il caso. Non è politica.
Se però, sempre per polemizzare con il “nemico” questa volta a livello politico
(e per dare il “la” alla campagna elettorale) esponenti di primo piano del partito di maggioranza tirano fuori, con toni accesi e accenti da melodramma, le solite accuse ritrite di ingratitudine e di “tradimento”, allora lì è il caso di rispondere. Anzi, di ragionarci su.

I futuristi hanno “consumato un tradimento”, dunque. E allora viene naturale domandarsi: tradimento di cosa?
Tradimento “della destra”, risponde qualcuno.
Dei “valori”. Del “programma”. Del “patto con gli elettori”. Parole buone per qualche spot elettorale, per qualche slogan, per qualche cartellone. Ma ci vuole poco a declinarlo, a “svelarlo”, questo tradimento. Ci vuole poco a osservare i fatti oltre la propaganda, e a darsi qualche risposta.

Perché uno si chiede: è tradimento del “patto con gli elettori”, invocare il rispetto dell’unità nazionale, dei suoi simboli, delle sue istituzioni?

Salvare l’inno da chi vorrebbe gettarlo nel dimenticatoio?
Difendere la bandiera da chi vorrebbe destinarla a meno nobili scopi?
È tradimento del “programma”, non chiudere gli occhi davanti a una scuola pubblica che diventa tempio padano?
Opporsi a leggi che imbavagliano l’informazione?
A “processi brevi” che rischierebbero di seminare nel paese ingiustizie e impunità?
È tradimento dei “valori” (anche e soprattutto cristiani, in questo caso) dire di no alle ronde, ai medici spia e ai presidi spia?
Chiedere di coniugare la fermezza con la solidarietà e l’integrazione?


E quali “valori” si tradiscono, parlando di legalità e di rispetto delle regole?
Ricordando che gli “eroi” sono Falcone e Borsellino, non certo Mangano?

E si infanga il “patto con gli elettori”, chiedendo sobrietà e decoro?
E la “laicità positiva” quale punto del programma mette in discussione?

Pretendere che si investa sull’istruzione e sulla ricerca, significa tradire “la destra”?

No, forse i traditori sono altri.
Forse a tradire i “valori” è chi ha deciso di appaltare la storia della destra italiana alla sottocultura leghista.
E chi contestualizza le bestemmie e lancia accuse di “moralismo”

(magari dopo aver partecipato a moderne crociate proprio in nome di valori etici e, spesso, di una malintesa “moralità”).

Forse a tradire il “programma” è chi ha concentrato ogni singola energia politica a risolvere questioni che in quel programma non erano nemmeno accennate.

Forse a tradire il “patto con gli elettori” è chi ha cacciato in 2 ore dal partito una delle anime che l’avevano costruito
, imbastendo poi una pietosa compravendita di parlamentari, un “auto-ribaltone” fallito, degno del peggior teatrino della politica.

Insomma, sarebbe utile al PdL, prima ancora che al paese, mettere da parte un’argomentazione debole e non credibile.
Un’argomentazione che rischia di trasformarsi in un boomerang.
Perché chi la lancia contribuisce, involontariamente, a chiarire agli italiani quali siano i veri “valori” su cui si misura il tradimento o la fedeltà.
Anzi, l'unico “valore”. Perché è uno solo: il dottor Berlusconi.

Fonte: Fare Futuro Web Magazine - 17 novembre 2010

[SM=x44515]

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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Città: ROMA
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Utente Power



28/11/2010 08:08

scommettiamo che il cavalier bandana applichera' il metodo boffo sguinzagliando ( verbo non scelto a caso ) feltri, belpietro, sallusti, fede e minzolini contro coloro che il 14 dicembre gli toglieranno la fiducia ???
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