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La cucina delle feste

Ultimo Aggiornamento: 24/04/2011 11:19
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06/12/2010 17:32

Avete già idee su cosa cucinare tra Natale e Capodanno?

Io per la Vigilia come antipasto volevo fare la bagna cauda e poi continuare con qualcosa di pesce.

Per il resto ancora non so [SM=x44464]

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06/12/2010 17:48

Io so che mangerò ma non cucinerò [SM=x44499]
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06/12/2010 19:32

Re:
radcla, 06/12/2010 17.48:

Io so che mangerò ma non cucinerò [SM=x44499]




io non cucinerò e non mangerò [SM=x44499] cioè...mangerò poco come sempre...che già solo il pensiero mi fa venire la nausea [SM=x44468]
e che ci posso fare? è un mio limite [SM=x44464]

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<<<<--------------°°°-------------->>>><<<<--------------°°°-------------->>>>
Ho capito che se una persona si ritiene superiore, bisogna lasciarla vivere nella sua inferiorità
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17/12/2010 08:54

io per la Vigilia ho gli suoceri e i miei genitori con mia sorella e la sorella del Kikko a cena...

ANTIPASTI
cocktail di gamberi
gamberi con crema di fagioli
cozze e vongole
antipasto di mare

PRIMI
tagliatelle zucchine e gamberi

SECONDI
spiedini di gamberi e di seppie

CONTORNI
patate fritte
insalata


il pesce lo vado a prendere fresco a Porto Garibaldi la mattina

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Teo e Gaby Julio

L'AMORE E': Riconoscere tra tante la cacca della tua compagna!!!!



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21/12/2010 12:46

Ci sono.
Per la Vigilia ce l'ho fatta.


Antipasto:

Tartare di tonno e Tartare di pesce spada.
Scampi crudi
Canoce (cicale) bollite
capesante al forno
gamberetti con salsa rosa

Primo

risotto con calamari e radicchio

secondo

branzino al forno
patate al forno
radicchio ai ferri
peperoni al forno con acciughe
e insalata mista


dolce:

coppette con mascarpone, pandoro e cioccolato fuso.



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I trigliceridi mi stanno uccidendo... [SM=x44497]

guarderò gli altri abbuffarsi e fantasticherò sulle mie verdurine bollite [SM=x44469]

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IL MIO 8 MARZO [SM=x44624]

La musica non è mai un'isola... la musica è il mare
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21/12/2010 15:22

Re:
Il vecchio Gio, 21/12/2010 12.52:

I trigliceridi mi stanno uccidendo... [SM=x44497]

guarderò gli altri abbuffarsi e fantasticherò sulle mie verdurine bollite [SM=x44469]




Su..la verdurina anche non bollita è un toccasana... [SM=x44499]

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Ka cimm a fe?




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21/12/2010 15:31


Tra moglie e sua madre c'è un accesissimo dibattito se è meglio fare la pasta al forno o gli agnolotti. [SM=x44485]

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Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.

(Voltaire)

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<-- IO -->

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(Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)

Pochi anni dopo nacquero le feste rave, la musica techno e l'ecstasy...

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22/12/2010 17:03

Ecco qualche idea dall'antipasto al dolce rigorosamente Vegan!
 piatti  scelti dalle ricette delle tradizioni culinarie regionali...perché un altro Natale è possibile!

Mangiare»Vegetariano & Vegano»
Menù Natale 2010: ricette tradizionali vegan per la cena della vigilia e il pranzo del 25 | Stampa |
Mercoledì 22 Dicembre 2010 14:45    Scritto da Verdiana Amorosi
Indice
Menù Natale 2010: ricette tradizionali vegan per la cena della vigilia e il pranzo del 25
Menù vegan per il pranzo di Natale

Siamo quasi a Natale e molti di voi si staranno ponendo la fatidica domanda: “cosa cuciniamo per la Vigilia? E per il pranzo del 25?”. 
Anche quest’anno noi di greenMe.it vi veniamo in soccorso proponendovi due menu esclusivamente vegani, dedicati a tutti coloro che per motivi etici e ambientali escludono dalla propria dieta la carne e tutti i derivati degli animali

A differenza degli altri menù proposti fino ad oggi però, vi suggeriamo dei piatti a base di prodotti tipici dei nostri territori (meglio se a chilometri zero) che si rifanno alla nostra tradizione culinaria regionale. Le pietanze che troverete in questa sezione infatti, sono stati presi in prestito dai classici ricettari della nonna, rielaborati in chiave vegana, aggiungendoci un tocco di modernità per renderli più semplici nella preparazione.

Un modo per celebrare un Natale più  eco-sostenibile, che permette di ridurre sensibilmente la nostra impronta ambientale e festeggiare così in modo più consapevole. 
Nel fare la spesa e scegliere gli alimenti per il vostro menu di Natale, oltre alla qualità (meglio se biologica) e alla tipicità (consigliamo i prodotti del vostro territorio, meglio se acquistati direttamente dal contadino), vi raccomandiamo di fare molta attenzione alle porzioni, per evitare di acquistare cibo in eccesso destinato inevitabilmente ad essere gettato nella pattumiera.  
Quindi, quando acquistate i cibi da cucinare, considerate il numero esatto di culattoni a tavola: solo pochi arriveranno ad assaggiare  fino in fondo tutte le bontà, la maggior parte si arrenderà molto prima! Evitate pertanto di fare la spesa per un esercito e cercate di riciclare tutto ciò che dovesse avanzare.

Menù vegan per la cena della Vigilia:

Antipasto: Focaccia pugliese vegana

FOCACCIA-PUGLIESE

Ingredienti

  • 250 g di farina “00”  
  • 250 g farina di grano duro rimacinata 
  • 250 g di patate 
  • acqua 
  • 1 cucchiaio di zucchero 
  • 1 cucchiaio di sale 
  • 1 cubetto lievito 

Per il condimento: 

  • 10 pachino 
  • 10 olive nere  
  • origano 
  • olio

Prima di tutto, mettete le patate (con tutta la buccia) in una pentola con acqua fredda, portate a bollore e fatele cuocere per circa 40 minuti - o fino a quando saranno così morbide da poterle infilzare facilmente con una forchetta.

A questo punto scolatele, togliete la buccia, schiacciatele con una forchetta (o uno schiaccia-patate) fino a farne una purea omogenea e liscia e lasciate freddare.

Poi mettete le due farine a fontana sul piano da lavoro, fate un buco al centro e metteteci il lievito sciogliendolo con un po’ di acqua tiepida; aggiungete lo zucchero e impastate per qualche minuto. Poi aggiungeteci la purea di patate, impastate ancora per qualche minuto fino a quando non otterrete una pasta uniforme e appiccicosa.  
Fatto questo, oliate bene una teglia da forno, adagiateci la pasta, livellatela bene con le mani per uniformarne la superficie, copritela con un panno e lasciatela lievitare per circa 3 ore in un luogo caldo e asciutto.

Trascorso questo tempo, riscaldate il forno a 220 gradi; in attesa che arrivi a temperatura farcite la focaccia: tagliate i pachino a metà e coprite tutta la superficie della pasta, aggiungete le olive, l’origano e un filo d’olio.

Infornate per circa 30 minuti e prima di servire la focaccia bella fumante aggiungete ancora un filo d’olio. 
Questa focaccia non è solo buona, ma anche comoda, perché potete servirla sia calda che fredda; quindi potete prepararla anche il giorno prima e servirla all’ultimo istante!

 


Toscana a tavola: la pappa al pomodoro

pappa-al-pomodor1

Ingredienti
  • 800 g di pane raffermo 
  • pomodori maturi 
  • 50 g di basilico 
  • 3 spicchi di aglio 
  • olio 
  • sale  
  • pepe

Friggete gli spicchi di aglio nell’olio, poi aggiungete i pomodori a cubetti, mescolate bene per insaporire, mettete un pizzico di sale e quando i pomodori saranno belli morbidi aggiungete il basilico, un pizzico di pepe, mescolate e fate cuocere per circa 10 minuti.  

Se il composto si asciuga troppo, aggiungete un mestolo di acqua tiepida (o del brodo vegetale), lasciate bollire per 10 minuti ancora e poi aggiungete le fette di pane raffermo tagliate a pezzi.

Mescolate bene per insaporire il pane, lasciate cuocere altri quindi minuti, poi togliete la pappa dal fuoco e lasciatela riposare per circa un’ora (con il coperchio), servitela con un filo d’olio a crudo.

 


 
Panelle fritte siciliane 

panelle

Ingredienti
  • 200 grammi di farina di ceci 
  • 500 g acqua 
  • sale 


Fate sciogliere 200 grammi di farina di ceci, a freddo, in 500 g di acqua salata, mescolate bene, facendo attenzione che non si formino grumi, e aggiungete un po’ di pepe; poi mettete sul fuoco a fiamma bassissima e mescolate continuamente.  

Fate cuocere per circa 15 minuti, o fino a quando l’impasto non inizierà a staccarsi dalle pareti della pentola, poi versate rapidamente il composto di ceci su una superficie liscia e bagnata (come ad esempio un tavolo di marmo o di legno), stendetelo con un coltello e rendetelo il più sottile possibile. Lasciate raffreddare e riposare per qualche minuto, poi tagliate la pasta raffreddata in tanti rettangoli. A questo punto versate dell’olio di semi nella friggitrice - o in una padella - e soffriggete le panelle fino a quando non saranno dorate.  
Scolatele e servitele!


Zucca pastellata al forno di Mantova 

Ingredienti
  • considerate 80 g di zucca per ogni commensale 
  • acqua 
  • farina 
  • birra  
  • sesamo

Prima di tutto, tagliate, mondate e pulite la zucca, poi tagliatela a dadini non troppo piccoli (consigliano dei cubetti da 3cm per 3); poi preparate una pastella con 100 g di acqua, 100 g di birra e 150 g di farina, mescolate fino ad ottenere un composto piuttosto lento, ma non liquido, ed immergeteci i tocchetti di zucca. Scolateli per togliere la pastella in eccesso, spolverizzateli con i semi di sesamo e friggeteli fino a farli dorare. 
Scolate su carta assorbente e servite caldi! 

 


Dolce: Panettone milanese  vegan

panettone vegan


Per preparare il panettone in casa – che sia classico o in versione vegana – occorrono molte ore, quindi se decidete di realizzare questa ricetta, sappiate che ci vogliono circa due giorni (perché la pasta deve lievitare a lungo); inoltre è importante lavorare la pasta e farla lievitare in un luogo asciutto e tiepido, al riparo da correnti d’aria. Premettiamo che non è un’operazione semplice, ma una volta seguite alla lettera tutte le procedure, il risultato sarà davvero soddisfacente! 

Per due panettoni da circa mezzo chilo: 

Ingredienti
  • 400 g di farina “00” 
  • 150 g di margarina vegetale 
  • 100 g zucchero 
  • 70 g uva passa 
  • circa 90 g lievito di pane (*50 g farina, 40 g acqua, 6 g lievito di birra in cubetti) 
  • 3 banane 
  • sale 
  • semini di una bacca di vaniglia 
  • latte di soia 
  • gocce di cioccolato vegano

Prima di tutto preparate il lievito, unendo 50 g farina, 40 g acqua, 6 g lievito di birra in cubetti, impastate fino ad ottenere un composto omogeneo, copritelo con della pellicola per cibi e lasciatelo lievitare in un posto tiepido e asciutto per circa due ore, o fino a quando il volume non sarà raddoppiato.  

Poi, setacciate 50 g di farina sul piano da lavoro, formando una piccola fontana, fate un buco al centro e metteteci il lievito sciolto (quello che avete fatto lievitare per due ore) con un po’ di acqua tiepida, impastate fino ad ottenere una pasta morbida, mettetela in una ciotola di vetro oliata, coprite con un panno e fate lievitare per circa tre ore.

Trascorso questo tempo, mettete 50 g di farina sul vostro piano da lavoro e ripetete la stessa operazione di prima: prendete la pasta lievitata e mettetela al centro, facendola sciogliere con un po’ di acqua tiepida. Impastate fino ad ottenere una pasta morbida, mettetela in una ciotola di vetro oliata, coprite con un panno e fate lievitare per circa due ore.

Sciogliete 100 g di margarina in un pentolino a bagno maria e in un altro fate sciogliere tutto lo zucchero con un po’ di acqua tiepida e mescolate fino ad ottenere uno sciroppo denso.

Trascorse le due ore di lievitazione della pasta, riprendetela, setacciate la farina rimasta, e mettete al centro la pasta lievitata, facendola sciogliere sempre con un po’ di acqua tiepida, aggiungete la margarina sciolta, lo sciroppo di zucchero, le 3 banane schiacciate, i semi di vaniglia e impastate bene, aiutandovi con tutta la farina che avete sul piano, fino ad ottenere una pasta uniforme. 

Impastate per circa 20 minuti: la pasta che otterrete deve essere soda ed elastica allo stesso tempo. A questo punto aggiungete le gocce di cioccolato e l’uvetta, impastate di nuovo e dividete la pasta in due parti: ognuna sarà un panettone. 

Coprite la vostra teglia con carta da forno, posatevi i due  impasti, separandoli bene uno dall’altro, (considerate che durante la cottura ogni panettone raddoppierà il suo volume); preriscaldate il forno a 220 gradi e poi spennellate la superficie di ogni panettone con del latte di soia.

Infornate per dieci minuti, poi abbassate la temperature a 180 gradi e cuocete per altri 15 minuti.  
Servite freddi e…buon Natale!

Leggi il menù vegan per il pranzo di Natale



Succ. >Dolci vegan: la ricetta del Torrone

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22/12/2010 17:07

Il menu per il pranzo di Natale vegan 

pranzo_natale

Anche il menu del 25 dicembre – come quello della Vigilia – è a base di piatti ispirati alla tradizione culinaria regionale del nostro Paese, che abbiamo rivisitato in chiave vegana e moderna, per accontentare tutti i palati e i più diversi stili di vita.

Zeppoline calabresi con salame di tofu 

Ingredienti

  • 400 di farina “0” o “1” 
  • 450 g di acqua 
  • 16 g di lievito di birra (in cubetto) 
  • un bicchiere di birra 
  • 1 pizzico di sale 

 

Unite acqua, farina e lievito in una ciotola, impastate con le mani fino ad ottenere n composto molto molle, che si attacca facilmente alle dita, aggiungete una presa di sale e impastate nuovamente. Coprite la pasta con un panno e fate lievitare per un’oretta. Trascorso questo tempo, riprendete la pasta lievitata e mettetela sul piano da lavoro, poi riscaldate la birra in un pentolino per un paio di minuti, travasatela in un bicchiere freddo e intingeteci le dita, quindi dividete la pasta in tante piccole palline più o meno regolari (del diametro di circa 4 cm), friggetele in abbondante olio di semi – meglio se nella friggitrice che garantisce una temperatura ottimale – poi scolate su carta assorbente.  
Mettete tutte le zeppoline su un piatto da portata, accompagnate da tocchetti di salame tofu.


Stracci campagnoli della Tuscia viterbese con salsiccia vegana

Ingredienti 

  • 400 g di farina  
  • 400 g di acqua tiepida 
  • olio extra vergine di oliva 
  • 1 presa di sale 
  • 4 g di lievito di birra in cubetto  

Per il condimento 

  • 500 gr. di salsiccia vegana (400 g di legumi a scelta tra fave, fagioli e lenticchie + 100 g di farina bianca di tipo 0 e 100 g di fecola di patate) 
  • 250 g pomodori pelati 
  • olio extravergine d'oliva 
  • 1 cipolla

Iniziate con la preparazione della pasta: unite acqua, farina, lievito e fatene un impasto morbido, come quello della pizza; oliate una ciotola di vetro e metteteci la pasta, coprite con un panno e lasciate lievitare per circa 3 ore.  

Nel frattempo preparate la salsiccia vegana: mettete i legumi nella pentola a pressione, aggiungete mezza cipolla tagliata a fettine, un filo d’olio, una presa di sale e coprite il tutto con acqua (il livello dell’acqua deve superare di due dita quello dei legumi).

Fate cuocere per circa 20 minuti dall’inizio del sibilo della valvola, poi fate uscire tutto il vapore e lasciate freddare qualche minuto; quindi frullate tutti i legumi, sciogliete la farina 0 e la fecola di patate con un po’ di acqua fino a fare una cremina e unitela al passato di legumi. Impastate e fatene un filoncino stretto e lungo, come fosse una salsiccia. Riscaldate il forno a 180 gradi, poi coprite una teglia con carta da forno e fatela cuocere per circa 20 minuti. 
Una volta cotta, lasciatela freddare completamente, poi tagliatela a pezzettini come fosse una normale salsiccia.  

A questo punto, mettete dell’olio in una padella e fate soffriggere, aggiungeteci mezza cipolla a fettine e quando imbiondisce aggiungete i pezzi di salsiccia; fate cuocere per qualche minuto, poi aggiungeteci i pomodori pelati, qualche presa di sale e lasciate cuocere a fuoco basso.  

Trascorse le tre ore di lievitazione, riprendete la pasta e tagliatela in tanti pezzi, mettete sul fuoco una pentola con l’acqua e cuocete come fossero degli gnocchi: potrete scolare quando i pezzi di pasta (stracci) verranno a galla.  

Una volta scolati gli stracci, conditeli con il sugo di salsiccia vegana che avete preparato e servite.  

 


Tradizione piemontese: il Tortino di pane e verdure 

tortino_pane

Ingredienti 
  • 200 g di mollica di pane bagnato con latte di soia 
  • 200 g di lenticchie e fagioli misti 
  • 200 g di verdure lessate (a piacere) 
  • 100 g di farina 
  • acqua

 

Mettete lenticchie e fagioli nella pentola a pressione, aggiungete mezza cipolla tagliata a fettine, un filo d’olio, una presa di sale, un pizzico di pepe e coprite leggermente con acqua. 
Fate cuocere per una ventina di minuti da quando la valvola della pentola inizia a fischiare; poi frullate tutto e aggiungete le verdure lessate; quindi sciogliete la farina in un po’ di acqua fino ad ottenere un composto liquido e unitelo ai legumi e alle verdure. Aggiungete la mollica di pane bagnata e mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo. Mettetelo in uno stampino da forno (come quello del plum-cake) e lasciate cuocere in forno per circa 20 minuti. 
Servite caldo accompagnato da composta di frutti di bosco.  


 

Contorno campano: patate imbottite con scarola

patate_scarola

Ingredienti 

  • Patate grandi (calcolate una a testa) 
  • margarina vegetale (un cubetto per ogni patata) 
  • pan grattato 
  • formaggio tofu 
  • scarola (o se preferite, bieta) 
  • aglio 
  • olio 
  • peperoncino 


Prima di tutto lessate le patate con tutta la buccia, o – se avete un camino – avvolgetele con carta di alluminio e lasciatele cuocere sotto la cenere per un’oretta. 
Quando saranno morbide - da infilzarle facilmente con una forchetta – scolatele e lasciatele freddare qualche minuto; poi tagliatele in due per il senso della lunghezza, e con il coltello scavate piano piano la polpa, toglietela delicatamente dalla buccia senza rovinarla (lasciate un po’ di polpa a ridosso della buccia) e rimpastatela con la salsa di scarola (la scarola va ripassata in padella con aglio, olio e peperoncino e poi frullata), la margarina, il pangrattato e formaggio tofu a tocchetti, mescolate fino ad avere un composto omogeneo e ricomponete la patata riempiendola con l’impasto appena fatto. Ripassate in forno e servite calde: il risultato sarà curioso e invitante e potrete mangiare la patata con tutta la buccia!  


 

Panpepato dall’Umbria:

panpepato

Ingredienti 

  • 200 g di noci 
  • 200 g di mandorle 
  • 200 g di nocciole 
  • 100 g di uvetta passa 
  • 350 g di miele 
  • 200 di cioccolato vegano 
  • 100 g di frutta candita 
  • 350 g di farina 
  • 1 cucchiaino di pepe nero 
  • 1 pizzico di noce moscata 
  • 1 pizzico di cannella a piacere

 

La ricetta è molto facile da eseguire: tritate tutta la frutta secca e il cioccolato vegano, mettete tutto in una grande terrina e aggiungete canditi, uvetta e spezie.  

A parte, scaldate il miele in un pentolino e quando sarà diventato bello liquido e colloso, aggiungeteci tutto il tritato che avete preparato.  
Mescolate bene e aggiungete - a poco a poco – la farina setacciata, mescolate continuamente e prima di versare altra farina accertatevi che quella che avete già messo nel pentolino si sia ben amalgamata all’impasto.  

Quando avrete mescolato tutti gli ingredienti, fino a farne un composto omogeneo, dividete in 3-4 parti. 
Coprite una teglia con carta da forno e fate cuocere a 180 gradi per circa 15 minuti.  
Una volta cotto, lasciate freddare, tagliate a fettine e servite!

Verdiana Amorosi

Torna al menù Vegan per la cena della vigilia

Leggi la guida al menù vegan per le feste

Leggi tutte le nostre ricette vegan

 

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22/02/2011 21:30

Sanguinaccio lucano


Il sanguinaccio lucano è una preparazione tipica del Carnevale. E' una crema dolce che si presenta con l'aspetto di una mousse al cioccolato.
La si può gustare da sola o accompagnata con biscotti savoiardi, ma nell'uso casalingo è più frequente spalmarla sul pane.
Il nome "sanguinaccio" farebbe pensare all'uso di sangue di maiale che, anticamente, era uno degli ingredienti, come per altre preparazioni italiane.

Il sanguinaccio lucano detto "sanguinaccio di Carnevale" era preparato un tempo col sangue di maiale, come molte altre classiche preparazioni di sangue dolce.
Tali preparazioni, ugualmente al samurchio campano, a base di sangue vaccino, rispondevano alla necessità di utilizzare ogni parte commestibile di un animale, ma era anche un rituale di consacrazione della vita sacrificata.

Col il divieto sopravvenuto circa 20 anni fa di vendita al pubblico del sangue di maiale, è stato tolto questo ingrediente dalla preparazione del sanguinaccio dolce (salvo nei casi di chi alleva in proprio).
Si prepara quindi con cacao amaro,cioccolato fondente, latte, amido di mais, vino cotto, cannella, cedro candito, arancia candita, vaniglia, biscotti grattugiati, zucchero, uvetta, strutto.
Si mettono insieme gli ingredienti e si fanno amalgamare a fuoco dolce fino ad addensare.

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24/04/2011 11:19

La Pasqua ebraica: torta di Pesah
La Pasqua ebraica cade nello stesso periodo della Pasqua cristiana, anche se ricorda un evento differente, e cioè l'esodo dall'Egitto e la liberazione del popolo ebraico.
Le celebrazioni si protraggono per otto giorni in quella che un tempo era la Festa dei Pani Azzimi.
E' imposto durante i giorni della "Pesah" cibarsi di pane azzimo ed evitare qualsiasi cibo lievitato, quindi anche i dolci pasquali si attengono a questa regola.

Torta di Pesah

La torta di Pasqua della tradizione ebraica è un dolce "kosher", vale a dire è un cibo "buono e giusto" che segue le regole imposte dalla tradizione religiosa ed è naturalmente priva di lievito.
La ricetta base contempla l'uso di uova,zucchero, mandorle, succo e scorza di limone, farina di matzà e sale. Matzà o matzo è il nome delle gallette azzime, fatte di acqua e farina, che sono usate, talora sfarinate, come sostituto della farina.

Per otto uova ed otto cucchiai di zucchero si procede come segue: si amalgama ad una tazza di mandorle tritate finemente una pari quantità di zucchero.
Si incorpora con le fruste lo zucchero ai tuorli unendo anche il succo e la scorza grattugiata di un limone. Si montano a neve gli albumi, mentre al composto di tuorli si uniscono le mandorle e 2 cucchiai di sfarinato di matzo, quindi gli albumi mescolando dall'alto in basso per non smontare.
Si cuoce la torta 45' in forno a 180°C.
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