Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

A Roma la piazza brucia

Ultimo Aggiornamento: 15/12/2010 12:41
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 1.294
Registrato il: 31/07/2007
Sesso: Maschile

Utente Power



14/12/2010 14:43

Scontri davanti Camera e Senato
Studenti lanciano bombe carta, polizia carica


MANIFESTANTI CON PALE VICINO SENATO, CARICHE - Cariche della polizia vicino al Senato quando i manifestanti hanno tentato di assaltare alcuni blindati armati di pale e mattonelle, prese da un camioncino. Il furgoncino pieno di picconi, martelli e mattoni è parcheggiato a corso Rinascimento.

LANCIO BOMBE CARTA E PETARDI DAVANTI AL SENATO - Petardi, bombe carta, vernice colorata e fumogeni contro Palazzo Madama. Il corteo degli studenti sta avanzando gettando petardi e vernice contro la sede del Senato protetta dai blindati. Dopo il lancio dei petardi e delle bombe carta da parte dei manifestanti all'inizio di corso Rinascimento, per precauzione sono stati chiusi tutti i portoni del Senato e i senatori sono stati invitati a non uscire.

POLIZIA RISPONDE CON LACRIMOGENI - La polizia ha risposto con i lacrimogeni al lancio di petardi e vernice da parte degli studenti contro il Senato. I manifestanti sono arretrati. Il lancio dei fumogeni avviene da dietro i blindati che sono stati colpiti da pietre e bottiglie. Palazzo Madama, il 24 novembre scorso, era stato invaso dagli studenti che erano riusciti ad entrare nel primo atrio sbarrato dalle vetrate.

STUDENTE FERITO AL VOLTO DA LANCIO BOTTIGLIE - Un giovane studente è stato ferito al volto probabilmente durante il lancio di bottiglie che i manifestanti hanno effettuato contro i mezzi blindati nei pressi di Palazzo Grazioli. Il ragazzo è stato soccorso da altri studenti e fatto allontanare dalla manifestazione.

MANIFESTANTI TENTANO ASSALTO A CARABINIERE - Un carabinieri che tentava di coprire un varco verso Palazzo Grazioli e' stato preso di mira da un gruppo di manifestanti che hanno tentato di colpirlo con delle mazze. A piu' riprese un gruppo di una ventina di manifestanti ha tentato di colpirlo poi gli hanno lanciato contro bottiglie di vetro e uova. Il militare si e' difeso con lo scudo ma non ha reagito.

LANCIO PETARDI AI FORI IMPERIALI - Al passaggio del corteo a Roma contro il Governo, all'altezza dei Fori Imperiali, alcuni manifestanti hanno lanciato dei petardi che sono finiti all'interno dei Mercati Traianei e nei Fori. I manifestanti, fra cui studenti, precari, esponenti dei centri sociali, aquilani e cittadini di Terzigno, hanno anche acceso fumogeni e intonato cori contro il Governo.

MANIFESTANTI TENTANO ALLONTANARE 'BLACK BLOK' - Tensione tra i manifestanti del corteo di Roma che sta sfilando in centro. Dal corteo a più riprese si sono staccati gruppetti di ragazzi col volto travisato da sciarpe nere e cappuccio nero della felpa che hanno lanciato bottiglie e petardi contro i blindati. Gli studenti hanno cercato di bloccare i Black Blok, li hanno inseguiti e allontanati.

CORTEI IN VARIE PARTI DI ROMA, TUTTI VERSO IL CENTRO - Migliaia di studenti sono in movimento da tutta Roma per unirsi al due cortei principali, quello che si e' mosso dalla Sapienza e quelo dei Fori Imperiali. Studenti si sono mossi da Piazza della Repubblica, Piazza Sempione e Roma Tre. Proprio all'Universita' Roma tre, alcuni studenti, prima di muoversi in corteo, hanno lanciato uova e vernice davanti al Rettorato.

CORTEO STUDENTI A ROMA, SIAMO CENTOMILA - Sono centomila, secondo gli organizzatori, i manifestanti che stanno sfilando a Roma al corteo contro il ddl Gelmini e per chiedere la sfiducia al Governo. Gli studenti, partiti dall'universita' La Sapienza, sono arrivati in via Cavour. Ai Fori Imperiali si uniranno a loro i manifestanti del coordinamento 'Uniti contro la crisi', di cui fanno parte gli operai della Fiom, gli aquilani, gli esponenti dei centri sociali e i cittadini di Terzigno che protestano contro il termovalorizzatore.

TERREMOTATI A ROMA, 'L'AQUILA NON SI FIDA' - "L'Aquila non si fida". E' questo lo striscione esibito davanti al Colosseo a Roma dalla delegazione di aquilani terremotati giunti alla capitale con autobus e veicoli privati in occasione delle manifestazioni odierne in contemporanea con il voto di fiducia alle Camere. Dei manifestanti abruzzesi, qualche centinaio, fanno parte anche gruppi di studenti che contestano la Riforma Gelmini. I comitati aquilani fanno parte del cartello "Uniti contro la crisi" che porta in corteo le istanze locali. "Siamo qui per dire che non è giusto rinnovare la fiducia a un governo che dopo aver portato avanti operazioni di facciata ha abbandonato la nostra città", spiega Ilia Antenucci del Comitato aquilano "3e32". "Non è una questione politica - puntualizza - anche se dovesse cambiare governo, la nostra mobilitazione andrà avanti qualora la nuova coalizione tradisse la nostra fiducia come ha fatto quella attuale". Gli aquilani contestano "l'atteggiamento politico di chi ha negato una tassa di scopo per la ricostruzione ma non si fa scrupoli a far aumentare il prezzo della benzina per coprire altre spese come il deficit sanitario".

'UNITI CONTRO LA CRISI', MANIFESTANTI AL COLOSSEO - Rosse, gialle, verdi e nere. Sono tanti i colori delle bandiere portate dai manifestanti che si sono radunati questa mattina davanti al Colosseo. Operai della Fiom, iscritti alla Cgil, tesserati di Rifondazione-Comunisti Italiani e Sinistra Critica, Action - Movimenti per la Casa, Unione Inquilini e studenti. Queste le persone scese in piazza oggi per protestare contro la crisi ed il Governo Berlusconi. Alcuni di loro hanno appeso sopra la ringhiera della stazione della metro uno striscione con su scritto: ''L'Italia che non si piega''. Via dei Fori Imperiali e' stata ora chiusa al traffico mentre i manifestanti si stanno preparando a partire in corteo.

AL VIA CORTEO STUDENTI, 'PUNTIAMO A MONTECITORIO' - ''Voi andate alla deriva, noi solchiamo il mare''. Dietro questo lo striscione si e' mosso dall'universita' La Sapienza il corteo di studenti che confluira' nell'altro corteo organizzato da 'Uniti contro la crisi' ai Fori Imperiali. Migliaia di studenti medi e universitari stanno sfilando verso il centro di Roma e ora si trovano all'altezza di Castro Pretorio. ''Punteremo a Montecitorio nonostante la zona rossa'', promettono i manifestanti che mostrano scudi di gommapiuma sui quali sono scritti titoli di classici della letteratura, della filosofia e anche del cinema.

CENTRO STORICO PRESIDIATO, ATTESI VARI CORTEI - Il centro storico di Roma e' presidiato, gia' dalla scorsa notte, dalle forze dell'ordine, in attesa della manifestazione di studenti, precari, terremotati dell'Aquila, cittadini di Terzigno e centri sociali contro il governo nel giorno del voto di fiducia previsto tra poco al Senato. In particolare sono stati posti sotto particolare sorveglianza tutti i palazzi sedi delle istituzioni. Forze dell'ordine e blindati sostano sotto il Campidoglio, piazza Venezia, piazza Santi Apostoli e nei pressi di Palazzo Valentini, sede di Provincia e Prefettura. Presidiate anche via del Corso, nel tratto compreso tra piazza Venezia e piazza Montecitorio, e i vicoli in prossimita' di piazza di Pietra e via dell'Umilta'. Al momento - fanno sapere dalla Questura - tutti i varchi della zona a traffico limitato sono attivi, e finora non ci sono stati problemi di viabilita'. Molti parlamentari si sono affrettati a raggiungere il Senato fin dalle prime ore dell'alba per essere sicuri di poter partecipare al voto di oggi.

Fonte: ANSA

_________________

OFFLINE
Post: 1.296
Registrato il: 31/07/2007
Sesso: Maschile

Utente Power



14/12/2010 23:16

Roma in fiamme, oltre 90 feriti
la protesta finisce in guerriglia

Dal mattino fino al primo pomeriggio, il grande corteo in cui confluiscono anche i comitati per l'Aquila, i centri sociali, la Fiom e il Popolo Viola, sfila per la città in modo civile. Finché non entrano in azione i black bloc. E gli scontri con le forze dell'ordine trasformano via del Corso e piazza del Popolo in un campo di battaglia. Fermate 41 persone

ROMA - Sulle reti tv rimbalzano le immagini dei blindati in fiamme in Piazza del Popolo, di via del Corso disseminata di sampietrini, motorini distrutti, vetri di auto in pezzi, panchine divelte e tante, tantissime scarpe, testimoni silenziose delle fughe precipitose e delle cariche a ripetizione. Quaranta feriti tra i manifestanti, quasi sessanta tra le forze dell'ordine. Oltre 40 fermati. E' questa l'istantanea che resta a futura memoria di una giornata in cui a Roma, dal mattino fino al primo pomeriggio, studenti, precari, centri sociali, i comitati per l'Aquila e i metalmeccanici della Fiom hanno sfilato per le vie della Capitale e manifestato - "in centomila" dicono, certo non molti di meno - in modo assolutamente civile.

Al mattino il sole splende su Roma, scalda i cuori e stempera il freddo polare sceso su tutta l'Italia. Gli studenti partono in corteo dalla Sapienza, intorno a mezzogiorno arrivano in via Cavour, un fiume umano vociante e festoso, atteso all'incrocio con via dei Fori Imperiali con il suo affluente: il corteo che all'ombra del Colosseo raggruppa i centri sociali, la protesta degli aquilani, le bandiere rosse della Fiom. Ed è emozione quando i due flussi si incontrano e proseguono assieme verso Piazza Venezia. Dove ad attenderli ci sono il Popolo Viola e i blindati della Guardia di Finanza che sbarrano l'accesso in via del Corso.

Il grande corteo allora devia e si allunga in via San Marco dove, intorno alle 12,45, all'altezza con via degli Astalli, scoppia il primo tafferuglio. La traversa, dalle parti di Palazzo Grazioli, è ostruita da un blindato dei carabinieri. Parte il coro "dimissioni, dimissioni!" e subito dopo qualcuno provoca gli agenti raccolti dietro l'automezzo, scoppiano petardi e bombe carta, è il fuggi fuggi.

Il fiume umano si ricompatta in Largo di Torre Argentina e, poco prima di arrivare all'altezza di Corso Rinascimento, che porta al Senato, davanti al corteo si schiera un cordone di studenti muniti di casco e degli ormai celebrei scudi di gomma recanti il titolo di un classico della cultura. E' il segnale che qualcosa sta per accadere. Infatti, poco dopo le 13, ecco gli studenti oltrepassare i nastri gialli distribuiti dalla municipale per vietare l'accesso alla strada e dirigersi verso i blindati schierati a difesa di Palazzo Madama. Mentre il cordone che precede il corteo si dispone a testuggine, dalle retrovie partono bombe di vernice e bottigliette.

Agli agenti in assetto antisommossa basta schierarsi e lanciare un po' di lacrimogeni per indurre i ragazzi alla ritirata, la prima linea con caschi e scudi si dilegua con le lacrime agli occhi e trovano riparo in Largo Valle, mentre quelli del collettivo invitano tutti a schierarsi dietro gli striscioni e a non avventurarsi nelle strade circostanti. Sembra finire lì, l'assalto alla "zona rossa" dove sorgno i grandi palazzi della politica. Ma non è così.

Mentre il corteo, sempre più silenzioso, prosegue per Corso Vittorio Emanuele fino a sfociare sul lungotevere, nella massa qualcuno nota giovani in giacca nera o mimetica, il volto nascosto da sciarpe e cappucci, armeggiare con le transenne di un cantiere, scrutare al suo interno per cogliere la presenza di materiali da lancio. Tra le loro mani spuntano i primi sanpietrini divelti dal suolo.

I black block irrompono sulla scena intorno alle 15, poco dopo l'ultima eco dell'applauso che all'esterno di Palazzo Chigi saluta la fiducia alla Camera raccolta dal governo Berlusconi. Il corteo giunge in piazza del Popolo. Alla testa di uno spezzone, una cinquantina di estremisti imbocca via del Corso e attacca i blindati. Volano pietre, bombe carta, bastoni. Dalla piazza, il collettivo invita tutti a non seguirli, ad aspettare. Ma la situazione degenera ed è impossibile restarne fuori. La tensione è altissima, un agente se la prende con uno dei tantissimi fotografi presenti: "Se mi fai ancora uno scatto ti sfondo l'obiettivo!". I primi ragazzi fermati vengono trascinati all'interno dei blindati.

Quando i poliziotti caricano assieme ai loro mezzi a sirene spiegate, si scopre che quel "materiale vario" proviene da panchine divelte, dai pesanti bidoni ornamentali in ghisa disposti lungo la via dei negozi, da motorini distrutti. Man mano che il primo contingente di poliziotti si rafforza col sopraggiungere di reparti dei carabinieri e della guardia di Finanza, i manifestanti arretrano fino a Piazza del Popolo, ma lo scontro con le forze dell'ordine è durissimo e continuo. La piazza, in lontananza, è avvolta in un fumo denso, tempestato dal lancio di oggetti che non cessa mai.

Un fitto lancio di lacrimogeni precede l'onda d'urto della carica a pieno organico con cui gli uomini in divisa, casco e manganelli "liberano" la piazza. Lo spettacolo è desolante. Un blindato della Finanza arde all'imbocco di via del Babuino, sprigionando una colonna di fumo nero e denso e avvolgendo con le sue fiamme alcune auto. Un furgoncino dell'Ama, ribaltato, brucia all'ingresso in via del Corso assieme alle sedie di un bar. Per terra, oltre ai detriti e a quanto resta della battaglia, i vuoti lasciati dall'estrazione dei sanpietrini. Sui gradoni, scie di sangue.

Mentre gli studenti ripiegano in viale Tiziano, Viilla Borghese e Lungotevere, Piazza del Popolo brucia. Ma è un fuoco che non riscalda, come il sole del mattino. Su Roma cala piuttosto una cappa fredda. Un giovane viene immobilizzato dai poliziotti. "Lasciatemi - urla disperato - sono un privato cittadino!". Ma gli agenti non gli credono. Lo stendono a terra e gli montano sul torace, mentre un coro di ragazzine li implora di lasciarlo stare.

Fonte: Repubblica

_________________

OFFLINE
Post: 11.839
Registrato il: 10/03/2005
Città: PINEROLO
Età: 51
Sesso: Maschile

Utente Power



15/12/2010 12:41

Magdi Allam: “Chiudere i centri sociali, sono un covo di terroristi”

L’europarlamentare Udc riemerge dall’oblio per dire la sua sugli scontri di Roma.

“Diamo piu’ poteri alle forze dell’ordine e chiudiamo i centri sociali perche’ covo di terroristi”. E’ il duro attacco dell’europarlamentare dell’Udc, Magdi Allam, che questa mattina ha incontrato i cronisti al termine di una conferenza stampa sul bilancio dei 17 mesi di mandato del suo collega Tiziano Motti.

COVO DI TERRORISTI – “Roma e’ stata messa a ferro e fuoco da professionisti della violenza- accusa Allam, chiamato a commentare la situazione politica italiana- e ci sono solo due soluzioni per evitare che questo succeda di nuovo: porre fine alla politica buonista delle istituzioni che mette le forze dell’ordine nella situazione di avere le mani legate e considerate addirittura come potenziali criminali e- prosegue l’eurodeputato- la necessita’ di chiudere i centri sociali, covo della formazione di terroristi”. Poi Allam analizza la situazione del Governo: “E’ evidente che il berlusconismo come sistema di potere e’ finito e siamo a un bivio in cui l’Italia decide quale futuro politico si vuole dare. Ricerchiamo ora alleanze- conclude il centrista- che vadano al di la’ di evanescenti etichette e che si fondino su argomenti comuni e non alla rincorsa del potere fine a se stesso”.

Fonte

_________________

Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.

(Voltaire)

ma difendiamo anche la grammatica Italiana





Sai cosa scrivere? Allora posta!
Non sai cosa scrivere? Allora spamma!

<-- IO -->

I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac Man avesse influenzato la nostra generazione ora staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva."
(Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)

Pochi anni dopo nacquero le feste rave, la musica techno e l'ecstasy...

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 16:39. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com

IperCaforum il forum degli ipercafoni e delle ipercafone