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Maria Grazia Siliquini

Ultimo Aggiornamento: 22/12/2010 22:32
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22/12/2010 20:51

metamorfosi

PdL-FLi, VOLANO GLI STRACCI:

- AVETE PRESENTE L’ONOREVOLE SILIQUINI, CHE IL 14 DICEMBRE HA ABBANDONATO A SORPRESA FLI PER VOTARE CON IL PDL?

FINO A POCHI GIORNI PRIMA DAVA A BERLUSCONI DEL "MAFIOSO" E DICEVA CHE "BISOGNAVA ELIMINARLO".

LO RIVELA IL SUO COLLEGA ENZO RAISI  [SM=x44456]

Pietro Falco per "L'Espresso"

Maria Grazia Siliquini

Nella pattuglia dei cosiddetti 'falchi' di Futuro e Libertà c'era qualcuno talmente oltranzista da riferirsi solitamente a Berlusconi definendolo "il mafioso". Qualcuno che nelle discussioni informali e nei corridoi di Montecitorio, parlava del Premier come di «un personaggio pericoloso che va eliminato». Non si tratta di Fabio Granata, né di Carmelo Briguglio. E tanto meno del nemico giurato dell'inquilino di Palazzo Chigi, Italo Bocchino.

Bensì di Maria Grazia Siliquini. Sì, proprio lei, la parlamentare torinese che lo scorso 14 dicembre - a sopresa - ha abbandonato il movimento di Fini per votare la fiducia al governo. A rivelarlo, sulla sua pagina di Facebook, è il deputato Enzo Raisi, finiano rimasto tale. Solo una boutade velenosa? "L'espresso" lo ha chiesto allo stesso Raisi, chidendo quindi replica a Siliquini.

Ecco le due interviste:

Onorevole Raisi, davvero Siliquini dava del mafioso a Berlusconi?
«Se devo essere sincero, in mia presenza non l'ha mai fatto. Ma l'ha ripetuto in varie occasioni ai nostri senatori. Lei frequentava soprattutto loro, di solito pranzava al ristorante del Senato. E in quel contesto, in cui prevalgono i moderati, era considerata un falco. L'hanno sentita in tanti definire Berlusconi "mafioso". E volendo, non sarebbe difficile trovarne conferma a Palazzo Madama. Di certo, all'interno del partito è una circostanza ben nota. E' per questo che siamo rimasti basiti quando ha votato la fiducia al governo. Ma se vuole proprio saperlo, non è solo al nostro interno che si lasciava andare a toni simili nei confronti del premier».

ENZO RAISI

Cioè?
«Lo ha fatto anche parlando con i giornalisti. Ad esempio, una volta a Luca Telese del Fatto ha detto testualmente: "Berlusconi è un personaggio pericoloso che va eliminato". (Luca Telese, interpellato, conferma, ndr )».

Il giorno dopo il voto di fiducia, l'onorevole Siliquini ha chiarito che ha abbandonato Fli perché non ne condivideva più la linea. Dice di aver iniziato a dissociarsi a Bastia Umbra, con l'accelerazione antigovernativa...
«Lei a Bastia è intervenuta e mi pare abbia sostenuto cose ben diverse. Diciamo che se covava dei malumori, li ha tenuti ben nascosti: nessuno se n'è accorto».

Eppure, lo ha ribadito anche un paio di giorni fa: "Ho sempre dichiarato il mio dissenso alla mozione di sfiducia che non ho mai condiviso".
«L'ha firmata. E fino alla vigilia del 14 dicembre garantiva che non si sarebbe dissociata dalla linea del partito. Può confermarlo l'avvocato Michelina Grillo, presidente del circolo di Fli di Bologna, che era molto legata alla Siliquini (hanno collaborato anche per diverse iniziative parlamentari). Dopo l'ultima riunione di giovedì sera (quella disertata dalla parlamentare torinese, ndr), la Grillo ha continuato a mantenere i contatti con lei: conservo ancora l'sms con il quale mi assicurava che avrebbe votato per la sfiducia».

FABIO GRANATA

E allora cos'è successo la notte tra il 13 e il 14?
«Preferisco fermarmi alle considerazioni che ho appena espresso».

C'è chi sostiene che le ragioni del malessere dell'onorevole Siliquini vadano ricercate nell'adesione a Fli di Roberto Rosso, subito nominato coordinatore regionale del Piemonte al posto della stessa Siliquini.
«Che non l'avesse presa bene, è vero. Ma all'epoca ci fu una sollevazione generale dei nostri quadri piemontesi: in tanti temevano che Rosso potesse diventare un cavallo di Troia di Berlusconi al nostro interno. Ed invece alla fine è stato leale fino all'ultimo: sono stati altri a venir meno».

Fin qui Enzo Raisi.

Sentiamo quindi Siliquini.

Onorevole Siliquini, ha mai dato del mafioso a Berlusconi, come sostiene il suo ex collega Enzo Raisi?
«E' assolutamente falso. Io di mestiere faccio l'avvocato penalista e sto bene attenta a non offendere nessuno in pubblico. Credo di non aver mai detto nemmeno ˜stupido" a qualcuno. Proprio perché so che andrei incontro al reato di diffamazione».

A sentire Raisi, infatti, non l'avrebbe affermato in occasioni ufficiali, ma parlando con persone che considerava amiche.
«Smentisco categoricamente: Raisi porti le prove, se ne è in grado. Altrimenti ne risponderà nelle sedi opportune».

Luca Telese ha confermato di averle sentito proferire giudizi assai poco lusinghieri nei confronti del premier.
«Falso anche questo. Con Telese ho parlato una sola volta, in un corridoio della Camera. All'epoca condividevo ancora la linea di Fli: parlammo di quello. E' evidente che stanno cercando di mettermi in cattiva luce».

Perché ha deciso di votare la fiducia a Berlusconi, abbandonando i finiani?
«La mia dissociazione è iniziata a Bastia Umbra, quando la linea politica è cambiata incomprensibilmente, con un'accelerazione antigovernativa e antimaggioranza. Fini si è rivelato un altro rispetto a quello che ci aveva unito. Fino a Bastia aveva costruito la terza gamba del Pdl, poi sembrava di essere in un altro partito».

FILIPPO CECCARELLI LUCA TELESE

Ma poi lei la mozione di sfiducia l'ha sottoscritta...
«Ho solo dato un avallo telefonico: ero a Torino. Ma dissi chiaramente all'onorevole Urso e all'onorevole Menia, che mi avevano contattato, che la condizionavo alla gestione di una trattativa che non prevedesse le dimissioni del premier e la crisi al buio. Mi è stata chiesta la firma solo per la trattativa. Ricordo, inoltre, che ho trascorso la giornata precedente al voto di sfiducia lavorando per una mediazione che portasse a un nuovo governo ampliato senza passare per le dimissioni».

All'interno di Fli c'è chi assicura che il suo malessere fosse cominciato con l'ingresso di Roberto Rosso, che il 3 novembre l'ha sostituita nel ruolo di coordinatore regionale.
«Tutte falsità e cattiverie: io mi sono allontanata da Fli dopo Bastia Umbra. Anzi a quella convention nemmeno ho partecipato, proprio perché si intuiva già quale piega avrebbero preso gli eventi».

E qui il mistero si infittisce ulteriormente. Perché sul sito del Secolo d'Italia, nel resoconto dedicato alla giornata inaugurale della convention di Fli a Bastia Umbra, si riferisce: "Ore 19.00 - Applausi in sala per l'omaggio che Enzo Rivellini rivolge ad Alfonso Bernardini, consigliere comunale e provinciale di Napoli scomparso oggi. Prima di lui avevano parlato Maria Grazia Siliquini, Antonino Rizzo e il conduttore tv Tiberio Timperi. A seguire l'intervento di Claudio Barbaro". Tuttavia nella registrazione della kermesse effettuata da Radio Radicale, non risulta che Siliquini sia intervenuta. Amen.

22-12-2010
Fonti: Pietro Falco per "L'Espresso" &  Dagospia HomePage

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
22/12/2010 22:32

la mia analisi politica...
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