Moda

Ultimo Aggiornamento: 04/02/2015 23:03
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01/07/2012 14:47

La minigonna compie 50 anni e non si vede
Ha liberato le donne, entusiasmato gli uomini e cambiato il mondo. La minigonna è stata la più grande rivoluzione della moda del XX secolo. Quest'anno si celebrano i suoi 50 anni, e si conferma l'indumento preferito dalle donne per esaltare la loro femminilità. Era il 1963, per la precisione, quando la stilista Mary Quant vendeva il primo modello di minigonna nella sua boutique Bazaar di Chelsea, a Londra, e nello stesso anno compare per la prima volta sulle pagine di Vogue in Inghilterra una gonna sopra il ginocchio, il capo d'abbigliamento che cambierà per sempre non solo il look, ma anche lo stile di vita delle giovani, aprendo una sorta di "nuovo spazio sociale" alle gambe delle donne. P A indossarla è Twiggy: prima top model-teen ager ritratta anche dalla neonata macchina Polaroid. Per la giovane stilista si ispirò ad un altro simbolo degli anni sessanta, la "mini", della casa automobilistica Austin. Ma non tutti sono d'accordo nell'attribuire l'opera a Mary Quant.
In quello stesso periodo anche un altro stilista, André Courréges lavorava su mini-abitini e gonne corte, e molti ritengono che sia lui il padre della minigonna. "Le vere creatrici della mini sono le ragazze, le stesse che si vedono per la strada", dichiaro la Quant. Fatto sta che dopo il 1965 l'abbigliamento femminile non sarà più lo stesso. Le gonne corte imporranno stivali alti di vernice, nuove calze dette collant e una rivoluzione della biancheria. Per festeggiare degnamente le "nozze d'oro" eBay.it, da osservatorio privilegiato delle abitudini di consumo degli italiani, conferma la preferenza del capo anche da parte delle internaute. E' risultato che, tra tutte le tipologie di gonne in vendita sul sito, la 'mini' è sempre in cima alle preferenze delle italiane, con un capo venduto ogni 34 minuti nei primi 5 mesi del 2012. Il colore preferito da chi indossa la mini è, neanche a dirlo, il nero. Al secondo posto troviamo il bianco, adatto soprattutto al clima estivo, e al terzo il blu, perfetto per tutte le occasioni.
Rosso, verde, viola e rosa portano alta la bandiera di chi ama i colori e la fantasia. E la taglia invece? Le acquirenti su eBay dimostrano un fisico perfetto: la taglia 42 è quella che va per la maggiore. Per chi indossa la minigonna o miniabiti la seconda taglia più acquistata è la 40, mentre se consideriamo gli shorts si passa ad una 44. Un'ultima curiosità: chi compra maggiormente le minigonne? Donne per un 70%, ma stupisce un buon 30% di acquisti effettuato dagli uomini. Ci sono volute migliaia e migliaia di gambe al vento, di fischi irriverenti, di commenti insolenti e di donne perseveranti prima che il comune senso del pudore digerisse l'idea della minigonna. Ma da lì in poi è stato un trionfo: le castigate gonne sotto il ginocchio sono uscite stracciate dal confronto con le sorelline. Dalle prime mini, colorate e svasate, guardate con più di un sospetto dai benpensanti, si passa a quelle trasparenti e lunari della fine degli anni '60, alle micro gonne di pelle nera dei punk, al boom dei tessuti sintetici degli anni '80, alle varianti maschili della mini, ovvero i micro calzoncini elastici con cui viene fotografata Madonna mentre fa jogging, alla fine del decennio. Negli anni '90 le passerelle vengono invase dalle top model, la minigonna riappare con gli stilisti Dolce e Gabbana e Prada.
A un anno dal crollo delle Torri Gemelle, nel pieno di una crisi politico-mondiale senza precedenti, sono sempre questi due stilisti piu' all'avanguardia, per la primavera estate 2003 a rilanciare la minigonna. Gattinoni fa sfilare Twiggy a Milano. E Alberta Ferretti scopre la nuova Twiggy, Sarah Calogero. E poi? Improvvisa sobrietà, come si conviene ad un periodo di crisi economica e internazionale. Ma non dura molto. Giorgio Armani ripropone la mini nelle sue collezioni autunno inverno 2003-2004, Roberto Cavalli lancia una linea di gonnelline pacifiste con lo slogan No war, more wear. Ma ancora oggi in alcuni paesi la minigonna è vietata. E ancora nel 2008 in Italia ha fatto discutere una pubblicità - Una ragazza di spalle che indossa una una minigonna di jeans sotto una maglietta rossa, il 'lato B' in primo piano con una copia della 'nuova Unita', infilata in una taschina - scelta da Oliviero Toscani per il lancio del quotidiano in veste rinnovata, diretto allora da Concita De Gregorio.



di Nicoletta Tamberlich
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01/07/2012 16:45

Righe, pois, fiori per le borse da spiaggia
Capienti tanto da contenere, crema solare, cellulare, bikini di ricambio e telo mare, ma soprattutto colorate nei toni vitaminici e allegre negli stampati a righe marinare; a pois o a fiori, in paglia, in pratico e idrorepellente silicone, in plastica, in tessuto trattato; a cestino, a sacca o modello shopping, le nuove borse da spiaggia sono l'accessorio must nel guardaroba vacanziero. Per chi ama i coordinati le bag da spiaggia si trovano coordinate con le infradito in pvc (vedi le flip flop di Camper) o con le zeppe in pvc di Yamamay. Borsoni di paglia a righe bianche e blu vengono proposti anche da Deha. Ma lo stile navy piace anche a Furla che rivisita il classico evergreen da spiaggia nei tradizionali toni del bianco, rosso e blu nei borsoni in tessuto plastificato o canvas rigato abbinato alla gomma. Stesso modello anche a pois giganti.
Adatta alla spiaggia anche la borsa in canvas stampata in fantasie floreali multicolor. Ma la borsa-icona di Furla e' Piper realizzata in paglia naturale con manico e dettagli in bufalo. Infine, non poteva mancare l'interpretazione navy del bauletto Furla best seller Candy bag realizzato in pvc in perfetto stile marina. Nella collezione Cruise di Gucci, il tocco eccentrico dei gioielli tribali, dei cappelli di paglia e degli occhiali da sole stile aviatore, si combinano perfettamente con la Soho-bag che assume la forma della mini disco-bag in un'ampia gamma di colori, oppure del modello con tracolla-catena. Il disegno Flora sboccia sui volumi da giorno con la borsa Jackie.
La proposta pensata per una vacanza a Capri include le zeppe decorate con borchie, infradito piatte, sandali alla caviglia, tacchi bassi e un modello con tacco alto costruito in pelle intrecciata. Per uno stile mare bon ton, hanno debuttato in anteprima nelle boutique di Capri, Forte dei Marmi e Porto Cervo, le nuove borse Miu Miu che anticipano la collezione di accessori autunno- inverno 2012. I nuovi modelli, declinati in varianti colore come fuoco, marea, bluette, acquamarina e soleil, sono realizzati in lino o paglia, abbinati a Madras. Elementi distintivi, la chiusura a girello e finiture di pregio, come i manici tubolari cuciti a mano, si combinano con il design essenziale della borsa adatta ad un'aperitivo in spiaggia al chiaro di luna.
Stella McCartney presenta una shopper con una stampa con fiori tropicali, mente la 'tote' Proenza Schouler in canvas con i gigli bianchi e gli inserti in pelle nera. Una delle borse da spiaggia piu' glamour dell'estate e' la handbag Scarlett di Jimmy Choo con i maxi fiori tropicali. Da Trussardi, una capsule collection di borse di varie forme e dimensioni macro e micro, piatte e tridimensionali, in un materiale lanciato da Trussardi negli anni ottanta e diventato simbolo degli accessori piu' iconici del marchio: il crespo, nelle varianti del nero, del marrone, del blu e del panna, colori classici per eccellenza, e in quella inedita del bronzo, ma illuminati da dettagli realizzati nelle tinte fluo del rosa, dell'arancio, del verde e del giallo.
Le borse mare piu' diffuse sono quelle in paglia che fanno molto diva d'altri tempi. Il marchio americano Kate Spade propone vezzose borse in paglia colorata decorate con fiocchi. E' una shopper di lusso quella di Balenciaga in paglia intrecciata bicolore declinata in turchese e rosa fragola. Spiritose le borse proposte da Marc Jacobs, in tela decorata con occhiali da sole oppure con tanti cuoricini. Anche Anya Hindmarch decora le beach bagn frutta e verdura, nella Fruit & Vegetables Tote. Chi ama gli stampati animalier optera' per le borse di Roberto Cavalli. Infine, extra lusso i modelli in paglia e rafia di Balenciaga, quelli in lino di Yves Saint Laurent e la Tonal Raffia Bowling Bag di Burberry. Ma la borsa piu' esclusiva dell'anno e' la Monogram Nouvelle Vague di Louis Vuitton, una shopper in tela logata, con un disegno sul fronte color turchese o corallo.



di Patrizia Vacalebri
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02/07/2012 16:44

Re: La minigonna compie 50 anni e non si vede
killing zoe, 01/07/2012 14.47:





di Nicoletta Tamberlich
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La modella ha la cellulite.


08/07/2012 20:19

Re: Re: La minigonna compie 50 anni e non si vede
Il ToBot, 02/07/2012 16.44:


La modella ha la cellulite.



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08/07/2012 20:22

Pierre Cardin, festeggia 90 anni con un ritorno in passerella
Spegnere 90 candeline. Per molti potrebbe rappresentare un eccellente traguardo, soprattutto se si raggiunge in buona salute. Per Pierre Cardin pare sia invece un nuovo punto di partenza. L’ennesimo per uno dei creatori di moda più geniali e versatili, le cui proposte spesso pionieristiche hanno attraversato tutta la seconda metà del 900 e ancora non smettono di stupire negli anni duemila.
Il 7 luglio, la felice ricorrenza, che lo stilista non festeggia però secondo i comuni canoni. Ma lo fa lasciando ancora una volta tutti a bocca aperta. Soprattutto chi voleva la maison in difficoltà finanziarie e pronta a cedere quote ai grossi gruppi di alta moda francese.
Pierre Cardin rilancia e torna a calcare le scene dei fashion show internazionali con due nuove collezioni. La prima dedicata all’uomo, presentata alle recenti sfilate di Parigi, e la seconda alla donna, che andrà in scena a settembre.
Le creazioni che Cardin dedica all’uomo della primavera estate prossima raccolgono quella ispirazione futurista che già negli anni Sessanta lo stilista aveva fatto propria. In tutto ottanta modelli che si caratterizzano per i colori forti e accesi e per la scelta di tessuti particolari, come il tweed. La giacca diventa una sorta di gilet dalle spalle costruite e ampie, spaziali. Mentre l’effetto materico conquista uno spazio importante all’interno della collezione con tartan retrò e innovativo neoprene. Non resta ora che da attendere quali saranno le sorprese per la donna che sfilerà sulla passerella d’autunno.
Ma la genialità di Cardin non si ferma certamente alla moda. Si muove a 360 gradi sin dove c’è spazio per la creatività, sia essa arte, cinema o teatro, ma anche architettura. Questa, in particolare, è l’ultima sfida lanciata dallo stilista. Che ha un nome: Palais Lumiere. Si tratta di una torre di 240 metri, tripla, che verrà realizzata tra Mestre e Venezia in occasione di Expo 2015.
D’altra parte Pierre Cardin, in realtà Pietro Cardin, è italiano. Nasce nel 1922 a San Biagio di Callalta, in provincia di Venezia. Dunque il suo attaccamento a quella terra ha una ragione molto personale. La sua famiglia, dopo la guerra, è costretta a lasciare l’Italia e trova rifugio in Francia, dove la brillante carriera di Cardin inizierà nel 1945.
Gli investimenti di Pierre Cardin in campo immobiliare sono molteplici. All’inizio degli anni Settanta apre a Parigi “L’Espace Pierre Cardin”, in avenue Gabriel con tanto di teatro, ristorante, galleria d’arte, cinema e studio di creazione di arredamento. Acquista poi la catena di ristoranti e hotel Maxim’s. E ancora le rovine di un castello a Lacoste (che era del marchese De Sade) dove organizza spettacoli teatrali. A Venezia possiede Ca’ Bragadin e a Parigi anche il Palais Bulles progettato da Lovag Antti. Omaggio ai suoi bubble dress che lo consacrano tra i grandi couturier francesi del tempo.
Fu proprio con Jeanne Paquin, Elsa Schiapparelli, Jean Cocteau (nel 1946, per i costumi della “Bella e la bestia”) che mosse i suoi primi passi nel mondo dell’alta moda francese. Con Christian Dior in particolare, della cui maison divenne capo d’atelier nel 1947 e che ancora Cardin oggi riconosce come il suo grande maestro.
Solo nel 1950 decise di aprire la sua casa di moda in Rue Richepanse di Parigi nella quale realizzava anche costumi teatrali, sua grande passione non tramontata con il tempo.
Proprio lo scorso 29 giugno è andata in scena a Stia “Casanova”, la commedia musicale che porta la sua firma in quanto prodotta dall’Espace Cardin di Parigi, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Stia. È stata scritta dal giovane artista padovano Daniele Martini e i costumi sono realizzati da monsieur Cardin.
Insomma, da chi ha inventato il pret-a-porter, ha eliminato il colletto dalle giacche dei Beatles, è stato espulso dalla Camera Sindacale di Francia per avere realizzato nel 1957 una collezione di vestiti per i grandi magazzini “Printemps” (e pensare che oggi i grandi nomi fanno a gara per produrre capsule collection cheap per i grandi magazzini o per i brand low cost come Zara o H&M), ha aperto per primo nel 1958 un negozio in Giappone, ha contribuito alla nascita e al successo del New Look, ci si aspetterebbe un buen retiro. E invece no. Pierre Cardin rimescola le carte e si rimette in gioco. A 90 anni.



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STAFF IPERCAFORUM



14/07/2012 15:14

25/08/2012 09:27

Fai da te 2.0
Chi fa da sé fa per tre: se il proverbio è ormai desueto, il concetto non è mai stato così d’attualità. La nuova tendenza del web si chiama DIY, per i neofiti: Do It Yourself, in poche parole, fattelo da solo. Sui siti e i blog che promuovono questa filosofia, si può imparare a fare la maglia, cucinare ricette semplici ma anche farsi il proprio rossetto home made o mobili per i bambini con le proprie mani. Con testi, foto e tutorial, questi nuovi artigiani-blogger spiegano come realizzare oggetti che di solito si comprano e, soprattutto, si pagano caro.
Spendere poco e bene: nel caso di Miriam Lepore, giornalista e autrice del blog La Cynique Romantique, più che una velleità si è trattato di un’esigenza. Quando il suo contratto in una radio locale toscana non viene rinnovato, Miriam raggiunge l’esercito dei precari. Ma invece di abbattersi, reagisce: “Non trovo giusto privarmi di certe cose, perché non posso permettermele. Allora ho aperto il blog”. Dove si impara di tutto, anche a farsi lo spray anti-zanzare: qualche olio essenziale, un po’ di acqua distillata e con 50 centesimi si sconfiggono punture e precarietà. In tempi di crisi, i famosi rimedi della nonna diventano un trend. Se non ci sono più progetti e sogni professionali, ci si arrangia, con un talento tutto italiano. E se la situazione economica ha dato una mano a questa filosofia, la nostra predisposizione ai mestieri manuali e la nostra tradizione artigianale l’hanno intronizzata.

La rete come circolo virtuoso
Ma il DIY è un soprattutto una comunità, essenzialmente femminile, fatta di conoscenze, saperi, esperienze condivise grazie al web: “Quando ho voluto creare dei grembiuli, sono andata da una ragazza del mio paese e le ho chiesto di insegnarmi a cucire. Ora lo spiego a mia volta sul blog” spiega Miriam. Paradigma della rete: cerco, trovo e poi diffondo.
Tra le pioniere di questo movimento, ci sono Le Funky Mamas, due mamme e amiche che durante la maternità hanno riscoperto loro vena creativa insieme alla voglia di trovare qualcosa di diverso dai soliti prodotti per bambini uniformizzati. Allora si fanno tutto da sole: dal mitico Robertino, pupazzo per bimbi in vendita sulla loro pagina Etsy, alla borsa da passeggino, passando per vestiti e trapunte. “In Italia, stiamo riscoprendo alcuni savoir-faire del passato in chiave moderna e con competenze nuove, come lnternet o le lingue straniere” spiega Justine, una delle due Mamas, mezza italiana e mezza francese, convinta che “siamo tutti un po’ creativi”.
Di questa creatività, le due ragazze hanno fatto una professione e ne è nata Aubergine, una factory che accompagna nella comunicazione e nel marketing chi ha voglia di dare vita a un progetto di qualità, 100% italiano.

Un matrimonio e due mani
C’è anche chi sposa il DIY per passione: è il caso di Valeria, giovane restauratrice di mobili a Bordighera, che organizzato il suo matrimonio by herself. Decorazioni, inviti, bomboniere, tableau, tutto fatto a mano, spesso fotografato e postato sul suo account Istragram, dove chi vuole, può prendere ispirazione.
Miriam e alcune blogger hanno fatto la stessa cosa un anno fa per il matrimonio di un’amica. “Le abbiamo organizzato tutto, ed è costato 5000 euro, compreso il vestito. È stato perfetto”. Il DIY è anche questo, un modo per non rinunciare alla bellezza anzi, spiega La Cynique Romatique, “la bellezza me la creo da sola”.



di Federica Quaglia
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30/08/2012 19:30

Autunno inverno: le nuove tendenze

Ancora troppo caldo per parlare di autunno inverno? Forse, ma la moda gioca sempre di anticipo, e si prepara alla stagione in arrivo ben prima che la segni il calendario. Meno facile del solito identificare precisi diktat per la stagione fredda 2012 2013, perché dai vari defilé non sono emerse vere macrotendenze, piuttosto indicazioni generiche e ampie possibilità di personalizzarle.

In quanto ai colori, il nero è imperante. Salutate i pastelli che ci hanno accompagnato durante tutta la stagione fredda e preparatevi agli outfit all black, letteralmente dalla testa ai piedi. Bagliori di luce verranno invece dalle tinte metallizzate, e in particolare dall'argento, che fa il suo ingresso trionfale nella palette invernale, anche in azzardati total look.

Passiamo alle forme: il volume caratterizzerà i tagli di molti abiti, soprattutto all'altezza delle spalle. Ma il volume non è inteso solo come geometria, perché anche le taglie oversize riempiranno il guardaroba, spazzando via per sempre (o per una stagione almeno) le forme skinny.

Per quanto riguarda le stampe, continueranno a dominare la scena come è accaduto nella primavera estate, e prenderanno una particolare inclinazione arabeggiante. Tessuti che guardano all'oriente, evocano i fasti dell'Impero Ottomano nei pattern con fiori e animali mixati a fantasie astratte.

Forse per contrasto alla tanto incombente austerity, la moda decide di riportare in auge i dettagli-gioiello: strass, cristalli, spille, prendono dimensioni giganti su top, colletti e polsini, creando ricami e disegni. Tanto visibili da evocare l'aggettivo 'pacchiano'. Infine, un'occhiata al capospalla. Grande il ritorno del cappotto in astrakan, ma anche tante e colorate eco pellicce.



di Giulia Mattioli
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[Modificato da killing zoe 30/08/2012 19:30]
04/09/2012 18:05

Profondo nero
Black, all black. Nero che più nero non si può: come il ventre di una grotta, come un pozzo senza fondo, come un bosco nella notte. Rende l'idea? Dimenticate i teneri pastelli che ci hanno avvolto durante la primavera estate, dimenticate il latte e menta, l'albicocca, lo zabaione e preparatevi ad un inverno total black. Total davvero, perché gli stilisti, senza confini geografici o temporali, hanno virato verso il nero dalla testa ai piedi, accessori inclusi.
Prendiamo per esempio Jean Paul Gaultier, che all'abito nero con maniche velate e rifiniture in pelo abbina in cilindro, la borsa in pelle, la scarpa nera. Una donna dark che aggiunge un tocco di fatalismo evidenziando le labbra di rosso sangue. Il contrasto tra nero e rosso piace anche a Re Giorgio, che presenta nella collezione Giorgio Armani diversi abbinamenti nero su nero, composti da bermuda, collant, giacca e mocassino in total look, ma spezza l'oscurità con una borsa a mano color mattone.
Niente colore, ma lampi di bagliori creati da paillettes (nere) per Blugirl: il miniabito con gonna a balze si porta con spessi collant, polacchino con plateau, scalda muscoli, copricapo con volant all black. Semplice e lineare, che ricorda le forme dei suoi abiti iconici in versione nera, il vestito smanicato di Christian Dior.
Maxi maniche in pelliccia e silhouette attillata per un contrasto di volumi nell'accostamento di Krizia tra giacca e jeans con stivale in vernice nera. Vernice anche su cappotto e pantaloni (indovinate di che colore) per C'N'C' Costume National, per una donna più dark del solito.
L'elenco potrebbe continuare all'infinito, ma in generale non si può sbagliare: che sia per andare in ufficio, ad una festa, al cocktail o al cinema, il nero è l'assoluto re dell'autunno inverno.



di Giulia Mattioli
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07/09/2012 18:01

"Milano Moda Donna" parte con Gucci il 19 settembre

Torna il 19 settembre la settimana della moda milanese dedicata al pret-à-portèr femminile per la primavera-estate del 2013. In tutto qualcosa come 132 collezioni di cui 71 sfilate, 53 presentazioni e 12 presentazioni su appuntamento.A snocciolare i numeri della prossima edizione di Milano Moda Donna il presidente della Cnmi, Mario Boselli, che ha espresso un auspicio: «dal prossimo anno si torni a sette giorni pieni di eventi, come la moda italiana merita». Il calendario, infatti, è strutturato su sette giorni, ma soltanto i primi sei sono destinati alle grandi griffe. Il settimo ai giovani stilisti.Tra i big, ad aprire le danze sarà Gucci. A chiuderle Roberto Cavalli. Prada è in calendario martedì 20 settembre, Giorgio Armani la domenica 23 come pure Dolce & Gabbana.
Cinque gli spazi che faranno da colonne portanti alla manifestazione: Palazzo Giureconsulti, Castello Sforzesco, Palazzo Clerici e, novità di questa edizione, palazzo della Ragione. «Non c’è altra capitale della moda al mondo, tra New York, Londra e Parigi, che possa vantare tanti spazi artistico-storici così importanti come Milano per le presentazioni» rivendica Boselli. In particolare, Palazzo della Ragione con 356 posti a sedere nell’ampio salone del primo piano diventa per la prima volta luogo suggestivo per le sfilate.
«Sarà una settimana all’insegna dell’incontro tra la moda, la cultura e l’arte» assicura l’assessore alla Cultura Stefano Boeri. Molte infatti le iniziative che creeranno uno stretto connubio tra questi mondi. A partire dalla mostra “Gli anni 90 nelle copertine delle riviste di moda e società” che verrà inaugurata proprio all’interno del fashion Hub di Palazzo Giureconsulti mercoledì 19 settembre fino alla sfilata charity di bambini “Fashion Kids for Children in Crisis onlus” che presenterà per l’occasione una passerella aperta al pubblico il 25 settembre.E ancora, il 19, in Piazza Duomo, Michelangelo Pistoletto presenterà il terzo “Paradiso per il manifesto della sostenibilità per la moda italiana”. Un flashmob nel centro di Milano per ricordare il legame tra moda arte ed ecosostenibilità. Il “manifesto”, elaborato dalla commissione “Ecologia e ambiente” presieduta da Anna Zegna intende tracciare la via italiana della sostenibilità della moda.
Attenzione anche ai giovani stilisti che verranno presentati nella vip lounge Mercedes e alle sfilate di via Mercanti il 25 settembre fino alla passerella del Castello Sforzesco (alle 11,30) con le collezioni dei vincitori del concorso Nude (New Upcoming Designer). Quattro i designer emergenti: Archivio Privato, Francesca Liberatore, Mauro Gasperi, Moi Multiple.



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07/09/2012 19:21

Quando la moda sfilava con gli impressionisti
A Parigi sarà la mostra dell’autunno ed è talmente attesa che, benché apra fra tre settimane, è stata presentata ieri. «L’Impressionisme et la mode», dal 25 settembre al Musée d’Orsay, poi in tournée al Met di New York e all’Art Institute di Chicago, si annuncia infatti come una di quelle grandi esposizioni «trasversali» in grado di compiacere molti e piacere a tutti.
In primo luogo, ovviamente, gli appassionati d’arte in generale e degli impressionisti in particolare, anche perché tornano a Parigi quadri celebri partiti dalla Francia da sempre, come «Madame Charpentier et ses enfants» (tre, compreso quello si direbbe più simpatico, cioè il cane) di Renoir, in arrivo da New York, «Nana» di Manet da Amburgo o «La loge» di Renoir dal Courtauld di Londra. Ma si divertiranno anche gli appassionati di moda, visto che ai quadri vengono affiancati i vestiti coevi. E qui si può subito segnalare il clamoroso «caso» di «Dans la serre» di Albert Bartholomé, perché esiste ancora e sarà esposto l’abito bianco e lilla che indossa la signora del ritratto, che è poi madame Bartholomé (dando ragione una volta di più, se ancora ne esistono, alle nonne di una volta, quelle che ammonivano: in questa casa non si butta via niente! Mai!).
Infine, la mostra, modaiola di nome e di fatto, anche perché ad allestirla è stato chiamato il più celebre regista d’opera del mondo, Robert Carsen, appaga il gossip postumo, visto che in posa per noi posteri ci sono molti soliti noti delle cronache mondane del favoloso Ottocento parigino.
Il punto, spiega Guy Cogeval, presidente del Museo d’Orsay, è che gli anni dal 1860 al 1880 sono quelli in cui Parigi inventa non solo l’arte impressionista ma anche la moda. O almeno in cui la moda, che è sempre esistita, diventa un fenomeno forse non di massa ma certamente nemmeno d’élite. È l’epoca in cui nascono le riviste specializzate (compresa «La dernière mode» diretta nientemeno che da Mallarmé, ma purtroppo effimera), i grandi magazzini, la réclame. Per la prima volta, l’interesse per come ci si veste è un fenomeno collettivo.
Certo, gli impressionisti non hanno la precisione millimetrica e un filo pedante degli accademici coevi, che ritraevano implacabili fino all’ultima frappa della crinolina di madame o la più piccola medaglia sul petto del maresciallo. Ma se, come notava appunto Mallarmé a proposito di Manet, figure e vestiti «perdono un po’ della loro sostanza e della loro solidità» o, come dicevano i Goncourt, «sono trasfigurati dalla magia delle ombre e delle luci», però i gesti, le pose, il gioco delle stoffe sui corpi fanno sì che, alla fine, questi francesi dell’Ottocento ci sembrino più veri e presenti di molti di quelli attuali. Prendete Renoir ritratto da Bazille in una posa assolutamente insolita e scandalosa, accovacciato con i piedi sul bordo della sedia.
Carsen ha immaginato l’esposizione come una sfilata: «A parte madame Bartholomé, sarebbe stato banale affiancare i quadri ai vestiti. Ho preferito procedere per temi». Ecco allora il capitolo sul «deshabillé», con Nana in sottoveste guardata, da destra, da un signore col cilindro abbastanza attempato ma probabilmente assai ricco (segue cena elegante?). Oppure la sezione «Voir et être vu», vedere ed essere visti, con la coppia giovane e brillante di Renoir in un palchetto di teatro: probabilmente gli Italiens, il più chic, alla peggio l’Opéra, quasi certamente non l’Opéra-Comique, così terribilmente qualunque...
Le signore sono colte nell’epocale passaggio dalla crinolina alla «tournure». Dai depositi del Museo Galliera e delle Arts Décoratifs escono abiti incredibili, restaurati per l’occasione grazie allo sponsor Lvmh, ma anche tutta la panoplia degli indispensabili accessori: corsetti e ombrellini, scarpine e ventagli. Tutti scelti ovviamente Chez la modiste, in questo caso di Degas. Con risultati di grande chic e indiscutibile seduzione come nella «Parisienne» tutta in nero di Manet, e speriamo che qualcuno si ricordi di far sentire i couplets che alla parigina dedicò, appunto nella «Vie parisienne», il grande Jacques Offenbach.
Però, per una volta, in una sorta di par condicio alla rovescia, non sono stati dimenticati i signori. Se il loro look è assai più uniforme, già allora la vanità non era solo femminile. Guardare per credere «Le cercle de la rue Royale» del non impressionista (e infatti precisissimo) Tissot, con dodici incredibili soci dell’omonimo club, ancora più esclusivo del Jockey, affacciati alla terrazza della sede, l’attuale Hôtel Crillon di place de la Concorde.
Nella dozzina di dandy che esibiscono i loro molti titoli di nobiltà e i pantaloni meglio stirati della storia dell’arte, attenzione all’ultimo a destra. È Charles Haas, frequentatore dell’atélier di Degas, amico di Robert de Montesquiou, amante di Sarah Bernhardt e soprattutto «ritratto» da Proust come Charles Swann della Recherche. Più chic di così...



di ALBERTO MATTIOLI
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11/09/2012 18:22

Stivali: moda e tendenze per l'inverno 2012:






Fonte: www.lachiacchiera.it/stivali-moda-2012-18515/

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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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14/09/2012 01:16

Pixie, Bob e Carré, i nuovi tagli dell'autunno

Acconciature decise e sexy per la nuova stagione [SM=g1700005]

Capelli_11300C.jpg KEYWORDS | capelliautunnohenné,

Corti, sfilati e decisamente sexy. La tendenza capelli dell’autunno 2012 vede protagonista Killing che ama avere un taglio comodo, facile da gestire, ma allo stesso tempo originale e carico di personalità. 
In autunno ritorna il taglio Pixie, molto scalato, corto, ispirato ai personaggi delle fiabe per bambini. “Per trasformarsi in una fatina ribelle il taglio giusto è quello irregolare - spiega l’hair stylist Christian Colombo –. L’acconciatura però è adatta a chi ha dei lineamenti del viso molto regolari e tondeggianti. Basta frizionare i capelli con le mani per ottenere un look movimentato che non conosce la monotonia”.
Un altro taglio classico e allo stesso tempo sempre alla moda è il Bob. L’intramontabile caschetto promette di trasformare tutte come l’affascinante Valentina Crepax e dona carattere al viso. La frangia poi, che quest’anno si porta rigorosamente sfilata, aiuta a rimarcare i lineamenti del viso, in particolare gli occhi.
Altro protagonista indiscusso dei trend capelli 2012 è il taglio Carré, nella versione fin sotto l’orecchio e senza asimmetrie. Può essere portato liscio, con un abbondante ciuffo laterale, per un look più delicato, oppure mosso con dei morbidi ricci che accompagnano la forma del volto, per creare un effetto più aggressivo e sbarazzino.
Il risultato? Un’acconciatura molto versatile, adatta a tutte le forme del viso e che mette in risalto soprattutto il collo.
La fredda stagione sarà invece “riscaldata” dal rosso delle chiome: il 2012 è principalmente l’anno del ramato, con tonalità che vanno dal ginger al biondo irlandese, un colore caldo e avvolgente, in grado di tirare fuori la sensualità da ogni donna.
Per i capelli chiari o i fondi miele l’effetto ramato è facilmente raggiungibile con una colorazione all’Henné, un composto utilizzato sin dall’antichità e ancora molto di tendenza. Per chiome castane e more invece l’effetto ramato si raggiunge con una colorazione tono su tono per una resa omogenea: “il consiglio in più per chi ha un fondo di capelli bruno e vuole seguire la tendenza dell’anno con originalità”, svela Christian Colombo, “è una chioma dove le tonalità ramate si mixano fra l’oro, si ottiene schiarendo alcune ciocche con delle mèches e applicando su queste l’henné”.
http://www.italiasalute.it/Bellezza.asp 

Fonte . . .  06/09/2012

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"Eleganza aristocratica e un po' sexy. Nostalgia Anni 70 da Gucci e creature da mito per Ferretti" (La Stampa (in deroga), p. 20).

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I tagli di capelli uomo per il 2013 [FOTO]I tagli di capelli
uomo
per il 2013
[FOTO]

 

I tagli di capelli uomo per il 2013 [FOTO] [SM=x44484]

 

Tagli capelli uomo 2013

 

Volete avere i capelli sempre in ordine ed essere all’ultima moda?
Allora dovete assolutamente scoprire quali saranno i tagli di capelli di tendenza nel 2013.
Avere un bell’aspetto, curato e al passo con le ultime tendenze è la chiave giusta per fare colpo ed essere notati.
I capelli devono avere il taglio giusto, devono essere curati per bene per non rischiare mai di fare pessime figure.
Nella fotogallery abbiamo raccolto i tagli di moda per il 2013.

 Corto ai lati e lunghi al centro:

Taglio capelli stile anni 50

Continua il trend del capello stile anni '50, corto, ma non rasato, su entrambi i lati della testa, e più lunghi sulla parte centrale.
È stato riproposto qualche mese fa e ha fatto subito furore.
Il taglio corto ai lati e lunghi al centro è molto in voga, soprattutto tra i più giovani, e lo sarà per tutto il 2013.

Corto ai lati e ciuffo morbido:

Taglio capelli corto ai lati e ciuffo morbido

Complici gli Europei 2012, i calciatori hanno mostrato il lato più vanitoso sfoggiando diverse acconciature che sono state da subito richiestissime ai parrucchieri. Tra i tagli dei giocatori più richiesti c’è quello di Mario Gomez, che ha sfoggiato un immenso ciuffo morbido. Ai lati i capelli erano corti mentre sulla parte centrale superiore li aveva belli lunghi e ondulati. Il taglio alla Mario Gomez, versione Euro 2012, è adattissimo a chi ha capelli mossi e un po’ indomabili. Basta un prodotto di definizione per dare il giusto styling al ciuffo e il gioco è fatto.

Taglio capelli alla Cristiano Ronaldo:

Taglio capelli alla Cristiano Ronaldo

È sempre sui campi di calcio che si definiscono mode e tendenze e Cristiano Ronaldo ha molto da insegnare. Il calciatore ultimamente sfoggia un taglio corto ai lati, un po’ più lungo sopra (poco più di 1 cm) e pettinati di lato. Tanto gel, ma davvero tantissimo, completa il suo look privo di movimento ma sempre in ordine e, ciò che più conta, molto attuale.

Rasato solo ai lati:

Taglio capelli rasato ai lati

Molto simili ai tagli precedenti, il rasato ai lati piace molto ed è soprattutto fresco e comodo.Alleggerisce tantissimo la capigliatura e ridefinisce i tratti del viso.

Riga di lato:

Capelli con riga di lato

La riga di lato è tornata molto di moda e va bene sia per tagli corti che lunghi. Chiedete direttamente al vostro parrucchiere di fare un taglio che vi permetta di aggiustare i capelli di lato. Se li avete corti vi basterà un po’ di gel per far sì che non si muovano molto, se li avete lunghi è meglio che siano ondulati o comunque mossi, per dare il giusto movimento.

Baffetti moda 2013:

Baffi moda 2013

Volete un look davvero irresistibile? Fatevi crescere i baffi e curateli molto. Uniteli ad un taglio all’ultima moda e sarete sempre impeccabili.

 
 

Pubblicato da Luca Tiffano il 13/09/2012 in: Capelli UomoModa Uomo

Leggi di più : tagli capelli uomo

 
 
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02/10/2012 12:31

Negli ultimi mesi sta diffondendosi la moda del taglio corto anche per le giovani ragazze [SM=x44451]

02/10/2012 17:44

Re:
Etrusco, 10/2/2012 12:31 PM:

Negli ultimi mesi sta diffondendosi la moda del taglio corto anche per le giovani ragazze [SM=x44451]




io avevo sulla nuca una radice quadrata fino a poco tempo fa'
[SM=x44457] [SM=x44456]
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02/10/2012 19:47

killing zoe, 02/10/2012 17.44:



io avevo sulla nuca una radice quadrata fino a poco tempo fa'
[SM=x44457] [SM=x44456]




Era stata un'idea tua o del tuo coiffeur? [SM=x44467]
02/10/2012 20:00

Re:
Etrusco, 10/2/2012 7:47 PM:




Era stata un'idea tua o del tuo coiffeur? [SM=x44467]



"un simpatico omaggio" della mia parrucchiera [SM=x44466]

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02/10/2012 20:07

killing zoe, 02/10/2012 20.00:



"un simpatico omaggio" della mia parrucchiera [SM=x44466]




Però mi sembra un'idea simpatica.... [SM=x44450]
come ti ci vedevi? [SM=x44473]
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