Moda

Ultimo Aggiornamento: 04/02/2015 23:03
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06/03/2011 14:31

Alviero Martini chiude la fashion week
A cura di Ilaria Oriente

Continuamente in viaggio la donna Alviero Martini 1a Classe adotta un guardaroba pratico, dinamico ed elegante. Le frange in lana spuntano su gonne longuette, su ampie mantelle, sulle maniche dei cappotti a rendere il movimento più sinuoso. Le scarpe dal tacco alto hanno un cinturino spesso sulle caviglie, ogni outfit è accompagnato da borse e zaini classici del brand.
www.stile.it/foto/alviero-martini-chiude-la-fashion-week

Da Borsalino un omaggio alla musica
Cappelli Borsalino, collezione Autunno Inverno 2011 2012

Dall'incontro fortuito e fortunato tra Paola Maugeri, da quindici anni volto femminile della musica in tv e il brand Borsalino nasce la nuova collezione di cappelli per la prossima stagione. "Tiny musical hats" è un vero e proprio omaggio alla musica in forma di cappello: fanno parte della serie texanini in omaggio alla nascita del rock'n'roll, bombettine che richiamano alla mente il Regno Unito dei Beatles, cilindri che invece fanno l'occhiolino al mondo dei musical e coloratissimi bigodini di paillettes in omaggio allo Studio 54. Lo spirito di Andy Warhol che aleggia nei colori accesi e negli accostamenti ironici fa da sigillo alla collezione
www.stile.it/foto/da-borsalino-un-omaggio-alla-musica
06/03/2011 22:34

Una donna sobria e "bacchettona"
di Gioia Giudici e Roberta Filippini

Se quello che sta finendo e' l'inverno del corto e dell'evidenziato, della mini e dei leggings, quello che verra' sara' invece molto vestito, lungo e accollato, un po' maschile e persino un tantino bacchettone, senza spacchi e scollature, con tanti cappotti e pantaloni e, al limite, un accenno di schiena nuda. Moda piu' ''da zia Pina che da Olgettina'', come vuole la battuta che girava tra le passerelle milanesi, su cui oggi e' calato il sipario dopo sette giorni intensi di sfilate.

Quasi a prendere le distanze dagli scandali a luci rosse, e a intercettare i gusti delle donne scese in piazza lo scorso 13 febbraio, i creativi sembrano essersi concentrati su uno stile che sta agli antipodi del velinismo che ha imperato nell'ultimo decennio, cercando di vestire una nuova femminilita' piu' sobria e sussurrata. Pochi, pochissimi, spacchi e decollete', merce rara le mini, comunque in versione piu' spiritosa che sexy e meglio ancora se portate con calzoni affusolati o pantaloni svettanti al malleolo. Saranno molto in voga i plisse' e le gonne pantalone che fanno tanto Anni 70, al ginocchio o perfino ai piedi. Domina il lungo e il longuette per sottane e abiti, nonche' per cappotti (molti con martingala) dei quali si riconferma il successo, avendo scalzato dalle passerelle i piumini.

Questi, con l'eccezione di un paio di marchi o molto sportivi o molto modaioli, sembrerebbero definitivamente sul viale del tramonto se poi non li vedessimo indossati per le strade. Del resto una cosa e' la vita un'altra e' la sfilata che, per giunta, neppure rappresenta l'intero campionario. Sul fronte del colore, le signore che quest'anno hanno comprato un cappotto o un pullover cammello, hanno fatto un buon investimento, perche' sara' un colore di punta anche della prossima stagione invernale, come passepartout elegante da mattina a sera (e' stato anche definito il 'nuovo nero'). Per quelle che proprio non si vedono in cammello o nella variante caramello (non sempre donanti) c'e' la soluzione del rosa in tutte le gradazioni, dal quasi bianco al blush, dal carne al fragola. Il nero comunque non demorde (qualcuno racconta che i buyers arrivano negli show room chiedendo il colore ed escono avendo ordinato soprattutto nero) e in passerella si e' spesso accoppiato all'oro, che a sua volta ha scalzato il siderale argento.

Non saranno contenti gli animalisti, ma la pelliccia si e' vista un po' ovunque, preziosa come il visone, il cincilla', la volpe e lo zibellino, ma anche in versioni piu' accessibili. Non manchera' il peluche, perfino sul davanti dei vestiti, e neppure la maglia lavorata a punto pelliccia, per capispalla o per dettagli sparsi qua e la'. La lana e' sempre la reginetta dell'inverno: per il prossimo sara' corposa e densa, doppiata con la pelle ma anche unita alla seta e comunque sempre tendente a coprire il corpo senza rivelare troppo le forme.

La silhouette infatti si semplifica e va alla ricerca della pulizia. La maggior parte dei marchi si sono mossi su linee essenziali, diritte, a sacchetto o a trapezio, puntando talvolta su decori, colori forti, stampe e ricami, vortici di tessuto e paillettes per dare un tono a tubini molto bon chic bon genre. Tanto taglio sartoriale che segna il ritorno di una moda all'insegna del buon gusto borghese che predilige la sensualita' al sexy, come negli abiti da sera lunghi e accollati, che lasciano scoperto giusto una spalla, al massimo la schiena, parte anatomica ad alta attrattivita' ma a bassissimo rischio di scandalo. Qualcuno ha persino ipotizzato che la nuova seduzione passi per una striscia di caviglia occhieggiante tra l'orlo e gli stivaletti o per uno scorcio di piedi, gli unici scappati, su tacchi a spillo, da questa ondata di perbenismo alla moda.

Fonte: http://www.ansa.it/
[Modificato da killing zoe 06/03/2011 22:35]
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10/03/2011 21:23

The blonds Fashion Show - NYC FW 2011


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12/03/2011 14:16

Scarpe primavera
Scarpe: nasce a Firenze la sneaker attenta all'ambiente

KIN oltre ad essere un marchio di calzature di moda, è una filosofia, “essere KIN” , secondo una leggenda Maya, significa attenzione al mondo, al pianeta , al futuro dei nostri figli. La Linea Kin è creata da una importante azienda marchigiana che ha, come prerogativa, di operare a Impatto Zero sull’ambiente, così che, sia l’intera produzione che i settori packaging , gestione e logistica, vengano svolti risultando ad eco sostenibilità totale.

Infatti la linea di sneakers uomo-donna ecosostenibili si distinguono sul mercato per un design contemporaneo, con una ampia gamma di colori per chi ama uno stile classico e per chi ricerca l’elemento più glamour per essere al passo con la moda. Pelle o tessuto , ma sempre tutto ecosostenibile. I tessuti sono tutti composti dal 78% di Pet riciclato , il pellame è ricolorato attraverso procedimenti, sempre con la massima attenzione all’ ecosostenibilità, tutti i ricami realizzati con filo ecotec, così come i lacci, fatti con scarti di produzione di capi di maglieria. La suola è realizzata con la rimacinazione di materiale di recupero di stampaggio utilizzando materiale ecologico ecopawer.

Il Progetto Kin, in occasione della presentazione della linea primavera/estate 2011 del Brand fiorentino Bagheera, il brand della pantera nera Baghera, prevede inoltre un importante Progetto di co-marketing, che vede il posizionamento sul mercato nazionale ed estero di un total look Bagheera by Kin con la linea di felpe, tshirt, jeanseria e capi spalla, inoltre Baghera Shoes, Baghera Glasses, Baghera Bag e, per la stagione Fall/Winter 2011/2012 una trendissima linea di piumini per donna e uomo; alle linee uomo e donna Baghera by Kin non può mancare il debutto di Bagherino by Kin, la linea per i “cuccioli” della pantera, definiti con il Logo della panterina dispettosa, con un grande nodo alla coda.

Il concetto di base vincente, che ispira il Brand Baghera by Kin, fino dalla sua nascita, è quello di allargare l’immagine, legando il prodotto lifestyle a quello della tecnologia che diventa moda, esaltandola nelle sue forme e nella peculiarità dell’insostituibile “Made in Italy” con l’anima, che il Brand Bagheera indica per una continua ricerca di materiali nobili e tecnologici per spiegare un’emozione che non si nega al sogno. Il felice connubio tra i due Brand, dall’identica mission, non è la semplice declinazione di un marchio ma una vera e propria filosofia che vede nella linea Bagheera by Kin il primo prodotto per fare il passo decisivo nella nuova era.

www.nove.firenze.it/vediarticolo.asp?id=b1.03.09.19.22
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13/03/2011 12:01

Riccione: giovani stilisti in passerella
Anche quest'anno CNA Federmoda ed il Comune di Riccione, sono i promotori del Concorso Nazionale Professione Moda Giovani Stilisti.

La manifestazione - supportata anche dalla Camera di Commercio di Rimini - è ormai riconosciuta come una concreta opportunità offerta a giovani di talento per affermarsi nel comparto della moda italiana.
La fase finale del Concorso si terrà a Riccione dal 18 al 24 luglio 2011.
La città rivierasca farà così ancora una volta da sfondo a quello che è divenuto un Concorso simbolo del settore moda; una chance offerta ai giovani stilisti, studenti provenienti dalle Scuole e Istituti pubblici e privati di moda, arte, stilismo e design. Un'occasione per accendere i riflettori sulle loro idee creative, giudicate da una prestigiosa commissione formata da stilisti e imprenditori a cui spetterà il compito di selezionare i 30 progetti finalisti. Anche per l'edizione 2011, si conferma la collaborazione di importanti Fiere di settore quali MICAM, MIPEL e di IACDE Italia. Con l'edizione di quest'anno un nuovo partner si affianca a RMI. Si tratta di LECTRA, che metterà a disposizione del vincitore assoluto, una licenza di utilizzo del software Kaledo e relativo corso di formazione. Novità interessanti anche nella sezione dedicata alla moda bimbo, lanciata nel 2010, che prevederà importanti azioni nell'ambito del contesto europeo con iniziative strettamente collegate a due progetti realizzati nell'ambito del Programma Leonardo e del 7° Programma Quadro della Commissione europea.

La scadenza per l'invio delle candidature è fissata al 23 aprile 2011.
Sette, le sezioni in concorso a cui iscriversi:
abbigliamento, sezione organizzata in collaborazione con il Gruppo Max Mara;
abbigliamento bambino, in collaborazione con Children's Fashion Europe e prevederà azioni del progetto braM realizzato nell'ambito del Programma Leonardo ( (BraM - Brand and Merchandising Manager for SMEs in the Children's Product Sector - Lifelong Learning Programme - Leonardo Da Vinci) e del progetto Design4Children realizzato nell'ambito del 7° Programma Quadro.della Commissione europea.
pellicceria, realizzata in collaborazione con l'Associazione Italiana Pellicceria, Saga, Nafa e Black Nafa;
maglieria, in collaborazione con Deanna Ferretti Veroni, Giovanni Cavagna e IAFIL - Industria Ambrosiana Filati;
intimo/mare, con la collaborazione del Gruppo La Perla;
"particolari d'autore", sezione realizzata in collaborazione con la ditta Forza Giovane;
accessori e calzature, in collaborazione con le fiere di settore MICAM e MIPEL

Premio Speciale - Premio Proposta Modellistica Patrocinato da IACDE Italia (International Association of Clothing Designers and Executive)

Premio Il Filo che Unisce. Trasversale a tutte le sezioni, in collaborazione con Helvetas (Associazione svizzera per la cooperazione internazionale).

Confermata la collaborazione dei Gruppi Freudenberg e Guterman ai quali quest'anno, si aggiunge il supporto di Macpi.
Vetrina e studio per le nuove promesse del settore, RMI impegnerà gli studenti selezionati in cinque giorni di workshops ed esposizioni, con la presenza di docenti del sistema moda; i finalisti verranno coinvolti in una serie di laboratori di fashion design.
Nella serata finale del 23 luglio, la proclamazione dei vincitori offrirà la possibilità per i giovani stilisti di inserirsi, tramite borse di studio e formule di stage, presso griffe prestigiose.

"La formula delle borse di studio affiancate a stage, lo stretto contatto che RMI, grazie a CNA, ha con il sistema delle imprese del settore moda, stanno creando grandi opportunità ai giovani che escono dalla manifestazione - spiega Antonio Franceschini, responsabile CNA Federmoda e direttore generale di RMI - Stiamo monitorando il posizionamento dei partecipanti alle ultime fasi finali del Concorso e la loro collocazione all'interno del sistema moda è di tutto rilievo".
Non solo Concorso, RMI 2011 sarà anche un'ampia occasione di confronto con esperienze estere. Come ormai consuetudine, la settimana riccionese vedrà sulle passerelle giovani emergenti provenienti da numerosi Paesi.

RMI 2011 sarà ancora una volta moda a 360°, sinonimo soprattutto di espressione e di creatività di un Made in Italy che non tralascia di guardare al futuro incoraggiando e investendo su nuove promesse.

www.romagnaoggi.it/rimini/2011/3/10/187606/
13/03/2011 13:27

Trench: come sceglierlo e indossarlo
Nascere sui campi di battaglia e vivere sulle passerelle. Scaldare i militari e poi vestire le fashion victim. La storia del trench, il cappotto pensato per le trincee di guerra ("trench", in inglese, significa trincea) è intricata e appassionante come quella di un romanzo. I suoi protagonisti? Gabardina di cotone, maniche raglan, doppio petto e lunghezza oltre il ginocchio. Elementi portati alla perfezione da tanti stilisti e soprattutto da Burberry, il marchio che l'ha reso famoso. Ma come si sceglie un trench? E quali sono le regole per individuare tagli, materiali e dettagli giusti? Ecco una piccola guida per trovare il modello adatto a te.

1) LUNGHEZZA. Il trench perfetto arriva qualche centimetro oltre il ginocchio. Il taglio è a doppio petto. I dettagli che lo contraddistinguono sono: revers e colli pronunciati, cintura e passanti in vita e baschina sulla schiena (si tratta della piccola mantella sotto le spalle). Oltre al modello classico, esistono altre due versioni: la prima cortissima, praticamente una giacca (a volte, anche un bolero). La seconda con lunghezza a metà coscia. Quest'ultima è la più facile da indossare perché allunga la figura e dona anche a chi non è altissima.

2) DETTAGLI. I trench più attuali si riconoscono da questi 5 dettagli.
CINTURA: di tessuto o di pelle, è indispensabile per dargli forma. Va stretta bene intorno ai fianchi (con chiusura mai centrale, ma sempre verso il fianco sinistro). Quando il trench è aperto, la cintura va legata dietro la schiena con un nodo.
COLORI: il kaki è il tono principe, adatto a tutti e perfetto per il giorno. Il nero è più trendy, abbinabile con tutto e da indossare anche di sera.
PELLE e PELLICCIA: la pelle e la pelliccia sono il nuovi "intrusi" nei trench. Si accoppiano alla classica gabardina di cotone e servono a sottolineare i dettagli (maniche, colli, tasche, baschine, passanti, cinture...).
BORCHIE: chi l'avrebbe detto! Le borchie sono il tocco più trendy per dare nuova vita a un vecchio trench. Non ci credete? Nelle sue recenti sfilate, Burberry ha riempito i trench di borchie come fossero giubbotti punk.
PIZZO, TULLE & Co.: gli inserti di reti, pizzi floreali e organze sono la nuova mania degli stilisti per i trench più scenografici. Attenzione, però, alla scelta di questi modelli: sono molto difficili da indossare e, di solito, sono destinati alle occasioni più formali.
GILET: chi ha appena acquistato un trench vintage sopra il ginocchio, può renderlo attuale accorciandolo in vita, togliendogli le maniche e trasformandolo in un gilet.

3) ABBINAMENTI. Ecco cinque abbinamenti facili per indossare al meglio un trench.
PANTALONI SKINNY: aderenti alle gambe e corti sopra la caviglia, i pantaloni skinny sono la ciliegina sulla torta in fatto di trench. Allungano la figura e creano un contrasto largo (sopra) e stretto (sotto) molto trendy.
ABITI LUNGHI: gli abiti hyppie, lunghi e trasparenti, sono la nuova tendenza in fatto di abbinamenti con il trench. Si indossano solo con le scarpe basse. Le più spericolate possono anche permettersi un paio di stringate maschili o gli anfibi.
BALLERINE: lo stile Audrey Hepburn impone ballerine basse come massima espressione dello chic in fatto di abbinamenti col trench. La nuova tendenza non fa eccezione: le scarpe basse restano le preferite per valorizzare lo spolverino.
SANDALI ALTI e BASSI: chi non vuole rinunciare ai tacchi, può azzardare i sandali alti aperti. Le altre, possono puntare sui modelli rasoterra, sempre molto di tendenza.
STIVALI: gli stivali che stanno meglio col trench sono quelli che arrivano sotto il ginocchio. I modelli alla caviglia o i cuissard, invece, sono da destinare ad altri soprabiti.
FOULARD: quando si indossa un trench, legare un foulard colorato al collo regala un tocco di stile davvero perfetto. Attenzione al nodo: deve essere grande, scenografico. E deve lasciare i lembi dell'asola piuttosto svolazzanti.

4) TENDENZE. In fatto di trend, negli ultimi anni il trench è stato ripensato soprattutto per tessuto e colore, due varianti che lo trasformano in capo da giorno o da sera. Ecco, nel dettaglio, le cinque tendenze su cui puntare:
BIANCO: a sorpresa, il colore delle spose è anche quello preferito per gli spolverini di primavera. Attenzione al tono di bianco: dev'essere gesso e non ottico, ovvero non troppo smagliante. Il rischio è di sembrare vestite da infermiera.
SERA: i trench di tessuti trasparenti, lucidi o preziosi, sono da destinare alle occasioni importanti (come i matrimoni o le cene di lavoro) o agli appuntamenti dopo il tramonto (dall'happy hour in poi, per intenderci).
NUOVO CLASSICO: le proposte in fatto di spolverino tradizionale, ovvero in gabardina di cotone nei colori kaki o verde militare, rivedono alcuni dettagli del modello di ieri attualizzandoli. Le tasche si fanno più leggere, il tessuto meno rigido e l'immagine, in generale, più minimalista e semplice.
COLORATO: rosso, rosa, giallo, blu e arancione. I colori dei trench primaverili non sono mai stati così accessi come negli ultimi anni. Questi toni forti, poi, si possono indossare con capi altrettanto colorati.
STAMPA: le fantasie da tappezzeria sono saltate dai divani sui trench. Pois, scozzesi, fiorati e disegni geometrici sono diventati un must.

5) ACQUISTARE UN TRENCH VINTAGE. Trovare un trench vintage nei mercatini dell'usato è piuttosto facile. Difficile, invece, individuare un modello facile da indossare e in grado di risultare adatto al vostro fisico e alle ultime tendenze. Ecco una piccola guida per riconoscere quello giusto.
TESSUTO. Studiare bene il tessuto è la prima mossa per individuare un buon trench. Nel nostro caso, dev'essere una gabardina di cotone, meglio se al 100%. Al tatto deve risultare pesante e spessa, ma sempre elastica e morbida. Se la mano del materiale è leggera, lucida e scivolosa, allora non siete di fronte a un buon modello.
FODERA&CUCITURE: i dettagli di un trench vi parlano della sua qualità. Una fodera intatta, di buona fattura è una garanzia di validità. Se poi guardando le cuciture non notate imperfezioni (sfilature, deviazioni, bordi non rifiniti), allora potete andare sul sicuro.
REVERS: attenzione ai revers troppo ampi, in stile anni Settanta. Sono molto belli da vedere, ma addosso possono risultare molto difficili da portare. Meglio puntare sui modelli più classici.

Fonte: http://d.repubblica.it/

20/03/2011 09:33

Il fascino del blog
Doveva accadere: il fashion blogging, nato un paio d'anni fa sulla scia dell'avanzata dei social network, ha preso forma come se fosse una professione qualunque. Un colorato esercito di appassionati è ormai impegnato ad aggiornare la propria pagina web con foto, video, testi, collage e illustrazioni, giorno dopo giorno. Basta una delle settimane della moda appena trascorse per capire quanto il loro lavoro sia utile e ben fatto. È il caso di Garance Doré, 33enne francese scelta da Love Moschino come fotografa dell'ultima campagna pubblicitaria(http://www.garancedore.fr/); da sempre appassionata di moda, ha lavorato inizialmente come illustratrice per poi aprire un blog, dal quale poter instaurare un rapporto diretto con i lettori. Mescola foto di gente comune a quelle degli "addetti della moda" a una sezione interamente dedicata alle sue creazioni artistiche.
Più noto al grande pubblico è il suo compagno, Scott Schuman, meglio conosciuto come Mr Sartorialist. È stato lui, con il suo blog (http://thesartorialist.blogspot.com), ad aver dato il via a questa nuova corrente di scrittori/critici/giornalisti principi del web ai quali sono ormai riservati i posti in prima fila alle sfilate. La ricetta di Sartorialist è semplice: immagini che ritraggono persone comuni nelle più grandi città del mondo vestite stylish.
Il protagonista principale del blog di Bryan Boy (http://www.bryanboy.com/)è invece lui stesso: Bryan inizia a curare il propriol sito a Manila quando ha 17 anni e ora può contare sull'amicizia di Marc Jacobs, che gli ha persino dedicato la BB ostrica bag.

Aveva appena 11 anni, invece, Tavi, quando ha iniziato la sua pagina web (http://www.thestylerookie.com/) dalla cameretta di casa nei pressi di Chicago. E di strada ne ha fatta, ora che a 14 anni ha già conquistato la copertina di Pop e viene presa come modello d'ispirazione dai designer giapponesi. Di sé dice: "Sono una ragazzina che indossa strane giacche e cappelli carini", e viaggia accompagnata dai genitori per presenziare ai defilé. La lunga lista di appassionati impegnati nel blogging aumenta di giorno in giorno. Quale allora la ricetta ideale per far sì che il proprio sito web emerga nel gran calderone di Internet? Una forte dose di creatività, idee fresche, una buona macchina fotografica e un pizzico d’intraprendenza. Come nel caso di http://stilinberlin.blogspot.com/, blog immaginato da una collettiva di ragazzi che partono dalla capitale tedesca per ritrarre il lampo di una generazione, viaggiando nella scena underground tra artisti e artigiani dello stile.
Il loro nome è già iniziato ad apparire nelle top ten dei migliori fashion blog per l'approccio fresco e disincantato dei post.
Punta tutto sull'idea di femminilità romantica invece http://www.knighttcat.com/, perennemente collegata a twitter per scambiare commenti e ispirazioni su designer e altri blogger emergenti come lei. Il sito contiene una serie di servizi fotografici, ambientazioni, piccoli accessori dal sapore retrò. Il tema? Sempre lo stesso: la commistione tra arte, musica, design e moda. Ma in tempo reale.

di Cristiana Cicuto
Fonte: http://www.leiweb.it/

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20/03/2011 11:49

A tutto colore
Betsey Johnson, collezione Primavera Estate 2011, sfilate New York

A cura di Ilaria Oriente

Mescolate, donne, mescolate... almeno due nuance! Questo è il trucco della Primavera Estate 2011 e che i colori siano vitaminici e frizzanti: rosso, magenta, lime, verde, viola, blu, abbinateli senza alcun timore più l'effetto sarà strong più sarete... alla moda!

Tutte le foto
www.stile.it/foto/a-tutto-colore/tutte-le-foto
20/03/2011 12:03

Re: A tutto colore
texdionis, 20/03/2011 11.49:

[Mescolate, donne, mescolate... almeno due nuance! Questo è il trucco della Primavera Estate 2011 e che i colori siano vitaminici e frizzanti: rosso, magenta, lime, verde, viola, blu, abbinateli senza alcun timore più l'effetto sarà strong più sarete... alla moda!




[SM=x44458] [SM=x44462]
25/03/2011 22:28

La bella stagione nasce con la camicia
Può essere casual e sbarazzina, strizzando l'occhio allo sportwear o alle mise da cow girl, se realizzata in denim e indossata con nonchalance insieme a jeans, shorts, bermuda e camperos. Oppure perfettamente androgina per un look classico in black & white, magari con tanto di cravatta, meglio se abbinata ad un tailleur pantaloni e rossetto rosso fuoco, a ristabilire la giusta dose di femminilità. O ancora estremamente sensuale, basta declinarla in impalpabile chiffon trasparente o malizioso pizzo nero. Insomma la camicia può essere tutto e il contrario di tutto e anche per la prossima primavera estate 2011 si conferma regina del guardaroba e capo passepartout da utilizzare con originalità e fantasia nei più svariati outfit

Non che servisse l'eccentrica lezione di Maison Martin Margiela per comprendere l'importanza di uno dei capi cult della Moda maschile e femminile, ma se qualcuno avesse mai avuto bisogno di un manifesto di tale evidenza, il delirio estetico visto sulla passerella della griffe francese è stato ben felice di impartirla. Qui la camicia si fa tubino e pannello di tessuto, per una moda concettuale che denuncia come il guardaroba da uomo e quello da donna si debbano incontrare senza perdere però ciascuno la propria natura.

Dal messaggio alla proposta concreta, vendibile ed indossabile, la camicia di stagione si propone allora in un'incredibile quantità di varianti: romantica e sexy, in pizzo chantilly come quella di Dolce & Gabbana; un po' gitana e impreziosita da applicazioni e charm, come quella di Blugirl; semplice e versatile, da utilizzare anche per look da Nerd, come mostra con ironia Dsquared2; sofisticata e impreziosita di ruches, come la vuole Emporio Armani; in technicolor a color blocking, come insegna Jil Sander o con stampe all over, come adorano Emilio Pucci e Just Cavalli



di Daniela Raspa
Fonte: http://www.lastampa.it/redazione/default.asp
[Modificato da killing zoe 25/03/2011 22:30]
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27/03/2011 18:48

Sotto il vestito magre
Dalla culotte alla sottoveste, ecco l'intimo che snellisce.

Irina Shaykh, testimonial Soft Shaping

di Anna Franco

Uno strumento rassicurante e poco invasivo per le donne che vogliono mimetizzare le proprie rotondità. Si tratta della lingerie snellente, capi di intimo contenitivo che riescono a miscelare l'effetto guaina con un'apparenza supersexy grazie a pizzi maliziosi e tagli sensuali. Sull’onda della rinascita del burlesque, infatti, i nuovi underwear si rifanno alla moda delle pin-up anni Cinquanta.
[SM=x44450]

UNDERWEAR PER DONNE MORBIDE. In Italia, la Perla ha promosso Shape Couture, un progetto apposito per le curvy che si ispira al look sensuale delle grandi interpreti del neorealismo come Sophia Loren e Silvana Mangano. Intimissimi sta per lanciare nei negozi la linea Soft Shaping per la bella stagione, strategicamente studiata per ottenere una silhouette sottile. Ma culotte e sottovesti sono i pezzi forti anche della Shaping collection firmata Yamamay che promette di far perdere fino a una taglia grazie alla sua microfibra modellante.
Si rivolge agli uomini, invece, il marchio Spanx che propone slip e boxer contenitivi in cotone e due tipi di canottiere che dovrebbero rendere invisibili pancia e maniglie dell’amore.

Articolo esteso
www.lettera43.it/stili-vita/11595/illusioni-intime.htm

Gallery
www.lettera43.it/foto/11595/sotto-il-vestito-magre.htm
05/04/2011 21:09

Tutte in riga!
Bande, righe, strisce. Colorate, in bianco e nero, variopinte. Sono la nuova tendenza per la primavera. Prima sulle passerelle degli stilisti. Ora nelle vetrine di tutti i negozi. Ma come s'indossa la fantasia più semplice e geometrica che ci sia? La risposta è semplice: con coraggio. Anzi, forse, con spericolatezza. Perché la nuova moda a righe ha questo di rivoluzionario: il desiderio di fare un po' a pezzi i cliché del passato. Primo tra tutti, quello che vuole le strisce come divisa da mare o da marinai. Al contrario, le bande sono e saranno un motivo da indossare soprattutto in città e persino sul posto di lavoro.
Il problema, come sempre, è il modo. Ovvero: quali righe colorate vanno scelte? La proposta dei designer, a riguardo, è piuttosto ampia. Si va dagli esperimenti super colorati di Prada ai volumi a mongolfiera di Jil Sander. Dall'effetto circo di Junya Watanabe agli accostamenti astratti di Céline. Fino agli esiti funambolici di Missoni o Versace. Perdersi in questo panorama variopinto è piuttosto facile. Per ritrovare la direzione giusta, vi abbiamo preparato tre gallery. Nella prima trovate le proposte più belle dalle passerelle dell'estate 2011(http://d.repubblica.it/argomenti/2011/04/02/foto/abiti_righe_sfilata-265185/1/). Nella seconda, siamo andati più nel dettaglio: abbiamo, infatti, scelto le fantasie di righe più forti e le abbiamo accostate ai pezzi e ai colori giusti (http://d.repubblica.it/argomenti/2011/04/02/foto/speciale_moda_2_04_come_s_indossano_le_righe_energia_-267133/1/). Infine, abbiamo scelto 10 celebrità che indossano le bande nella vita di tutti i giorni (http://d.repubblica.it/argomenti/2011/04/02/foto/dive_star_vip_look_righe_stripes-267164/1/).
Godetevi questo viaggio in uno dei motivi più cari alla moda: studiate bene i modelli, divertitevi a scoprire i nuovi accostamenti e poi fate soprattutto di testa vostra. In fatto di righe, infatti, vale la pena di azzardare un nuovo accostamento. Il risultato sarà sorprendente: con pochi accorgimenti, riuscirete a trasformare il vostro look in una mise indimenticabile.



Fonte: http://d.repubblica.it/
11/04/2011 17:26

Il ritorno del chiodo
Si può nascere nelle peggiori famiglie e poi finire nei migliori salotti. Si può crescere con le persone più spietate e poi innamorarsi dei tipi più romantici. O almeno questa è la storia del chiodo, la giacca di pelle nera a doppio petto, chiusa da una zip, che questa primavera ha deciso di tornare con la prepotenza di un tormentone.
Arrivato sugli altari del look grazie a Marlon Brando che lo indossa nel film "Il Selvaggio" (1953), il chiodo nasce in circostanze equivoche: all'inizio degli anni Cinquanta, è la divisa di alcuni poliziotti americani, senza distintivo e con troppe brutte intenzioni, che si facevano giustizia da soli.
Sono Hollywood, i punk, i motociclisti e, ovviamente, i gay a renderlo uno dei capi più tendy del mondo: il misto di cinema, ribellione, voglia di libertà ed emancipazione sessuale l'hanno trasformato nel simbolo che è diventato oggi. Per la nuova bella stagione, poi, sembra che ogni stilista se ne sia di nuovo innamorato. In versione classica, di nappa scura con zip cromate (Balenciaga, Hervé Leger, John Richmond). Con spirito punk, riempito da mille borchie nemmeno fosse la corazza di un istrice (Burberry, Balmain, Moschino). O dall'aspetto zuccheroso, tinto nelle sfumature che starebbero bene in un negozio di confetti (Blumarine, Just Cavalli, D&G).
Vi abbiamo preparato quattro gallery fotografiche per spiegare il ritorno del chiodo nel dettaglio: due sono dedicate alle passerelle che l'hanno eletto a protagonista (una femminile http://d.repubblica.it/argomenti/2011/04/09/foto/sfilate_donna_chiodo-278503/1/ http://d.repubblica.it/argomenti/2011/04/09/foto/come_indossare_il_chiodo-278502/1/ e una maschile http://d.repubblica.it/argomenti/2011/04/09/foto/sfilate_uomo_chiodo-278491/1/); una agli abbinamenti più belli, quelli che lo rendono davvero giusto ; e l'ultima con le dive e i divi che l'hanno scelto nelle ultime settimane http://d.repubblica.it/argomenti/2011/04/09/foto/star_e_vip_con_il_chiodo-278480/1/.
Studiate attentamente modelli, dettagli e consigli. Poi, scegliete il modello che più vi piace e indossatelo come fareste con la più classica delle giacche: questo giubbino, infatti, non va più esibito come simbolo di ribellione o di durezza. Al contrario, oggi si è trasformato in un indumento senza pensieri, leggero, quasi naif. Non a caso, resta il capo preferito dall'ondata di band indie-rock che stanno spopolando su MySpace e nelle classifiche internazionali.



Fonte: http://d.repubblica.it/
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11/04/2011 18:11


Sono Hollywood, i punk, i motociclisti e, ovviamente, i gay a renderlo uno dei capi più tendy del mondo



anche i metallari aggiungerei [SM=x44452]
Di cui ho qualche trascorso, ma se devo essere sincero non lo indossavo
[SM=x44467]
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La Pecorina
11/04/2011 19:04

Tutte in verde no? [SM=x44473]

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Ka cimm a fe?




12/04/2011 21:18

Re:
texdionis, 11/04/2011 18.11:


Sono Hollywood, i punk, i motociclisti e, ovviamente, i gay a renderlo uno dei capi più tendy del mondo


anche i metallari aggiungerei [SM=x44452]
Di cui ho qualche trascorso, ma se devo essere sincero non lo indossavo
[SM=x44467]



tu hai un trascorso da metallaro?

12/04/2011 21:19

Re:
clara.clandestina, 11/04/2011 19.04:

Tutte in verde no? [SM=x44473]




anche si visto che è molto apprezzato nel forum [SM=x44452] [SM=x44462]
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12/04/2011 21:33

Re: Re:
killing zoe, 12/04/2011 21.18:



tu hai un trascorso da metallaro?





alle medie ho attraversato la fase in cui mi sono messo ad ascoltare musica metal (di più hard rock, a dire il vero).
Ma non tanto da adottare anche il tipico abbigliamento tra cui il chiodo, giusto qualche giacca stravagante, borchie e anelli e in più toppe dei vari gruppi
[SM=x44517] [SM=x44499]
13/04/2011 20:54

Contrordine ragazze:è ora di coprire le ginocchia
Il caldo subtropicale di questi giorni può invitare alla mini e agli hot pants, ma sappiate che la tendenza della stagione è chiarissima: ragazze, coprite le ginocchia.

Anzi, già che ci siete abituatevi al lungo fin dalla mattina, e non stiamo evocando un lungo da ballo delle debuttanti, istituzione peraltro già abbastanza squalificata di suo.

Quello che va nel 2011 è floreale, hippy e molto libertario: per ispirarsi, serve dare un’occhiata alle foto della mamma quando occupava il liceo, o cercare in Rete il sito My mom, style icon (http://momstyleicons.blogspot.com).
Altrimenti riguardarsi il film di Woodstock, e anche, in fase più chic, documentarsi sul lavoro di Yves Saint Laurent e cercare di riprodurne lo spirito e la leggiadria con tutti i mezzi a disposizione, compreso lo shopping nelle catene della grande distribuzione.

Ma l’importante è venire a patti con le nuove proporzioni, perché un orlo più abbondante implica un certo tipo di scarpa, giacche o spolverini ridimensionati alle nuove lunghezze, accessori in scala; e il rischio da evitare come la peste è l’effetto bambola di pezza, oppure peggio ancora quello Morticia o figlia di Boemia.
Avevano cominciato già un paio di stagioni fa certe avvedute ragazze di Londra o di Manhattan a presentarsi, invece che in leggings o in jeans, con abitoni lunghi fino ai piedi e infradito: come ha riassunto al «New York Times» Holli Rogers, buyer per il sito di vendita online Net-a-Porter, «le gonne lunghe erano in fase d’incubazione».

Sono poi esplose sulle passerelle, per esempio da Marc Jacobs, da Karl Lagerfeld per Fendi, da Ferragamo. Missoni ha fatto sfilare certe tuniche in fantasie afro, nei toni del blu elettrico e dell’arancio, con sandali piatti e grandi cappelli.
Diane Von Furstenberg, che dell’abito è stata una geniale reinventrice proprio nei fatidici Settanta, ha disegnato certi sciolti vestiti stampati, alcuni perfino col cappuccio.

D&G non hanno avuto paura del look Holly Hobbie, o di certi grembiulini alla «Piccola casa nella prateria», che vanno portati con senso dell’umorismo e falcata elegante. Ma anche da H&M e da Zara proliferano i look Talitha Getty e Ali MacGraw, e forse questo è l’anno giusto per tentare il pigiama palazzo.
Intanto, fra le ragazze famose, hanno adottato il nuovo look, tra le altre, Jade Jagger, Nicole Richie e Vanessa Paradis.
Secondo un certo George Taylor, economista americano, l’andamento della Borsa è legato all’altezza degli orli: a gonne corte corrisponde una certa euforia finanziaria, a gonne lunghe la crisi.

Taylor formulò la sua teoria nel 1926 e tre anni dopo ne ricevette la meno piacevole delle conferme: crollo di Wall Street, Depressione, fine delle flapper alla Zelda Fitzgerald con sottane sopra le ginocchia e trionfo della longuette stile Joan Crawford. Oggi che certe equazioni non funzionano più, tutto va con tutto e al medesimo istante, ma è necessaria qualche piccola precauzione.
I pro, intanto. L’abito lungo preserva dal complesso delle gambe non impeccabili, è femminile, è fresco e non costringe. Nonostante i pregiudizi lo può portare anche una donna minuta, magari accessoriato di scarpe con una (piccola) zeppa.
Chi ha la fortuna di essere esile preferirà un modello a fascia, chi ha un fisico mediterraneo un corpino più sagomato: non è difficile, basta usare gli stessi criteri che guidano nella scelta del costume da bagno.
Piuttosto, occhio alle fantasie troppo aggressive e alle balze troppo numerose. Se la voglia di flower power vi ha contagiato, vi verrà voglia di zoccoli di legno, créoles metalliche alle orecchie, borse con le frange e profumo al patchouli.
Coraggio, è tutto divinamente alla moda. Ma non mischiate più di due elementi alla volta, perché il rischio di strafare è altissimo.



di EGLE SANTOLINI
Fonte: http://www3.lastampa.it/moda/


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13/04/2011 20:55

Salone del Mobile a Milano
di Rita Piccolini



Il Salone del Mobile scende in campo. La metafora calcistica è d’obbligo. La conferenza stampa di apertura a cui partecipano il sindaco Letizia Moratti, il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, il presidente di Ice, ambasciatore Umberto Vattani, oltre al presidente del Cosmit Carlo Guglielmi, che fa gli onori di casa, si svolge in un ambiente del padiglione 22 in cui è stato riprodotto un campo di calcio, con tanto di tifoserie, ovviamente interiste e milaniste, disegnate sulle pareti. Anche l’atmosfera è da stadio

Approfondimenti
www.televideo.rai.it/televideo/pub/articolo.jsp?id=9016
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