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Moda

Ultimo Aggiornamento: 04/02/2015 23:03
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13/03/2011 13:27

Trench: come sceglierlo e indossarlo
Nascere sui campi di battaglia e vivere sulle passerelle. Scaldare i militari e poi vestire le fashion victim. La storia del trench, il cappotto pensato per le trincee di guerra ("trench", in inglese, significa trincea) è intricata e appassionante come quella di un romanzo. I suoi protagonisti? Gabardina di cotone, maniche raglan, doppio petto e lunghezza oltre il ginocchio. Elementi portati alla perfezione da tanti stilisti e soprattutto da Burberry, il marchio che l'ha reso famoso. Ma come si sceglie un trench? E quali sono le regole per individuare tagli, materiali e dettagli giusti? Ecco una piccola guida per trovare il modello adatto a te.

1) LUNGHEZZA. Il trench perfetto arriva qualche centimetro oltre il ginocchio. Il taglio è a doppio petto. I dettagli che lo contraddistinguono sono: revers e colli pronunciati, cintura e passanti in vita e baschina sulla schiena (si tratta della piccola mantella sotto le spalle). Oltre al modello classico, esistono altre due versioni: la prima cortissima, praticamente una giacca (a volte, anche un bolero). La seconda con lunghezza a metà coscia. Quest'ultima è la più facile da indossare perché allunga la figura e dona anche a chi non è altissima.

2) DETTAGLI. I trench più attuali si riconoscono da questi 5 dettagli.
CINTURA: di tessuto o di pelle, è indispensabile per dargli forma. Va stretta bene intorno ai fianchi (con chiusura mai centrale, ma sempre verso il fianco sinistro). Quando il trench è aperto, la cintura va legata dietro la schiena con un nodo.
COLORI: il kaki è il tono principe, adatto a tutti e perfetto per il giorno. Il nero è più trendy, abbinabile con tutto e da indossare anche di sera.
PELLE e PELLICCIA: la pelle e la pelliccia sono il nuovi "intrusi" nei trench. Si accoppiano alla classica gabardina di cotone e servono a sottolineare i dettagli (maniche, colli, tasche, baschine, passanti, cinture...).
BORCHIE: chi l'avrebbe detto! Le borchie sono il tocco più trendy per dare nuova vita a un vecchio trench. Non ci credete? Nelle sue recenti sfilate, Burberry ha riempito i trench di borchie come fossero giubbotti punk.
PIZZO, TULLE & Co.: gli inserti di reti, pizzi floreali e organze sono la nuova mania degli stilisti per i trench più scenografici. Attenzione, però, alla scelta di questi modelli: sono molto difficili da indossare e, di solito, sono destinati alle occasioni più formali.
GILET: chi ha appena acquistato un trench vintage sopra il ginocchio, può renderlo attuale accorciandolo in vita, togliendogli le maniche e trasformandolo in un gilet.

3) ABBINAMENTI. Ecco cinque abbinamenti facili per indossare al meglio un trench.
PANTALONI SKINNY: aderenti alle gambe e corti sopra la caviglia, i pantaloni skinny sono la ciliegina sulla torta in fatto di trench. Allungano la figura e creano un contrasto largo (sopra) e stretto (sotto) molto trendy.
ABITI LUNGHI: gli abiti hyppie, lunghi e trasparenti, sono la nuova tendenza in fatto di abbinamenti con il trench. Si indossano solo con le scarpe basse. Le più spericolate possono anche permettersi un paio di stringate maschili o gli anfibi.
BALLERINE: lo stile Audrey Hepburn impone ballerine basse come massima espressione dello chic in fatto di abbinamenti col trench. La nuova tendenza non fa eccezione: le scarpe basse restano le preferite per valorizzare lo spolverino.
SANDALI ALTI e BASSI: chi non vuole rinunciare ai tacchi, può azzardare i sandali alti aperti. Le altre, possono puntare sui modelli rasoterra, sempre molto di tendenza.
STIVALI: gli stivali che stanno meglio col trench sono quelli che arrivano sotto il ginocchio. I modelli alla caviglia o i cuissard, invece, sono da destinare ad altri soprabiti.
FOULARD: quando si indossa un trench, legare un foulard colorato al collo regala un tocco di stile davvero perfetto. Attenzione al nodo: deve essere grande, scenografico. E deve lasciare i lembi dell'asola piuttosto svolazzanti.

4) TENDENZE. In fatto di trend, negli ultimi anni il trench è stato ripensato soprattutto per tessuto e colore, due varianti che lo trasformano in capo da giorno o da sera. Ecco, nel dettaglio, le cinque tendenze su cui puntare:
BIANCO: a sorpresa, il colore delle spose è anche quello preferito per gli spolverini di primavera. Attenzione al tono di bianco: dev'essere gesso e non ottico, ovvero non troppo smagliante. Il rischio è di sembrare vestite da infermiera.
SERA: i trench di tessuti trasparenti, lucidi o preziosi, sono da destinare alle occasioni importanti (come i matrimoni o le cene di lavoro) o agli appuntamenti dopo il tramonto (dall'happy hour in poi, per intenderci).
NUOVO CLASSICO: le proposte in fatto di spolverino tradizionale, ovvero in gabardina di cotone nei colori kaki o verde militare, rivedono alcuni dettagli del modello di ieri attualizzandoli. Le tasche si fanno più leggere, il tessuto meno rigido e l'immagine, in generale, più minimalista e semplice.
COLORATO: rosso, rosa, giallo, blu e arancione. I colori dei trench primaverili non sono mai stati così accessi come negli ultimi anni. Questi toni forti, poi, si possono indossare con capi altrettanto colorati.
STAMPA: le fantasie da tappezzeria sono saltate dai divani sui trench. Pois, scozzesi, fiorati e disegni geometrici sono diventati un must.

5) ACQUISTARE UN TRENCH VINTAGE. Trovare un trench vintage nei mercatini dell'usato è piuttosto facile. Difficile, invece, individuare un modello facile da indossare e in grado di risultare adatto al vostro fisico e alle ultime tendenze. Ecco una piccola guida per riconoscere quello giusto.
TESSUTO. Studiare bene il tessuto è la prima mossa per individuare un buon trench. Nel nostro caso, dev'essere una gabardina di cotone, meglio se al 100%. Al tatto deve risultare pesante e spessa, ma sempre elastica e morbida. Se la mano del materiale è leggera, lucida e scivolosa, allora non siete di fronte a un buon modello.
FODERA&CUCITURE: i dettagli di un trench vi parlano della sua qualità. Una fodera intatta, di buona fattura è una garanzia di validità. Se poi guardando le cuciture non notate imperfezioni (sfilature, deviazioni, bordi non rifiniti), allora potete andare sul sicuro.
REVERS: attenzione ai revers troppo ampi, in stile anni Settanta. Sono molto belli da vedere, ma addosso possono risultare molto difficili da portare. Meglio puntare sui modelli più classici.

Fonte: http://d.repubblica.it/

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