barba@, 19/05/2011 16.34:
Allora, è Malesani...speriamo bene...a me non convince per niente...voi pensate che ci farà fare un salto di qualità rispetto a Ballardini?
Continuo a non credere fino in fondo che sarà lui, vedremo.
Ballardini si è fatto apprezzare per le doti umane e il rigore professionale.
Tatticamente ha dimostrato di saper fare necessità virtù: non essendo arrivato a gennaio il trequartista che gli serviva per fare il suo modulo preferito, ha ripiegato su un solido 4-4-2 che ha reso in modo soddisfacente.
Ci ha anche fatto rivedere un calcio divertente e semplice dopo le pastoie dell'ultima versione del Vate(r) di Grugliasco, un calcio fatto di ingredienti antichi: gente messa nei propri ruoli (Mesto a fare il terzino e Palacio a fare l'attaccante, non insieme come esterni d'attacco), mai rinunciare al più buono tecnicamente (Palacio sempre titolare e sempre lasciato in campo fino alla fine), il quale, infatti, ha avuto un rendimento nettamente superiore rispetto alla precedente versione, mai regalare tatticamente la partita all'avversario, come nel recente passato ci accadeva molto spesso nelle gare in trasferta.
Balla ha anche evidenziato i suoi limiti "strutturali": attenzione a non turbare troppo gli equilibri dello spogliatoio (Milanetto, Rossi e Criscito in campo anche quando non stavano in piedi o non lo meritavano), ridotto utilizzo della rosa (han giocato sempre i soliti 14-15), cautela a cambiare uomini e modulo a gara in corso (molti cambi fatti in zona Cesarini o in recupero), una certa tenace mentalità italiana che anche in un "sacchiano" riveduto e corretto come lui è dura a morire: mettere Chico e Moretti a 10 minuti dalla fine al posto di un centrocampista o di una punta per fare delle barricate di burro sono un debito a una certa cultura "trapattoniana" che ha influenzato anche i tecnici più insospettabili: solo che Trapattoni poteva far barricate con Scirea, Brio, Furino e Cuccureddu, farle con Chico, Dainelli, Moretti e Mesto non è esattamente la stessa cosa e il rischio di beccare il golletto è notevole.
Malesani è diverso, è un tecnico molto poco italiano.
Gioca un calcio propositivo e, di base, offensivo, privilegiando gli scambi brevi rispetto ai lanci lunghi, fin dall'impostazione dell'azione.
Non è un "gestore" come Balla, è uno che dà un'impronta inconfondibile alle sue squadre ma ciò malgrado non è un'integralista di un modulo: rispetto al Vate(r) di Grugliasco è 10 gradini sopra, molto più duttile e disposto a cambiare anche a gara in corso.
E' un invasato di calcio, un po' come Scoglio, pensa tattiche e schemi anche quando dorme.
Ha i coglioni per far giocare quelli bravi anche se sono stranieri e hanno 19 anni (vedi Ramirez) e anche per mettere, in certe partite o certi frangenti, 3 attaccanti veri più un Birsa.
Perplessità: è un po' uno psycho, anche se pare rasserenato e maturato rispetto al passato, è a rischio di far casini nello spogliatoio e magari deprimersi oppure esaltarsi eccessivamente e rilassarsi (come gli è capitato a Verona nel 2002).
Inoltre non cura una preparazione estiva dal 2005 in Grecia, se sarà lui il prescelto sarà opportuno mettergli a fianco dei preparatori atletici in gamba e aggiornati.
Sicuramente può far molto bene o costringere a un esonero precoce, vero è che se non si rischia in una serie A come questa, a 20 squadre e in cui per retrocedere devi veramente mettercela tutta, non so quando altrimenti si potrebbe farlo...
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