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La celebre artista hard Jenna Jameson (Afp) |
USA - Non è solo una goliardata. O uno scherzo di cattivo gusto. Anche il mondo del porno ha trovato infatti il suo Julian Assange virtuale. È il sito Porn Wikileaks che parafrasando il suo ben più celebre predecessore (con cui ovviamente non ha niente a che fare) si è assunto il compito di rivelare i veri nomi di chi lavora come attore o attrice nell'industria dell'hard: superando nelle ultime ore quota 23.000 nomi.
EFFETTI DEVASTANTI - Ciò che potrebbe essere liquidato come una trovata pubblicitaria sta però producendo effetti devastanti sulla vita reale di alcune persone. Bisogna pensare infatti che tranne alcune star del settore difficilmente chi fa l'attore o l'attrice porno lo fa a tempo pieno o per lungo tempo. Il più delle volte cambia occupazione e si dedica a un mestiere più tradizionale. Come l'insegnante per esempio: e il quotidiano britannico The Indipendent spiega che sono almeno due gli insegnanti licenziati negli Stati Uniti dopo che l'amministrazione scolastica ha appreso, proprio tramite Porn Wikileaks, che due loro stimati docenti avevano recitato in film hard da giovani. Del resto al sito che imita quello di Assange è bastato mettere le mani sul database della più celebre clinica californiana che si occupa di test Hiv per gli attori hard, vale a dire la Adult Industry Medical Healthcare Foundation di Los Angeles, per entrare in possesso di alcuni dati sensibili. Non solo i nomi, ma anche gli indirizzi e le copie dei documenti, oltre a i risultati dei test clinici e perfino, in alcuni casi, le foto delle loro case tratte da Google maps. Non tutto è stato reso pubblico nel sito. Ma non c'è alcuna certezza che non diventi di pubblico dominio in futuro.
LA DOMANDA DA PORCI - L'interrogativo principale rimane però ancora irrisolto:
perché compiere un'operazione di questo tipo?
C'è il sospetto che l'intento degli autori del sito (ancora anonimi, si sa solo che il sito è stato registrato in Olanda) abbiano voluto lanciare una specie di crociata moralizzatrice. In particolare contro i gay, come si evince anche visitando la home page. In cui si può leggere: «Non siamo abbastanza gay per Twitter e per questo siamo stati cancellati».