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L'Aquila dimenticata: tante promesse disattese

Ultimo Aggiornamento: 06/04/2011 20:27
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06/04/2011 00:03

Purtroppo, nonostante tutte le pompose promesse ufficiali,
la ricostruzione de L'Aquila ancora non è partita ed il centro storico è ancora una valle di lacrime...

[SM=x44471]

_________________


Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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06/04/2011 00:26

Onna, viaggio nel paese simbolo del terremoto
Da "Storiacce", blog di Raffaella Calandra, Radio 24

I bicchieri nella credenza, i flaconi nel mobiletto di un bagno. Un materasso. Una scritta. Ora che le macerie sono state rimosse, la vita interrotta di Onna è tutta qui – davanti agli occhi di chi la attraversa. Erano strade, erano vicoli, erano piazze e case. Dall’altra parte, c’è la nuova Onna- con le sue villette di legno, con il prato tagliato fuori e le foto di chi non è sopravvissuto dentro.



Onna- con le sue case distrutte e i suoi 41 morti, su circa 300 abitanti, è diventata il simbolo del terremoto. Domani, nel secondo anniversario del sisma- che in tutto l’Abruzzo ha ucciso 309 persone – sarà presentato il Piano per la Ricostruzione di Onna, le linee generali attorno a cui sviluppare la rinascita del paese. E lo farà l’ambasciatore tedesco, Michael H.Gerdts, come vi abbiamo anticipato domenica- nella diretta da Onna. (ndr: per l'Aquila il piano non è ancora stato elaborato)



E’ un progetto che Berlino ha affidato allo studio Schaller Theodor di Colonia e Mar di Venezia, con l’appoggio dell’ingegnere Antonello Ricotti – aquilano- per conto della Dress&Sommer di Stoccarda. La Germania, infatti, ha adottato questa frazione, per onorare anche un debito con la Storia, per l’eccidio nazista qui compiuto sul finire della Seconda Guerra Mondiale. E sono già 6 milioni circa i fondi fin qui spesi, direttamente o attraverso propri marchi, che hanno sostenuto ad esempio la costruzione di “Casa Onna”, un avveneristico edificio tutto bianco, supertecologico, che è diventata una sorta di piazza della città. Nel centro tra le due anime del borgo: così le vetrate, da un lato affacciano sulle rovine, che hanno il cielo come tetto, dall’altra sulle casette di legno, dove la gente cerca di tornare alla normalità. E la domenica, si preparano gli gnocchi fatti a mano.


Nella distruzione generale, è rimasta in piedi la facciata con la lapide in memoria delle vittime naziste. Un’altra, con l’elenco più lungo dei morti del 6 aprile 2009, sarà forse prima o poi affissa. Di fronte, il cancelliere- Angela Merkel- dopo la visita in occasione del G8, ha voluto ci fosse un faro, che con la sua luce indica di notte che lì, ad Onna, c’è ancora vita.

La Germania è stato il Paese che ha mantenuto di più le promesse. Anche Australia, Kazakistan, Canada, Francia, Giappone stanno rispettando gli impegni presi nel summit internazionale – ci dicono al Comune dell’Aquila, mentre nulla è arrivato dagli Stati Uniti di Obama, né dalla Gran Bretagna.

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[Modificato da fabius039 06/04/2011 00:27]
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06/04/2011 00:26

L'Aquila, tenta il suicidio Piscicelli
l'imprenditore che rideva dopo il sisma

Era libero ed è fuori pericolo. In una telefonata con il cognato nella stessa notte del terremoto si scambiano battute pensando agli appalti per la ricostruzione. Alla base del gesto probabilmente le attuali difficoltà economiche

L'AQUILA - Ha tentato il suicidio, due giorni fa, Francesco Maria De Vito Piscicelli. L'imprenditore arrestato lo scorso anno per lo scandalo degli appalti "facili" legati alla Protezione Civile e noto alle cronache per l'intercettazione nella quale rivelava di aver riso al telefono di fronte alla notizia del sisma immaginando nuovi affari sulla ricostruzione ("io ridevo stammatina alle tre e mezza"), ha cercato la morte ingerendo un intero flacone di Tavor. La moglie lo ha ritrovato riverso sulla scrivania del suo ufficio, in via Margutta a Roma. A quel punto la donna ha dato l'allarme. I medici gli hanno salvato la vita con una lavanda gastrica e dopo una notte in osservazione Piscicelli è stato dimesso. Ora è a casa.

Ma non sarebbero stati tanto i guai giudiziari la causa scatenante del gesto. Il tutto sarebbe legato alle difficoltà economiche che l'azienda di Piscicelli sta attraversando dopo lo scandalo. Lavori al palo e pagamenti bloccati dopo lo scandalo. "Sono molto preoccupato - ammette il suo legale Marcello Melandri - e non tanto per l'aspetto penale in quanto ritengo che le nostre ragioni prevarranno in tribunale. Il processo procede spedito e sono davvero fiducioso". "Il mio cliente però ha subito un'esposizione mediatica eccessiva, specie con la vicenda della telefonata sul terremoto dove è stato evidentemente frainteso... e vive un grande disagio".

Quella intercettazione pesa come un macigno, più del procedimento penale. "Lui viene riconosciuto come quello della telefonata... Quello che rideva la notte del terremoto e questo lo mortifica e lo danneggia. Oltre a non rappresentare la verità". Nell'intervista rilasciata dall'imprenditore a "Repubblica" il 13 febbraio 2010, si era difeso così: "Gesù, quello non sono io", "Per carità, sono io che parlo. Ma non sono io che dico quella frase. La dice la persona che &eg rave; al telefono con me, mio cognato", "I carabinieri devono aver fatto confusione. Ci sarà il nastro no? Lo giuro. È mio cognato. Io ho detto solo "vabbuò", "vabbuò". Sa no, come si dice a Napoli quando si vuole tagliare corto. Guardi ero inorridito anche io quella mattina quando ho sentito quella frase. I-nor-ri-di-to". "Ho detto solo "Vabbuò". Rido di imbarazzo. Si ride anche di imbarazzo, no? E poi che ne so io che è la Ferratella."

Mentre Piscicelli nell'interrogatorio del 25 febbraio 2010, davanti ai pm Tei e Monferini, aveva dichiarato:
"L'Aquila io non ho partecipato a nessuna gara volutamente e sempre a mio cognato che mi proponeva a telefono di fare un lavoro su... su Garda, ho detto: No, guarda sono impegnato, ho... devo mandare le cose all'Aquila per l'emergenza! Ma era una scusa per non essere sgarbato e non dirgli che non mi interessava il lavoro a Garda. A L'Aquila non ho partecipato a nessuna gara perché oltretutto venivamo da... da un lavoro pesante.."

Ma alcune intercettazioni risalenti al 9 aprile 2009 rivelano altro:
Piscicelli: ... ma già mi hanno chiamato a me...
Gagliardi: ... ma veramente?
Piscicelli: ... sì, la prossima settimana devo dare sei escavatori...
venti camion.
Gagliardi: ... li devi dare?
Piscicelli: sì.
Gagliardi: ... così.
Piscicelli: ... sì, così funziona nelle emergenze... tutto in econo-
mia.
Gagliardi: ... ah! glieli dai e poi dopo si fa in economia... cioè
tot ore, tot al giorno.
Piscicelli: sì, sì, sì.
Gagliardi: ah.
Piscicelli: questo per le emergenze.
Gagliardi: uhm, uhm, certo lì adesso ci fanno carne di porco lì.
Piscicelli: ah là c'è da ricostruire dieci anni.

Fonte: Repubblica

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06/04/2011 13:03

mercoledì 6 aprile 2011

Voi andate al mare.


Silvio Berlusconi:
Una cosa che voglio dire è che nessuno verrà lasciato da solo.

6 aprile 2009

Io mi assumo la responsabilità delle operazioni ... Voi andate al mare. E' Pasqua. Prendetevi un periodo che paghiamo noi. Paga lo Stato. Noi facciamo l'inventario delle case danneggiate e voi vi spostate sulla costa. Ci sono gli alberghi. Sarete serviti e riveriti. E nelle tendopoli sentitevi come un weekend in vacanza.

7 aprile 2009

Offrirò le mie case agli sfollati.

10 aprile 2009

Mi prendo personalmente la responsabilità di una ricostruzione sicura e trasparente.

10 aprile 2009

Per le abitazioni del centro storico la ricostruzione sarà al 100% a carico dello Stato.

29 maggio 2009

Sto cercando una casa qui per il mese d'agosto per verificare lo stato di avanzamento dei lavori.

10 luglio 2009

Lo sgombero delle macerie sta avvenendo e la ricostruzione dell'Aquila è già partita.

4 aprile 2010

Nessuna inadempienza del Governo: i fondi per la ricostruzione del centro storico dell'Aquila sono disponibili, ora sono le autorità locali che devono impegnarsi.

26 novembre 2010

Sono convinto che sull'Abruzzo e sull'Aquila si sia cercato di gettare fango non rispondente a verità.

23 dicembre 2010

Riguardo alla ricostruzione della città dell'Aquila, credo che tutti voi sappiate bene come abbiamo agito, con quanta tempestività e con quanta efficacia.

5 marzo 2011
Una finta terremotata aquilana a Forum, Canale 5:
L’Aquila è in piena ricostruzione, sta tornando come prima (…) Sono rimasti fuori solo 300/400 persone, stanno in hotel perché gli fa pure comodo, mangiano, bevono e non pagano nulla, pure io ci vorrei andare.

25 marzo 2011
Un vero terremotato aquilano, intervistato dal Sole 24 Ore:
Le 19 piccole città edificate dalla Protezione civile intorno all’Aquila dovevano essere transitorie. Ma, ormai, è chiaro che sono definitive … Abbiamo capito che, nel centro storico, nessuno tornerà più.

4 aprile 2011
[SM=x44471]
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06/04/2011 20:24

Gli aiuti della UE per l'Aquila
Sembra che nessuno sappia che l'Unione Europea ha concesso circa 500 milioni di Euro per gli interventi di emergenza e la ricostruzione dell'Aquila.

I casi sono due: o sono spariti in qualche gestione oscura, o sono stati spesi ma senza dichiararne la provenienza, e magari facendo finta che li abbia erogati qualcun'altro, che so, il governo, la regione, eccetera.

Naturalmente una cosa non esclude l'altra.

Ma quando sono stati stanziati questi soldi, e con che scopo?

UE: aiuti del Fondo di solidarietà dell'Unione europea (FSUE) per l'Abruzzo
Lunedì 23 Novembre 2009 Viola De Sando

Firmato il 20 novembre 2009 l'accordo che autorizza la concessione di 493,7 milioni di euro all'Italia a valere sul Fondo di solidarietà dell'Unione europea (FSUE). L'accordo di attuazione, siglato dalla Commissione europea e dalll'Italia, definisce le modalità di gestione degli aiuti nella provincia dell'Aquila, nella maggior parte della regione Abruzzo e nelle regioni vicine colpite dal terremoto del 6 aprile 2009.
Lo scorso giugno le autorità italiane avevano presentato domanda di contributo alla Commissione europea che, in seguito alle procedure di valutazione e all'aprovazione del Parlamento e del Consiglio dell'UE, ha deciso di attivare il FSUE a favore dell'Italia.

L'aiuto contribuirà a coprire le seguenti spese (importi indicativi):

- gli interventi d'urgenza, le attività di soccorso e di ricerca (attrezzature speciali, assistenza medica, sostegno logistico …) per un totale di 50milioni di euro;

- la realizzazione di alloggi provvisori per i terremotati;

- il progetto "CASE" (case temporanee) ha definito 19 zone d'intervento e consentirà la costruzione di 183 edifici, con almeno 4.000 appartamenti che potranno accogliere 17.000 persone (350milioni di euro);

- il progetto "MAP" (moduli abitativi provvisori) che consentirà di costruire 2.000 case temporanee per gli abitanti di 53 comuni, e il progetto "MUSP" (moduli ad uso scolastico provvisori) che prevede la costruzione di 34 scuole temporanee in edifici prefabbricati da realizzare nei comuni di L'Aquila, Campotosto, Ovindoli, Rocca di Mezzo, Scoppito, Arsita e Popoli (93,7 milioni di euro per i due progetti).

Il Commissario europeo responsabile per la politica regionale, Paweł Samecki, ha affermato che tale aiuto è "il più importante concesso dal Fondo di solidarietà dell'Unione europea a partire dalla sua creazione. Questo stanziamento è proporzionale all'entità dei gravi danni subiti dall'Italia". I danni diretti provocati dal terremoto, infatti, ammontano a 10,2miliardi di euro.

Il FSUE è stato istituito nel 2002, in seguito alle gravi inondazioni che devastarono l'Europa centrale, per rispondere alle calamità naturali ed esprimere la solidarietà europea alle regioni colpite. Il Fondo copre i danni non assicurabili, ma non le perdite subite da soggetti privati. L'importo disponibile su base annua per le catastrofi regionali straordinarie è pari al 7,5% della dotazione annuale del FSUE (1miliardo di euro).

Nel 2002 l'Italia beneficiò di un aiuto del FSUE in seguito al sisma che colpì il Molise e la Puglia.

Fonte

Sembra che i meriti se li siano presi un pò tutti, ma un vero ringraziamento e riconoscimento alla UE non l'ho recepito.

Credo sia una prassi comune, l'Italia beneficia di considerevoli aiuti dalla UE di cui nessuno è mai a conoscenza; sembrano i fiumi delle zone carsiche che spariscono sottoterra.
[Modificato da fabius039 06/04/2011 20:26]
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06/04/2011 20:27

Re: Gli aiuti della UE per l'Aquila
fabius039, 06/04/2011 20.24:

Sembra che nessuno sappia che l'Unione Europea ha concesso circa 500 milioni di Euro per gli interventi di emergenza e la ricostruzione dell'Aquila.

I casi sono due: o sono spariti in qualche gestione oscura, o sono stati spesi ma senza dichiararne la provenienza, e magari facendo finta che li abbia erogati qualcun'altro, che so, il governo, la regione, eccetera.

Naturalmente una cosa non esclude l'altra.

Ma quando sono stati stanziati questi soldi, e con che scopo?

UE: aiuti del Fondo di solidarietà dell'Unione europea (FSUE) per l'Abruzzo
Lunedì 23 Novembre 2009 Viola De Sando

Firmato il 20 novembre 2009 l'accordo che autorizza la concessione di 493,7 milioni di euro all'Italia a valere sul Fondo di solidarietà dell'Unione europea (FSUE). L'accordo di attuazione, siglato dalla Commissione europea e dalll'Italia, definisce le modalità di gestione degli aiuti nella provincia dell'Aquila, nella maggior parte della regione Abruzzo e nelle regioni vicine colpite dal terremoto del 6 aprile 2009.
Lo scorso giugno le autorità italiane avevano presentato domanda di contributo alla Commissione europea che, in seguito alle procedure di valutazione e all'aprovazione del Parlamento e del Consiglio dell'UE, ha deciso di attivare il FSUE a favore dell'Italia.

L'aiuto contribuirà a coprire le seguenti spese (importi indicativi):

- gli interventi d'urgenza, le attività di soccorso e di ricerca (attrezzature speciali, assistenza medica, sostegno logistico …) per un totale di 50milioni di euro;

- la realizzazione di alloggi provvisori per i terremotati;

- il progetto "CASE" (case temporanee) ha definito 19 zone d'intervento e consentirà la costruzione di 183 edifici, con almeno 4.000 appartamenti che potranno accogliere 17.000 persone (350milioni di euro);

- il progetto "MAP" (moduli abitativi provvisori) che consentirà di costruire 2.000 case temporanee per gli abitanti di 53 comuni, e il progetto "MUSP" (moduli ad uso scolastico provvisori) che prevede la costruzione di 34 scuole temporanee in edifici prefabbricati da realizzare nei comuni di L'Aquila, Campotosto, Ovindoli, Rocca di Mezzo, Scoppito, Arsita e Popoli (93,7 milioni di euro per i due progetti).

Il Commissario europeo responsabile per la politica regionale, Paweł Samecki, ha affermato che tale aiuto è "il più importante concesso dal Fondo di solidarietà dell'Unione europea a partire dalla sua creazione. Questo stanziamento è proporzionale all'entità dei gravi danni subiti dall'Italia". I danni diretti provocati dal terremoto, infatti, ammontano a 10,2miliardi di euro.

Il FSUE è stato istituito nel 2002, in seguito alle gravi inondazioni che devastarono l'Europa centrale, per rispondere alle calamità naturali ed esprimere la solidarietà europea alle regioni colpite. Il Fondo copre i danni non assicurabili, ma non le perdite subite da soggetti privati. L'importo disponibile su base annua per le catastrofi regionali straordinarie è pari al 7,5% della dotazione annuale del FSUE (1miliardo di euro).

Nel 2002 l'Italia beneficiò di un aiuto del FSUE in seguito al sisma che colpì il Molise e la Puglia.

Fonte

Sembra che i meriti se li siano presi un pò tutti, ma un vero ringraziamento e riconoscimento alla UE non l'ho recepito.

Credo sia una prassi comune, l'Italia beneficia di considerevoli aiuti dalla UE di cui nessuno è mai a conoscenza; sembrano i fiumi delle zone carsiche che spariscono sottoterra.



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