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«Oppressione fiscale eccessiva sulle imprese»

Ultimo Aggiornamento: 21/04/2011 14:08
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20/04/2011 13:46

Ma da 18 anni B. ci prende in giro promettendo sgravi fiscali

Il Ministro: «non bisogna "rompere" piu' di tanto»

Tremonti: «Oppressione fiscale eccessiva sulle imprese»

Troppi controlli continui, tempo perso e stress. Quotarsi in Borsa? «Oggi costa una follia»


Giulio Tremonti (Epa)
Giulio Tremonti (Epa)
  - «L'oppressione fiscale» sulle imprese è eccessiva e «la dobbiamo interrompere». Così il Ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, nel corso di un' audizione alla commissione Finanze alla Camera, all' indomani della presa di posizione di Confindustria che pur apprezzando il rigore sui conti pubblici ha espresso «delusione» per la mancata azione del governo in tema di riforme e piani per la crescita. I controlli e le ispezioni alle aziende, ha affermato il titolare delle Finanze, «sono eccessivi: ci sono costi per il tempo perso, oltre a stress e occasioni di corruzione. È un'oppressione fiscale che dobbiamo interrompere», ha precisato il ministro che ha poi aggiunto: «La proposta deve essere equilibrata e non può essere del tipo della legge 626 sulla sicurezza sul lavoro. In molti settori potremmo immaginare un qualche tipo di concentrazione, che salvi le esigenze erariali e che tuttavia riduca il continuo meccanismo di frequentazione delle imprese, per cui va via uno e dopo una settimana arrivano i vigili, e poi seguono gli ispettori».

NON BISOGNA «ROMPERE» PIU' DI TANTO - «Se riusciamo a trovare un equilibrio tra l'esigenza del controllo e l'attività delle imprese», ha detto Tremonti, «credo che faremmo un servizio all' economia del Paese. Ci vuole un criterio equilibrato» che potrebbe essere «un coordinamento dall'alto o il diritto dal basso di dire "non mi rompere più di tanto"».

NORMA ANTI-SCALATE - Tremonti ha fatto anche un accenno alla norma anti-scalate, sotto i riflettori dopo l'assalto francese a Parmalat. «È una norma generale, non particolare. Il provvedimento è in discussione. È importante che venga convertito e che venga rinnovato anche per l'anno prossimo». Il ministro ha poi chiarito che la norma non serviva per prendere tempo sulle nomine delle società quotate partecipate dal Tesoro.

QUOTARSI IN BORSA? PROIBITIVO - La via del mercato auspicata per la crescita e la modernizzazione del capitalismo familiare a conti fatti è quasi proibitiva. «Per quotare una società di 80 milioni i costi quotazione sono 8 milioni: è una follia», ha lamentato Tremonti. «Le possibilità di riportare capitali sono molto alte ma bisogna offrire livelli di burocrazia competitivi. Quando si dice le barriere nell'economia, ma mica le fa solo lo Stato. L'8% per la quotazione è pazzesco. Ci sono tanti fattori, anche di scelta. Il nostro capitalismo è molto familiare. Se si va in assemblea e si chiede chi di voi è posseduto da una holding italiana? Nessuno. Da una holding del Lussemburgo? Tutti»

FONDI NON SPESI PER IL SUD, VENIAMO DOPO LA ROMANIA - In passato per il Mezzogiorno «un'enorme quantità di fondi è stata dispersa. Questo ha anche alterato circuiti politici. Le idee da riprendere sono quelle della regia nazionale e della concentrazione sulle cose grandi» è stato un altro dei temi toccati nella lunga e audizione alla Camera. «I fondi europei devono andare alle regioni. Ma non è detto che devono essere amministrati dalle regioni. La questione del Mezzogiorno - ha ribadito Tremonti - non è la somma delle questioni regionali. Un'enorme quantità di fondi non viene spesa. Noi, per fondi non spesi, siamo subito dopo la Romania. L'atteggiamento di chi non spende, pur avendo, è una follia che dobbiamo correggere. È fondamentale spendere e concentrarsi su alcune cose».

Fonte: Corriere della Sera - Redazione online
20 aprile 2011
© RIPRODUZIONE RISERVATA


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Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.
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20/04/2011 21:02

Re: Ma da 18 anni B. ci prende in giro promettendo sgravi fiscali
Etrusco, 4/20/2011 1:46 PM:

Tremonti: «Oppressione fiscale eccessiva sulle imprese»




Il presidente del consiglio prende a cuore l'appello di Tremonti e prepara una riduzione delle imposte.. per le squadre di calcio!

MILAN. “Qui troppe tasse”. Berlusconi, primi conti per Cristiano.




La Gazzetta dello Sport – Magari ogni tanto si esibisce in proclami che sembrano X-files, ai confini con la realtà; e magari succede in periodi dell’anno facilmente riconducibili a strategie politiche. Ma ai tifosi rossoneri Silvio Berlusconi piace così: quando parla spesso di Milan, come in queste settimane.
[...] Il nome di Cristiano Ronaldo ha già acceso i riflettori su come potrebbe essere la prossima stagione. Magari con lui e senza Ibra. O senza Cassano. Per adesso siamo ancora alla fase del «mi piacerebbe Il presidente: «Ho vinto il doppio rispetto a Bernabeu, Vorrei anch’io il nome dello stadio…» » , ma quella «carta bianca» messa dal Cavaliere nelle mani di Galliani dice che l’a. d. rossonero si metterà a lavorarci su. Per riuscirci dovrà fare un capolavoro perché CR7 costa molto di più rispetto a Ibra, tanto per ricordare l’ultimo blitz rossonero in Spagna concluso con successo.
[...]Il problema è sempre lo stesso, e Galliani lo rimarca da anni: il regime fiscale italiano è troppo penalizzante rispetto a quello di altri paesi europei, fra cui la Spagna. L’altra sera, nel corso di una cena con alcuni corrispondenti esteri, lo ha ricordato anche Berlusconi, che per un attimo ha perso il sorriso: «Per vincere bisogna spendere, ma in Italia è tutto più complicato per via di una tassazione che è circa il doppio rispetto a quella spagnola» . Il riferimento va all’affare Ronaldo, visto che il contratto di CR7 rientra ancora nella vecchia «legge Beckham» , il decreto legge spagnolo che prevede un’aliquota fiscale al 24%.

Fonte

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Vedete, gente di poca fede, avete torto quando dite che Berlusconi non si cura dei problemi reali del paese: ha perso il sorriso pensando alle tasse che deve pagare il suo Milan!
E ditemi se questo non è occuparsi con attenzione delle vere priorità ..
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dal 2003 al 2005
21/04/2011 14:07

Ma non è un po' grottesco che a dire una cosa simile sia colui che negli ultimi 10 anni è stato il responsabile della politica fiscale per circa 7?
Sarebbe come se Delneri se ne uscisse dicendo: la Juve gioca troppo male, i giocatori dovrebbero essere allenati meglio.
[Modificato da Arsenio Lupin 21/04/2011 14:08]

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