Decine di migliaia di giovani occupano le piazze
Spagna, la rivolta degli indignados
E la protesta arriva anche in Italia
Plaza del Sol a Madrid
Decine di piazze occupate,da Madrid a Barcellona.
Il movimento spopola sul web
MADRID
Cresce la tensione in Spagna attorno al movimento dei giovani "Indignados" che occupano Puerta del Sol a Madrid e sono accampati in diverse piazze di altre città del paese per denunciare le collusioni fra politici e banchieri, la corruzione, e per chiedere una società migliore.
La Commissione elettorale centrale ha dichiarato illegali le concentrazioni della protesta domani e dopodomani, vigilia di riflessione e giornata del voto per le amministrative e regionali spagnole. Ma gli Indignados di Puerta del Sol hanno risposto che non se ne andranno. Il partito della sinistra Izquierda Unida ha fatto ricorso contro la sentenza della Commissione elettorale davanti al Tribunale Supremo, che dovrà decidere questa notte se confermarla o meno.
La posizione del governo socialista di Josè Luis Zapatero, cui i sondaggi promettono una pesante sconfitta nelle urne domenica, non è chiara. Il premier ha detto che «si darà prova di comprensione e di sensibilità» verso gli Indignados, e che il governo agirà «correttamente e in maniera intelligente», ricordando che la protesta si esprime «in maniera pacifica, e questo è importante». Il vicepremier e ministro degli interni Alfredo Rubalcaba ha annullato impegni di campagna a Cadice e Malaga per restare a Madrid e seguire la situazione. Tempestato di domande dai cronisti, non ha voluto chiarire che cosà farà la polizia. Ha detto solo, sibillino, che «non creerà problemi dove già ce ne sono» e che «sa perfettamente che cosa fare per garantire i diritti e le libertà di tutti i cittadini e l’applicazione della legge».
Il Psoe di Zapatero, ai minimi storici nei sondaggi, che indicano una fuga del suo elettorato di sinistra scottato dai duri giri di vite antideficit del governo, tenta di avvicinarsi alla protesta e non trarrebbe alcun beneficio, anzi, da un intervento muscolare contro gli Indignados. Gli accampamenti si sono moltiplicati in tutto il paese. Piazze sono occupate in una quarantina di città, da Barcellona a Valencia, Siviglia, Caceres, Granada, Saragozza. I giovani di "Democrazia Real Ya!"hanno ribattezzato "Plaza Tahrir" la Plaza Catalunya di Barcellona. A Valencia 300 giovani hanno occupato pacificamente la sede del Banco di Valencia. Si sono seduti per terra cantando «Perchè vincono i banchieri se non li abbiamo votati?». Il movimento si espande anche fuori dalla Spagna. Raggruppamenti ci sono stati oggi o sono in preparazione da Buenos Aires a Bruxelles, da Edimburgo a Bogotà, Città del Messico, Parigi, Berlino.
Il 'Movimento 15-M' spopola sul web: secondo un'indagine online sviluppata dalla piattaforma "iSonar" e riportata dal sito web dell'emittente televisiva Rtve, il collettivo degli "Indignados" conta su Facebook, al momento, circa 200mila sostenitori. Trenta mila su Twitter, dove si registrano 500 Twitt ogni ora. Anche in Italia gli Indignados si sono dati appuntamento a Roma, Milano, Firenze, Padova, Torino, Bologna, Pisa, Palermo, Napoli, Padova, Trieste. Tutti con un occhio rivolto verso il "Chilometro Zero" di tutta la Spagna, dove oggi è apparso anche un cartello «Italian Revolution Ya!». La "repubblica libertaria" di Puerta del Sol ha annunciato che dopo mezzanotte un «grido muto di massa» di migliaia di "Indignados" risponderà a divieti e censure.
La Stampa