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31/05/2011 01:34 | |
In fondo passare dal libro stampato all'ebook è solo un cambiamento di tecnologia, come tanti nel passato.
Anche l'introduzione della stampa a caratteri mobili di Gutemberg forse fu vista con un certo astio da chi era abituato ai manoscritti.
Per non parlare degli altri cambiamenti: la luce elettrica al posto di quella a gas, il CD al posto del vinile (e prima i 78 giri di gommalacca), la foto digitale al posto delle pellicole in celluloide, e così via.
Comunque è curioso riconsiderare quanto un evento tecnologico, appunto i caratteri mobili, abbiano condizionato la storia umana.
Il libro stampato divenne il primo, e per molti secoli unico, strumento per diffondere conoscenza ed idee, la parola stampata divenne sinonimo di cultura.
Arti figurative, architettura, musica, danza, ridotte a ruoli secondari perché non riproducibili.
Ancora oggi le pagine della "cultura" nei quotidiani sono focalizzate solo sui libri.
E' solo per un fatto tecnologico, sedimentato da secoli di storia, che una poesia ci appare una forma di espressione più alta di una canzone. Ma i poeti greci erano cantori, e infine una poesia è solo una canzone privata della musica!
Ma la conoscenza umana ha ora finalmente altri mezzi, altri supporti, di cui forse non ha ancora piena consapevolezza, e forme di arte e comunicazione diverse magari devono ancora svilupparsi.
Sir Walter Scott quando scrisse Ivanhoe usò la tecnologia disponibile, la stampa, per diffondere le sue storie, oggi invece di un romanzo dirigerebbe un film, o qualcosa del genere.
Pur se ammirato della tecnologia che permette oggi di godere di un ebook, non posso non restare perplesso nel vedere tanta scienza utilizzata solo per imitare qualcosa di così semplice e vecchio.
Sicuramente c'è la possibilità di farne un uso più creativo, magari una forma di espressione e comunicazione non ancora esplorata.
L'avvento dell'ebook mi ricorda quello che successe in architettura quando si iniziò a disporre della tecnologia del ferro e dell'acciaio per costruzione. L'uso iniziale che se ne fece fu di imitare le forme preesistenti, rese solo più accessibili ed economiche, quindi si fecero colonne con capitelli corinzi in ferro, balaustre e scale in ferro, eccetera.
Ci vollero un pò di anni prima di capire che con l'acciaio si potevano fare costruzioni prima impensabili, come dimostrò Eiffel, e nacquero i grattacieli (anche se il primo edificio qualificato tale fu costruito ancora in mattoni..).
Oggi con l'elettronica imitiamo il libro di carta: non credo che sia finita qui, mi aspetto una generazione di artisti, divulgatori, scienziati che possa usare le tecnologie attuali in modo più creativo
(ma non so quale, se lo sapessi non starei qui a battere queste sciocchezze su una tastiera..). |