Calcio marcio

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08/06/2012 08:38

Re: Re:
Il vecchio Gio, 07/06/2012 14.53:




Questa notizia, ammesso che Tavaroli dica il vero, mi ha sconvolto quanto l'outing di Ricky Martin [SM=x44452]

Diciamo che una regia dell'Intercettazionale dietro a calciopoli è, se non proprio scontata, quanto meno prevedibile.
Potremmo dire che Moratti ha agito da benefattore del calcio, facendo emergere tutta quella fuffa... se fossimo convinti, come molti suoi tifosi, di parlare di una specie di Madre Teresa di Calcutta del calcio.
Il problema è che c'è qualcosa di storto se una società si erge a giudice di tutte le altre, ed è come minimo legittimo sospettare che, prima di portare a galla la polvere altrui, abbia cacciato per bene la sua sotto al tappeto. [SM=x44467]
La cosa che mi urta un po' è l'ipocrisia che sento nel nascondersi dietro alla "difesa della memoria di Facchetti". [SM=x44463]
Perchè... quando uno muore diventa infallibile?
Facchetti non potrebbe avere sbagliato o banalmente essersi accodato come altri ad un malcostume diffuso?
Sentiamo un po' che ne pensa Palazzi [SM=x44464]




Il problema è che quella polvere portata a galla era veramente polvere... cioè nulla... zero... quell'indagine si concluse con un nulla di fatto non fu trovata nessuna prova di corruzione ai danni di De Santis e company.... [SM=x44464]

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08/06/2012 08:39

Re: Re: Re:
cicciomacho, 08/06/2012 08.38:



Il problema è che quella polvere portata a galla era veramente polvere... cioè nulla... zero... quell'indagine si concluse con un nulla di fatto non fu trovata nessuna prova di corruzione ai danni di De Santis e company.... [SM=x44464]



Mi correggo, fatta da De Santis e company...

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05/02/2013 20:42

calcio soldi soldodicalcio PERDITE MAI VISTE: 1,7 MILIARDI DI € NEL 2011
- BOOM PER INGAGGI DEI CAMPIONISSIMI: SONO IL 71% DEI RICAVI
- IN FUGA DAGLI STADI-ROTTAME: 7,6% DI PRESENZE IN MENO IN SERIE A, MENTRE L’EUROPA CRESCE
- GLI STADI DI PROPRIETA’ SONO IL RIMEDIO PRINCIPALE ALLA CRISI DEL PALLONE
- IL MASSIMO CONSENTITO DI “ROSSO” SARANNO 45 MILIONI: 14 TOP CLUB SFORANO…

Marco Bellinazzo per IlSole 24 Ore

Il business del calcio resiste alla crisi, anche se il modello di gestione dei club lascia ancora a desiderare. Si può sintetizzare così la mole di dati diffusi ieri dalla Uefa che fotografano lo stato di salute del calcio europeo alla vigilia del debutto - sceicchi e oligarchi permettendo - del fair play finanziario.

UEFAUEFA

Negli anni immediatamente successivi al default di Lehman Brothers e all'avvitamento dell'economia globale, le leghe continentali hanno incrementato nettamente i propri ricavi. Il fatturato del calcio europeo nel 2011 è stato, infatti, di 13,2 miliardi di euro con una crescita del 24% rispetto al 2007.

Nello stesso periodo il costo per i salari dei calciatori è aumentato però del 38% salendo a quota 6,3 miliardi (con un incremento netto di 2,4 miliardi). Salari e spese per i trasferimenti assorbono il 71% dei ricavi dei club (con una crescita esponenziale dal 62% dal 2007).

champions_leagueQuesto perdurante squilibrio ha comportato un rosso complessivo per i team delle massime divisioni europee in costante aggravamento: da 0,6 miliardi di euro del 2007 si è passati a 1,7 miliardi nel 2011.

Secondo la «Quinta relazione sulle licenze» che ha raccolto i report di 679 società affiliate a 53 federazioni, il 63% delle squadre di prima divisione deve fare i conti con perdite operative. In particolare, le 235 squadre che si sono presentate ai nastri di partenza della Champions e dell'Europa League 2012/13 hanno registrato un fatturato di 7,8 miliardi, spese per stipendi pari a 5 miliardi e un deficit di 1,2 miliardi (si spendono 11,50 euro per ogni 10 euro di reddito).

Europa League Nell'analisi della Uefa in relazione al break-even deficit (il livello massimo di rosso consentito nella prima fase di applicazione del fair play finanziario, 45 milioni, al netto di alcuni costi come quelli legati al settore giovanile) questo rosso si traduce in un "buco" di 480 milioni. Le perdite dei dieci club, sottolinea il report, con il passivo peggiore sono cresciute di 260 milioni di euro tra il 2007 e il 2011, mentre i risultati finanziari dei club in perdita tra l'11esimo e il 30esimo posto sono peggiorati di 310 milioni di euro.
Wembley Stadium WEMBLEY STADIUM

Nella simulazione elaborata dalla Uefa sui bilanci 2009, 2010 e 2011, sempre tra i club che partecipano in questa stagione a Champions ed Europa League, 14 hanno un deficit sopra i 45 milioni di euro e altri 32 un rosso compreso tra 45 e 5 milioni. Tutti club che dovranno migliorare i propri conti se vorranno ancora accedere alle gare ed ai sempre più ricchi premi assicurati in ambito europeo (pari in questa stagione a 1,1 miliardi di euro).
«Il quadro economico di austerità - ha spiegato Andrea Traverso, alla guida della struttura Uefa che si occupa di licenze e fair play finanziario - non semplifica il lavoro dei club ma ha aumentato la consapevolezza sulla necessità di agire senza ulteriori indugi. La crisi economica ha reso più complesso l'accesso alla liquidità in molti Paesi e molte società devono convivere con le limitate disponibilità economiche. Se i comportamenti non cambieranno, per i club aumenteranno i rischi di fallimento».

STADIO Quali le soluzioni? Gli stadi di proprietà sono importanti anche se nel panorama continentale non sono così diffusi. Nel 2012/2013, tra le squadre iscritte alle coppe europee solo 55 (il 24%) sono proprietarie dell'impianto in cui giocano. Il 53% degli stadi (124), invece, sono gestiti da un'amministrazione pubblica. Le rimanenti 53 società si trovano a metà del guado: in alcuni casi (6) il club è co-proprietario, ma in genere il team si limita ad utilizzare la struttura che appartiene ad altri soggetti.
Stadio San Siro MeazzaSTADIO SAN SIRO MEAZZA

Nonostante la programmazione televisiva sempre più ampia, in ogni caso, gli stadi continuano ad essere affollati: nel 2011/2012 gli spettatori "live" sono stati in Europa 103 milioni, con un aumento del 2,5%. La crescita è stata trainata dai Paesi di secondo piano (Serbia +55%, Ungheria +49%, Albania +30%).
Tra i campionati leader hanno brillato Bundesliga (+6%) e Liga (+2%), mentre la Serie A ha ottenuto un deludente -7,6%.

[05-02-2013]

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05/02/2013 20:53

LA SCHEDINA SI GIOCA A SINGAPORE
- E’ IN ASIA CHE L’AGENZIA ANTICRIMINE HA TROVATO LA BASE DELL’ORGANIZZAZIONE DIETRO AL CALCIO MARCIO
- TAROCCATE CENTINAIA DI PARTITE IN 15 PAESI EUROPEI, TRA CUI INCONTRI DI CHAMPIONS LEAGUE, GARE DI QUALIFICAZIONE A EUROPEI E MONDIALI
- I PROTAGONISTI VENIVANO CORROTTI CON ASSEGNI DA 100 MILA € E GRAZIE ALLE SCOMMESSE SULLE GARE TRUCCATE SONO STATI INCASSATI 8 MLN €…

Maria Luisa Colledani per il "Sole 24 Ore"

«Questo è un giorno triste per il calcio europeo». È senza parole Rob Wainwright, direttore dell'Europol. Ieri mattina, all'Aja, il dirigente dell'agenzia anti-crimine dell'Unione Europea ha presentato i numeri da brivido dell'indagine condotta dall'Europol: 425 dirigenti di club, arbitri, giocatori e criminali di 15 Paesi, avrebbero truccato 380 partite in Europa, e altre 300 in Africa, America Centrale e Sud America.

La conferenza stampa EuropolLA CONFERENZA STAMPA EUROPOLsingaporeSINGAPORE

«Questa - ha detto il direttore Wainwright - è la più grande indagine sulle combine condotta in Europa e ha dato risultati importanti che riteniamo abbiano evidenziato un grande problema per l'integrità del calcio».

Insomma, un mondo parallelo che avrebbe manomesso partite, risultati e campionati dal 2008 al 2011 in Gran Bretagna, Germania, Olanda, Ungheria, Turchia, Svizzera, Austria, Belgio, Slovenia e Bosnia: «Per almeno 150 match - ha sottolineato il direttore Wainwright - sono state raccolte prove inconfutabili di frodi sportive». E fra quelle 150 gare ci sono anche le partite italiane già oggetto di indagine a Bari e Cremona.
Il calcio globale, la tv che porta pallone e risultati ovunque rendono più appetibile il business dei malviventi che scommettono su tutto e in tempo reale, soprattutto - dicono dall'Europol - per pulire denaro sporco. E il malaffare si fa globale. Vi è un filo rosso che unisce lo scandalo europeo svelato dall'Europol al Calcioscommesse di casa nostra: gli inquirenti italiani hanno individuato a Singapore la base dell'organizzazione che agiva sulle gare italiane tramite il gruppo dei "bolognesi" (riconducibile a Beppe Signori) e quello degli "zingari" (riconducibile ad Almir Gegic e Carlo Gervasoni).

CARLO GERVASONICARLO GERVASONIAlmir GegicALMIR GEGIC

E, allo stesso modo, secondo l'Europol, ha sede proprio a Singapore l'organizzazione criminale che ha strozzato il calcio europeo e che ha, in ognuno dei Paesi coinvolti, un proprio gruppo di riferimento. Spiega Laszlo Angeli, pubblico ministero ungherese: «Il membro ungherese del gruppo con base a Singapore era in contatto con gli arbitri ungheresi e cercava di orientare con la corruzione le gare, anche quelle arbitrate non in Ungheria».
Fra le partite truccate dagli accordi dei malviventi due sarebbero di Champions League, la competizione continentale più prestigiosa, di cui una giocata in Inghilterra negli ultimi tre o quattro anni. Su questa gara, però, l'agenzia anti-crimine della Ue non ha reso noto altri particolari perché è già in corso un procedimento giudiziario. Fra le partite truccate, secondo l'Europol che ha lavorato 18 mesi all'indagine, ci sono anche «gare di qualificazione ai Mondiali e agli Europei e diverse gare di cartello dei campionati europei».

BEPPE SIGNORIBEPPE SIGNORI GIANCARLO ABETE jpegGIANCARLO ABETE  

E dalla Germania arrivano le prime cifre. Friedhelm Althans, investigatore della polizia di Bochum, ha detto che «prove concrete alla mano, i protagonisti venivano corrotti con assegni da 100mila euro e che dalle scommesse su gare truccate sono stati ottenuti introiti pari a 8 milioni di euro».
Lo smarrimento per l'indagine anche nelle parole del ct dell'Italia, Cesare Prandelli: «È una notizia che va verificata, sembra assurda e paradossale se è vera, ma in questo mondo può succedere anche questo. Se fosse vera sarebbe scioccante». Non meno preoccupato il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete: «Bisogna verificare quali sono le situazioni evidenziate, noi da venti mesi conviviamo con la problematica delle scommesse, credo che si stia cercando a tutti i livelli di fare la massima chiarezza». Infine, la presa di posizione del Comitato olimpico internazionale con il suo vicepresidente Thomas Bach: «Se queste accuse sono confermate, servono punizioni drastiche come deterrente».

 
[Maria Luisa Colledani per il "Sole 24 Ore" 05-02-2013]
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28/02/2013 15:03

Due turni a porte chiuse: Razzismo nel calcio, l'Uefa stanga la Lazio.
Dopo il 4° deferimento per la Lazio arriva la 'stangata' Uefa.

La società ha già annunciato il ricorso ma allo stato il match di ritorno degli ottavi di finale di Europa League
in programma il 14 marzo all'Olimpico si giocherà con gli spalti deserti.
Non ci sta Lotito: è incredibile, quei fatti non sono veri.

Fonte: Rai News 24 - Roma, 27-02-2013
Dopo il 4° deferimento per la Lazio arriva la 'stangata' Uefa: 2 turni a porte chiuse nelle competizioni europee. Una decisione che era 'nell'aria' e che e' stata ufficializzata oggi dalla Disciplinare dell'Uefa a Nyon.

La Lazio ha gia' annunciato il ricorso, ma allo stato il match di ritorno degli ottavi di finale di Europa League in programma il 14 marzo all'Olimpico si giochera' con gli spalti deserti.
Dopo il 4° "giallo" in questa stagione - e sempre per lo stesso motivo, il razzismo dei propri tifosi - per la societa' biancoceleste e' scattato dunque il cartellino rosso. [SM=x44495]

Complice la partita di ritorno contro il Borussia Moenchengladbach il 21 febbraio scorso nel corso della quale gli ispettori Uefa hanno rilevato comportamenti ritenuti offensivi e razzisti, tra l'altro anche il saluto fascista da parte di un gruppo di supporter. Considerato che sulla Lazio pendeva il turno a porte chiuse "con la condizionale" deciso per i disordini causati dai tifosi e l'assalto ai sostenitori del Tottenham il 21 novembre 2012, la sera prima del match dell'Olimpico, la decisione di oggi e' venuta di fatto da se'.



Inutile anche la memoria difensiva del club capitolino che non ha convinto i giudici di Nyon: morale della favola, il 14 marzo Lazio-Stoccarda si giochera' senza tifosi. Immediata la reazione del presidente biancoceleste, Claudio Lotito, che definisce la decisione 'abnorme': "La Lazio ha fatto tutto quello che poteva e doveva per impedire che cio' avvenisse - spiega - Subire una squalifica e giocare a porte chiuse, che provochera' un grave danno economico alla societa' e che impedira' ai tifosi di partecipare a un evento come questo, mi sembra assurdo. Non possiamo come club essere penalizzati per l'errore di pochi".

Il n.1 biancoceleste, in attesa di conoscere motivazioni e dispositivo della decisione disciplinare - che l'Uefa non ha ancora ufficializzato, c'è anche una multa di 40'000 € - ha annunciato che la societa' fara' ricorso: "Lo faremo, ma il problema non e' la severita' dell' Uefa, ma la capacita' di attuare le pene per danni effettivamente recati. Ripeto e ribadisco - ha concluso Lotito - tutti sanno quanto il sottoscritto ha fatto per prevenire e scongiurare fatti di questo tipo ottenendo risultati che nessuno a livello nazionale ha ottenuto. Bisogna fare una distinzione tra il tifoso delinquente, che agisce di propria spontanea volonta', e una tifoseria che si esprime civilmente.

Non e' possibile che un club paghi per errori di singoli". Non sara' la prima volta che la Lazio giochera' partite europee a porte chiuse. Era gia' accaduto nel luglio del 2005 contro i finlandesi del Tampere in un match di Intertoto. Anche allora, come oggi, colpa di 'buu' razzisti nei confronti di alcuni giocatori di colore del Partizan Belgrado che la Lazio aveva affrontato in Coppa Uefa.

Fonti: Rai News 24 - Roma, 27-02-2013 Argomenti correlati.
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25/06/2013 12:40

Paolo Cola di:    - 25 giugno 2013

Serie A evasione fiscale: Guardia di Finanza nelle sedi di Juventus, Milan e Inter

Dopo il calcioscommesse, altro scandalo in vista nel mondo del calcio italiano? Sembrerebbe di sì. Il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza, su delega della Procura di Napoli, ha effettuato questa mattina una serie di blitz mirati nelle sedi di 41 società di calcio professionistico, comprese quelle di Juventus, Milan, Inter, Napoli e Lazio, nell’ambito di un’inchiesta per associazione a delinquere finalizzata all’evasione fiscale. Di fatto, sono coinvolte tutte le società di Serie A con l’eccezione di Bologna e Cagliari.

Diversi i punti su cui si concentra il lavoro degli inquirenti: dalle modalità di trasferimento dei calciatori da un club all’altro, alle attività di intermediazione dei procuratori, al trattamento fiscale applicato ai rapporti di lavoro di numerosi calciatori, sia con riferimento ai compensi mascherati da “fringe benefit”, sia in relazione ai profili di fiscalità internazionale.

In poche parole, la Procura ipotizza l’esistenza di una maxi frode fiscale organizzata, mediante la sistematica fatturazione per operazioni inesistenti e il pagamento in nero di parte degli ingaggi dei giocatori.

L’inchiesta è nata nel 2011 in seguito al sequestro di alcuni documenti di proprietà del Napoli Calcio e della Filmauro (di proprietà di Aurelio De Laurentiis) e relative ai contratti di ingaggio di alcuni giocatori stranieri attraverso la mediazioni di diversi procuratori, tra cui, guarda un po’, Alessandro Moggi e Alejando Mazzoni.

UPDATE: ecco la lista completa di tutte le società coinvolte nelle indagini:

Serie A: Chievo, Milan, Inter, Siena, Roma, Fiorentina, Atalanta, Pescara, Genoa, Juventus, Torino, Parma, Lazio,
Napoli, Udinese, Sampdoria, Palermo e Catania

Serie B: Cesena, Bari, Livorno, Brescia, Reggina, Crotone, Juve Stabia, Spezia, Ternana, Grosseto e Vicenza.

Prima Divisione: Gubbio, Benevento, Portogruaro, Andria Bat, Lecce e Albinoleffe

Seconda Divisione: Mantova e Lecco

Altri club: Foggia (Terza Categoria), Cosenza (in fallimento), Piacenza e Triestina (quest’ultime radiate dalla Federcalcio)

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10/07/2013 22:11

 Fonte: Gazzetta.it Gasport© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Calcioscommesse: deferiti Mauri, Milanetto, Lazio, Genoa e Lecce

ROMA, 10 luglio 2013

8 tesserati deferiti per illecito sportivo e 3 società coinvolte a titolo di responsabilità oggettiva. La Lazio: "Ci fidiamo di Mauri". Il legale del Genoa: "Pensare a penalizzazione è fantascienza". L'avvocato di Mauri: "Sto aspettando le carte": Abete: "Tempi brevi e garanzie per le difese"

Il centrocampista della Lazio, Stefano Mauri. Ansa Il centrocampista della Lazio, Stefano Mauri. Ansa

8 tesserati deferiti per illecito sportivo, tra questi il centrocampista della Lazio, Stefano Mauri, e 3 società (Genoa e Lecce oltre al club biancoceleste) coinvolte a titolo di responsabilità oggettiva. Questi i provvedimenti della Procura Federale in relazione alla gara Lazio-Genoa del 14 maggio del 2011 e per Lecce-Lazio del 22 maggio del 2011.

Il gol di Palacio in Lazio-Genoa del 14 maggio 2011. Ansa Il gol di Palacio in Lazio-Genoa del 14 maggio 2011. Ansa

LE MOTIVAZIONI — La Federcalcio ha reso noto che la "Procura Federale, esaminati gli atti di indagine posti in essere dalla Procura della Repubblica di Cremona ed espletata la conseguente attività istruttoria in sede disciplinare, ha deferito alla Commissione Disciplinare Nazionale 8 tesserati per illecito sportivo (Mauri, Milanetto, Cassano, Gervasoni, Zamperini, Benassi, Ferrario e Rosati). A Mauri e Zamperini la Procura contesta anche la violazione dell'Art. 1, comma 1 (violazione dei principi di lealtà, correttezza e probità) e dell'Art. 6, comma 1 (divieto di effettuare scommesse) del Codice di Giustizia Sportiva. A titolo di responsabilità oggettiva sono state deferite le società Lazio, Genoa e Lecce.

In relazione alla gara Lazio-Genoa del 14 maggio 2011 sono stati deferiti Cassano, Gervasoni, Mauri, Milanetto e Zamperini.
Deferite Lazio e Genoa per responsabilità oggettiva.


In merito alla gara Lecce-Lazio del 22 maggio 2011 sono stati deferiti Benassi, Cassano, Ferrario, Gervasoni, Mauri, Rosati e Zamperini.
Deferite Lazio e Lecce a titolo di responsabilità oggettiva".

LEGALE GENOA: "UNA PENALIZZAZIONE E' FANTASCIENZA": — "Pensare a una penalizzazione per il Genoa è fantascienza". Parole del legale del Genoa e Omar Milanetto, Mattia Grassani, a Radio 24 . "Il deferimento di Milanetto era largamente annunciato, il giocatore ha ribadito la sua totale estraneità documentata da una serie di prove che, già in tempi non sospetti aveva fornito alla Procura federale". Sull'ipotesi di un patteggiamento per ridurre i rischi di una condanna pesante Grassani ha aggiunto: "È un'ipotesi scartata e respinta in maniera netta perché è uno strumento a cui ricorre chi pensa di ricavare pericoli dal dibattimento, non chi si ritiene innocente. Escludo nella maniera più assoluta - chiude Grassani - che ci possano essere sia per Milanetto sia per il Genoa ipotesi di patteggiamento".

LEGALE MAURI: "STO ASPETTANDO LE CARTE" — "Sto ancora leggendo il contenuto del deferimento, poi attendo di vedere le carte che la procura depositerà", così il legale di Stefano Mauri, Matteo Melandri, aSky Sport 24 per commentare il deferimento per illecito sportivo del centrocampista della Lazio. "Non c'è la sorpresa dell'illecito sportivo perché i giornali già ne parlavano, ma sorprende trovare un solo giocatore della Lazio e uno del Genoa per una partita che si presume combinata. Ci siamo già difesi con argomenti che hanno portato all'immediata liberazione di Mauri: se i fatti sono quelli di un anno fa li abbiamo spiegati e sviscerati, ma bisogna vedere se ci troveremo di fronte a un quadro accusatorio ampliato e cambiato rispetto a un anno fa".


LAZIO: "FIDUCIA IN MAURI"
 — La Lazio ha atteso la sera, con la squadra che nel frattempo stava arrivato ad Auronzo di Cadore (con Mauri nel gruppo di Petkovic) per diffondere la nota ufficiale. "La Lazio ha fiducia nella correttezza di Stefano Mauri e confida che il capitano dimostri la sua estraneità ai fatti. La S.S. Lazio s.p.a., preso atto del deferimento alla Commissione Disciplinare Nazionale del proprio calciatore Stefano Mauri, in riferimento alle partite Lazio-Genoa e Lecce-Lazio risalenti al campionato 2010-2011, e del conseguente deferimento della società per responsabilità oggettiva ribadisce la propria fiducia nella correttezza del comportamento del proprio tesserato, da questi sempre affermata e rivendicata sia in sede penale che in sede disciplinare; confida che nella fase del giudizio disciplinare Stefano Mauri sarà in grado di dimostrare la sua estraneità ai fatti addebitatigli, eliminando quei sospetti che hanno indotto la Procura Federale a formulare le ipotesi di cui al deferimento".

ABETE: "TEMPI BREVI" — Il presidente della Figc ha commentato i deferimenti subito dopo il Consiglio Nazionale del Coni, al quale Giancarlo Abete ha preso parte: "C'è sempre l'obiettivo di avere chiarezza in tempi praticabili ma questo non deve costituire un vincolo alle condizioni di un procedimento che deve dare la massima garanzia in primis a chi è oggetto di accusa perché una compressione dei diritti di difesa non sarebbe accettabile. Nel merito non ci sono commenti particolari, che poi ci sia un focus della giustizia sportiva nelle fasi che precedono l'avvio del campionato, lo avevamo già detto e quindi naturalmente ci si è mossi nella direzione di fare un atto ritenuto nelle titolarità della procura, nel momento in cui si può avere un iter che consenta di iniziare il campionato avendo chiarezza sugli scenari in essere".

PER SAPERNE DI PIU':

Mauri convocato. Con Zarate

Cosa rischiano
Fonte: Gazzetta.it Gasport© RIPRODUZIONE RISERVATA

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17/12/2013 10:47

Gennaro Gattuso e Christian Brocchi nei guai per via delle scommesse
www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lombardia/2013/notizia/calcioscommesse-gattuso-e-brocchi-indagati-per-truffa-e-frode-sportiva_20159...

In ballo 90 partite, tra le società : INTER, JUVE, LAZIO e MILAN.
Poi non ci credete quando vi dico che ormai il calcio è troppo inquinato per prendersela se una squadra perde ... non si sa nemmeno se ha perso veramente !
E' diventata una schifezza unica.
FORZA VIRTUS VECOMP VERONA !
State li voi a farvi prendere in giro dal calcio della Serie A poco SERIA !
[Modificato da Etrusco 17/12/2013 14:17]

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17/12/2013 14:15

Re: Gennaro Gattuso e Christian Brocchi nei guai per via delle scommesse
sbandieratore-solitario, 17/12/2013 10:47:

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lombardia/2013/notizia/calcioscommesse-gattuso-e-brocchi-indagati-per-truffa-e-frode-sportiva_2015923.shtml
In ballo 90 partite... State li voi a farvi prendere in giro dal calcio della Serie A poco SERIA !



Mi meraviglia solo che dopo tutte le indagini ci sono ancora giocatori col vizietto di vendersi le partite: eppure hanno visto con quale facilità hanno pizzicato Mauri che ancora sta pagando...

Per la cronaca:




Fonti:

CALCIOSCOMMESSE, RINO GATTUSO E CHRISTIAN BROCCHI INDAGATI: associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva: LINK...
I provvedimenti, richiesti dalla procura di Cremona, sono relativi all'ultima fase dell'inchiesta Last Bet, partita a giugno del 2010, che ha già portato in carcere decine di giocatori ed ex giocatori anche di serie A, tra cui Beppe Signori, Cristiano Doni e Stefano Mauri.

Chi è l'ex calciatore coinvolto nell'indagine
Brocchi, il guerriero del centrocampo: LINK...

Ha vestito alcune delle maglie più prestigiose della Serie A: Inter, Milan, Fiorentina, Lazio. Già sentito dalla Procura Federale sulla vicenda delle scommesse aveva detto: "I tifosi non devono dubitare di me".
Con il compagno della Lazio Stefano Mauri era già stato ascoltato dalla Procura federale sul caso delle scommesse. I tifosi "non devono dubitare di me", aveva dichiarato al termine dell'interrogatorio nell'aprile 2012.

L'elenco degli 85 match su cui sta indagando la Procura di Cremona: LINK...

[SM=x44463] [SM=x44504]
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18/12/2013 09:49

Disgustoso
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18/12/2013 10:12

Ecco perchè ho mollato con il calcio! siamo alle solite!

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:.:-maggio97-:.:
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18/12/2013 11:50

Io non crederò mai che uno come Gattuso che in campo sputava sangue per vincere ogni singola partita... è coinvolto nelle scommesse per frode... neanche se lo dovessero processare e condannare...
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21/12/2013 04:42

Forse non abbiamo capito come funziona.
I calciatori sono costretti a inquinare il calcio.
Non lo fanno per i loro interessi ... ma per salvare la propria pelle.
Oppure per salvare la propria carriera.
Non certo per guadagnare 30.000 euro, quando prendono i milioni di euro in un anno !
( sto parlando di MAFIA : quella cosa che controlla tutto e tutti ... soprattutto per questioni di soldi ... grandi numeri ... altro che Berlusconi ... qui si tratta di più organizzazioni ... prima o poi mi faranno fuori ... pazienza ... io ve lo dico lo stesso ! W LA LIBERTA' )
[Modificato da sbandieratore-solitario 21/12/2013 04:44]

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Re:
sbandieratore-solitario, 21/12/2013 04:42:

Forse non abbiamo capito come funziona.
I calciatori sono costretti a inquinare il calcio.
Non lo fanno per i loro interessi ... ma per salvare la propria pelle.
Oppure per salvare la propria carriera.
Non certo per guadagnare 30.000 euro, quando prendono i milioni di euro in un anno !
( sto parlando di MAFIA : quella cosa che controlla tutto e tutti ... soprattutto per questioni di soldi ... grandi numeri ... altro che Berlusconi ... qui si tratta di più organizzazioni ... prima o poi mi faranno fuori ... pazienza ... io ve lo dico lo stesso ! W LA LIBERTA' )




Vorrei tanto smentirti, ma ripensando al clamoroso caso del difensore del Gubbio Simone Farina (denunciò, prove alla mano, la corruzione che c'è nelle partite di Coppa Italia per combinar a tavolino i risultati).
Riflettiamo su questo: Farina fu elogiato da Blatter, invitato alle cerimonie internazionali più importanti (consegna del Pallone d'Oro, etc.), nominato Ambasciatore ufficiale Fifa, ma il fatto allarmante è che in questa stagione nessuna società lo ha voluto prendere in squadra, nonostante il suo comportamento esemplare, anzi, è paradossalmente proprio per questa sua correttezza che nessuno lo vuole: perchè è lecito pensare che tutti (Presidenti, allenatori, giocatori) vogliono in squadra chi accetta le regole non scritte di questo calcio marcio. Quindi sarà anche vero che Gattuso non ha partecipato attivamente nelle combine, ma è un tipo troppo sveglio: non poteva non sapere cosa accadeva... Perchè non ha mai denunciato nulla? Forse perchè sa bene che chiunque alza la testa per denunciare il marcio e pretendere un calcio pulito viene espulso dal sistema? In una quadro simile è ovvio che tutti sanno, accettano +/- passivament€, facendo finta di non sapere... [SM=x44463]
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22/12/2013 17:26

Re: Re:
Etrusco, 21/12/2013 11:45:




Vorrei tanto smentirti, ma ripensando al clamoroso caso del difensore del Gubbio Simone Farina (denunciò, prove alla mano, la corruzione che c'è nelle partite di Coppa Italia per combinar a tavolino i risultati).
Riflettiamo su questo: Farina fu elogiato da Blatter, invitato alle cerimonie internazionali più importanti (consegna del Pallone d'Oro, etc.), nominato Ambasciatore ufficiale Fifa, ma il fatto allarmante è che in questa stagione nessuna società lo ha voluto prendere in squadra, nonostante il suo comportamento esemplare, anzi, è paradossalmente proprio per questa sua correttezza che nessuno lo vuole: perchè è lecito pensare che tutti (Presidenti, allenatori, giocatori) vogliono in squadra chi accetta le regole non scritte di questo calcio marcio. Quindi sarà anche vero che Gattuso non ha partecipato attivamente nelle combine, ma è un tipo troppo sveglio: non poteva non sapere cosa accadeva... Perchè non ha mai denunciato nulla? Forse perchè sa bene che chiunque alza la testa per denunciare il marcio e pretendere un calcio pulito viene espulso dal sistema? In una quadro simile è ovvio che tutti sanno, accettano +/- passivament€, facendo finta di non sapere... [SM=x44463]


ed infatti ... è tutto mafiosamente mafieggiante.
E comunque non solo il calcio è marcio ... io il ciclismo lo seguo solo per vedere i percorsi ed i paesaggi. Non certo per vedere chi vince.

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28/12/2013 13:34

Purtroppo più ci sono i soldi e più le varie mafie sono disposte a tutto per arricchirsi maggiormente: di certo i calciatori hanno le loro colpe (nel 99% dei casi sono gente provenienti da famiglie povere catapultati in un mondo in cui il denaro abbonda ed è difficile dire "ok sono arrivato qui, vivo una vita spettacolare ed è inutile cercare di arricchirsi sempre di più") e personalmente non credo molto alla storia dei giocatori ricattati (quantomeno quelli dei campionati importanti). Andrebbero inasprite notevolmente le pene e fatti maggiori controlli (a parte rarissimi casi le componenti delle squadre più importanti non sono stati toccati: come mai? non ci credo che solo gli sconosciuti di lega pro e campionati affini abbiano sto vizio) ma finché anche i vertici delle varie FIFA, UEFA ecc non si muovono (conflitto di interessi?) ci toccherà assistere a questa pagliacciata...
Piccolo consiglio: ogni tanto spegnete la tv e andate a giocare con i vostri amici al campetto sotto casa che è molto meglio ed eviterete di far ingrassare questi "individui" ;)
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Re:
PieroMoscardelli, 28/12/2013 13:34:

Purtroppo più ci sono i soldi e più le varie mafie sono disposte a tutto per arricchirsi maggiormente: di certo i calciatori hanno le loro colpe (nel 99% dei casi sono gente provenienti da famiglie povere catapultati in un mondo in cui il denaro abbonda ed è difficile dire "ok sono arrivato qui, vivo una vita spettacolare ed è inutile cercare di arricchirsi sempre di più") e personalmente non credo molto alla storia dei giocatori ricattati (quantomeno quelli dei campionati importanti). Andrebbero inasprite notevolmente le pene e fatti maggiori controlli (a parte rarissimi casi le componenti delle squadre più importanti non sono stati toccati: come mai? non ci credo che solo gli sconosciuti di lega pro e campionati affini abbiano sto vizio) ma finché anche i vertici delle varie FIFA, UEFA ecc non si muovono (conflitto di interessi?) ci toccherà assistere a questa pagliacciata...
Piccolo consiglio: ogni tanto spegnete la tv e andate a giocare con i vostri amici al campetto sotto casa che è molto meglio ed eviterete di far ingrassare questi "individui" ;)



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01/01/2014 17:37

... sarà, ma io sono ancora convinto che anche il mundial del 1982 sia stato pilotato per lanciare il boom del calcio in Italia, al fine di riciclare il denaro sporco proveniente dagli ambienti mafiosi, tramite tutto quello che circondava il calcio ( trasmissioni televisive ... marketing etc. etc. ) dal 1982 ad inizio anni '90.
Fateci caso : quell'Italia è arrivata al mundial con una serie di risultati deludenti, ha deluso nel girone eliminatorio e clamorosamente ha vinto il mondiale mettendo in fila gli squadroni di Maradona, Zico, Boniek e Rummenigge. Mancava solo di incrociare la Francia di Platini.
Il dopo mundial ? Provate un po' a vedere che razza di risultatoni han messo insieme i Campioni del Mondo ... !!!

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15/02/2015 12:46


Lotito, da macchietta a macchia
[SM=x44455]

Ora tocca al governo dello Sport e al sottosegretario Delrio costringerlo alle dimissioni perché incompatibile con le leggi e con l'etica
di FRANCESCO MERLO 14 febbraio 2015


NEPPURE Luciano Moggi era stato beccato in modo così plateale a truccare i campionati di A e di B, [SM=x44457] persino opponendosi alla promozione che il Carpi sta conquistando sul campo.

CLAUDIO Lotito, che sembrava solo una macchietta, è invece una macchia da ripulire, un padrino del calcio italiano che truffa, manipola, ricatta per "dare una mission alle leghe, con il sistema mio". Perciò ordina di tenere lontani dalla A i club piccoli
perché "se ce stanno Latina Frosinone e Carpi chi cazzo li compra i diritti"? E "se me porti tre squadre che non valgono un cazzo, tra due o tre anni nun ci avemo più na lira".

Ora tocca al governo dello Sport, vale a dire al sottosegretario Graziano Delrio intervenire sul pavido presidente del Coni Giovanni Malagò e costringere Lotito alle dimissioni per incompatibilità con le leggi e con l'etica dello Sport. Da solo infatti Malagò non ce la fa: ieri sera ha speso più parole a difenderlo che a censurarlo. Di sicuro a espellerlo dalla Federazione non sarà il suo presidente Carlo Tavecchio che si è esibito in uno slalom doroteo che lo stesso Lotito in serata, da spavaldo impunito, ha commentato così: "casta vixit". E poi, traducendo dal latinorum al romanesco: "è l'ometto mio".

A sua volta Lotito è da sempre l'uomo di mano di Galliani, del Milan, e di Preziosi, del Genoa, che fu l'unico presidente di calciopoli ad essere beccato con una valigetta piena di soldi. Dei tre, che fanno allegra combriccola a Forte dei Marmi, lo stesso Galliani ha detto: "Siamo un tris di spiritosi umoristi". Ma nella registrazione che abbiamo mandato in rete su Repubblica.it Lotito non parla più come lo spiritoso cafone che arrivando al Tg3 salutò le signore dicendo "pace e pene" e fu subito buttato fuori. Qui invece dice: "Quando uno ha bisogno di soldi va da un amico, e un amico pesa" che è il linguaggio del sopracciò, del distributore di denaro e di amicizia, vale a dire del potere. E infatti Lotito, dispensando la grazia a Macalli, ha deciso di confermarlo presidente dei semi prof. perché "s'è messo a piagne e ha detto: non m'ho potete fa, me dovete aiutà, è da 35 anni che ce conosciamo". E "l'amicizia pesa".

Insomma il presidente della Lazio è una specie di Sindaco del Rione Sanità di Eduardo, quel "pezzo d'uomo che teneva il quartiere in ordine, componeva le vertenze, mangiava il naso ai nemici" e che ha ispirato Francis Ford Coppola per don Vito Corleone. Come il don Antonio di Eduardo, "che rendeva il mondo meno rotondo e più quadrato", e come Marlon Brando, Lotito si vanta di non volere incarichi, non ambisce ad esibire il potere formale: "Vi tranquillizzo, io non sono candidato a niente, non mi interessa ...". Lui è solo "un inventore" e dunque "fammece pensà, possiamo fare un'anticipazione di cassa sui progetti della fondazione". Perché? "Perché decido io". I presidenti infatti non contano nulla, come il suo fidatissimo Tavecchio e come Maurizio Beretta che è liquidato così: "Zero!".

Dunque ora tutti sappiamo che c'è sempre stato un progetto furfantesco dietro la comicità di Lotito, di cui abbiamo colpevolmente troppo riso perché è servita al giornalismo spettacolo, dal Processo del lunedì alla Domenica Sportiva e Stadio Sprint... sino alla prosa colta degli intellettuali raffinati che si compiacciono nell'esegesi del plebeismo quasi fosse l'essenza popolare del calcio, un po' come Machiavelli che amava giocare a carte nelle bettole. Per anni hanno riso dei sei telefoni che a volte gli suonano tutti insieme nelle tasche dove tiene rotoloni di contanti. E ci sono i collezionisti della sue frasi strampalate, da "le diastole non sono dialisi " a "prendere le vacche per le zinne e i tori per le palle". Per non parlare delle sue mille insolenze, come quella riservata al dirigente della Juve Marotta, che è un po' strabico: "Lasciatelo sta', quello con un occhio gioca al biliardo, e con l'altro segna i punti ".

Ebbene a quel Lotito gradasso che sognando di scendere in politica diceva "fateme lavorà pè la polis" e "l'Italia ha bisogno di un governo con dieci Lotito" e "io in politica sarò meglio de Della Valle perché a Cortina ci ho la casa più grande della sua", insomma al vecchio Lotito del folclore è per sempre subentrato il mariuolo: "In Lega di A ho 17-18 voti " e "ho messo Pozzo in Consiglio federale" e "il rapporto personale ha un peso". Solo nella Figc questo lessico non è messo ai margini. Altrove è tenuto a bada ora dalla buona educazione ora dalla forza pubblica. Nel calcio è il linguaggio del potere, anzi dello strapotere di Lotito: "Ho detto ad Abodi: Andrea se mi porti squadre che non valgono un cazzo ..." Al di là del calcio, Lotito è la controprova del drammatico destino che impedisce a Roma di avere un'imprenditoria normale. Solo pittoreschi palazzinari, furbetti der quartierino, ospedalieri arricchiti in corsia come evoluzione dell'industria del caro estinto. Sposato con Cristina Mezzaroma, Lotito è imparentato con una delle più ricche famiglie di costruttori che un po' lo subisce e un po' lo promuove: lo manda avanti per vedere di nascosto l'effetto che fa. Alla giunta Veltroni, per esempio, Lotito presentò un progetto per una mega cittadella della Lazio sui terreni di famiglia nella via Tiberina: lo Stadio delle Aquile, una giungla di palazzoni, persino un campo d'atterraggio. Veltroni gli disse: "Lotito, guarda che Roma è già stata costruita".

E però le sue imprese di pulizia e di vigilanza, che molto devono alla Regione e alla Provincia dei tempi di Storace e della Polverini, sono arrivate sino all'aeroporto di Malpensa. Anche nella gestione della squadra è riuscito a spalmare il debito, si è giocato calciatori a biliardino con gli sceicchi arabi ma per i suoi modi aggressivi e verbosi è uno dei pochissimi casi di presidente odiato dai tifosi.

E trascina i cronisti sportivi a mangiare da Assunta Madre: "paghi te però" Il ristorante è quello dove Dell'Utri fu intercettato dall'antimafia: in una scenografia nera e in un eccesso di bollicine e di vassoi di pesce, tutti sembrano comparse del film Terapia e pallottole . Lotito mangia il prosciutto con le mani, rimane a tavola almeno quattro ore, in lui ci sono la posa, il codice, il posizionamento e quella schiuma di arraffo sui beni primari che ovviamente non è uno stile ma solo un umore degli imprenditori romani: la lingua greve, la camminata sguaiata, i suoi cappotti neri svolazzanti, i bottoni che saltano sopra la cintura e tutto quel farneticare di Kant, le citazioni di Manzoni che "ispira la poetica della Lazio" e poi Pascoli e la Gazzetta dello Sport , e Renzi che "se deve mette a leggè la pioggia nel pineto", e " mo' ce vuole 'na scossa, io sò la scossa" e " l'umanità o è 'psichiatrica o è chimica". Anche la villa sull'Appia antica è degrado di ricchezza: statue, capitelli, camini di marmo, una grande aquila di legno, un'immensa scrivania sulla quale poggia i piedi e dice "io sò laureato in pedagogia con 110 e lode", "io dormo tre ore a notte", "io sò autorevole ". Ecco, se non fosse stato registrato e smascherato da Pino Iodice, direttore generale dell'Ischia Isola verde chissà con quanto fumo da macchietta ci avrebbe ancora storditi, con quanto altro non sense e latinorum, "io sò sinestetico", "est modus in sciaradis", "io sò un patròn non un cogliòn". Nel film C'eravamo tanto amati l'Aldo Fabrizi/Claudio Lotito resterà solo e disperato nell'immensa pacchianeria della sua villa a consumare l'ultima trippa.

Ieri su La Repubblica [SM=g1700002]
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15/02/2015 12:57


Qui Lotito e qui lo nego

La Spama 14/02/2015 massimo gramellini

Trovo abbastanza surreale che il mondo del calcio si finga inorridito e sconvolto dall’ultima sortita del sor Lotito, intercettato al telefono mentre millanta il suo potere con il dirigente di una squadra minore. Il ducetto della Lazio strilla che il presidente soprammobile della Lega Calcio, tale Beretta, «conta zero» e che squadre come «er Carpi» e «er Frosinone» sarebbe meglio non salissero in serie A perché hanno pochi tifosi. Sai che pensieri originali. Lotito si è limitato a darvi fiato con i suoi accenti da bullo. L’unica sorpresa è il mancato uso del latinorum, rimpiazzato da un italiano ancora più pericolante. Eppure le sue «rivelazioni» hanno suscitato scalpore. Come se l’omarino laziale fosse un’eccezione di pessimo gusto e non soltanto uno dei tanti mostri che sfilano sulle passerelle unte del nostro sport preferito.

In Spagna o in Inghilterra simili individui faticherebbero a entrarci, in uno stadio. Altro che recitarvi la parte dei padroni. Se Renzi fosse il dittatore che purtroppo non è, avrebbe già commissariato questa banda di mediocri, sostituendola con un esperto di calcio che parli almeno l’italiano.
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