Robinson Crusoe o Ulisse?
Il giro del mondo in 80 isole Sperdute nell’oceano, dietro l’angolo: una guida per scegliere il «rifugio» più adatto
E magari scoprire i «Caraibi del Baltico»
Ma chi cerca mondanità (vicino) può puntare su Hvar
di Caterina Ruggi d’Aragona
«Seconda stella a destra». La prima meta, estrema seppur vicina, ha un cielo stellato uguale solo a quello del Sahara. La sua popolazione, che parla «un’altra lingua», non si stanca di ammirare «com’è profondo il mare». È partito da lì, dall’approdo-rifugio di Lucio Dalla,
il giro del mondo in 80 isole di Lucrezia Argentiero.
«Sono pugliese, adottata da Bologna. Non è certo un caso — racconta la giornalista e filmaker di Ceglie Messapica — se proprio alle
Tremiti, dove mi ero rifugiata per trovare nuova linfa, arrivò l’idea di un libro-guida tra le emozioni provocate dalle isole del mondo, vissute o immaginate». Fazzoletti di terra selvaggia in cui rifugiarsi, punti di partenza per chi cerca l’avventura, rocce che trasudano storia, spiagge incontaminate dove la sabbia sembra borotalco o polvere di stelle, piazzette modaiole. Quelle dietro l’angolo e le altre sperdute nell’oceano. Le «fredde» dei mari del Nord e le isole del gusto.
Per ogni categoria di navigante abbiamo scelto un’isola, facendoci accompagnare dall’autrice del libro.
(Il giro del mondo in 80 isole. Guida alle mete da sogno vicine e lontane, Iter edizioni, 143 pp., 11,90 €).
A portata di mano
Gozo, a mezz’ora di traghetto da Malta. Lì, secondo la leggenda, Ulisse fu imprigionato sette anni dalla magia di Calipso e tuttora, narrano gli isolani, l’eco del suo pianto nostalgico arriva sull’uscio del mitico antro della ninfa. Tolgono il fiato la spiaggia di Ramla Bay, sabbia color corallo tra due promontori rocciosi, e la «finestra azzurra», un buco scavato dalle intemperie in una roccia sospesa sul mare. Meta ideale per chi cerca la pace della natura incontaminata, Gozo offre anche l’imbarazzo della scelta tra tutti gli sport acquatici.
Il fascino del Nord Europa
Gotland e Fårö, a sud della Svezia. Se fossero esistiti, i folletti avrebbero probabilmente scelto di abitare nelle casette dai colori sgargianti e i tetti a punta, come quelle che disegnano i bambini. A 8 minuti da Gotland, soprannominata la «Caraibi del Baltico» per le sue temperature miti, la piccola Fårö è il posto ideale per chi vuole nascondersi. Come fece Ingmar Bergman negli ultimi anni di vita: neanche Woody Allen riuscì a scovarlo protetto com’era dalle raukar, alte colonne granitiche, e dalla popolazione (più pecore che uomini). Una rassegna estiva in quella che fu la sua tenuta celebra ogni anno il regista.
A tutta natura
Gomera, Canarie. Da scoprire zaino in spalla, a partire dal Parco nazionale di Garajonay, patrimonio Unesco, con oltre 400 specie autoctone di flora che la pioggia orizzontale ha preservato dall’estinzione. Vi si arriva da San Sebastián de la Gomera attraverso una strada che si attorciglia tra palme e banani. Non è suggestione: sentirete fischiare. È il silbo, un suggestivo suono con cui gli antichi abitanti comunicano tra una montagna e l’altra.
Un tuffo nella storia
Cipro. Il mito di Afrodite sopravvive in ogni lembo di quella terra: sullo scoglio dove si narra che la dea emerse dalla spuma delle onde; nella Fontana Amorosa, dove incontrò Adone; nei resti del santuario del XII secolo a.C.. Percorse le tracce della dea della bellezza, non perdete i mosaici dell’epoca d’oro nel palazzo del Governatore. Le mondane Hvar, in Croazia. Torre di avvistamento ideale per il «vip watching». Già intercettati Armani e Valentino, Sean Connery, Steven Spielberg e Carolina di Monaco. Per gli amanti del lusso ci lo stabilimento Bonj Les Bains e il Gariful Fish Restaurant.
Tra profumi e sapori
In Italia, a Grado. Particolarità dell’isola friulana è il boreto, antica zuppa di pesce (orate, cefali, palombi e altri pesci azzurri che i pescatori un tempo non riuscivano a vendere al mercato) con pepe nero, aglio e olio di semi. Probabilmente contraddirete Pasolini che, durante il suo lungo soggiorno a Grado, non ne apprezzò il boreto.
Le più lontane
Isola di Robinson Crusoe, Cile. Per raggiungerla bisogna volare da Santiago del Cile con un aereo- taxi. Oppure navigare 48 ore su un cargo che parte da Valparaiso due volte alla settimana. Ma sarà come se il tempo non fosse passato. Anzi. Ringiovanirete con le bacche del maqui, chiamate elisir di lunga vita. Pronti per un’altra avventura? Se volete scrivere «t’amo» sulla spiaggia le vostre isole sono le Cook. Potrete dire «sì» a piedi nudi sulla sabbia bianca, oppure a bordo di una canoa tradizionale, sulla laguna turchese dell’isola Aitutaki. Attenzione: il matrimonio ha valore legale in Italia. E le isole dell’anima? Quelle in cui basta sbarcare per sentirsi a casa? Acque turchesi. Tramonti roventi. Vento freddo del nord. Per alcuni è necessario solcare cieli e oceani. Per altri basta attraversare un golfo e mettere piede su tre scogli, proprio di fronte casa. L’isola c’è.
Corsera 30 maggio 2014