+cecily+, 7/11/2011 9:55 AM:
dipendente deve lavorare dalle 9 alle 18, significa che alle 9 deve essere seduto al suo posto di lavoro e iniziare quello che deve fare, o che alle 9 deve entrare in ufficio.
E alle 18 deve uscire dall'ufficio già pronto o deve alzarsi dalla sua scrivania per poi prepararsi per uscire qualche minuto dopo.
E nel caso questa persona almeno una o due volte a settimana arrivi alle 9.10, e glielo fate notare e lui o lei vi fa notare che spesso la sera si ferma dieci minuti in più senza lamentarsi, voi sareste clementi?
se rilascia il suo lavoro in tempo e con qualità non avrei problemi...
solitamente con i miei colleghi tendo a soffermarmi su quello e non sull'orario.
Alcuni ns competitor (leggasi azienda americana che inizia con la A e finisce con enture)invece, per lucidarselo con il cliente entrano alle 9.00 e non escono mai prima delle 21.00... ricordo più di una volta che sono uscito tardi per chiudere delle pratiche, che mentre il manager era lì a lavorare i suoi "sottoposti" erano lì a giocare al solitario... e quando ho chiesto ad uno di loro, la risposta è stata che loro non van via mai prima del manager... anche se non hanno una mazza da fare con lui
Io sono sempre stato per un approccio per obiettivi/date. Poi se c'è da lavorare di più lo si fa... se invece si può uscire in tempo o prima lo si fa pure...
Ps. credo che secondo la regola del "cartellino" alle 9.00 si timbra = si entra, alle 18.00 si timbra l'uscita (si esce)... mi ricorda però molto una scena di una famosa azienda italiana ex-statale, in cui si usano tuttora i cartellini... ora di pranzo ed uscita sembrava il film di fantozzi con la gente 5 min. prima di fronte ai tornelli... anche quello non mi piace...
Ps2. risp al 3d del mio amico...