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Sesso, droga e rock'n'roll. Il piacere nell'Arca di Noè

Ultimo Aggiornamento: 14/08/2011 18:31
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13/08/2011 14:25

Celebrare le piccole e grandi godurie del regno animale, dal trattamento di bellezza dell'ippopotamo al millepiedi-spinello che manda in estasi lemuri e scimmie cappuccine. Per gettare le fondamenta di una nuova disciplina, l'etologia edonistica, ovvero lo studio di quella parte del comportamento animale che attiene al piacere. È questo l'intento di "The Exultant Ark", l'arca esultante, un libro da poco uscito negli Stati Uniti a firma di Jonathan Balcombe, direttore del Dipartimento di Scienze Animali della Humane Society University di Washington DC. Da anni l'etologo sostiene che raccontare i piaceri degli altri esseri viventi sia il modo migliore per promuovere una nuova cultura più rispettosa dell'ambiente e dei suoi abitanti. Per farlo, questa volta ha deciso di avvalersi dell'aiuto di un centinaio di fotografi, che da un capo all'altro del mondo hanno immortalato il piacere zoomorfo nelle sue varie declinazioni. Gioco, tatto, corteggiamento e sesso. Ma anche cibo, confort, compagnia e - perché no - amore.

Secondo Balcombe, il piacere è un tema largamente sottovalutato, sia in riferimento agli esseri umani che agli altri animali. "Conosco diverse riviste scientifiche dedicate allo studio del dolore, ma nessuna focalizzata sul piacere. Tempo fa c'era il Journal
of Happiness Studies, ma ora abbiamo perso anche quello", spiega con una punta di amarezza a Repubblica.it. "Eppure - aggiunge - il piacere è centrale all'esistenza, alla nostra come a quella di ogni altro animale capace di distinguere uno stimolo piacevole da uno doloroso".

Per quanto strano possa sembrare, infatti, l'idea che gli animali (quanto meno i vertebrati) siano esseri senzienti ci ha messo un po' a entrare nelle teste degli umani. Non che lo studio dell'esperienza animale sia sempre stato ignorato. Uno degli esempi più illustri, in tal senso, è "L'espressione delle emozioni nell'uomo e negli animali", un libro che Charles Darwin scrisse nel 1872. In quest'opera lo scienziato parla delle emozioni nel regno animale basandosi sulle corrispondenze tra umani e non umani, senza paura di bordate antropomorfe. Successivamente, sulla scia degli studi condotti da Ivan Pavlov sui riflessi condizionati dei cani, molti scienziati sono stati attratti dal comportamentismo, con buona pace di motivazioni, intenzioni e stati interni. Le cose sono cambiate negli anni Settanta, quando l'etologo americano Donald Griffin ha riportato l'attenzione sulla "cognizione e la consapevolezza degli animali", facendone finalmente una disciplina rispettabile.

Nella sua carriera di ricercatore, Balcombe si è concentrato soprattutto su un aspetto particolare di questa disciplina: il piacere, o meglio ciò che definisce "etologia edonistica". "La mia tesi è che gli animali sentano il piacere in modi che - per intensità, ricchezza e importanza - siano pienamente comparabili a quelli degli esseri umani", scrive nell'introduzione al suo "tour illustrato del piacere animale" (questo il sottotitolo) pubblicato dalla University of California Press. I postulati di questa tesi sono almeno tre. "Innanzitutto - spiega l'etologo - il piacere è adattivo, ossia favorisce l'adattamento all'ambiente". In un mondo "bastone e carota", dunque, il piacere sarebbe la carota della natura, vale a dire il suo modo di insegnare agli esseri viventi quali comportamenti favoriscono la sopravvivenza e la riproduzione. "In secondo luogo - procede Balcombe - abbiamo esperienza diretta dell'esistenza del piacere in almeno un animale: noi stessi". Terzo: gli altri animali (soprattutto i mammiferi, ma anche gli uccelli, i rettili, gli anfibi e i pesci) sono dotati di tutto l'equipaggiamento nervoso necessario a provare le gioie della vita, qualunque esse siano.

Con il supporto di oltre 130 fotografie, l'etologo ha dunque intrapreso questo viaggio nelle godurie del mondo animale, convinto di poterne trarre qualcosa di simile a una "lezione morale". "Dal momento in cui molti animali hanno abilità sensoriali diverse dalle nostre - avverte lo studioso - è molto probabile che sperimentino forme di piacere a noi aliene. I delfini, ed esempio, utilizzano l'ecolocalizzazione; gli uccelli migratori sentono il campo magnetico della Terra e alcuni pesci comunicano con l'elettricità. Il solo fatto di non poter provare in prima persona queste sensazioni non ci autorizza a escluderne la componente piacevole".

Tra le gioie che fanno esultare l'Arca, infatti, alcune sono più immediate e accessibili a noi, come un pasto nutriente quando si ha fame o il calore del sole in un giorno d'inverno. O ancora, la goduria di un ippopotamo mentre se ne sta in un ruscello del Kenya a farsi fare un trattamento spa: decine di pesci che gli mordicchiano il corpo e la corrente che gli massaggia le gambe. I sostenitori della marijuana, poi, si sentiranno meno soli a sapere che alcuni lemuri e scimmie cappuccine traggono particolare piacere dal passarsi di bocca in bocca grandi millepiedi a mo' di spinello: la masticazione, infatti, crea un cocktail di sostanze chimiche che li manda in uno stato di "beato stupore", un po' come avviene con la cannabis. Lasciando da parte queste occupazioni più futili, tuttavia, c'è spazio anche per cose più serie, come l'amore, il sesso e l'amicizia. È qui che entra in gioco la cosiddetta "questione morale". "Piaceri come questi hanno implicazioni importanti dal punto di vista dei diritti", conclude infatti Balcombe. "In quanto creature che cercano il piacere, gli animali hanno desideri, bisogni e interessi che meritano di essere tutelati. Studiarne le piccole e grandi gioie quotidiane ci spinge a ridimensionare la nostra visione antropocentrica del mondo. E magari, chissà, a rivedere anche la nostra definizione di felicità".



di GIULIA BELARDELLI
Fonte: http://www.repubblica.it/scienze/
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La Pecorina
14/08/2011 15:50

Da oggi in poi alleverò millepiedi [SM=x44499]

_________________

Ka cimm a fe?




14/08/2011 18:31

Re:
clara.clandestina, 14/08/2011 15.50:

Da oggi in poi alleverò millepiedi [SM=x44499]



[SM=x44499] potrebbe avere anche un rilevante ritorno economico [SM=x44458]


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