Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Come uscire prima dei quarti di finale
58TINO, 17/12/2011 10.24:
Nocerino si riferiva agli scontri dello scorso 3 Dicembre ( mica 30 anni fà ) durante Genoa-Milan con lanci di lacrimogeni, continuazione di una faida iniziata ben 16 anni fà con la morte del povero Spagnolo. Immagino l'imbarazzo di un padre che debba spiegare al figlio, che magari è allo stadio per prima volta, quanto stà accadendo.
Aggiungiamoci che al sud il calcio è ostaggio della malavita organizzata (come dimostrano i fatti di Napoli) e il quadro è completo.
Il voltare le spalle alla squadra, inteso come non andare più allo stadio mi sembra il modo più civile e logico per contestarla, decisamente più civile che il minacciar fisicamente i calciatori come avviene da noi; perchè non dobbiamo dimenticarci che parliamo di uno sport, non di una guerra.
Se poi vogliamo continuare a mettere la testa nella sabbia, a difendere l'indifendibile, si faccia pure, ma almeno smettiamola di dire che il disamore verso lo stadio è colpa del calo tecnico del n/s calcio.
Ripeto la mia domanda: trent'anni fa quanto la gente andava di più allo stadio era tutto bello, tutto lindo, pulito e sicuro?
No, era molto più pericoloso.
I tafferugli del 2 dicembre sono avvenuti FUORI dallo stadio, coerentemente con il mio discorso perché i milanisti sono arrivati all'ultimo momento.
Una volta c'erano i treni speciali monitorati dalla Digos, ora con il decreto Pisanu non si può più farli, la situazione è migliorata?
No, perché i cani sciolti e i gruppetti sparsi che si muovono all'ultimo momento proprio per cercare rogne fuori dallo stadio a ridosso del fischio d'inizio si muovono comunque, prendendo un treno "normale" e non facendosi riconoscere in stazione.
A proposito della "faida": che nessuno abbia dimenticato a Genova lo sa anche un bambino dell'asilo, ciononostante il signor Osservatorio del Viminale, famoso per impedire trasferte dei genoani a Napoli e dei napoletani a Genova (tifoserie gemellate da 30 anni) da due anni permette regolarmente ai milanisti di venire al Ferraris e ai napoletani di andare a Bergamo, partite in cui il rischio scontri FUORI dallo stadio c'è ed è oggettivo.
Voltare le spalle come lo intende Nick Hornby non è una contestazione alla squadra ma un cambiamento di passatempo: quest'anno l'Arsenal gioca da schifo, non c'è nessun campione, non abbiamo nessuna speranza di vincere il titolo quindi vado da Harrod's o a giocare a bowling anziché andare allo stadio.
Ti ricordi le tifose del Cervia di qualche anno fa,quando c'era il reality
Campioni?
La tentazione di sostituire i tifosi con un pubblico televisivo, che applaude e canta a comando c'è, e si sta sottilmente infiltrando in ogni dove, dai karaoke sugli inni delle squadre alle cheerleaders, ai pupazzi e paccottiglia varia.
Nel calderone di chi non vuole salvare il calcio con le sue radici e implicazioni storico-sociali ma farlo diventare altro ci sono anche i discorsi da salotto come quello di Nocerino, che il pubblico televisivo (che magari non sa nemmeno come è fatto uno stadio o ci è andato solo per vedere la nazionale cantanti) si beve e sottoscrive.
"Io penso di essere il lettore medio del forum:zero post, zero commenti e molto smaneggio" (delirioclub)
"Lei è l'unica donna più figa di se stessa" (Faustroll)
"Purtroppo ci sono degli inetti che vanno a cercare critica anzichè fare caps" (MORDIVOI)
"Siccome sul Forum ho una certa reputazione da difendere" (Elvenking)
"Che razza di party è mai questo? Non vedo alcool e c'è una sola bagascia" (Bender)