Lancio del nano vietato in Florida, un membro del
Congresso statunitense vuole abrogare la legge
Se la notizia non fosse tremendamente autentica ci sarebbe da ridere. Un repubblicano membro del Congresso statunitense vorrebbe poter ristabilire una “pratica sportiva” che lede i diritti umani, nello specifico quelli delle persone di bassa statura. Il politico, stando a quanto pubblicato su diversi siti Internet, chiede al Governo la legalizzazione del “lancio del nano”. Niente nani da giardino sia chiaro, i personaggi in terracotta non sembrano interessargli, ma persone in carne ed ossa. Secondo il folle congressista questa misura aiuterebbe a combattere la disoccupazione.
“Sono stanco che il Governo decida tutto per la gente - ha detto Rich Workman -. E’ una specie di Grande Fratello che impedisce alla gente di lavorare. Sono impegnato in una lotta per porre fine alle restrizioni della libertà della gente di trovare un lavoro dove preferisce. Le attuali leggi impediscono ai nani di ottenere un lavoro e di essere felici”. Come se questo genere di occupazione, se così può esser definita, possa offrire a chi è costretto a svolgerla, magari a causa di problemi economici, una qualunque soddisfazione. Si tratta di una pratica umiliante, questo è evidente, ma anche pericolosa.
Lo Stato della Florida proibì il dwarf tossing (il lancio del nano) nel 1989: sebbene indossassero il casco, infatti, non erano rari gli incidenti, il rischio di restare paralizzati era elevato. Workman ritiene invece non vi siano rischi per i lavoratori di bassa statura, e in ogni caso considera loro in grado di decidere liberamente se accettare o meno un impiego di questo tipo.
Fonte:
Tiscali