sperminator, 14/05/2012 08.27:
ti dice niente il lens ?
quell' anno fini' undicesima nel campionato francese, non vinse la premier league .. venne eliminata nel turno successivo della coppa uefa, non arrivo' in semifinale di champions league ..
Ricordo bene, io c'ero all'andata a roma, dovevo andare anche al ritorno ma poi ero pischello e i miei non mi mandarono.
Ma intanto fu 6-2, maturato nei supplementari, e non un 7-1 al 90°, poi peccammo di inesperienza internazionale. Vinicio, il nostro allenatore dell'epoca, non sapeva neanche che eventuali nostri gol segnati nei supplementari sarebbero stati conteggiati con lo stesso meccanismo dei gol nei 90 minuti regolamentari, e quindi che avremmo potuto sfruttare a nostro favore quei minuti.
Ma tornando al Manchester UTD, Sir Alex ha un ricordo molto diverso delle due squadre romane, se con voi si è divertito, quando pensa a noi si porta dietro il più grande rammarico della sua prestigiosissima carriera:
Ferguson e quel ricordo amaro: "La sconfitta nel '99 contro la Lazio è un rimpianto che ho... Ma erano i più forti!"
25 anni di trionfi e di grandezza. Ha preso il Manchester United e ad Old Trafford ha riportato mito e leggenda. Ha ridato ai “Red Devils” quell’alone di sacralità, la stessa che aveva il trio Law-Charlton-Best. Ha vinto tutto, ha reso il Manchester la squadra più titolata d’Inghilterra. Ha plasmato calciatori come Beckham, Scholes e Giggs, ha domato geni come Cantona e ha vinto. Sempre.
Sir Alex Ferguson è giunto all’anno numero venticinque sulla panchina di Old Trafford e dopo il match contro il Sunderland si è concesso alle curiosità della stampa. Un giornalista gli chiede se, di questi cinque lustri, conservi qualche rimpinato. E da uomo schietto qual è, Ferguson, risponde. “
Sì ne ho, sono tre in particolare. Nel 1998 avevamo dieci punti di vantaggio sull'Arsenal, a non molto dalla fine, siamo riusciti a perdere il campionato. Fu qualcosa d'incredibile. Nel 1999 abbiamo perso la Supercoppa Europea contro la Lazio che in quel momento era la migliore squadra al mondo ed è forse questo il ricordo più amaro. Poi non aver allenato giocatori come Di Canio e Gascoigne. Di Canio, giocando per il Manchester United avrebbe potuto vincere il pallone d'oro. Altri grandi crucci non ne ricordo”.
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