...scritto da una certa Lisa Tuttle mentre di lì passava George Martin.
Io non li sopporto più questi titoli di Pincopalla, però col nome di un'altra persona a fare da cappello... Tipo quando c'è stata la febbre del Tarantino sera... dove tutti cominciavano a fare film dove appariva scritto Tarantino da qualche parte e tutti andavano a vederli come se fossero effettivamente film di Tarantino!!!!
Vabbè... io, in crisi di astinenza da Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, ho pensato di leggere qualcos'altro del sòr Martin, quel botrillone diabetico che continua a sfondarsi da King Burger e non riuscirà a scrivere la fine delle Cronache perché gli schiopperanno le coronarie... io già lo sò...
ATTENZIONE SPOILER
Il plot sembrava interessante. Su un pianeta X, i discendenti di astronauti terrestri, ivi naufragati qualche secolo prima, hanno ormai creato una società basata su una casta di
volatori ed una sottocasta di
terragnoli, visto che il pianeta è quasi interamente ricoperto dalle acque e gli abitanti si sono stabiliti su numerosi arcipelaghi. La navigazione, specie d'altura, è pericolosissima per via di grossi pescioni feroci e incazzosi.
Ecco... la storia dovrebbe vedere un'eroina che cerca di abbattere le ottuse tradizioni di questa società che prevede che le
ali, si proprio delle ali di un materiale recuperato dall'astronave originaria, con le quali planano in modo molto simile a dei deltaplani, vengano passate per via ereditaria da padre a figlio, anche se quest'ultimo non abbia la minima capacità come volatore. In realtà ci troviamo di fronte ad una storia scialba, priva di azione, con personaggi per niente interessanti, con tentativi di risollevare le sorti assolutamente privi di fantasia e di energia e con i classici inciucetti senza ne capo ne coda con cui, scusate il commento forse maschilista, le scrittrici donne amano infarcire qualsiasi romanzo, che sia di guerra, storico, fantascientifico ed horror. Lo sconsiglio caldamente, specie se foste dei lettori delle Cronache, anche perché lo ha scritto Lisa, non George.
Insomma.... scusate la scadente banalità, ma sto romanzo proprio non decolla.