Non al denaro, non all'amore né al cielo
Finora tutti erano concordi nel credere che il cantautore genovese Fabrizio De Andrè si fosse ispirato alla poetica di Edgar Lee Masters per scrivere i testi dell'album "Non al denaro, non all'amore né al cielo", (Antologia di Spoon River e relativa traduzione del libro by Fernanda Pivano)
Ma da recenti studi (basati su documenti relativi alle intercettazioni di De Andrè, allora attenzionato dalla questura di Genova come sospetto amico di amici di pericolosi terroristi) sembra che, almeno sul brano: "Un blasfemo",
il reale ispiratore del cantautore sia stato un piccolo bambino italiano (e non Wendell P. Bloyd) che, nonostante la tenera età, si distingueva già per le sue peculiari attitudini alla blasfemia
Un blasfemo (dietro ogni blasfemo c'è un giardino incantato):
"Mi arrestarono un giorno per le donne ed il vino
non avevano leggi per punire un blasfemo
non mi uccise la morte, ma due guardie bigotte
mi cercarono l'anima a forza di botte"
[Modificato da Etrusco 15/01/2009 13:37]
Non condivido le tue idee, ma darei la vita per vederti sperculeggiare quando le esporrai.