«Torna nella giungla», razzismo a scuola

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paperino73
00venerdì 3 ottobre 2008 10:56

da corriere.it


Lunedì pomeriggio, lezione di matematica in una scuola elementare di Milano. C'è un po' di confusione in prima. La maestra, una giovane precaria arrivata in quell'istituto da meno di un mese, non riesce a gestire la classe. Perde il controllo, urla e insulta gli alunni. «Asini», «bestie», grida. Trascende. «Stronzi», dice. Poi, a fine lezione, davanti a genitori e piccoli, si rivolge alla mamma adottiva di un bimbo di colore: «Signora, lo riporti nella giungla». Il giorno dopo l'insegnante viene sollevata dall'incarico. Razzismo, inesperienza, incapacità di insegnare. Difficile capire cosa sia scattato nella testa di quella docente che già dai primi giorni di lezione aveva suscitato qualche perplessità nelle famiglie. Un crescendo. Fino all'episodio di questa settimana.

«Martedì mattina — racconta la preside, Maria Cristina Rosi — i genitori del piccolo erano nel mio ufficio. Mi hanno raccontato tutto, lasciandomi senza parole. Dopo tre minuti ho convocato la docente. Mi tremava la voce per l'indignazione». Nessun licenziamento. Tantomeno sospensione. «Non abbiamo il potere per emettere certi provvedimenti — confessa la dirigente — e questo mi distrugge». Unica arma possibile: «Ho "consigliato" alla maestra di mettersi in malattia. Del resto una persona che ha certe rezioni ha bisogno di cure. E sicuramente non può stare vicino ai bambini».

Armi spuntate contro docenti inaffidabili e fannulloni. Nonostante la volontà di tanti dirigenti coraggiosi che, come Maria Cristina Rosi, non hanno paura di denunciare quello che a scuola non funziona. «Mi opporrò in tutti i modi— dice — all'immissione in ruolo di questa docente». Come? «Ancora non lo so, cercherò di produrre una serie di documenti che mettano alcuni punti in chiaro». Troppi docenti impreparati, incapaci di confrontarsi con la classe. E un sistema, quello del loro reclutamento, che piace sempre meno ai dirigenti scolastici.

«Se potessi assumere io, magari affiancata da una commissione — dice la dirigente Rosi — sarebbe tutto più facile». Invece ora nelle sue tre scuole elementari (820 alunni) due insegnanti sono assenti per malattia «e anche se conosco chi potrebbe sostituirli devo rispettare la graduatoria. Con il risultato che oggi (ieri per chi legge) avevo 17 genitori infuriati nel mio ufficio ». La certezza: «Non c'è garanzia di avere maestri all'altezza ». Peccato, conclude la preside: «Il personale poco qualificato danneggia solo i bambini».




... e poi mi vengono a dire che il ministro Gelmini sta distruggendo la scuola !

PS - questa maestra la lancerei nella Jungla da un aereo. [SM=x44511]
piperitapatty
00venerdì 3 ottobre 2008 13:17
in effetti anche io non sono contraria alla riforma, per lo meno per come è messa sulla carta.

trovo inoltre assurdo che un dirigente scolastico, che sa quali posso essere le problematiche, i difetti, i pregi della sua scuola non possa assumere direttamente ma debba passare attraverso delle graduatorie basate su parametri ormai anacronistici....

sinceramente più che lamentarsi per i tagli io mi lamenterei per riformare veramente dal basso un sistema di privilegi e impunità che con la parola "educazione" (scolastica) non ha nulla a che vedere.

basti pensare a questo caso, all'altro del professore assente per malattia per 5-6 mesi l'anno e continuamente trasferito. ma è mai possibile che gente del genere dobbiamo mantenerla invece che mandarla a pulire i cessi alla stazione?
Nikki72
00venerdì 3 ottobre 2008 13:23
Re:
piperitapatty, 03/10/2008 13.17:



basti pensare a questo caso, all'altro del professore assente per malattia per 5-6 mesi l'anno e continuamente trasferito. ma è mai possibile che gente del genere dobbiamo mantenerla invece che mandarla a pulire i cessi alla stazione?




quoto, soprattutto l'ultima frase [SM=x44459] [SM=x44462]


paperino73
00venerdì 3 ottobre 2008 16:40
piperitapatty, 03/10/2008 13.17:

in effetti anche io non sono contraria alla riforma, per lo meno per come è messa sulla carta.

trovo inoltre assurdo che un dirigente scolastico, che sa quali posso essere le problematiche, i difetti, i pregi della sua scuola non possa assumere direttamente ma debba passare attraverso delle graduatorie basate su parametri ormai anacronistici....

sinceramente più che lamentarsi per i tagli io mi lamenterei per riformare veramente dal basso un sistema di privilegi e impunità che con la parola "educazione" (scolastica) non ha nulla a che vedere.

basti pensare a questo caso, all'altro del professore assente per malattia per 5-6 mesi l'anno e continuamente trasferito. ma è mai possibile che gente del genere dobbiamo mantenerla invece che mandarla a pulire i cessi alla stazione?




[SM=x44459] [SM=x44459] [SM=x44459]

Condivido pienamente.
Ma temo che la nostra classe politica non abbia la forza per riformare alcunchè (neanche la destra).
alexosit
00venerdì 3 ottobre 2008 16:52
Re:
piperitapatty, 03/10/2008 13.17:

in effetti anche io non sono contraria alla riforma, per lo meno per come è messa sulla carta.

trovo inoltre assurdo che un dirigente scolastico, che sa quali posso essere le problematiche, i difetti, i pregi della sua scuola non possa assumere direttamente ma debba passare attraverso delle graduatorie basate su parametri ormai anacronistici....

sinceramente più che lamentarsi per i tagli io mi lamenterei per riformare veramente dal basso un sistema di privilegi e impunità che con la parola "educazione" (scolastica) non ha nulla a che vedere.

basti pensare a questo caso, all'altro del professore assente per malattia per 5-6 mesi l'anno e continuamente trasferito. ma è mai possibile che gente del genere dobbiamo mantenerla invece che mandarla a pulire i cessi alla stazione?



purtroppo è così....si sa cosa succede in certi ambienti della pubblica amminsitrazione...questi sono ancora gli effetti di 50 anni di DC




piperitapatty
00venerdì 3 ottobre 2008 17:06
Re: Re:
alexosit, 03/10/2008 16.52:



purtroppo è così....si sa cosa succede in certi ambienti della pubblica amminsitrazione...questi sono ancora gli effetti di 50 anni di DC




il problema poi è che è talemente entrato nella mentalità e nell'uso che come dice il papero è quasi impossibile riuscire a riformare qualcosa [SM=x44465]
basti pensare a tutte le manifestazioni di questi giorni con studenti listati a lutto. manco avranno capito il perchè [SM=x44465]


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