IL VERDE DI HONG KONG
L’esplosione tuonò nella notte.
Dalla vetrata dell’ultimo piano sapevo cosa stava bruciando. Abbracciai il gatto e pensai all’ultimo posto della mia infanzia in fiamme.
Ero seduta nel mio lussuoso ufficio quando la porta si spalancò, le mie guardie del corpo trascinarono dentro un uomo.
“Perché non sei venuto al funerale?” Lo schiaffeggiai.
“Anche tu mi sei mancata sorella o dovrei chiamarti boss?”
Lo abbracciai. “So perché sei qui e la vendetta per l’uccisione di nostro padre sarà anche mia. Patty P.!Neon G.!” I miei due ninja comparvero.
“Sarà la sua testa o la mia”
Elv’en si voltò “C’ero al funerale”.
Il negozio a luci rosse di nostro padre Rosalbo era un cumulo di macerie e l’insegna verde era ormai annerita. Miss Vanculia aspettava con una candela accesa in mano in lutto.
Rosalbo aveva cresciuto me ed Elv’en da quando eravamo stati sorpresi a rubare la sua macchina.
“Scusa l’attesa”disse Elv’en.
Lo sguardo di Miss Vanculia si alzò “Ho provato a salvarlo con una tracheotomia con la bic, ma aveva smesso di respirare”.
Inquadrò le altre due figure insieme e trattenendo le lacrime incrociò lo sguardo di Neon G. “Elv’en, chi è il vostro amico?”
“Le presentazioni a dopo. Dobbiamo parlare.” sussurrò Elv’en.
“Andiamo al solito posto”.
Nel privè del locale il gruppetto cominciò ad elaborare un piano.
“Scusate dovrei andare in bagno” disse Miss Vanculia facendo l’occhiolino a Neon.
“Vado a prendere da bere” disse Neon alzandosi.
Mentre andavano a conoscersi meglio nel bagno degli uomini, nel privè comparve una della guardie del corpo di Shia. Si reggeva a malapena in piedi, il naso rotto e il viso tumefatto.
“Cos’è successo?” urlò Elv’en.
“Hanno rapito il boss, quelli della mafia cinese del Capo ci hanno teso un’imboscata”
“Maledizione! Patty P. vai a chiamare quei due ora!”
Il quartier generale del Capo era uno dei grattacieli più alti della città, la sorveglianza era al massimo, ma con le informazioni di Miss Vanculia erano riusciti a penetrare all’interno.
L’ascensore portava direttamente all’ultimo piano, Elv’en era sicuro che Shia fosse lì.
Il Capo li stava aspettando con Shia minacciata da un coltello.
“Siete veramente stupidi. Non vi è sembrato troppo facile salire fin quassù?”.
Il gruppo venne circondato.
Elv’en sorrise. “Anche tu sei uno stupido. Credevi davvero che lei si facesse rapire così facilmente?”
Shia sorrise. Assestò un colpo e si liberò.
“Dovrebbero darmi l’Oscar come miglior interpretazione” con un colpo in piena faccia il Capo svenne.
Si girò. “E ora facciamola finita”.
Due uomini si avventarono su di lei.
Altri due si misero tra fratello e sorella.
Elv'en si chinò, estrasse il pugnale dallo stivale, sorprendendo il primo alla gola. Il secondo sparò diversi colpi, ma Elv'en rotolò a terra, schivandoli.
Elv'en si rimise in piedi e fece fuoco. Bastò un colpo.
Elv'en aveva perso di vista la sorella, la cercò e la vide combattere vicino al cornicione.
Il primo uomo venne messo fuori gioco con un calcio rotante al volto, mentre il secondo riuscì ad immobilizzarla ed alzarla da terra.
Elv'en sparò alla schiena dell'uomo. Shia si liberò dalla stretta mentre quest'ultimo cadeva verso il vuoto. Elv'en le corse incontro per abbracciarla.
Il sorriso di Shia divenne terrore quando vide piantata una lama nella schiena del fratello.
Nuovamente in piedi, Iper sogghignante.
"Bastardo!" Shia corse verso il fratello.
"Ehi sorellina...me la caverò. Vendica nostro padre"
Shia si avventò contro il Capo. La furia della donna non ci mise molto a sopraffare Iper.
Con l'ultimo calcio Shia gli spezzò il collo. Era finita.
Abbracciò il fratello, le lacrime le solcavano il viso.
"Ce la farai” si sforzò di sorridere.
Cecily Ventura
pippi maionchi
VOTO COMPLESSIVO = 2+3+2=7