«In Italia c'è Fascismo»

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Etrusco
00venerdì 20 novembre 2009 19:08
Il ministro Gebro: «In Italia c'è fascismo»
Lula prende tempo su Battisti
Secondo fonti starebbe pensando di non firmare l'estradizione.



Il presidente Lula (Ap)

MILANO - Sulla vicenda Battisti restano molte nuvole all'orizzonte. Secondo una fonte anonima citata dalla Reuters, il presidente Lula starebbe pensando di non firmare il provvedimento di estradizione dell'ex terrorista italiano. Due giorni dopo il sofferto via libera da parte del Tribunal Supremo Federal, il leader brasiliano deve decidere se confermare o respingere la sentenza dell'Alta Corte. Una conferma della propensione del governo di Brasilia a non assecondare la richiesta di estradizione, arriva anche dal ministro della giustizia brasiliano, Tarso Genro, secondo cui l'esecutivo guidato da Lula preferirebbe dire di no «per motivi politici e umanitari» e questo a causa del «rafforzarsi del fascismo» in Italia.

«FASCISMO IN ITALIA» - «L’Italia non è un Paese nazista o fascista
- ha spiegato Genro all'Estado di San Paolo, uno dei principali quotidiani del Paese -, ma si constata un aumento preoccupante del fascismo in una parte della popolazione italiana, anche in settori del governo». La data per la decisione definitiva da parte del presidente Luiz Inacio Lula da Silva non è ancora stata fissata: occorrerà attendere quanto meno la pubblicazione della sentenza; nel frattempo i legali di Battisti - in attesa comunque di processo per falsificazione di documenti - chiederanno la scarcerazione per amnistia; in seconda battuta è probabile la richiesta di ammissione al regime di arresti domiciliari. Secondo Genro la decisione di Lula sarà «solitaria» e «sovrana», un «giudizio politico come dirigente della politica estera del Paese», con il solo vincolo di consultare l’Avvocatura Generale dello Stato. Incontrando la stampa, Genro è tornato all'attacco, affermando che sul caso dell'ex terrorista rosso «alcuni ministri» italiani evidenziano «una netta intenzione persecutoria» e uno spirito di «vendetta».
...
LE IPOTESI - Secondo altre fonti, Lula potrebbe anche cancellare lo status di rifugiato politico a Battisti, senza però riconsegnarlo in Italia, lasciando pertanto che l'ex terrorista continui a risiedere in Brasile, ma «per ragioni umanitarie». Esperti citati dal quotidiano Folha de S.Paulo hanno d'altra parte fatto notare che il trattato d'estradizione firmato da Italia e Brasile nel 1989 permetterebbe a Lula di bloccare la riconsegna a Roma di Battisti: ma solo - si precisa - se il presidente sostiene allo stesso tempo che l'ex terrorista debba affrontare in Italia «atti persecutori e di discriminazione per ragioni di opinione politica».


Corriere della Sera - 20 novembre 2009

askylino
00venerdì 20 novembre 2009 23:43
ma va!!!ora che Fini è diventato comunista [SM=x44455]
sperminator
00sabato 21 novembre 2009 08:24
separiamo le due cose .. battisti deve pagare le sue colpe, e' un assassino.
in italia magari ci fosse il fascismo, c'e' un fascismo mascherato intriso di ultraliberismo e legge della natura.
Colonnello Kilgore
00domenica 22 novembre 2009 13:58
Re:
sperminator, 21/11/2009 8.24:


in italia magari ci fosse il fascismo, c'e' un fascismo mascherato intriso di ultraliberismo e legge della natura.




[SM=x44466] [SM=x44466] Stupefacente. Avrei detto la stessa cosa. E' grave? [SM=x44455]
sperminator
00martedì 24 novembre 2009 09:41
Re: Re:
Colonnello Kilgore, 22/11/2009 13.58:




[SM=x44466] [SM=x44466] Stupefacente. Avrei detto la stessa cosa. E' grave? [SM=x44455]




c'e' di peggio [SM=x44455]
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