«Multiair» - nuovi motori per Ferrari, Alfa, Maserati

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Etrusco
00sabato 7 marzo 2009 15:37
Maggiore potenza, minori consumi
Motore innovativo, anche per le supercar Ferrari e Maserati
Bassi consumi e inquinamento ridotto

Ecco i nuovi «Multiair» di casa Fiat
I propulsori presentati a Ginevra: saranno montati sulla MiTo a partire da fine 2009


MILANO - Si chiama Multiair la nuova tecnologia destinata a motori innovativi che consumano e inquinano pochissimo.
È stata studiata da Fiat Powertrain Technologies (FPT) che l’ha presentata al Salone di Ginevra. La rivoluzionaria tecnologia messa a punto da Fiat è costata 100 milioni di euro d'investimento in ricerca e sviluppo e potrebbe avere lo stesso effetto sui motori a benzina che ebbe il Common Rail su quelli a gasolio. Il primo modello del gruppo Fiat a beneficiarne sarà, nell'ultimo trimestre del 2009, l'Alfa Romeo Mito.


COME FUNZIONA - Un pistone, azionato da una camma meccanica, viene collegato alla valvola di aspirazione mediante una camera idraulica, controllata da una valvola solenoide, del tipo ON/OFF, normalmente aperta.
Quando la valvola solenoide è chiusa, l’olio nella camera idraulica si comporta come un corpo solido e trasmette alle valvole di aspirazione la legge di alzata imposta dalla camma di aspirazione meccanica.




Quando la valvola solenoide è aperta, la camera idraulica e le valvole di aspirazione sono disgiunte e non seguono più la camma di aspirazione, chiudendosi per effetto della forza della molla.
La parte finale della corsa di chiusura della valvola è controllata mediante un freno idraulico dedicato, in grado di garantire una fase di atterraggio morbida e regolare, in qualsiasi condizione d’esercizio.
Controllando gli istanti di apertura e chiusura della valvola solenoide è possibile ottenere agevolmente diversi andamenti ottimali di apertura per assicurare potenza, coppia, riduzione dei consumi e delle emissioni nocive.
L’ottimizzazione delle strategie di controllo delle valvole in fase di warm-up (riscaldamento) del motore
e di ricircolo interno dei gas di scarico, ottenuta mediante la riapertura delle valvole di aspirazione durante la fase di scarico, genera una riduzione delle emissioni del 40% di HC/CO (idrocarburi incombusti e monossido di carbonio) e 60% di NOx (ossidi di azoto).

QUALI SONO I VANTAGGI - Paragonato a un motore tradizionale con la medesima cilindrata il Multiair aumenta la potenza massima del 10% e migliora la coppia a basso regime del 15% mediante strategie di chiusura anticipata della valvola di aspirazione, che massimizza l’aria immessa nei cilindri.
Inoltre si eliminano le perdite di pompaggio con una riduzione del consumo di carburante e delle emissioni di CO2 pari al 10%, sia nei motori naturalmente aspirati, sia in quelli sovralimentati della stessa cilindrata.



I motori Multiair sovralimentati e a cilindrata ridotta (concetto del downsizing) possono raggiungere una maggiore efficienza in termini di consumo di carburante pari al 25% rispetto ai motori naturalmente aspirati, mantenendo lo stesso livello di prestazioni perché la pressione costante dell’aria a monte dei cilindri, atmosferica per i motori naturalmente aspirati e superiore per quelli sovralimentati, abbinata al controllo estremamente rapido della massa d’aria, cilindro per cilindro e colpo a colpo, produce una migliore risposta dinamica del motore.


Il nuovo motore Multiair
presentato dalla Fiat al Salone di Ginevra:
promette bassi consumi e un abbattimento dell'inquinamento



PRIMA A TERMOLI, POI OVUNQUE - «La produzione della tecnologia Multiair inizialmente avverrà nello stabilimento di Termoli, - ha precisato Alfredo Altavilla, amministratore delegato di Ftp -ma tutte le fabbriche sono state modificate per poter realizzare un mix fino al 100% di MultiAir.
Quindi, la capacità potenziale di produzione della nuova tecnologia potrebbe arrivare in questo momento, fino a 3.800 motori al giorno, tra Italia e India, a cui potrebbero aggiungersi altri 600 mila pezzi all'anno prodotti in Brasile».

ANCHE SULLE SUPERCAR
- Sarà possibile usare la nuova tecnologia anche sulle vetture ad alte prestazioni?
Altavilla, non ha dubbi:
«Tecnicamente non esiste alcun vincolo a montare MultiAir anche sui motori delle supercar Ferrari e Maserati perché questa tecnologia è facilmente applicabile a tutti i motori a benzina.
E non solo:
in futuro potrebbe esserci l’applicazione anche ai motori diesel, direi probabilmente a partire dal 2011».
Proprio come accadde per il Common Rail.

Paolo Artemi per il Corriere della Sera - 06 marzo 2009


Runningman77
00sabato 7 marzo 2009 18:52
in poche parole c'è un richiamo delle valvole con andamento più lineare


più o meno come il Desmo
bremaz
00lunedì 9 marzo 2009 11:44
Se nei t-jet avessero adottato una meccanica un pò più raffinata avrebbero raggiunto il risultato già tre anni fa.
Il gruppo Vag ha ottenuto risultati simili inserendo nei TSI intercooler e iniezione diretta, ed ora ha sistemato anche gli ex iniettori pompa, i nuovi common rail ecomotive hanno consumi/emissioni più basse della categoria.

In pratica, Fiat ha raggiunto con qualche anno di ritardo Vw, però bisogna ammettere che è in netto vantaggio rispetto a Ford (ferma al paleolitico) Gm (un pò più avanti, ma ha imparato solo ora a costruire t-diesel decenti senza farseli passare da Fiat) Bmw (che recupererà l'anno prossimo)
Alla mercedes se ne sbattono letteralmente i coglioni e per le auto piccole continuano a produrre motori di merda tanto l'idiota che se li monta sulla a-klasse ci sarà sempre
Reanault sta inseguendo di grande lena, attenzione alle sue prossime mosse, ha in cantiere dei motori stratosferici, Psa è già avanti infatti passerà le sue tecnologie a Bmw
C'è il rischio che la prossima serie 1 abbia un motore Peugeot [SM=x44457]

Io intanto mi godo il mio tsi (sopra i 15 km/l in autostrada a 130 allora di media a 2.700 giri in sesta) che al momento è il massimo che la tecnologia possa offrire in quanto a prestazioni/consumi/economicità di gestione.
Fiat se realizza dei buoni motori
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