Abbiamo bisogno di macchine intelligenti?
Arthur C. Clarke è l'autore del racconto “
The sentinel” del 1951, che ispirò “
2001: Odissea nello spazio” (che fu sceneggiato dallo scrittore stesso in collaborazione con Stanley Kubrick). Quel film ci mise per la prima volta al cospetto di un computer, dal nome Hal 9000, in grado di pensare autonomamente. In un'intervista rilasciata all'epoca alla BBC, Clarke diceva: “Probabilmente entro la fine del secolo riusciremo a costruire computer o intelligenze artificiali capaci di andare per la loro strada e sviluppare linee di pensiero indipendenti dalla programmazione. Potrebbero essere più intelligenti di noi”. Intervistato nuovamente sull’argomento nel 1996, il suo giudizio era mutato: “Non è realistico pensare ad Hal realizzato nel 2001, ma lo sarà nel 2101, se non prima”. Le tecnologie capaci di stimolare la fantasia degli scrittori, come l’intelligenza artificiale o la robotica, sono state spesso oggetto di previsioni lontanissime dall’essere rispettate. Al contrario, tecnologie più semplici e meno affascinanti da raccontare, proprio come il cellulare o il personal computer, di cui si trova minor traccia anche nei racconti di fantascienza, ci hanno cambiato la vita oltre ogni ragionevole previsione. Nel 1984, quando uscì il Macintosh, tra la maggior parte degli addetti ai lavori il personal computer costruito dalla Apple era considerato come un oggetto destinato a un piacevole futuro di macchina per i ragazzini e i videogiochi. Sono passati venti anni e quanto fallace sia stata quella visione lo sappiamo tutti. Così anche per il cellulare, accolto con riserva e scetticismo o il suo “by-product”, l’SMS, nato per sbaglio. Eppure, il fascino delle “macchine pensanti” continua a mietere adepti e, sicuramente, i progressi fatti dall’informatica e dalla robotica negli ultimi venti anni danno modo di pensare come possibili cose prima descritte solo nei libri. Ma, in realtà, quello di cui abbiamo bisogno sono macchine capaci di sostituirci in funzioni intelligenti? O sarà più utile avere macchine capaci di potenziare la nostra intelligenza grazie al loro utilizzo?
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